Si passa dall’essere bambini a ragazzi/e senza quasi accorgersene; si cominciano ad avvertire i primi forti turbamenti a cui non sappiamo dare un nome. Si vive tutto per la prima volta e per questo si vive tutto con la più grande enfasi e partecipazione emotiva.
Ogni amore è sempre il più grande della nostra vita e pensiamo sia per sempre, fino a che non se ne affaccia un altro che è più grande ancora e ci fa dimenticare quello precedente e tutti i pensieri e le promesse fatte.
Nell’adolescenza ci siamo sentiti tutti grandi, quasi onnipotenti; si ha davanti un mondo che è solo possibilità, c’è solo il futuro. Ci sentiamo di avere il mondo in pugno, di poter fare qualsiasi cosa.
“Siamo i re del mondo, noi viviamo per godere, non abbiamo una morale senza leggi nè padroni, solo vivere è importante”. Sentiamo che nessuno può comandarci, dirci cosa dobbiamo fare; per noi conta solo vivere la nostra vita.
Purezza e malizia si mescolano senza soluzione di continuità; siamo piccoli giganti su una terra sulla quale vantiamo un diritto di possesso incommensurabile.
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