
Teatro Brancaccio
13 ottobre 2016. Anteprima
E’ stato presentato ieri sera, in anteprima, al Teatro Brancaccio di Roma, Vorrei La Pelle Nera – Una Favola Soul, un viaggio nella black music e soul music degli anni ‘60 – ‘80, circa, in cui ci accompagnano la voce di Luca Jurman e la verve di Stefano Masciarelli.
Il titolo riporta immediatamente alla famosissima e trascinante canzone di Nino Ferrer del 1967, inno rhythm’n’blues alla musica nera e ai cantanti afro-americani di quegli anni, rimasti nella storia della musica mondiale.
La storia ruota intorno al Motown Club, un disco bar punto di riferimento per la musica soul e ritrovo per appassionati, impresari, discografici e artisti.
Il proprietario del locale è Gino (Stefano Masciarelli), piccolo boss italo-americano. Alle sue dipendenze lavorano due cameriere, Marzia, provocante e sciocca, e Francy, una ragazza romantica. Ci sono poi un pianista e un modesto cantante, Tony. Infine c’è Luca, che fa il cameriere, ma ha il sogno di cantare.
Luca ha dentro di sé un desiderio enorme di esibirsi con le canzoni dei suoi miti, pilastri della musica black e soul, ma è trattenuto da una profonda insicurezza e impedito da Gino che non crede affatto nel suo talento.
Quando Luca resta da solo, dopo la chiusura del locale, a fare le pulizie, si siede al piano e comincia a strimpellare qualche nota accennando alcune canzoni. In quel momento, i personaggi raffigurati nei quadri alle pareti (Marvin Gaye, Ray Charles (doppiato da Pino Insegno), Michael Jackson, Barry White, James Brown, Donna Summer, Whitney Houston, Stevie Wonder e Prince) parlano con lui, in tono caricaturale e battibeccando tra loro.
Questi mitici personaggi trasformeranno Luca, sempre più avvilito, in un cantante nero di incredibile talento che, col nome di Leachim (Michael al contrario, come al contrario è la sua trasformazione da bianco a nero in riferimento a quella che Jackson operava su di sé da nero a bianco) riporterà il Motown Club al successo.
In quel momento Luca entrerà in crisi: si può perdere l’identità per ottenere il successo desiderato?
Vorrei La Pelle Nera è una commedia musicale di M.P.Doves che lascia molte perplessità. Quando assisto ad uno spettacolo, soprattutto se poi devo recensirlo e non mi convince, cerco sempre di conoscere il contesto in cui è nato e la gestazione che può aver avuto. In questo caso, non ho trovato informazioni che mi aiutassero a capire.
Vorrei La Pelle Nera appare più un progetto di spettacolo, un’idea, ancora vaga, di fare qualcosa che qui non viene ancora raggiunto (anche se, cercando on line, ho scoperto che fu già portato in scena nel 2015).
L’idea è divertente, ma la struttura narrativa è debole, il testo piuttosto banale e la recitazione improvvisata. L’andamento è generalmente disarticolato, privo di una direzione precisa.
Il protagonista indiscusso dovrebbe essere Luca, cantante dall’anima soul che dovrebbe trascinare il pubblico a muovere la testa e a battere i piedi a tempo. Invece le canzoni (Vorrei la pelle nera, A chi, I believe I can fly, Imagine, Man in the mirror, Lean on me, Disco inferno, Celbration, When a man loves a woman), che dovrebbero essere anch’esse protagoniste della scena, vengono appena accennate, nei refrain o in qualche breve strofa, spesso sottovoce, utilizzate per comunicare il mondo interno del personaggio, perdendo di fascinazione e coinvolgimento.
Jurman, purtroppo, non convince nel suo ruolo: recitazione imprecisa e stentata, a volte si fa fatica a capire le parole, presenza scenica scarsa. Più che cantare, sembra che giochi a cantare, abbozzando qualche strofa qua e là. Quando è il momento di dare fiato alla voce, si esibisce in un bellissimo Living In America in playback (e, forse, anche Kiss).
Posso solo immaginare che, dato il brusco calo delle temperature di questi giorni, Luca Jurman sia stato colto da un improvviso calo della voce o che potessero esserci problemi con l’audio.
Spalla di Jurman è Stefano Masciarelli: il suo personaggio non si distacca né più né meno da quello a cui ci ha abituato in televisione: approssimativo e confusionario.
Ad un certo punto ho pensato che in scena ci fosse anche Massimo Boldi, invece era l’attore che interpretava Tony, di cui non è dato sapere il nome, come per il resto del cast.
E’ un peccato, anche perché le due cameriere sono brave: Marzia (o forse Cinzia, come la chiama Luca a inizio spettacolo), è un personaggio divertente, simpatico e ben caratterizzato e con Francy (o Frency come la chiama Jurman), si può dire che sul palco c’era almeno una cantante. Carina e giusta nel suo ruolo, si esibisce in una breve esibizione di Run To you intensa e partecipata.
Insieme alle due brave interpreti appena citate, di cui sarebbe bello poter fornire il nome, punto di forza di tutto lo spettacolo è stato il corpo di ballo che si è prodigato al massimo per far sentire la propria presenza e amplificarla per riempire la scena, eseguendo le belle coreografie di Tony Lo Faro.
Per la cronaca in scena anche il personaggio di un impresario, il Dott. Rut.
Altro punto di forza di questa produzione è la scenografia di Gloria Prudente: il locale è arredato in stile anni ’60, molto colorato, con alle pareti i quadri animati dei grandi interpreti della black music, purtroppo spesso in ritardo nelle conversazioni, strumenti musicali e un disco d’oro appesi alle pareti, bancone del bar e tavolini, pedana per pianoforte e microfono. Si aggiunge un velatino per le scene esterne al locale: muro, tombini e un grande poster mezzo strappato della Bergman e Bogart (Casablanca, forse, anche se il film è del 1942 e uscì in Italia nel ’46).
Altro punto a favore sono i bei costumi di Daniele Cauduro.
Se di progetto si tratta, chi di dovere saprà apportare le opportune modifiche e correzioni per consentire allo spettacolo di avere quell’impatto che il titolo stesso reclama.
VORREI LA PELLE NERA
con
LUCA JURMAN
e la partecipazione straordinaria di
STEFANO MASCIARELLI
scene
GLORIA PRUDENTE
costumi
DANIELE CAUDURO
coreografie
TONY LO FARO
direzione musicale
LUCA JURMAN
musiche originali e di scena
LUCA JURMAN
canzoni edite di
Nino Ferrer, Michael jackson, Ray Charles, Whitney Houston, Marvin Gaye
Stevie Wonder, James Brown, Prince, R. Kelly
regia di
MAURIZIO COLOMBI
una produzione SOLDOUT
Doppiaggio quadri a cura VOICE STUDIO srl
video FM – Milano Scuola di Cinema e Televisione
la costumista dello spettacolo per questa stagione è Rosy Pigliucci
Grazie per la precisazione. Mi sono affidato al comunicato stampa.