Teatro Brancaccio
16 aprile 2024
Vlad Dracula Il Musical torna a teatro in una versione rinnovata e convincente.
Vlad Dracula Il Musical torna al Teatro Brancaccio di Roma dopo più di un anno dal suo debutto discutibile e lo fa con una versione rinnovata sotto molti aspetti che finalmente convince.
Ario Avecone, regista, autore del libretto e di buona parte delle musiche, affiancato dall’importante collaborazione di Manuela Scotto Pagliara, autrice di parte del testo e di alcune canzoni originali, e di Simone Martino, hadimostrato tenacia e dedizione nel lavorare a fondo sul proprio spettacolo fino a portarlo a livelli più che soddisfacenti.
Nato dalla volontà di Ario Avecone di presentare il personaggio iconico di Dracula sotto una prospettiva diversa, lo spettacolo propone una storia che condensa e miscela una serie di temi diversi e attuali e si svolge in una ambientazione steampunk dominata da uno stile gotico contaminato da quello industriale.
Per quanto riguarda la sinossi vera e propria si rimanda al link dell’articolo precedente onde evitare di dilungarsi troppo su informazioni che possono trovarsi ovunque on line.
Quello che qui preme mettere in evidenza è il lavoro di riscrittura e rielaborazione che è stato eseguito su ogni singolo aspetto di questo spettacolo che oggi si presenta al pubblico in una versione aderente alla precedente, ma rimaneggiata con cura e attenzione.
E’ proprio sui punti che furono segnalati come deboli nel precedente articolo che dobbiamo soffermarci, per dare risalto a questo lavoro di rielaborazione e riqualificazione.
La prima grande, evidente e apprezzabilissima novità è l’ingresso nel cast di Beatrice Baldaccini nel ruolo di Justina.
Lo spettacolo si apre con un bellissimo brano interpretato dalla bravissima Beatrice, immersa in una scenografia digitale che cattura l’attenzione dello spettatore che con Beatrice si sente da subito rassicurato sulla qualità dello spettacolo.
Le musiche hanno subìto un importante rimaneggiamento, grazie a nuovi arrangiamenti che conferiscono una grande suggestione. Anche i testi delle liriche sembrano aver subito qualche modifica.
Il risultato è la composizione di brani dall’ampio respiro, che raccontano emozioni in maniera potente, salvo forse quelli più descrittivi, meno incisivi per la loro funzione prettamente didascalica.
Musiche e liriche che sembrano misurate sulla vocalità talentosa di ogni singolo o singola protagonista che con la propria esecuzione conferisce loro maggior valore e bellezza.
Anche l’allestimento scenico, curato da Michele Lubrano Lavadera e da Ario Avecone, risulta parzialmente rinnovato, soprattutto nei contenuti digitali, che possono piacere o meno, ma restano comunque d’impatto e che nel complesso di questo allestimento risultano ben realizzati.
Restano alcuni elementi scenici in movimento che continuano a non convincere, ma nel disegno organico generale l’effetto disturbante viene ampiamente ammortizzato.
Lodi al disegno luci di Alessandro Caso completamente rinnovato (se ne sentiva davvero il bisogno) che, finalmente, nonostante il carattere dark e gotico dell’opera, riesce a creare chiaro scuri efficaci, ombre e contrasti che conferiscono suggestione e profondità.
Vlad Dracula non possiede coreografie ballate, ma i movimenti scenici di Antonio Melissa creano dinamiche fluide tra i personaggi e continue tra le scene.
Nella scrittura di Vlad Dracula, Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara hanno fatto confluire una serie di storie e tematiche a vista o sottotraccia che nel precedente allestimento non erano perfettamente chiare e appesantivano la drammaturgia.
Ora, invece, la storia, gli eventi e le tematiche sono ben distinte e contestualizzate e, nonostante l’intreccio resti articolato, lo svolgimento è fluido, dinamico, consecutivo e segue una propria logica.
Così, la storia classica di Dracula, la sua Mina/Elisabeth e le sue ancelle, si innesta in un quadro da rivoluzione industriale in cui il progresso della tecnica e delle scienze è talmente rapido da creare nuovi beni di consumo estremamente appetibili.
La risorsa maggiormente ambita e più preziosa è il tempo e strenui sono i tentativi di arrestarlo in un attimo che possa durare in eterno.
A tal proposito si prodiga il visionario inventore Renfieldscienziato che per raggiungere i suoi sogni professionali si allontana dalla figlia Lucy e per questo cade nella solitudine e nella depressione generando un alter ego oscuro.
Infine, il prof. Van Helsing, alchimista storico antagonista di Dracula, qui diventa uno speculatore senza scrupoli che mira a impossessarsi del prezioso macchinario che consente a Vlad di fermare il tempo.
Sullo sfondo di tutto questo intreccio prende forma un messaggio ecologista e ambientalista di cui Dracula si fa portavoce.
Vlad Dracula, da spettacolo criptico e chiuso su se stesso, si apre finalmente verso il pubblico, offrendosi nel suo valore.
La drammaturgia non schiaccia più gli ottimi interpreti e cantanti, che, anzi, ora riescono ad emergere e a brillare trovandosi a proprio agio in ruoli ben confezionati che fanno vibrare con le loro interpretazioni e con le loro splendide voci.
Giorgio Adamo, Arianna Bergamaschi, Marco Stabile, Beatrice Baldaccini, Christian Ginepro, Antonio Melissa, Valentina Naselli, Dario Guidi e Paolo Gatti, perfettamente in parte, dominano il palco regalando prestazioni eccellenti e scatenando gli applausi del pubblico.
Completano il cast Jacopo Siccardi e un energico ensemble sempre in movimento.
Con questo allestimento, Vlad Dracula segna la sua rivincita, attestandosi come un buon prodotto originale tutto italiano.
VLAD DRACULA IL MUSICAL
uno spettacolo di Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara
regia di Ario Avecone
scritto da Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara
canzoni di Ario Avecone, Simone Martino e Manuela Scotto Pagliara
colonna sonora di Ario Avecone
con
Giorgio Adamo Arianna
(Vlad Dracula) (Mina)
Marco Stabile Beatrice Baldaccini
(Jonathan) (Justina)
e con Christian Ginepro nel ruolo di Van Helsing
Antonio Melissa Valentina Naselli Paolo Gatti Jacopo Siccardi Dario Guidi
(Renfield) (Lucy) (Seward) (Strattford) (Renfield-X)
Ensemble & Covers:
Anna Gargiulo Arianna Talé Patrizia Marolla
Scenografie Ario Avecone / Luci Alessandro Caso
Visual Art Manuela Scotto Pagliara e Ario Avecone / Costumi Myriam Somma
Aiuto Regia e Dinamica scenica Antonio Melissa
Vocal Coach Adriano Scappini / Acting Coach Antonio Speranza
Amministrazione di Compagnia Rossella Massari e Antonio Speranza
Scenotecnica Imparato & Dietro le quinte / Scene Associato Michele Lubrano Lavadera
Marketing & Management AMARTE
Sarta di scena Adelaide D’Ago / Capo Elettricista Raffaele Berazzi
Fonico di sala Enzo Siani / Fonico di palco Emilio Capuano
Foto Eolo Perfido, Valerio De Felicis e Adriano Criscuolo
Video Guglielmo Lipari e Alfonso Ruggiero / Studio di registrazione Trees Studio
Web Editing Giampietro Marra / Web Media Creator Patrizia Marolla