VILLA FARINACCI IN SCENA!
DAL 26 NOVEMBRE AL 31 DICEMBRE 2021
INGRESSO LIBERO CON PRENOTAZIONE
IN SCENA| Venerdì 26 novembre ore 21
E.T. – L’INCREDIBILE STORIA DI ELIO TRENTA
da un’idea di Luigi Diberti
drammaturgia Gianmario Pagano
con Luigi Diberti
musiche dal vivo Raffaele Toninelli
regia Francesco Frangipane
produzione Argot Produzioni
con il Patrocinio del Comune di Città della Pieve
Villa Farinacci in scena! Teatro & Musica a ingresso gratuito fino al 31 dicembre
Lo spettacolo E.T. – L’incredibile storia di Elio Trenta, da un’idea dell’attore Luigi Diberti e la drammaturgia dello sceneggiatore Gianmario Pagano, con la regia di Francesco Frangipane e le musiche dal vivo di Raffaele Toninelli, rappresenta un’occasione doverosa per conoscere la storia di Elio Trenta, giovanissimo sognatore, curioso, intraprendente, intelligente e meraviglioso emblema della genialità italiana. E lo fa partendo da elementi storici reali, per poi concedersi una narrazione che lascia spazio alla fantasia ripercorrendo con magia la genesi di questa idea visionaria e la genialità di questo sconosciuto ragazzino umbro vissuto un secolo fa e morto troppo presto. Lo spettacolo ha debuttato nell’ambito del Todi Festival 2021.
Sono tante le storie di eccellenze italiane sconosciute o ignorate. Personaggi visionari che hanno visto prima di altri il futuro e che hanno contribuito a tracciarlo con la loro inventiva e genialità per poi essere completamente dimenticati e cancellati dalla memoria collettiva. Ed Elio Trenta, pressoché sconosciuto a tutti se non a qualche suo fiero concittadino, è sicuramente uno di quelli.
Nato a Città della Pieve nel 1913 e morto giovanissimo all’età di 21 anni, ebbe comunque il tempo di inventare e registrare il primo brevetto del “rapportatore di velocità per macchine in genere” ovvero del cambio automatico. Quando in tutto il mondo le macchine avevano bisogno del cambio per sviluppare la potenza del motore e nel ciclismo prima di ogni salita era necessario staccare la ruota e capovolgerla per passare da un rapporto più pesante ad uno più leggero, Elio Trenta sognava un’auto senza leva del cambio per rendere per tutti, sia uomini che donne, più semplice e comoda la guida.
Divenne il suo chiodo fisso, si scervellò notte e giorno alla ricerca dell’intuizione giusta e finalmente, come diceva il padre per stimolarlo, Trenta fece… trentuno!
Nonostante non fosse un ingegnere ma un caparbio ragazzino che lavorava nell’officina del padre, riuscì a teorizzare quella visionaria invenzione da solo, senza l’appoggio di nessuno.
Ma quando cerca di dare concretezza a quella geniale intuizione proponendo il suo progetto alla Fiat, questa si dichiarò non interessata a un’idea di auto poco virile, che usurpava il guidatore del controllo assoluto del mezzo, né tantomeno ritenne necessario investire sullo sviluppo di un progetto che levava potenza al motore. Pochi anni dopo la sua morte però, dall’altra parte del mondo, la Oldsmobile della General Motors montò su una sua macchina il primo cambio automatico che diventerà poi irrinunciabile su ogni auto americana. E lo è ancora oggi e dopo parecchi decenni, sempre più anche nel resto del mondo e in Europa.
Luigi Diberti Dopo essersi diplomato all’Accademia d’arte drammatica “Silvio d’Amico” inizia a recitare a teatro in piccoli ruoli. Nel 1968 è scoperto da Luca Ronconi che gli affida la parte di Ruggero nella sua trasposizione teatrale dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Dagli anni settanta ad oggi partecipa a molti film e serie televisive (tra le quali La piovra 3, 4 e 6, nel ruolo di Ettore Salimbeni). Continua comunque una intensa attività teatrale grazie alla quale negli anni ottanta è stato uno degli attori più importanti del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler. Ha lavorato per i registi Dario Argento, Cristina Comencini, Gabriele Muccino, Davide Ferrario, Lina Wertmüller, Michelangelo Antonioni, Pupi Avati, Ferzan Özpetek, Elio Petri e molti altri. E stato protagonista nel cast dell’acclamata fiction Tutti pazzi per amore
IN SCENA| 27 novembre ore 21
BEIGE
“Beige – L’importanza di essere diverso”
Regia di JONIS BASCIR e ETTORE BASSI
Questo monologo è il frutto di tanti anni di riflessioni sulla sua diversità, un romano mulatto. Lo spettacolo raccoglie, in chiave umoristica e non, gli aneddoti e i paradossi del fatto di avere un colore di pelle imprecisato.
