Casting night
I love Shakespeare
Teatro Argot.
Casting Night è un intelligente, interessante e stimolante format di Matteo Tarasco.
L’idea è quella di far esibire più attori nella stessa serata su brani di testi teatrali a scelta del “candidato” davanti ad un pubblico che sarà anche giudice dell’esibizione.
In questo modo gli attori hanno la possibilità di uscire dalla sala prove o dal laboratorio teatrale e cimentarsi in un monologo davanti ad un vero pubblico, testandone la recettività e le reazioni. Allo stesso tempo, lo spettatore può assistere a più spettacoli in una sola volta.
Usualmente Casting Night prevede che la scelta dell’autore e del testo sia a discrezione dell’interprete e il vincitore della serata, votato dal pubblico in sala, riceve come premio la possibilità di esibirsi una sera al Teatro Argot con un suo spettacolo.
La serata di ieri è stata un po’ diversa; in occasione della Festa dei Teatri indetta dall’Agis e in concomitanza con la celebrazione dei 450 anni dalla nascita di William Shakespeare, Casting Night è stata dedicata tutta a brani tratti dalle opere del “Bardo dell’Avon”.
Il premio in palio ieri sera, trattandosi di una serata diversa dal solito ciclo di Casting Night, era un abbonamento a dieci spettacoli teatrali.
La serata é stata presentata da Matteo Tarasco, proficuo regista dal tono sempre gentile e garbato, con una voce serena che mette a proprio agio in pochi minuti.
Cinque le esibizioni di ieri sera. Per rendere la serata più particolare, è stato deciso di mettere in difficoltà ogni attore, facendogli trovare a sorpresa sul palco un oggetto che non avesse attinenza col monologo che si accingeva a presentare.
Il primo ad esibirsi è stato Davis Tagliaferro con un brano da “Il mercante di Venezia”. Concentrato, l’ho visto molto calato nel suo difficile ruolo e mi ha colpito molto. E’ stato quello che ha utilizzato nel migliore dei modi “l’oggetto misterioso” fattogli trovare sul palco, facendolo diventare parte della scena: una scarpa.
La seconda ad esibirsi, Livia Lupattelli con un brano da “La dodicesima notte”; signorile, elegante ed altera nel suo bel costume di scena è stata fortunata col suo “oggetto misterioso”: un pacchetto di fazzoletti che ha elegantemente riposto nella borsa che portava a tracolla.
Elisabetta Bruni si è presentata con un monologo tratto da “La bisbetica domata”: brava, diretta, è riuscita a coinvolgere lo spettatore attivamente rivolgendogli lo sguardo o afferrandogli la mano. Non indossava alcun abito di scena o costume d’epoca: scelta azzeccata.
Col quel viso così particolare, così espressivo, non aveva bisogno di sottolineare nulla attraverso un abbigliamento particolare. Azzeccata la scelta di un abbigliamento semplice, total black, con un’ampia maglietta.
E’ l’unica che non ha interagito con l’ “oggetto misterioso”, ma solo perché si trattava di una sciarpa nera che era stata posta in un punto troppo buio per essere scorta facilmente. Questo non le ha nuociuto affatto perché la sua interpretazione è stata giusta.
Giulia Oliva si è presentata con “La tempesta”; una giovanissima attrice molto carina e credibile nel ruolo di Miranda; peccato solo il suo marcato accento siciliano che la renderebbe perfetta, come si diceva ragionando con un’amica, per interpretare Pirandello. Incredibile l’utilizzo dell’oggetto misterioso: una giacca di pelle che lei ha raccolto e utilizzato sulla scena, restituendola, casualmente, al legittimo proprietario che aveva scelto come destinatario del suo monologo.
Infine, Daniel de Rossi ha interpretato Bruto ne il “Giulio Cesare”: bravo, non c’è che dire. Sicurezza, padronanza, interpretazione divertente, Daniel ha un viso molto espressivo.
Se l’è cavata molto bene con un Bruto ironico che vuole convincere il pubblico di non aver tolto nulla né a lui né alla grandezza di Giulio Cesare pur avendolo ucciso. Daniel mi ha lasciato la grande curiosità di vederlo in un ruolo drammatico.
Al termine dei cinque brevi monologhi, il pubblico è stato chiamato a votare le tre esibizioni che ha preferito da cui è uscito il nome del vincitore che è stato quello di Daniel de Rossi.
Adesso aspetto solo il prossimo Casting Night sempre al Teatro Argot di Roma.