Piombo e Cocaina. Teatro Lo Spazio, dal 27 ottobre al 1 novembre

TeatroSenzaTempo Produzione Spettacoli Teatrali
presenta

“PIOMBO E COCAINA”                                  La storia di Renato Vallanzasca
Scritto da Antonio Nobili
Regia: Pietro De Silva

con Alessio Chiodini nel ruolo di Renato Vallanzasca                                                                        

e con Riccardo Merlini – Valentina Coletta – Marco Fioravante – Raffaele Risoli – Margherita Caravello – Andrea Guerini – Alessia Sala – Lorenza Sacchetto – Cristina Frioni – Antonella Petrone – Carlotta Sfolgori – Rossella Morese – Martina Milani – Matteo Maria Dragoni – Daniele Sartori – Carlo Colella – Alberto Albertino – Lily Lauria – Daniela Anzellini – Stefano Di Giulio – Cesare Ceccolongo – Fabrizio Loreti

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La carriera criminale di Renato Vallanzasca, il ‘bel René’ così definito per il suo viso d’angelo, mobilitò la cronaca italiana negli anni 70. Una ricostruzione storica fedele che effettua un salto temporale approdando al Vallanzasca odierno, quello del ‘furto delle mutande’. Scritto da Antonio Nobili, l’autore ha basato la narrazione sulle testimonianze che ancora oggi abbiamo negli archivi giornalistici, ponendo l’accento sul potere dei media, quello di creare e distruggere un mito. All’interno di questo triangolo scenico, di taglio squisitamente cinematografico, lo svolgimento dei fatti che hanno reso Renato Vallanzasca un personaggio controverso e sfrontato, che fece presa sul pubblico e affascinò tanto le donne. Pur avendo ogni personaggio in scena un taglio introspettivo, lo spettacolo non pesa le azioni del protagonista. Non si assolve ne si condanna il Vallanzasca. La giustizia segue il suo corso. Semmai ne mostra l’uomo.

 

LocandinaPiombo

 

DAL 27 OTTOBRE AL 1 NOVEMBRE 2015
ORE 21,00 – Domenica pomeridiana ore 17

NB: nella replica del 28 Ottobre il ruolo di Vallanzasca è interpretato da FABRIZIO LORETI

TEATRO LO SPAZIO
Via Locri, 42/44 (San Giovanni) – Roma                                                                                                                                       06 77204149
www.teatrolospazio.it

BIGLIETTI: INTERO € 12/RIDOTTO € 10 (Under 18, Over 65, Gruppi di n. 8 persone, Allievi TsT) PRENOTAZIONI PER TST: spettacolopc@libero.it – Infoline 3664538808

CREDITI                                                                                                                                                                             Assistente alla Regia: Francesca Pausilli                                                                                                                    Assistente alla Produzione: Margherita Caravello
Ufficio Stampa: MFP 366.4538808
Scene e Costumi: Isaura Bruni in collaborazione con TeatroSenzaTempo Produzione                     www.teatrosenzatempo.com

 

 

NOTA DELL’AUTORE ANTONIO NOBILI

Cosa c’e’ dietro la scrittura drammaturgica e l’intreccio di questo spettacolo? Quello che ho cercato di scrivere e’ una sorta di viaggio tra gli eventi e nella mente di uno dei “cattivi” della storia italiana che finisce per essere il paradigma-simbolo paradosso della moderna civiltà. Assassino a sanguo freddo Vallanzasca, rimane uno dei criminali più rappresentativi e di duratura fama nella storia della criminalita’ italiana. Per capire come possa un assassino imprevedibile essere amato così profondamente anche a distanza di anni dal suo “ritorno sulle scene”, il pubblico dovrebbe smettere di avere un’opinione troppo buonista di sé stesso. Esattamente. Come in un viaggio all’interno della nostra psiche, dovremmo fermare il flusso di coscienza e lasciare che il nostro io profondo venga in superficie. Innanzitutto è giusto ricordare come sia un dato di fatto che, mentre siamo nel mondo reale, ci piaccia fantasticare circa noi stessi (che, ne converrete, è un bel paradosso, lasciatemelo dire). Non che vi sia qualcosa di male, o di sbagliato; è semplicemente come funziona il nostro cervello, un sistema mentale necessario. E a dire il vero, alquanto comprensibile. Da sempre la gente adora avere un’opinione di sé alquanto distorta: ritenersi una persona onesta, incorruttibile, buona, se non addirittura migliore degli altri, al fine di ingannarsi, crogiolandosi ed attribuendosi allo stesso tempo un finto set di valori morali superiori. Queste millantate qualità positive, sempre tenute in grande considerazione, sono spesso nient’altro che la faccia della stessa medaglia: sono direttamente proporzionali a quelle qualità oscure e negative, ben nascoste. E di conseguenza, un set mentale di questo tipo ci permette di concepire una sorta di ordine mentale. Ma il passo successivo è piuttosto semplice: rendere tale paradosso la nostra realtà. Il governo, le leggi, l’ordine; a nessuno viene in mente Hobbes? Senza un controllo governativo con regole ben strutturate e garanzie di rispetto delle stesse, infatti, l’uomo tornerebbe indietro a una società dispotica, caotica ed immorale. Da qui, l’uomo deve nascondere, ma tuttavia saper ancora riconoscere, quella parte cupa e più oscura della nostra mente che Vallazansca ha messo in scena attraverso l’uso non poi così celato che fa di parole ed azioni. Ma a questo punto non ci riferiremo a lui come psicopatico; dopotutto adorerebbe sentirsi chiamare in questa maniera, solo per poi smentirci poco dopo. Questo perché il Vallanzasca non ha regole, ma la sua stessa illusoria “pazzia” cela una grande conoscenza della psicologia umana (la sua follia è in effetti un altro paradosso, secondo l’analisi di cui sopra). In un certo senso, potremmo anche temere che lo stesso Vallanzasca non sappia più che fare della sua vita, semplicemente per via della relazione che ha sviluppato con il binomio positivo, ad esempio il rigido Achille Serra e la sua vera incorruttibilità. Ad ogni modo egli distrugge il paradigma modello di ordine e giustizia, il mito di una società civilizzata; l’illusione di una qualsivoglia superiorità brutalmente fatta a pezzi dinanzi agli occhi dello spettatore. E sì, qualcuno potrebbe affermare che la civiltà sia il paradosso del genere umano.. ma questa è un’altra storia.