Ne esce un quadro divertente e assurdo dove la sua diversità ne esce vincente ed è proprio questo il motivo del sottotitolo. La sua, è una forte necessità e volontà di sottolineare come sia importante e stimolante essere diversi, quindi unici. L’unicità come ricchezza. Nello stesso tempo è un’ottima occasione per riflettere sull’inconsapevole razzismo dilagante.
Musica e canzoni accompagneranno fedelmente l’attore per giocare con un pubblico sicuramente “multicolor”. Il tutto è impreziosito dalla regia del prolifico e bravo Ettore Bassi.
Jonis Bascir . La sua carriera inizia con Gigi Proietti con “Di che vizio sei?” su RaiUno. Prosegue con varie serie di successo (Un Medico in famiglia, Incantesimo, Commissario Rex, Anita, Due Imbroglioni e Mezzo e molte altre), con il teatro (con Gigi Proietti, Edoardo Leo, Angelo Longoni e altri), al cinema (E. Leo, L. Pieraccioni, C. De Sica, R. Martinelli, M. Risi, M. Cappelli, P. Squitieri) e soprattutto con la musica, componendo colonne sonore per film (M. Risi, M. Cappelli, G. Loconsole), cortometraggi e teatro.
TEATRO RAGAZZI| 28 novembre ore 17
RIDI CHE TI PASSA
Liberamente tratto da “Il Gigante egoista” di Oscar Wilde
con Alessia Santoni
produzione Associazione Lagattaturchina
Capitata per caso nel giardino di un burbero signore, una bambina si imbatte in una bizzarra statua parlante. Sarà lei a rivelarle che l’intero giardino è vittima di un incantesimo che impedisce al suo padrone di essere felice. L’incantesimo svanirà solo quando un bambino o una bambina riuscirà a riportare il sorriso sul volto di quel signore così antipatico.
TEATRO RAGAZZI| 4 dicembre ore 17
“Arlecchino e l’elefante, un’amicizia a colori”
Liberamente ispirato a Elmer, l’elefante variopinto di D.Mckee
con Vincenzo Ciardo e Vincenzo De Luca
produzione Associazione Lagattaturchina
Cosa accade se in una foresta si incontrano un elefante dal manto variopinto, stanco di sentirsi diverso e un Arlecchino malinconico perché non ha un vestito giusto per un’occasione importante?
IN SCENA| 5 dicembre ore 17
MAMMA..ZZO!
Con Federica Cifola
scritto da Marco Terenzi e Federica Cifola
regia Marco Terenzi
grafica ed aiuto regia Massimo Papalaeo
5°ANNO DI REPLICHE!
Avete mai provato a: fare la spesa, allattare, chattare, twittare, cambiare un pannolino, lavorare, preparare la cena, le pappette, svegliarsi di notte perché un frugoletto piange…tutto lo stesso giorno, sapendo che il giorno dopo…tutto questo accadrà di nuovo? Tutto questo in uno spettacolo che vede Federica Cifola in scena da sola per poco più di un’ora, anche se lei vorrebbe farlo durare di più, per rientrare a casa dalle sue due bambine il più tardi possibile…quindi…chiedete un Bis!
Federica Cifola Debutta nel mondo teatrale all’età di 19 anni interpretando la protagonista femminile de Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello. Durante la sua carriera interpreta per autori quali Bertolt Brecht, Nikolaj Vasil’evič Gogol’ e lavora assiduamente con la collega e amica Paola Minaccioni. Con lei, in particolare, conduce il programma radiofonico Venite già mangiati su RTL 102.5, e Piedi nudi su Radio Due. Sempre su Radio Due, partecipa alla trasmissione 610, condotta da Alex Braga insieme a Lillo e Greg, interpretando numerosi personaggi, le cui generalità sono la parodia del proprio vero nome. Tra questi, degna di nota è la poliedrica Federella Cifolin, sedicente attrice e scrittrice, costantemente impegnata in pseudo-provini e immaginari colloqui con importanti quanto misconosciuti addetti dello show-business, la quale, in attesa della imminente e definitiva consacrazione come stella di prima grandezza nel mondo dello spettacolo, è di volta in volta occupata come cameriera o commessa.
