Riccardo III

Riccardo III

CityLab 971

10 ottobre 2023

Riccardo III manipola e si rassegna nello spazio metafisico da lui stesso creato

Riccardo III, nato dal progetto di Luca Ariano e Pietro Faiella, con la regia di Luca Ariano, unisce tradizione a innovazione, antico a contemporaneo, in uno spettacolo dall’impatto accecante.

Tragedia greca e innovazione contemporanea si innestano l’una sull’altra in questa tragedia shakespeariana che ottimamente si presta, come ogni opera del Bardo, ad essere manipolata e lavorata ogni volta sulla base di intuizioni e suggestioni nuove.

Qui, tutto è sotto lo sguardo di tutti, ma la vista è accecata: per Riccardo Duca di Gloucester, dalla sfrenata ambizione, dalla frustrazione di un corpo deforme che reclama riscatto, dalla follia delle passioni; per tutti gli altri lo sguardo è trafitto dalla luce bianco ghiaccio del dolore, da quella rossa dell’assassinio dei figli e dei fratelli, dal sentimento di vendetta che fa ricadere su tutti le più feroci maledizioni.

Nel Riccardo III di Luca Ariano e Pietro Faiella, la scenografia, opera di Alessandra Solimene e con le luci di Max Comincini, si fa elemento drammaturgico fondamentale ed altamente espressivo, insieme alla musica a tratti assordante, a volte distonica, oppure interrotta.

Elementi narrativi e rappresentativi che, insieme ai costumi, di Elisa Leclé, rivestono un simbolismo a volte velato, altre volte sfacciato, prepotente, quasi arrogante.

Così, la potenza del dramma shakesperaiano, rappresentato con vigore dall’intero cast, viene veicolata attraverso la luce  e il suono fino a trafiggere gli occhi dello spettatore, a stordirne le orecchie e a lasciarlo attonito di fronte alla sanguinosa tragedia che si consuma, per poi assistere, quasi compiaciuto, ma con un senso di stordimento, come fosse stato personalmente coinvolto, alla follia che, come un parassita, consuma e annienta il corpo che abita.

La potenza recitativa degli attori viene raccolta e convogliata in uno spazio scenico immersivo che si sviluppa in profondità in un sistema di pannelli luminosi mobili che ogni volta ridisegnano lo spazio, delimitando confini e aprendo o chiudendo porte, spostando ogni volta i limiti tra ciò che è dentro e ciò che resta fuori e di cui sentiamo gli echi.

Una potenza recitativa che supera la quarta parete per avvolgere e stravolgere il pubblico già inondato dalla luce accecante e cangiante delle scene, che, però, a volte a sovrasta i personaggi.

Nonostante l’ottima prova attoriale generale, con momenti non sempre alti o di pari intensità espressiva, a volte gli attori sbiadiscono di fronte agli effetti prospettici di forte impatto visivo ed emotivo e ad una scenografia in continuo movimento.

E’ intenzione programmatica del regista che attori e spettatori vengano tramortiti dalle luci, dalle musiche, dai colori e dal continuo mutare delle superfici e degli spazi e che a risaltare siano le passioni e l’ambizione di Riccardo che si materializzano sul palco come taglienti fendenti latori di sangue e morte e che gli altri personaggi siano ridotti a simulacri di umanità.

Perché tutto questo sia realmente e pienamente efficace, però, è necessario che tutti siano sempre totalmente centrati: è difficile togliere qualcosa al proprio personaggio riuscendo allo stesso tempo a farne emergere gli aspetti più drammatici, ma è il compito che è richiesto a questi attori e va riconosciuto che, pur nell’immenso lavoro e nel più che soddisfacente risultato finale, si avverte qualche sfasatura.

Riccardo III

Pietro Faiella incarna con ardore l’ambizione di Riccardo, la sua malattia e la sua follia, la sua lascivia e la sua diabolica malizia, la capacità di manipolare le persone e modificare lo stato delle cose.

Voce, espressività, gestualità, presenza, movimento: tutto in lui è teso a raggiungere un obiettivo rappresentativo che è centrato in pieno.

Intorno a lui e in relazione con lui, si muovono otto, tra attori e attrici, che interpretano sedici personaggi.

Gli uomini, qui, sono complici o strumenti, ma comunque sempre vittime di un disegno “politico”, mentre ai personaggi femminili sono riservati i dolori più atroci, lo strazio e le sofferenze più devastanti.

In questo senso, i personaggi di maggior spicco, che più risaltano sugli altri perché unici a tentare di contrastare in modi diversi la follia di Riccardo, sono la Duchessa, madre di Riccardo, la madre che sopravvive ai figli e che li vede uccisi dalle mani dell’uomo che ha portato in grembo e generato, interpretata da una splendida Liliana Massari, perfetta nei toni, nelle movenze e nel piglio e Margherita, che getta le sue maledizioni su Riccardo e su tutta la famiglia, unico personaggio che assiste alla tragedia in corso senza patire, perché la sua condanna e sofferenza si sono già consumate, interpretata da Romina Delmonte, che dimostra grande presenza scenica e un’intensità che fluisce sottile lungo tutto il corso della tragedia.

La scena finale è un’apoteosi di luci, musica, voci e presenze che inghiottiscono Riccardo rispedendolo nella solitudine in cui aveva sempre vissuto, vittima della sua stessa folle e sanguinaria ambizione e della sua follia.

L’adattamento di Natalia Magni è funzionale alle intenzioni e aderente ad un disegno preciso ed efficace.

Riccardo III, prodotto da Officina Teatrale di Massimo Venturiello, sarà in scena fino al 15 ottobre 2023 nel teatro/scenografia costruito all’interno dello Spazio CityLab 971 di Roma, ex cartiera, ex centro sociale, trasformato in luogo di produzioni cinematografiche e spazio artistico e performativo.

RICCARDO III

di W. Shakespeare

Progetto di Luca Ariano e Pietro Faiella

Regia di Luca Ariano

Adattamento e aiuto regia Natalia Magni 

Scenografia  Alessandra Solimene 

Costumi Elisa Leclè

Luci Max Comincini 

Assistente alla regia Tessa Perrone

Responsabile di Produzione Romina Delmonte

Produzione Officina Teatrale di Massimo Venturiello

Personaggi e interpreti:

Con 

Riccardo III: Pietro Faiella

Clarence/Hastings/Sindaco: Roberto Baldassarri 

Elisabetta: Gilda Deianira Ciao  

Margherita/CittadinaIII:  Romina Delmonte 

Catesby/Sicario I/Cittadino I: Luca Di Capua 

Anna/Cittadina II: Lucia Fiocco

Rivers/Stanley:  Mirko Lorusso

Duchessa: Liliana Massari

Buckingham/Sicario II: Alessandro Moser

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