Natale in casa

Teatro Petrarca di Arezzo

1 ottobre 2022

Natale in casa Cupiello, spettacolo per attore cum figuris: uno straordinario spettacolo con un unico attore in scena e sette pupazzi.

Natale in casa

Natale in casa Cupiello, spettacolo per attore cum figuris, di Teatri Associati di Napoli, è lo splendido spettacolo andato in scena all’interno del Festival dello Spettatore di Arezzo (qui l’articolo completo).

Uno spettacolo eccezionale e particolarissimo: un allestimento originale dell’opera di Eduardo De Filippo con in scena un unico attore, lo straordinario Luca Saccoia e sette pupazzi.

Lo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca un immaginario onirico entro il quale si svolge l’intera vicenda impreziosita e arricchita a livello visivo e non solo, dagli elementi del teatro di figura.

Tutto, in questo spettacolo, è magnifico, dalla scenografia elaborata di Tiziano Fario, che cambia ad ogni atto (tre atti), alle maschere e i pupazzi sempre di Tiziano Fario, realizzati con sorprendente maestria e animati con abilità da un gruppo di giovanissimi manovratori (tra i 20 e i 25 anni) coordinato da Irene Vecchia attraverso un laboratorio di formazione aperto ai giovani del territorio.

Natale in casa Cupiello è una messinscena non convenzionale, ma che mantiene nella propria drammaturgia tutto il senso che De Filippo volle concentrarvi e su cui ancora oggi, a 90 anni di distanza dal suo debutto, ancora si dibatte.

Il racconto prende vita come un sogno all’interno del quale il presepe resta l’elemento cardine intorno a cui tutto si muove, con quel suo valore così necessario per Luca Cupiello e così simbolico nel suo rappresentare il ciclo del tempo (troviamo qui il tema del Festival – leggi qui).

Nel suo essere stagionale, nel suo crearsi e disfarsi ogni volta, il presepe unisce passato e presente (un presente che l’anno successivo si farà passato da collegare al nuovo presente), segna il passaggio tra ciò che era e ciò che è e, quindi, anche tra la vita e la morte.

Natale in casa

Luca Saccoia si immerge come “Tommasino” che fa rivivere nel ricordo quel Natale in casa Cupiello facendosi sacerdote di un rito che rievoca le vicende familiari, quelle allegre come quelle tristi e drammatiche.

Per rappresentare il rituale che si rinnova si serve dei pupazzi come fossero i personaggi di un altro presepe vivente, la famiglia Cupiello con le proprie vicissitudini, restituendo un’interpretazione magistrale in cui recita la parte di tutti i personaggi dando voce sul palco ai pupazzi con una precisone, naturalezza e immediatezza sbalorditivi, conferendo loro intonazioni e caratterizzazioni diverse e ben specifiche.

Natale in casa Cupiello ha l’ottima regia di Lello Serao, capace di non concentrare la messinscena sull’unico attore recitante, ma di saper sempre mantenere una visione ampia e globale, pur se ricca di tante declinazioni.

Le soluzioni registiche adottate sono sembrate tutte perfettamente adatte e funzionali, creando ogni volta prospettive stimolanti da seguire e ammirare con attenzione.

Il disegno scenico di Tiziano Fario, realizzato con grande cura, gusto e maestria da Ivan Gordiano Borrelli, è suggestivo, impegnativo e decisamente apprezzabile.

Nel primo atto una scenografia verticale posta sul fondo richiama elementi onirici, aprendo allo spettatore un vasto immaginario, con i pupazzi che compaiono e scompaiono attraverso delle aperture a tendina.  

Nel secondo atto la scena si apre sull’interno della casa, fornendo uno sguardo più ampio e profondo. 

I pupazzi non sono più nascosti dietro l’impianto scenografico di fondo, ma a vista. Ciò, però, non impedisce allo spettatore di godersi comunque l’effetto grazie alla capacità dei manovratori di dissolversi dietro ai propri pupazzi.

I pupazzi appaiono indipendenti dai propri abili manovratori (Salvatore Bertone, Paola Maria Cacace, Lorenzo Ferrara, Oussama Lardjani, Irene Vecchia) e diventano attori in scena: la progressione nei tre atti delle loro apparizioni, sembra volerli slegare gradualmente dalle mani di chi li abita per acquisire una consistenza quasi autonoma, come spettatori attenti, come i pastori del presepe che attendono che un evento si compia.

Nel terzo atto, infatti, mentre la scena è disposta quasi a semicerchio, concentrando la propria potenza al centro del palco, i pupazzi non sono più parte attiva di essa, ma osservano immobili e in silenzio dall’alto il compimento della vita di Luca Cupiello e dell’intera vicenda, pronta a rinascere in futuro con Tommasino, che col suo “sì” avrà promesso al padre di preservare la tradizione.

Fondamentali e determinanti sono il bellissimo e intimo disegno luci Luigi Biondi e Giuseppe di Lorenzo che dona all’intero spettacolo una grande potenza evocativa, giocando su ombre, chiaroscuri e puntamenti mirati e circoscritti, e il prezioso contributo delle musiche originali di Luca Toller, chericreano la giusta atmosfera che si innesta perfettamente sia nel tessuto drammaturgico che sull’impianto scenografico.

Da segnalare, infine, il prezioso lavoro dei costumi ad opera di Federica del Gaudio.

Natale in casa

In collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus

NATALE IN CASA CUPIELLO

di Eduardo De Filippo

spettacolo per attore cum figuris

un originale allestimento, omaggio all’opera di Eduardo, in occasione dei 90 anni dal suo debutto

con Luca Saccoia

regia Lello Serao

spazio scenico, maschere e pupazzi Tiziano Fario

manovratori Salvatore Bertone, Paola Maria Cacace, Lorenzo Ferrara, Oussama Lardjani, Irene Vecchia

luci Luigi Biondi e Giuseppe di Lorenzo

costumi Federica del Gaudio

musiche originali Luca Toller

realizzazione scene Ivan Gordiano Borrelli

assistente alla regia Emanuele Sacchetti

direttore di produzione Hilenia De Falco

produzione Teatri Associati di Napoli e Interno 5 

con il sostegno di Fondazione Eduardo De Filippo e Teatro Augusteo

Foto di Mara Giammattei

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