IN SCENA| 7 dicembre ore 21
KAMIKAZE NAPOLETANO
scritto e interpretato da Arcangelo Iannace
Regia Francesco Frangipane
Un Kamikaze napoletano di nome Rosario. Pronto ad andare. Ma dove?
“vado… ma perché vado… vado perché se non vado, io non so più dove andare…allora è meglio che vado…”.
Andare a morire per sentirsi vivo. È questa la condizione di un uomo pronto per il suo ultimo viaggio. Un uomo qualunque che non è mai riuscito a dare un senso alla sua vita e che è alla disperata ricerca di “un motivo più grande”. Un uomo disperato che fugge da un mondo bigotto dove “c’è troppa approssimazione…troppo qualunquismo”.
Un uomo solo che traccia le tappe della sua vita attraverso un percorso dritto alla morte. Tappe di una vita comune, tipiche di una comune famiglia cattolica di una comune provincia meridionale. Ma con un incontro fondamentale.
“…Adib/Mario m’ha cambiato la vita a me…o forse m’ha cambiato la morte!?…”
Un altro uomo, un’altra cultura, un altro mondo, che lo aiuterà a trovare quel motivo più grande per concludere da eroe la sua anonima vita.
È questa la tragicomica esistenza di Rosario, il piccolo kamikaze napoletano che pensa di aver trovato finalmente la sua salvezza nel martirio, forse.
Note di regia. Partendo dalla singola esperienza di un uomo qualunque, abbiamo voluto raccontare la storia di quanti passano la propria esistenza senza riuscire a dire quello che veramente vorrebbero dire, di quanti non riescono a fare quello che veramente vorrebbero fare.
Uomini schiacciati dal peso delle proprie abitudini, dall’opprimente educazione familiare, dal qualunquismo di un pensiero comune, dall’atavico senso di colpa, che, pur avendone una vaga consapevolezza, preferiscono vivere il vittimismo della propria esistenza piuttosto che assumersi la responsabilità del cambiamento.
Si diploma presso l’Università Popolare dello Spettacolo di Napoli, diretta da Ernesto Calindri e presso la S.I.T. di Roma diretta da E.G.Lavallée (1998). Perfeziona gli studi come attore sulle tecniche Strasberg, con Geraldine Baron (Actors’ Studio, N.Y.), Doris Hicks (Roma) e Susan Batson. Studia inoltre con Elizabeth Kemp e presso Bont’s International School (Ibiza) e con Pierre Byland, insegnante presso la scuola Jacques Lecoq di Parigi, svolge un lavoro sulla “Ricerca del proprio umorismo poetico”. Dal ’92 é impegnato in tournée teatrali con spettacoli come “Orienti” (trilogia scritta e diretta da da D.Camerini), “Come tu mi vuoi” con L.Lante della Rovere (di Pirandello, diretto da F.Zecca). Al cinema ed in televisione lavora in varie film e fiction, come Don Pietro Pappagallo, Gente di Mare, Joe Petrosino, Ris 3, Distretto di polizia, Questa è la mia terra, La Terza Verità, Codice Aurora, Crimini Bianchi, Bastardi di Pizzofalcone e diretto dal premio oscar S. Zaillian in Ripley per Netflix. Attualmente insegna recitazione presso l’Accademia Internazionale di Teatro di Roma, diretta da S. Marcotullio.
Link video promo (eliseo off) https://youtu.be/FIIS5OLn1hI
TEATRO RAGAZZI| 8 dicembre 2021 ore 17
“Un sostituto per Babbo Natale”
Liberamente tratto da “Il mal di schiena di Babbo Natale” di Giovanna Renzini
con Vincenzo Ciardo e Vincenzo De Luca
produzione Associazione Lagattaturchina
Babbo Natale viene colpito da un fortissimo mal di schiena. Mancano pochi giorni al Natale e teme di non riuscire a portare i doni ai suoi amati bambini, così cerca un “sostituto”. All’annuncio rispondono tre bizzarri personaggi, nessuno dei quali sembra essere all’altezza del compito… Saranno i bambini, con la loro tenerezza e semplicità, ad aiutare il caro amico a trovare una soluzione.
