L’attività del critico teatrale parte dall’osservazione e si sviluppa in un dialogo: il critico deve stimolare la riflessione, creare il dubbio.

Egli deve saper separare, scegliere e giudicare contestualizzando lo spettacolo e il percorso creativo, considerando anche quale effetto il lavoro abbia sul pubblico.

Deve operare la ricostruzione di un percorso alla ricerca delle specificità e delle motivazioni degli artisti.

Il critico teatrale è chiamato a presentare nuove istanze, a dare voce al nuovo, se di valore; allo stesso tempo deve denunciare chi si prende gioco del teatro e degli spettatori.

Dopo l’osservazione e l’analisi, il critico deve essere in grado, con la parola, di riportare immagini al lettore e allo spettatore, che dovranno essere in grado di visualizzare quanto egli descrive.


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