. Teatro Ambra alla Garbatella
17 dicembre 2015
Niente è come sembra
di Rosario Galli
Con Sara Sartini, Valentina De Giovanni
Regia di Gabriele Galli
Luna e Maya sono due donne completamente divergenti.
Luna è alta, magra e bionda; Maya è morbida e insicura.
Luna è egoista, aggressiva e intollerante; Maya è tenera, ma logorroica e ai limiti della nevrosi.
Luna usa gli uomini per il proprio piacere, Maya sta fuggendo da un fidanzato violento.
Una sera Luna si ritrova Maya davanti la porta di casa che le chiede rifugio; lei, controvoglia, glielo concede, solo per qualche ora.
Le ore diventano giorni e poi mesi; le due ragazze cominciano a conoscersi, tra screzi, tentativi di avvicinamento e bruschi allontanamenti.
Luna e Maya sono due donne sole, due solitudini che si incontrano e si usano per colmare ognuna il proprio vuoto.
La loro conoscenza sarà un percorso che le porterà a conoscere se stesse prima di tutto, a prendere consapevolezza del proprio mondo interiore, abbandonare il passato e affrontare il futuro.
Non si tratta di vincere o perdere una battaglia con se stesse, ma di imparare a rispettarsi.
Luna e Maya finiranno per stringere un legame forte a cui non è necessario dare un nome; l’importante è amare, senza dare etichette. Un amore fatto di incontro, scontro, sostegno e stimolo; un amore che è mutuo soccorso. L’importante è continuare ad amare, nonostante il dolore.
Il racconto è delicato, la narrazione è progressiva; durante lo spettacolo lo spettatore viene condotto a conoscere le due donne, a penetrarne l’intimità tentando di intuirne i pensieri.
Il percorso psicologico dei personaggi è graduale e ben delineato. Nel corso della storia i personaggi si definiscono sempre di più e i ruoli arrivano ad invertirsi, perché, in fondo, niente è come sembra.
Qua e là sono inseriti dettagli che incuriosiscono e si riallacciano ad altri, acquistando nuovi e drammatici significati.
Con questo andamento regolare si arriva alla svolta finale preparati, ma non completamente istruiti. Resta qualcosa di non svelato che non è scontato, e questo è un bene.
Sara Sartini e Valentina De Giovanni, si dividono il palco con capacità e padronanza degli spazi. L’interpretazione è molto buona e realista; l’interazione è efficace e credibile.
Le due brave attrici interpretano con trasporto ansie, dolori, paure e frustrazioni delle due protagoniste.
Incisiva e pungente Sara Sartini nei panni di Luna, trasformista e poliedrica Valentina De Giovanni che interpreta le varie sfaccettature di Maya, passando con disinvoltura dai momenti divertenti a quelli drammatici, dall’insicurezza di un carattere debole alla presa di coscienza di se stessa e del proprio valore di donna e persona.
La regia è snella e sobria; si sarebbe potuto giocare di più su alcuni elementi, quali, per esempio, la stanza segreta presente nella casa di Luna, che crea un alone di mistero e giallo nella storia, ma è poco sfruttata. Alcune scene di Luna si sarebbero potute ambientare dietro quel velo che è ricordo e simbolo.
Il testo stesso si basa su una serie di elementi non visti a cui si rimanda, parole non dette, evocazioni e il velo sarebbe perfettamente funzionale nell’accennare senza svelare, creando maggiore tensione.
Forse, però, l’intenzione del regista Gabriele Galli è quella di focalizzare l’attenzione sul percorso psicologico dei due personaggi , concentrandosi più sul presente, la vita che viene rappresentata sul palco, che sul passato, celato dietro a un velo.