ITINERARI D’AUTORE| Venerdì 10 dicembre ore 21
Gabriella Aiello – Peter Rabanser: “Storie In-Cantate“
Gabriella Aiello: voce, chitarra, kalimba, castagnette, tamburello
Peter Rabanser: voce, chitarra, clarinettino, cornamuse, duduk
Canti che raccontano del mare e della montagna. Dietro ogni canto ci sono storie, dietro antiche mura suoni e voci che vengono da lontano.
Peter Rabanser e Gabriella Aiello intrecciano storie e suggestioni di tempi lontani attraverso melodie che ricordano profumi di terra e mare, canti della tradizione che narrano di donne coraggiose, di amori dichiarati, litanie e balli che rievocano antichi riti di prosperità, quando le stagioni scandivano la vita della collettività.
Musiche antiche e della tradizione orale: villanelle napoletane, canti dei pescatori e dei carrettieri, canti d’amore e di matrimonio, serenate e ninnananne e le loro storie che si raccontano da sempre, dal mare fino alle alpi.
ITINERARI D’AUTORE| Sabato 11 dicembre ore 21
Stefano Saletti e Barbara Eramo: “Folkpolitik – Canti di libertà del Mediterraneo”
Barbara Eramo: voce
Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarra, voce
con il Baobab Ensemble
In questo concerto Stefano Saletti e Barbara Eramo presentano brani di autori del Mediterraneo che hanno raccontato in musica la lotta contro il potere, subendo persecuzioni, arresti, violenze. Un viaggio nella memoria per riscoprire le tante musiche che hanno raccontato le sofferenze e le passioni dei popoli mediterranei. Dalla cacciata degli ebrei sefarditi dalla Spagna, alla diaspora palestinese, dall’inno sardo figlio della rivoluzione francese contro lo strapotere dei baroni, fino ad arrivare a quegli autori che avevano scritto musiche e ballate spesso dolcissime ed erano stati oggetto di persecuzioni, arresti, violenze da parte del potere politico in Spagna, Grecia, Portogallo durante i regimi fascisti e totalitari.
I tanti strumenti a corde (bouzuki, oud, chitarre) suonati da Stefano Saletti valorizzano le particolari doti vocali di Barbara Eramo, una delle voci più intense della world music italiana. Ad arricchire il concerto, la partecipazione del Baobab ensemble.
IN SCENA| 12 dicembre 2021 ore 17
POVERO ULISSE!
Di e con Marco Bonini
In un’ora e dieci di racconto Marco Bonini ripercorrerà insieme al pubblico tutte le tappe femminili del viaggio di Ulisse trovando negli stessi versi di Omero le risposte tragicomiche a questo spinoso rapporto con il femminile dell’uomo moderno che confonde un po’ tutti i maschietti.
Ulisse, è davvero la più perfetta – ancora oggi – metafora dell’uomo occidentale e dell’uomo moderno.
E’ un personaggio saggio, astuto, spesso paraculo, che ha un interessante rapporto con le donne. E sì perché Ulisse nel suo viaggio incontra molte donneche lo hanno reso ancora più interessante. L’eroe greco incontra donne, Dee e Ninfe e semidee con cui instaura rapporti diversi e che ne condizionano il viaggio, nel bene e nel male, finendo nella maggior parte dei casi con il garantirne la sopravvivenza.
Eppure, nessuna delle diverse e bellissime figure femminili che entrano in relazione intima con Ulisse, nessuna riesce però mai a distoglierlo… del tutto… dal desiderio di tornare da Penelope, dalla sua famiglia, ad Itaca, a casa. E tuttavia questo suo desiderio quasi ossessivo rimane… al lungo… solo desiderato.
Ulisse ha scelto di partire liberamente. Sostiene che lo debito amore per Penelope, la pieta del vecchio padre, la dolcezza per Telemaco…non era sufficiente a vincer l’ardore che ebbe a divenir del mondo esperto, e così prese l’alto mare aperto. E allora se il desiderio di partire è così forte, perché è così ossessionato dal ritorno?
Se Penelope è la meta, il premio, la mortale che viene preferita alle molte, belle e potenti dee che gli promettono addirittura la divinità. Perché è partito? O perché non torna subito? Cosa lo trattiene sette anni con Calipso, due anni con Circe, tre settimane con Nausicaa, più varie Ninfe, Dee, Sirene che gli si offrono ad ogni più sospinto? Perché Ulisse dunque è così confuso in fatto di donne?
