Teatro Tirso de Molina
23 aprile 2016
Foto di Luana Belli
Trasteverini è uno spettacolo unico, una commedia musicale di altissimo pregio.
Ho già scritto l’anno scorso di questa splendida commedia e non posso che confermare la mia completa soddisfazione e l’entusiasmo nei suoi confronti.
Trasteverini è uno spettacolo sempre più bello ed emozionante; ogni volta mi fa venire i brividi, ogni volta mi emoziono e rido, ogni volta noto un passaggio, una battuta, una nota, un respiro che lo rendono sempre nuovo.
L’impianto strutturale di questa commedia è un ingranaggio fatto di parti diverse che devono coincidere perfettamente. Come gli ingranaggi degli orologi, fatti di piccole rotelle dentate, ogni elemento deve continuare a girare perché il suo movimento determina il movimento dell’altro e dall’altro è a sua volta mosso. Solo in questo modo l’orologio può funzionare in maniera precisa e, allo stesso modo, lo spettacolo. Impresa difficile, ma sostenuta brillantemente da un cast di veri professionisti.
Trasteverini è una storia d’amore e d’amicizia che racconta di valori semplici, ma imprescindibili; una storia di persone genuine e umili che sognano di cambiare la propria vita, ma, soprattutto, che sognano e che, come tutti, sbagliano. Una storia vicina a tutti, perché racconta di esperienze reali e parla al cuore di ognuno.
Dario (Andrea Perrozzi) ed Enrico (Enrico D’Amore) sono due amici inseparabili: hanno trent’anni e sono cresciuti insieme, divenendo l’uno il punto di riferimento dell’altro. Enrico fa il meccanico, Dario canta per strada suonando la chitarra. Sempre a corto di soldi, vengono ingaggiati come stornellatori nel ristorante del Sor Guerino (Alessandro Salvatori), padre di Adriana (Brunella Platania), paziente fidanzata di Dario. Desiderosi di cambiare vita e diventare cantanti di successo, Dario ed Enrico si fanno abbindolare da un truffatore, tale Capodaglio (sempre Alessandro Salvatori), che promette loro il successo discografico in cambio di un sostanzioso impegno economico. Enrico e Dario, però, non hanno soldi e questo sarà l’inizio di tutti i loro problemi.
Allo stesso tempo altri personaggi e altre storie si intrecciano indissolubilmente alle vite di Enrico e Dario: Gabriella (Irene Cedroni), la segretaria truffatrice di Capodaglio di cui Enrico si innamorerà a prima vista; Anna detta Nina (Ilaria Nestovito), sorella di Dario, col cui ha un rapporto conflittuale, e che è invaghita di Mirko (Gabriele Carbotti), cravattaro e spacciatore; Sara (Valentina Naselli) e Iva (Roberta Marini) le amiche del cuore di Anna.
Tra sogni e disperazione, amori e tradimenti si dipanano le storie di tutti questi personaggi in una narrazione veloce dove domina il divertimento e fanno capolino autentici momenti di commozione. L’impianto narrativo e drammaturgico, geniale e affascinante, viene arricchito dall’enorme valore aggiunto costituito dai brani musicali. Musiche e liriche originali, le prime di Andrea Perrozzi, le seconde di Veruska Armonioso, Gianfranco Vergoni ed Elisabetta Tulli, bellissime ed emozionanti, perfettamente in linea con la tradizione dello stornello romanesco che racconta storie di vita quotidiana fatte di amore, passione e dolore.
Musiche e liriche che riportano alla più pura tradizione romanesca (Lando Fiorini, Gabriella Ferri…), ma originali, composte per lo spettacolo, e che questa tradizione rinnovano e fanno rivivere con freschezza e gusto, con piccole contaminazioni suggestive. Testi bellissimi che descrivono in maniera vivida e diretta le tantissime sfumature emozionali dei personaggi. Voci meravigliose, non artefatte, bensì calde, chiare, nitide e forti che urlano la propria disperazione senza gridare. Sfoghi sinceri come sincere sono le anime belle di Roma (non per niente lo spettacolo s’intitola Trasteverini, riferendosi al cuore pulsante di Roma, cuore immenso che si allarga all’intera città). Voci tutte diverse che conquistano nelle parti soliste e catturano in quelle a due per esplodere nei controcanti e nei momenti polifonici e concertistici.