Pietro De Silva – Regista

Nasce a Roma nel 1964. Pietro De Silva è un regista, un
commediografo e un attore italiano fra i più prolifici. Attore di straordinario talento, ha
lavorato con i migliori professionisti del nostro paese. La sua carriera, che si è sempre
divisa tra piccolo e grande schermo, inizia nel 1983 con la partecipazione al film ‘Sing
sing’. Seguono ruoli più o meno importanti, fino alla svolta: Roberto Benigni lo sceglie
nel capolavoro ‘La vita è bella’ nel quale De Silva interpreta un detenuto nel campo di
concentramento. Dopo qualche anno è Sergio Castellitto a volerlo nel drammatico ‘Non
ti muovere’, tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini. Nel frattempo gira
fiction tv di successo come Don Matteo, Boris, Il capo dei capi, Il giovane Montalbano.
Nel 2011 appare nella commedia ‘Nessuno mi può giudicare’, al fianco della protagonista
Paola Cortellesi, mentre l’anno successivo è nel cast del drammatico ‘Henry’, diretto da
Alessandro Piva e in ‘Una domenica notte’ di Giuseppe Marco Albano.
ELENCO FILMOGRAFIA COMPLETA SU:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_De_Silva

De Silva

Alessio Chiodini – Attore

Nasce a Roma nel 1989. Dopo essersi diplomato presso
l’Accademia di recitazione ‘Teatro Senza Tempo’, frequenta masters di dizione,
improvvisazione e acting on camera. Nel 2003, partecipa al concorso teatrale ‘Dialetti a
confronto’ organizzato dall’Accademia teatrale Silvio D’Amico, vincendo il premio
come migliore attore protagonista per aver interpretato Eduardo De Filippo in ‘Natale in
casa Cupiello’. Nel 2004 partecipa allo stesso concorso per aver preso parte allo
spettacolo ‘Amore e Psiche’. Dal 2009 è impegnato in molte produzioni teatrali Teatro
Senza Tempo: Sogno di una notte di mezza estate (Regia di Tommaso Bernabeo),
Abort-Reset, La Città Dolente, Pazzo d’Amore, Hamlet, Nozze di Sangue, Yerma,
Donna Rosita Nubile (Regie di Antonio Nobili) Una volta nella vita (in tournée – Regia
di Francesco Tosti), Teatro Senza Tempo canta Roma ( Regia di Marco Simeoli), La
guerra spiegata ai poveri, Back at Freak Show (Regia di Tommaso Bernabeo),
Personnages…in cerca d’autore (Regia di Cathy Marchand) Uccelli del Paradiso (Riccardo
Merlini). Per la televisione ha avuto ruoli ne I Cesaroni III’ Life Beats, Don Matteo, La
Ladra. Nel cinema ha preso parte al corto ‘Regina’. ‘Vacanze a Cortina’ accanto a
Christian De Sica è stata la prima esperienza sul grande schermo. Presente lo scorso
anno con un cameo nel film ‘MA TU DI CHE SEGNO SEI?’ per la regia di Neri
Parenti. Attualmente è sul piccolo schermo nel cast di ‘Un posto al sole’ (nel ruolo di
Sandro Ferri). Per il teatro sarà in scena con lo spettacolo ‘Piombo e Cocaina’ (Regia di
Pietro De Silva), ‘Fogli di immenso silenzio’ (Regia di Antonio Nobili) e ‘Lovecraft’s
Tales’ (Regia di Mary Ferrara).

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