Marco Bonini Inizia studiando danza classica e moderna ma, nel 1991 inizia a studiare recitazione. Frequenta, per un breve periodo, l’Accademia nazionale d’arte drammatica, successivamente il Centro sperimentale di cinematografia, conseguendo nel frattempo la laurea in filosofia. Alterna il lavoro in teatro, dove debutta come attore, a quello in televisione, dove è protagonista di numerose fiction, e al cinema, prima come attore e dal 2000 come produttore e sceneggiatore. Nel 2005 elabora, insieme ad Eros Puglielli ed altri, il manifesto “The Coproducers”, secondo il quale: “tutti i partecipanti sono proprietari di una quota dei diritti di sfruttamento economico del film”. Nel 2007 prende parte al film Billo – Il grand Dakhaar, di cui è interprete, sceneggiatore e produttore. Nel 2019 Longanesi pubblica il suo primo romanzo “Se ami qualcuno dillo”, una storia familiare incentrata sul rapporto padri-figli e sulla critica ai sessismi. Nell’estate del 2020, debutta come co-autore degli spettacoli La bimba col megafono, interpretato da Anna Foglietta e Lo zingaro interpretato da Marco Bocci.
ITINERARI D’AUTORE| Domenica 12 dicembre ore 19
Raffaella Misiti, Stefano Scatozza, Cristiano Lui “Sei gradi di separazione”
Raffaella Misiti: voce
Stefano Scatozza: chitarra
Cristiano Lui: fisarmonica
Brani delle varie tradizioni si legano e si fondono in un concerto che vede protagoniste la voce di Misiti e le corde di Scatozza, entrambi anima degli Acustimantico uno dei gruppi più importanti della scena musicale italiana. Si affianca al duo il fisarmonicista Cristiano Lui.
Contaminazioni e suggestioni per un percorso che vuole essere una sorta di giro del mondo attraverso i canti, le musiche e le loro possibili interazioni. Ogni persona che affronti un viaggio porta con sé un bagaglio, reale o virtuale. La storia dell’umanità mette in questo bagaglio cultura, ricordi, tradizione e musica. Così la musica migra da una terra all’altra con chi la porta con sé e si mescola ai suoni di un mondo nuovo: ne nascono melodie felicemente contaminate, armonie familiari e racconti malinconici o sognanti.
ITINERARI D’AUTORE| Venerdì 17 dicembre ore 21
Susanna Buffa e Ludovica Valori “Suoni dal buio”
Susanna Buffa: voce, autoharp e chitarra
Ludovica Valori: voce, fisarmonica e trombone
Dall’oscurità profonda della fatica, dell’emigrazione forzata, della violenza subìta nei passati secoli, emergono le voci di tante donne resistenti che si esprimono attraverso la forza del canto popolare.
Susanna Buffa e Ludovica Valori fanno da guida in questo viaggio dal buio verso la luce le cui tappe sono i canti narrativi e quelli del lavoro, le serenate e i canti di emigrazione.
Tra le fonti, emergono alcune tra le figure femminili più influenti del folk italiano: Caterina Bueno, Graziella Di Prospero, Italia Ranaldi, per una ricerca musicale e sonora che si estende dalle regioni del centro Italia ad archetipi del canto di lavoro e narrativo nordico, con particolare attenzione per il repertorio rurale.
IN SCENA| 18 dicembre 2021 ore 21
NAPULITANATA
Con DILETTA MASETTI E CIRO CARBONE
“Napulitanata” è un recital per voce e chitarra che recupera e impreziosisce la canzone della grande tradizione napoletana. L’operazione vanta una forte originalità poiché gli straordinari testi di Vincenzo Russo, Salvatore Di Giacomo, Roberto Murolo (solo per citare alcuni degli straordinari autori che verranno restituiti) non saranno cantati ma recitati attraverso una partitura che si modella sulle misure musicali. Lo spettacolo è estremamente fluido e coinvolgente, si narrano storie, si fa cantare il pubblico, si recitano testi carichi di napoletanità (dal Pentamerone di Basile, accompagnato dalle musiche di Scarlatti, al grande Eduardo De Filippo).
Il Maestro Ciro Carbone e l’attrice Diletta Masetti concepiscono questo spettacolo nel 2016 e si esibiscono a Treviso, Grosseto, Todi, Perugia, Gubbio, Trevi, Roma, Fiuggi, Latina, Pescara, Fasano.