La regia di Fabrizio Angelini, (assistente alla regia Viviana Tupputi) è snella, fluida e molto dinamica; i movimenti scenici sono molteplici e richiedono un rispetto dei tempi molto preciso; la scenografia, per quanto minima è utilizzata e gestita con padronanza creando ambienti e situazioni ben definite. Regia, movimenti scenici e utilizzo degli oggetti di scena rendono lo spettacolo molto suggestivo producendo ogni volta immagini diverse, concrete e simboliche.
Trasteverini è interpretato da un gruppo di attori e attrici di grande livello, provenienti da esperienze diverse e ognuno con caratteristiche personali originali e differenti. Una diversità che è ricchezza e condivisione.
Andrea Perrozzi, cantautore, interprete, musicista ed attore è Lo Stornellatore per eccellenza. Non a caso è stato il Serenante nell’edizione di Rugantino con Enrico Brignano. Io credo che Andrea porti ogni volta sul palco gran parte del suo mondo interiore.
Alessandro Salvatori è uno straordinario attore ricco di talento. Solo in questo spettacolo interpreta, se ho contato bene, dieci personaggi: il narratore, il padre e la madre di Nina e Dario, il Sor Guerino, padre di Adriana, l’impresario truffatore Capodaglio, il cantante di strada, l’addetto alle pulizie, l’appuntato, il commissario di polizia e il presentatore. Ad ognuno di questi personaggi conferisce una caratterizzazione diversa, distinguendoli nettamente nella voce (tonalità, registro e inflessione) e nei movimenti, con un eclettismo e una duttilità straordinari.
Brunella Platania è una fuoriclasse. Cantante, attrice, insegnante e doppiatrice, Brunella non si discute, il suo talento è insuperabile. Affronta ogni lavoro dando sempre il massimo, senza risparmiarsi mai.
Voce, presenza scenica, versatilità, tecnica sono solo alcuni elementi che la contraddistinguono e la caratterizzano in maniera riconoscibile, assoluta e originale.
Enrico D’Amore, anche lui cantante, attore e insegnante, è un altro purosangue. La sua voce, così pulita, ha un qualcosa di particolare che appartiene solo a lui e arriva sempre diretta al cuore del pubblico.
Irene Cedroni è uno spettacolo! Mi sono innamorato della sua voce così forte eppure calda, con quel registro così personale e cristallino. L’intenzione e l’intensità che mette in questa interpretazione lasciano il segno.
Ilaria Nestovito è una ragazza che mi conquista ogni volta di più. Spontanea, sciolta e credibile nella recitazione, ha una voce pulita e squillante.
Valentina Naselli è un’altra bravissima attrice e cantante che già tante cose ha fatto spaziando nel mondo del Teatro e del Musical. Non vedo l’ora di vederla presto in uno spettacolo musicale tutto suo.
Gabriele Carbotti è entrato quest’anno nel cast di Trasteverini e pare esserci sempre stato. Attore di grande talento (comico e drammatico), qui si cimenta con successo anche nel canto. Gabriele è sempre preciso e in parte, mai fuori contesto.
Roberta Marini, simpatica, effervescente, dinamica, completa questo meraviglioso gruppo di lavoro.
Trasteverini è una commedia musicale, un Musical Off si dice oggi, che meriterebbe di rimanere stabile in cartellone per stagioni intere. Non è un caso se è stato rappresentato a più riprese dal 2009 riscuotendo sempre un enorme successo di pubblico e critica, a ulteriore dimostrazione dell’alto livello globale di questo lavoro e di chi lo ha interpretato nelle varie edizioni.
Avete tempo ancora fino al 1 maggio per godervi questo meraviglioso spettacolo!
Al Teatro Tirso de Molina.
Foto di Luana Belli