Persone naturali e strafottenti
Teatro Vittoria
16 gennaio 2020
Il genio e il talento di Giancarlo Nicoletti prorompono nuovamente sulla scena teatrale.
Il nuovo allestimento di Persone naturali e strafottenti, in scena al Teatro Vittoria, restituisce e rinnova la scandalosità e la contemporaneità di un testo di Giuseppe Patroni Griffi che ha quasi cinquant’anni.
Donna Violante, ex serva in un bordello, gestisce un affittacamere in cui ospita Mariacallàs, un travestito dal vita agitata e dal temperamento acceso. Questi, la sera di Capodanno, porta a casa Fred e Byron, uno studente omosessuale alla ricerca di un’emancipazione totale e uno scrittore di colore arrabbiato con il mondo.
Quattro storie, quattro disperazioni, quattro persone naturali e strafottenti condivideranno la propria solitudine la notte di Capodanno, tra bottiglie di birra, accese discussioni, liti e violenze sessuali.
Persone naturali e strafottenti è un testo ancora oggi grandemente provocatorio che presenta una Napoli altra, non quella da cartolina, ma quella del sottobosco, in cui si muovono gli esponenti della varie classi sociali che, nell’abiettezza dei loro costumi e nella disperazione delle loro solitudini diventano pari.
Persone naturali e strafottenti è una commedia tragica, cruda, cinica eppure poetica; ironica e tagliente, ma profonda, in cui le vite vibrano.
Il nuovo allestimento di Giancarlo Nicoletti restituisce pienamente l’ironia di quattro vite disperate, il senso di disincanto, l’emarginazione e la violenza dei personaggi, la loro distanza sociale e culturale.
Il cast è una combinazione riuscita di storie professionali diverse.
Marisa Laurito è eccezionale nel ruolo di Violante con la sua insofferenza, la pretesa di un rispetto, l’affermazione di una dignità e quel suo senso del prendersi cura nonostante tutto.
Giancarlo Nicoletti sfodera una delle proprie numerose sfaccettature attoriali in una delle sue, forse, migliori interpretazioni. La sua Mariacallàs è potente: arrogante, prepotente, spaventata, ma sempre giusta, mai eccessiva o sporca.
Molto interessante Guglielmo Poggi che colpisce per la freschezza e la personalità che dà al personaggio di Fred, preciso negli sguardi, nei fiati e nelle pause.
Bene anche Livio Beshir nel ruolo di Byron, lo scrittore nero che punta la frustrazione per le umiliazioni subite contro tutto il mondo.
La regia di Giancarlo Nicoletti accompagna lo svolgimento di questo dramma umano in una naturalezza che si sviluppa da sé.
Nel frenetico e colorito scambio di battute crudeli, di giudizi come epitaffi, di aspirazioni e frustrazioni, ma anche nella rappresentazione viva e accesa, vi è la spudoratezza e la strafottenza dei personaggi, vi sono la religione e la superstizione, le emozioni umane e le passioni, vi è un dolore profondo e sordo.
I quattro protagonisti rappresentano ognuno vite al limite della propria condizione, ognuno con un concetto di orgoglio molto personale. Ognuno di loro attende qualcosa da qualcuno che non avrà.
Molto interessante la scenografia che viene ribaltata specularmente tra il primo e il secondo atto a suggerire un diverso punto di analisi e osservazione e a sottolineare un cambio di registro che si fa più intimo e drammatico.
Persone naturali e strafottenti
Di Giuseppe Patroni Griffi
Regia Giancarlo Nicoletti
Con Marisa Laurito, Guglielmo Poggi, Giancarlo Nicoletti, Livio Beshir
Produzione Altra Scena in collaborazione con Sycamore T Company