TEATRO RAGAZZI| 19 dicembre 2021 ore 17
“Oscar, elfo pasticcione”
con Alessia Santoni e Vincenzo De Luca
produzione Associazione Lagattaturchina
La notte del 25 dicembre si avvicina e nella casa di Babbo Natale tutto sembra procedere normalmente. I regali, impacchettati e infiocchettati, partono per essere consegnati in tutto il mondo, ma quando gli elfi, i piccoli aiutanti di Babbo Natale, stanno per concedersi un po’ di meritato riposo, l’elfetta Stella si accorge che uno dei pacchetti è stato dimenticato nell’ufficio “Incartamento per regali con i fiocchi… tutta colpa di Oscar, elfo distratto e pasticcione!
TEATRO RAGAZZI| 22 dicembre 2021 ore 17
“La festa più bella”
Un viaggio tra le fiabe per parlare ai bambini dei loro diritti
con Giulia Cavallo e Giovanni Solinas
produzione Associazione Lagattaturchina
Spettacolo scritto in occasione della commemorazione della giornata mondiale dei diritti dell’infanzia
La regina Gioconda adora le feste, tanto che ha istituito una ricorrenza per ogni giorno dell’anno. Ma una mattina, sfogliando l’agenda, si accorge che ha dimenticato un giorno da festeggiare. Deve trovare al più presto una soluzione… Così affida al suo amico Teodoro un compito importantissimo: inventare una nuova festa!
ITINERARI D’AUTORE| Lunedì 27 dicembre ore 19
Alessandro D’Alessandro “Solo Canzoni”
Alessandro D’Alessandro: organetto, loops, efx, live electronics
Tra le più rilevanti espressioni della nuova leva musicale italiana, Alessandro D’Alessandro da sempre votato a contaminazioni tra generi diversi, ha portato uno strumento tipico della tradizione popolare come l’organetto a dialogare con altri stili, ritmi ed armonie, ampliandone notevolmente le capacità espressive ed il suono.
In questa direzione si pone anche la sua più recente esplorazione della canzone d’autore, che segna anche il suo esordio come solista, con la trasposizione di alcuni classici nel linguaggio di un organetto che, nelle sue mani, sembra assumere ‘il respiro di un’orchestra’. Il suono intimo del suo strumento a mantice è sostenuto da un utilizzo molto personale dell’elettronica, dell’effettistica e dei loops in tempo reale; sovrapposizioni armoniche e ritmiche, suonate direttamente sull’organetto, attraverso un originale sistema di percussione dello strumento.
ITINERARI D’AUTORE| Martedì 28 dicembre ore 19
Andrea Satta “Mamme narranti”
Andrea Satta: voce
Angelo Pelini: piano
Fabio Magnasciutti: disegni dal vivo
Cantante e pediatra, poeta e leader dei Tetes de bois, Andrea Satta con il progetto “Mamme narranti” unisce le due sue anime in uno spettacolo che è l’occasione per ribadire l’attenzione ai diritti dell’infanzia. Nel suo ambulatorio pediatrico da anni le mamme vengono a raccontare la fiaba con cui si addormentavano da piccole: sono mamme di tutto il mondo, provenienti da trenta paesi diversi, portano dolci, scambiano esperienze, nascono amicizie; con il tempo si è abbassata la soglia del pregiudizio e la diffidenza è evaporata.
Racconti e storie di emigrazione, cantate e raccontate da una delle voci più originali del panorama musicale italiano arricchite in scena dai disegni dal vivo di Fabio Magnasciutti.
IN SCENA| 28 dicembre ore 21
DIARIO INTIMO
tratto dal romanzo di Raymond Queneau
con Silvia Salvatori
regia Francesco Sala
Oggettivamente Sally Mara è una diciottenne che scrive un diario. Diario come testimonianza e aspirazione della conoscenza. E’ una parabola di una bambina che diventa donna. I temi sono: incesto, antropofagia, sogni erotici.
