
Teatro Brancaccio
17 gennaio 2017. Prima
Performance ovvero: “le mille facce di Virginia Raffaele”.
Virginia Raffaele è una performer completa e di alto livello e Performance è un eccezionale One Woman Show in cui propone una carrellata dei propri personaggi in un’ora e cinquanta minuti di spettacolo senza interruzioni che fa sobbalzare dalla poltrona per le risate.
Ruba le facceVirginia Raffaele, ma non solo: lei è vita, arte; è corpo, voce, passo, gesto, sguardo di ogni personaggio che interpreta. Soprattutto,Virginia Raffaele dimostra, oltre ad una smisurata versatilità, grande intelligenza e acutezza.
Attrice, comica, imitatrice, conduttrice radiofonica e televisiva, Virginia ha tutta la freschezza, l’esuberanza e la potenza della gioventù e l’intelligenza e la sagacia di una donna fatta. E’un’artista che è arrivata alla ribalta per merito, dopo anni di duro studio e lavoro. Anche su questo gioca sul palco facendo intendere che lei non è una che la da, ma, mi viene da dire, una che te la manda: sì, te la manda a dire!
Dietro ad ogni personaggio è evidente un accurato e attento studio sulle movenze, le espressioni, la cadenza, il tono della voce. Virginia dà accento, colore e gesto ad ogni personaggio, ognuno costruito mettendo in risalto le caratteristiche più particolari che lei, con grande finezza, sa osservare, accentuare e portare in luce.
Non è solo una imitatrice e i suoi personaggi non sono solo caricature. Non si limita a scimmiottare tic, atteggiamenti o posture di chi le capita a tiro. E’ una comica Virginia Raffaele, perché i suoi personaggi sono tutti esilaranti, ma è anche valida autrice (i testi sono suoi e di Giampiero Solari, Piero Guerrera, Giovanni Todescan) capace di contestualizzare il personaggio inserendolo in una storia con riferimenti al contesto politico e sociale attuale.
Le sue creature sono personaggi che parlano: pur se esasperate nelle loro caratteristiche peculiari, raccontano storie attraverso l’uso dell’ironia, del sarcasmo e della satira, ma sempre con grande intelligenza, misura e garbo, senza mai entrare in polemica.
Virginia Raffaele è, insomma, una splendida “imitattrice”.
La Raffaele è dotata di spiccate capacità espressive che mette in gioco attraverso un’efficacissima mimica facciale e una gestualità fluida, agile, sempre ben studiata, ma che appare spontanea.: padronanza del corpo, elasticità e gestualità.
Virginia ha la capacità di plasmare il proprio corpo, piegandolo alle esigenze del personaggio: riesce a passare con disinvoltura e attraverso rapidi cambi di abito e acconciatura, dalla bellissima fisicità della criminologa Roberta Bruzzone (con la quale si confronta in un esilarante duello di identità), alla ambigua transessuale Paula Gilberto Do Mar, poetessa di vita (una caratterizzazione molto divertente, ma anche profonda, con la quale, con garbo e intelligenza, affronta il tema della diversità e dell’ignoranza della gente che giudica); può essere la bella e prorompente Belen, dai movimenti innaturali e disarticolati, ma anche farsi piccola e diventare la timida e ridiga giovane cantante esordiente Giorgia Maura (parodia dei ragazzi dei talent); può essere la bella e verace Francesca Pascale (protagonista del musical Cabaret che poi diventa Cavalier, in cui racconta e canta la sua storia d’amore con Silvio Berlusconi ripercorrendo gli anni della sua ascesa senza tralasciare le varie storielle imputate al Cavaliere) e poi l’elegante e altera Carla Fracci dagli ampi e marcati movimenti, o, ancora, assumere la particolare postura di Ornella Vanoni.
E’ anche cantanteVirginia Raffaele e lo dimostra al meglio proprio col personaggio della Vanoni che, tra racconti e canzoni, parla del suo amore con Strehler e Gino Paoli, e vuole dimostrare la propria modernità cantando Maria Salvador di J-AX.
Padrona della propria voce, la modula nelle varie declinazioni dei suoi ruoli, quando recita, quando canta, quando imita e quando interpreta il pezzo del “disco rotto”, nel quale la voce va e viene come quando la puntina del giradischi saltava portando avanti la canzone.
Per tutto lo spettacolo Virginia è anche Marina Abramović. Lo show, infatti, si apre con l’immagine proiettata di Virginia nei panni della Abramović che dai sei pannelli video verticali disposti a semicerchio sul palco ci presenta il leitmotiv di questo spettacolo: life is art, art is body, body is art, art is performance, life is performance. Virginia is Performance!
La Abramović è presente, inoltre, in vari intermezzi sempre proiettati, per poi arrivare in carne e ossa sul palco (attenzione è sempre la Raffaele) a difendere le sue performance criticando la Raffaele.
Gioca molto con le sue creature Virginia e gioca sul suo “essere o non essere”, essere una e mille persone diverse, e su una supposta crisi di identità: ma Virginia è forte; Virginia sa esattamente chi sia; Virginia è unica e, è il caso di dire, inimitabile; Virginia è Virginia! Virginia è Performance!
Come già accennato, interagisce con le sue creature attraverso l’utilizzo di sei pannelli girevoli, che da un lato proiettano le immagini di Virginia, dall’altro riflettono i soggetti interpretati sul palco, in un effetto di moltiplicazione dell’artista e del personaggio che, a volte, tentano di confondersi scivolando l’una nell’altra e gridando ognuna la propria esistenza reale.
In questo viaggio attraverso le mille facce di Virginia Raffaele, la performer è sostenuta dalle musiche originali eseguite del Maestro Teo Ciaverella, che accompagnano i personaggi dando loro tempo e ritmo, aggiungendo musica a colore e colore a colore, in varie tonalità.
Giampiero Solari, che figura tra gli autori dello spettacolo, è anche abile regista: riesce a confezionare uno spettacolo dinamico, sempre su di tono e ricco di accenti.
I bellissimi ed efficaci trucchi speciali sono di Bruno Biagi e Valeria Coppo.
Non è un caso che Performance fosse tutto esaurito già due settimane prima del debutto. La Raffaele non è solo un noto personaggio televisivo, ma un’Artista preparata, arguta, colta che ha cura dei propri personaggi come creature: li “partorisce”, li alleva, li fa crescere ed è sostenuta in questo da un gruppo di lavoro forte che aggiunge energia e valore ai testi e all’allestimento in generale.
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