Sala Umberto
4 maggio 2022
Ovvi destini è un lo spettacolo di Filppo Gili (drammaturgia e regia) in scena al Sala Umberto di Roma con protagoniste Vanessa Scalera, Anna Ferzetti, Daniela Marra e con la partecipazione di Pier Giorgio Bellocchio.
Il testo di Gili è davvero interessante e stimola profonde e scomode riflessioni: se potessimo esprimere un desiderio su qualcosa di irrealizzabile, davvero sceglieremmo qualcosa di altruistico, mossi dall’amore per chi ci circonda, o non saremmo tentati, piuttosto, di far emergere un sentimento intimo, nascosto ed egoistico?

Laura, Lucia e Costanza sono tre sorelle sui trentacinque anni che si passano un anno l’una con l’altra.
Costanza, la minore, è da un paio d’anni su una sedia rotelle per via di un incidente che le ha tolto per sempre l’uso delle gambe.
Né Costanza, né Lucia sanno che quell’incidente fu causato involontariamente dalla sorella maggiore, Laura.
Eppure c’è un uomo, uno sconosciuto di nome Carlo, che conosce il segreto di Laura e che si reca a casa sua per ricattarla: se non dirà la verità alle sorelle, dovrà passargli tutti i proventi delle sue vincite.
Laura, infatti, è una giocatrice d’azzardo che brucia metà dello stipendio tra lotto, lotterie e slot machine.
Laura è paralizzata dalla paura e dal senso di colpa, ma, poi, Carlo cambia la posta in gioco, abbandonando l’atteggiamento ricattatorio e, anzi, offrendo un’inaspettata speranza.
Carlo, infatti, proporrà loro la possibilità di esprimere un desiderio per qualcosa di umanamente irrealizzabile.
Lo sconcerto e l’incredulità si impossessano delle due sorelle, eppure la proposta è allettante. Con il suo desiderio Laura potrebbe far tornare a camminare Costanza.
Dubbi e perplessità si insinuano e accavallano nella mente di Laura, fino a che arriva il momento di esprime quel desiderio.
Ovvi destini è un testo intrigante che scava nelle relazioni familiari e nell’intimo pensiero di ogni singola persona.
Filippo Gili mette lo spettatore di fronte ai suoi segreti più nascosti e inconfessabili, perché non sempre i desideri più intimi sono quelli più buoni e altruistici e spesso siamo combattuti tra ciò che sappiamo essere giusto fare e ciò che, invece, vorremmo realmente fare.
Arrivano vivi e divoranti i sensi di colpa di Laura. i suoi dilemmi e i dissidi forti con la sorella Lucia.
Eppure a un simile dramma psicologico e umano si addice un ritmo più energico, senza quei silenzi così lunghi e quelle pause incomprensibili e non funzionali.

Nonostante la bravura delle protagoniste, note per i numerosi e importanti ruoli in fiction e film, lo spettacolo risulta un po’ statico, per via di una regia e di un utilizzo dello spazio scenico disorientanti.
Una citazione a parte va comunque fatta per Vanessa Scalera per un’aderenza completa al personaggio e per averlo saputo portare con tensione fino alla conclusione inaspettata.
Invece, Pier Giorgio Bellocchio, per quanto bravo, risulta poco incisivo, privando il proprio personaggio delle necessarie sfumature che ne avrebbero accentuato il mistero e l’ambiguità.
Altra Scena
presenta
VANESSA SCALERA | ANNA FERZETTI | DANIELA MARRA
PIER GIORGIO BELLOCCHIO
in
OVVI DESTINI
drammaturgia e regia FILIPPO GILI
SCENE Alessandra De Angelis – Giulio Villaggio COSTUMI Paola Marchesin
DISEGNO LUCI Giuseppe Filipponio MUSICHE Paolo Vivaldi
FOTO DI SCENA Luana Belli e Agnese Ruggeri