Off/Off Theatre
6 maggio 2022
Florence Nigthingale: una donna e una vita straordinaria
Florence Nigthingale è una delle figure più importanti del diciannovesimo secolo, nonostante sia poco conosciuta ai più.
Donna straordinaria, forte e volitiva fu la fondatrice delle scienze infermieristiche moderne e l’ispirazione per la nascitadella Croce Rossa Internazionale, tanto da diventare un mito e un punto di riferimento per chiunque voglia intraprendere la carriera infermieristica.
Florence Nigthingale, nata in una famiglia alto aristocratica inglese dell’Ottocento, fu una “donna oltre” che precorse di molto i tempi.
Sin da bambina ebbe chiaro il proprio destino. Rifiutò di seguire i costumi del tempo, che volevano le donne sposate a uomini di buona società e impegnate solo nella gestione della casa e delle frivole conversazioni durante le feste dell’alta società, per dedicare la propria vita alla cura degli altri.
Dotata di un’intelligenza straordinaria, impegnata in un’istruzione completa e di massimo livello, animata da una passione per la statistica, spregiudicata, cinica, appassionata, infiammata dal desiderio di portare aiuto agli altri, Florence abbandonò i privilegi di una vita aristocratica, ma non i beni che le spettavano, per portare soccorso ai feriti di guerra sui campi di battaglia.
Fece molto di più: con talento e ostinazione Florence riuscì a riformare a proprie spese l’intera sanità pubblica inglese, costruendo ospedali per i feriti e i malati e creando quella che poi sarebbe diventata la professione infermieristica.
Sergio Mancinelli decide di portare a teatro questo incredibile personaggio per rivalutare agli occhi dei più una figura per troppo tempo relegata semplicemente al ruolo di infermiera.
Florence Nightingale fu molto di più: fu una donna che nel 1800 riuscì a uscire dai canoni di una società chiusa e a imporsi, donna, in un mondo dominato da uomini. Inoltre, fu grazie alla sua spiccata intelligenza e ai suoi studi fuori dal comune per una donna dell’epoca, che potè realizzare tutto ciò che fu in grado di fare.
In un percorso che prevede cinque quadri, Sergio Mancinelli interseca la storia e il racconto di Florence con quelli della propria vita fino a far confluire i personaggi l’uno nell’altro assumendo su di sé il grande carisma di questa donna e donando a lei, con la sua coinvolgente prova, l’enfasi e la visibilità di una celebrità.
Soprattutto, però, a emergere sono gli aspetti umani dell’una e dell’altro, in un confronto tra i due personaggi che condividono la pervicacia nel perseguire la propria vocazione.
Florence diventa il simbolo di una vita spesa al servizio per gli altri, ma non adeguatamente riconosciuta, così come l’attore Sergio Mancinelli oggi rivendica, a gran voce e con dignità, trent’anni di onorata, ma non adeguatamente riconosciuta carriera al servizio degli altri.
Esperti, liberi e maturi, ma ancora proiettati verso nuove possibilità, Florence e Sergio mostrano la loro intima natura e reclamano il riconoscimento di un’identità professionale che va oltre il mero esercizio della professione stessa.
Accomunati dalla difformità e dalla dissonanza che incarnano, i due protagonisti si fanno portabandiera delle proprie diversità, stimolando gli altri a esercitare i propri talenti e a distinguersi dalla massa.
Il racconto è un’esplosione di energia e divertimento. Il testo di Sergio Mancinelli è audace, schietto, diretto e il linguaggio divertente, ironico, a tratti tagliente.
La regia di Gigi Palla ben si muove tra i vari quadri riuscendo a raccordare le due figure in un processo graduale di avvicinamento, che richiede solo ancora un minimo aggiustamento per scavalcare quel gradino che separa le due figure.
Lo spettacolo è animato da musiche anni ’80 scelte per esprimere la vitalità eccentrica dei due personaggi. Una scelta dei brani forse un po’ troppo personale che non sempre riesce ad arrivare a tutti con immediatezza.
Bellissimi e ricchi di particolari i costumi di Santuzza Calì.
Florence Nigthingale non solo è un bello spettacolo, piacevole, divertente e ben scritto, ma ha il pregio di fare luce su un personaggio storico fondamentale per l’umanità per riportarlo agli occhi e alla curiosità dei più.
Allo stesso tempo, getta una luce più ampia sulla penombra in cui spesso vengono relegati gli attori di teatro, la cui ribalta dura il tempo di due atti, a volte uno, ma il cui apporto professionale è fondamentale per la buona riuscita di uno spettacolo.
Il pubblico ha dimostrato di aver apprezzato enormemente lo spettacolo. Da sottolineare l’entusiasmo di persone tra il pubblico che hanno scelto la carriera infermieristica e che hanno ritrovato un quadro netto e preciso della propria musa ispiratrice tanto da suggerire di consigliarlo come spettacolo da far vedere nei corsi di formazione infermieristici.
Sicuramente, una grande soddisfazione!
FLORENCE NIGHTINGALE
di e con
Sergio Mancinelli
Regia di Gigi Palla
Costumi di Santuzza Calì
Scene di Mark Kanieff
Musiche originali e arrangiamenti Simone Sello
Foto Francesco Biscione