
Giardini della Filarmonica
24 agosto 2016
Una bella serata estiva, fresca e arieggiata, nei Giardini della Filarmonica presso l’Accademia Filarmonica Romana e un bello spettacolo altrettanto fresco come la brezza serale di fine estate.
Noi Romane (Noantre) nasce da un’idea della energica e grintosa Simona Patitucci, cantante e attrice eclettica con all’attivo numerosi film, spettacoli televisivi e, soprattutto, teatrali; artista con una grande passione per il Musical e per la propria città, Roma, passioni che spesso è riuscita ad unire rinnovando una tradizione tutta romana e dandole un respiro universale.
Rientra in quest’ultimo ambito lo spettacolo di Toni Fornari Noi Romane (Noantre), andato in scena ieri sera nei Giardini della Filarmonica, un debutto estivo in vista della prossima stagione che vedrà lo spettacolo in scena a marzo 2017 presso il Teatro Belli di Roma.
Lo spettacolo musicale presenta i personaggi femminili, realmente esistiti o protagonisti di miti e leggende, che hanno lasciato un segno nella storia della Città Eterna dalla sua fondazione.
Conosceremo così la Lupa, ovvero Acca Larentia, Agrippina la madre di Nerone, Papessa Giovanna, Donna Olimpia Pamphili, ovvero “la Pimpaccia”, Margherita Luti, la Fornarina di Trastevere, Lucina il finto cantore evirato, Enrichetta Caracciolo la Monaca Garibaldina, Giuditta Tavani Arquati eroina della Repubblica Romana, Lina Cavalieri la regina della Belle Epoque, Elide la sartina delle sorelle Fontana.
A questi personaggi, provenienti da diverse epoche storiche o racconti e miti leggendari, viene dato corpo, ma, soprattutto voce, per raccontare di sé e, a volte, rettificare alcune inesattezze che possono essersi tramandate, da cinque bravissime attrici: Simona Patitucci, Valentina Martino Ghiglia, Gloria Miele, Ilaria Nestovito e Noemi Sferlazza.
Ognuna di loro ha interpretato due o più monologhi, alcuni arricchiti da belle canzoni, creando ogni volta un personaggio diverso non solo per storia, ma anche per vocalità, movimenti, dialetto, anche solo in un accento, riuscendo a mantenere linearità e costanza nella declinazione della voce e nei gesti senza mai perdere ciò che caratterizza ogni personaggio.
Ancor più brave nel mantenere concentrazione e continuità in un allestimento essenziale che non ha lasciato la possibilità di “nascondersi” dietro un arredamento di scena, lasciando le singole attrici, da sole e “nude” davanti al pubblico plaudente.
Si è riso, e tanto, con la Lupa capitolina, interpretata con grande ironia da Simona Patitucci e con Agrippina e Suor Enrichetta Caracciolo, alle quali Valentina Martino Ghiglia ha donato la propria vis comica carica di decisa espressività; abbiamo accarezzato la dolcezza e l’umiltà di Elide, una delle sartine delle sorelle Fontana, interpretata con emozione e partecipazione da Ilaria Nestovito; ci si è commossi con la storia di Giuditta Tavani Arquati, la patriota interpretata con passione e trasporto da Simona Patitucci e così via per tutte le altre…
Le drammaturgia di Toni Fornari e Simona Patitucci è sempre asciutta e diretta e riserva molte risate e diversi momenti intensi di riflessione, risultando ogni volta leggera, ma non superficiale, o seria, ma non grave.
La regia di Toni Fornari, coadiuvato da Giancarlo Teodori come aiuto regia, è riuscita a creare un bell’incontro di momenti e storie diverse, che si alternano, pur nei loro diversi contesti e significati, con complementarità.
Le musiche originali del Maestro Massimo Sigillò Massara e le liriche, sempre originali, di Toni Fornari, danno corpo e completezza alle storie raccontate riportando alla tradizione musicale romanesca qui reinterpretata con freschezza.
Molto belli i costumi di scena, alcuni, quelli più elaborati, molto curati.
Un debutto di tutto rispetto questo di Noi Romane (Noantre) che promette di arrivare al Teatro Belli forte di questa esperienza in una confezione diversa e più dinamica.
Alcuni tra i personaggi presentati sono molto forti e posseggono una bella consistenza; altri potrebbero essere aggiunti, come anche sarebbe gradevole qualche brano musicale in più.
Noi Romane (Noantre) è un racconto musicale vivace e commovente adatto ad un pubblico eterogeneo.
Allora, aspettiamo con entusiasmo di vedere cos’altro riusciranno a fare a marzo al Teatro Belli.
Leave a Comment