Silvia Salvatori figlia d’arte, respira il Cinema in famiglia con la sua bisnonna e nonna, tutte donne al Cinematografo. Nel 1998 il suo debutto a teatro con “Rosanero ” di Roberto Cavosi con Ottavia Piccolo. Con Gabriele Lavia è protagonista con “Le Nozze di Figaro ” insieme a Tullio Solenghi, ancora Lavia la dirige nel ruolo di Helena in “Sinfonia D’autunno ” con Annamaria Guarnieri. Nella ” Lisistrata ” al teatro di Siracusa con Elisabetta Pozzi . In TV è la Signora Cannavo’ in Montalbano e nel ” Paradiso delle Signore” veste i panni di Suor Matilde. Nel 1996 debutta sul grande schermo con ” Cronache del terzo Millennio ” di Citto Maselli che va al Festival di Venezia. Nel film ” Gli ultimi saranno ultimi ” di Massimiliano Bruno è Rossana l’amica del cuore di Paola Cortellesi. Ultimi lavori: Come un gatto in Tangenziale 2 di Riccardo Milani e Cassamortari di Claudio Amendola. Presta la sua voce ad importanti documentari tra cui Capitan Salgari e African Dreamers. Il suo primo cortometraggio come regista ” Lettere dal Tempo ” quest’anno in concorso ai festival.
ITINERARI D’AUTORE| Mercoledì 29 ore 21
SALE “Un eterno inutile presente”
SALE: voce, chitarra
Gianluca Massetti: piano
Umberto Scaramozza: chitarra
Martina Bertini: basso
Filippo Schininà: percussioni
Giovane cantautore romano vincitore di LAZIOsound, SALE già finalista come Opera Prima alle Targhe Tenco, al Premio Bindi e al Premio De André, presenta in una speciale versione acustica il suo secondo disco “Un eterno inutile presente”. Con questo lavoro SALE continua il suo percorso artistico che attinge alla tradizione della canzone d’autore italiana, unita alla passione per il rock inglese e a sonorità elettroniche.
La scrittura dell’album inizia durante il lockdown e parte dalle situazioni quotidiane e rapporti interpersonali vissuti. I testi contengono le sensazioni, le incertezze, la voglia di cambiamento di una intera generazione; raccontano anche di un mondo immaginario dove rifugiarsi nei momenti più difficili, ma anche della voglia di voler credere in un futuro positivo, nonostante tutto.
ITINERARI D’AUTORE| Giovedì 30 dicembre ore 21
Canio Loguercio “Ci stiamo preparando al meglio”
Canio Loguercio: voce
Giovanna Famulari: violoncello
Massimo Antonietti: chitarra
Ermanno Dodaro: contrabbasso.
A tre anni di distanza dal precedente album “Canti ballate e ipocondrie d’ammore, premiato con la Targa Tenco come miglior album in dialetto, con il suo nuovo progetto “Ci stiamo preparando al meglio” Canio Loguercio si è sottratto alle confortevoli liturgie delle riconferme per continuare a muoversi al di fuori di ogni schema, seguendo il filo di una fertile quanto cangiante ispirazione. Invece di riproporsi secondo formulate collaudate, che lo hanno consacrato come una sorta di irregolare epigono della canzone napoletana, che più di ogni altro ha trasfigurato in una direzione del tutto inaspettata, ha deciso di misurarsi con la forma canzone tout court, mettendo insieme 10 brani che, ripescati negli scaffali della memoria o composti per l’occasione, animano tutto un mondo interiore che si nutre di immagini e suggestioni impalpabili che lievitano fino a diventare espressione di stati d’animo più estesi e condivisi.
CAPODANNO A VILLA FARINACCI | Venerdì 31 dicembre
Baobab Ensemble “Festa popolare”
Barbara Eramo: voce
Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarra, voce
Pejman Tadayon: kemenché, setar, ney, daf
Baobab Ensemble: coro & strumenti
Una grande festa di musica e danze. Un viaggio musicale nel tempo e nello spazio: dalla polifonia corsa, sarda e siciliana alle voci dei Balcani; dai canti del Sud d’Italia al flamenco; dai canti sefarditi della diaspora ebraica alle esperienze del canto in Sabir l’antica lingua del Mediterraneo; dal fado portoghese alle influenze arabo-andaluse e ai canti del Nord Africa.
Credendo al concetto di musica come condivisione, si viene immersi nella ricchezza culturale del Mediterraneo, trovando inaspettati e affascinanti punti di contatto tra la nostra tradizione e quella degli altri popoli.
Villa Farinacci, Viale Rousseau, 90 – 00137 Roma
Info e prenotazioni:
Menti Associate tel. 06 97602968
www.mentiassociate.com
www.bookingevents.it