Spazio Diamante
19 gennaio 2024
IO&TU: Se non mi trovi in un posto cerca in un altro: da qualche parte starò fermo ad aspettare te”
IO&TU è un testo di Lauren Gunderson, drammaturga, sceneggiatrice e autrice di racconti americana tra le più prodotte in America secondo la rivista American Theatre.
Il testo arriva per la prima volta in Italia grazie alla ricerca attenta e alla curiosità intellettuale di Andrea Paolotti che ne ha curato la traduzione insieme a Chiara Loria mentre Gianluca Merolli ne firma la regia teatrale.
IO&TU racconta il mistero della vita e della morte, in quel momento magico e surreale in cui vita e morte si incontrano e con rispetto e gratitudine si danno il cambio, fondendosi in un atto di amore che non è annientamento, ma nuova creazione.
Caroline (Aurora Spreafico) è una ragazza con una malattia genetica al fegato che vive reclusa da anni nella sua camera senza poter uscire.
Un giorno, con la scusa di una ricerca da svolgere per la scuola, alla sua porta si presenta Anthony (Derli Do Rosario Soares), un compagno che non conosce.
Caroline rimane stupita e infastidita da quell’invasione della propria privacy. Rassegnata ormai alla sua malattia e abbattuta, nonostante faccia di tutto per dimostrare il contrario, Caroline è scontrosa, cinica e respingente.
A dispetto della sua spavalderia, Caroline è fragile.
Anthony, al contrario, è accogliente, paziente ed entusiasta. Anthony chiede aiuto a Caroline per concludere una ricerca che ha come argomento “Foglie d’erba” di Walt Whitman.
Il loro incontro, all’inizio freddo e duro per l’ostilità di Caroline, consente ai due di entrare in contatto e di conoscersi, complice la poesia di Whitman che anima i loro discorsi e alimenta i loro ragionamenti sul mistero della vita e della morte, un mistero che si erge sulle loro esistenze come in Whitman.
La riflessione sull’argomento particolare della ricerca, poi, ossia l’uso dei pronomi Tu ed Io nel poeta americano, svela ai due giovani un mistero ancora più profondo che li accomuna.
IO&TU sono due persone, ma anche due pronomi che ogni volta abbracciano oggetti diversi a seconda del loro uso e della loro posizione nella frase.
La loro ricerca porterà Anthony e Caroline a trovare verità inaspettate ed emozionanti, in un percorso che è un inno alla gioventù e alla vita, all’altruismo e alla pietà.
I due giovani diventeranno filtro e forza al sangue l’uno dell’altra abbandonando i limiti che li costringono e potendosi finalmente liberare verso un nuovo destino: “Se non mi trovi in un posto cerca in un altro: da qualche parte starò fermo ad aspettare te”.
Il regista Gianluca Merolli dirige uno spettacolo contemporaneo di grande impatto che unisce realtà e poesia, col grande merito di far conoscere al pubblico italiano l’opera di un’autrice ancora mai rappresentata in Italia.
Un lavoro delicato che si discosta molto dalle precedenti regie di Merolli, in qualche modo più intellettuali e stratificate.
La regia è pulita, diretta, decisa e lavora per sottrazione, più facendo intendere che dicendo esplicitamente, lasciando spazio alla storia dei personaggi raccontata con l’immediatezza, coi modi e il linguaggio dei giovani.
Merolli sa organizzare gli indizi e i riferimenti del testo sulla scena e indica agli attori una direzione.
Il resto lo fanno loro, Aurora Spreafico e Derli Do Rosario Soares, due giovani e bravissimi attori che dimostrano di aver trovato una forte sintonia e che sul palco dello Spazio Diamante ricreano le dinamiche di due adolescenti confusi di fronte alle incognite che la vita riserva loro.
Bravissimi nel ricreare e vivere i colori dei propri personaggi, le sfumature, gli accenti positivi e negativi, allegri e tristi, drammatici e giocosi.
Il finale arriva inaspettato e, per questo, ancora più deflagrante: merito di un bellissimo testo, ma anche di una regia attenta e curata e dell’ottimo lavoro di questi due giovani professionisti.
Allora, anche la scenografia di Paola Castignanò, una stanza ammobiliata in maniera essenziale, con le pareti dipinte di carta da zucchero, verde e bianco, una finestra alle spalle del letto con le tapparelle di plastica, assume nuovi contorni e si apre su altri spazi.
E’ qui che l’IO e il TU di Whitman diventano quel NOI che abbraccia l’intera umanità: “Questa non è la tua stanza, questa non è casa tua; qui non c’è niente tranne tu, tu e io”.
E’ questo NOI che libera, che salva e consente agli individui di intraprendere il viaggio verso il proprio destino.
IO&TU
DI LAUREN GUNDERSON
REGIA
GIANLUCA MEROLLI
CON
AURORA SPREAFICO E DERLI DO ROSARIO SOARES
CON LA VOCE DI PAOLA SAMBO
TRADUZIONE ANDREA PAOLOTTI E CHIARA LORIA
SCENE PAOLA CASTRIGNANÒ | COSTUMI DOMITILLA GIULIANO
MUSICHE LUCA LONGOBARDI | LUCI PIETRO SPERDUTI
ASSISTENTE ALLA REGIA IULIA BONAGURA | FOTO PINO LE PERA
PRODUZIONE VIOLA PRODUZIONICENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE
I AND YOU è stato prodotto per la prima volta da Marin Theatre Company (California), Olney Theatre (Maryland) e Phoenix Theatre (Indiana) all’interno del National New Play Network’s Continued Life Program. Commissionato originariamente e realizzato da South Cast Repertory.
I AND YOU va in scena per gentile concessione de The GERSH AGENCY, 41 Madison Avenue, 29th Floor, New York, NY 10010 e in accordo con la Antonia Brancati srl, www.antoniabrancati.it.
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