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Teatro Marconi

4 luglio 2018

Matteo Cirillo conquista con un monologo brillante, ironico, a tratti surreale e romantico.

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All’interno del Marconi Teatro Festival, rassegna teatrale estiva al suo secondo anno di vita, il 4 luglio è andato in scena Oggi sposo, lo spettacolo teatrale scritto e interpretato da Matteo Cirillo e diretto da Duilio Paciello.

Grazie alla vittoria nel 2017 del Nuovo Premio Teatro Traiano, Matteo Cirillo, giovane e brillante attore di talento, qui anche nella veste di autore, ha potuto sviluppare il proprio progetto per presentarlo poi in anteprima nazionale al Teatro Marconi il 29 maggio scorso e, visto il successo ottenuto, di nuovo adesso all’interno della rassegna estiva.

Uno spettacolo voluto, cercato e curato sin dal concepimento come un bambino: ci è voluto tempo per concepirlo, fatica, sacrifici e amore per farlo crescere. Lo ha accompagnato mano nella mano e ora è pronto a farlo volare via verso il pubblico affinché diventi adulto, autonomo.

Uno spettacolo che, come ha scritto lo stesso autore, “è frutto dell’amore (…) lo spettacolo è una dedica, ed io dedico questo spettacolo ad una persona speciale che mi ha insegnato il valore dell’amore”.

L’amore che ha ispirato Cirillo e che egli stesso ha profuso nella realizzazione dello spettacolo,  riempie l’aria di un’arena all’aperto in una serata estiva profumandola di toni delicati.

Oggi sposo è un monologo brillante sull’amore imperfetto, perché l’amore perfetto non esiste, ma anche un testo ironico e divertente che prende spesso la via del nonsense, alternando momenti lucidi a processi astratti, come quando riflettiamo tra noi stessi e la nostra mente insegue pensieri che si susseguono apparentemente senza senso, a volte nemmeno apparentemente.

E’ questa una particolarità di Matteo Cirillo che ha la capacità di elaborare pensieri lucidi e astratti inserendoli in un contesto di senso compiuto, dando così sempre quel senso di immediatezza, come se i concetti proposti venissero espressi al momento come in una conversazione.

Oggi sposo è la storia di un ragazzo che si sta per sposare, da solo. Lei non arriverà, lo ha lasciato, ma egli vuole sposarsi lo stesso, da solo.

In una sorta di discorso a voce alta, rivolgendosi un po’a se stesso, un po’al pubblico, il protagonista racconta la propria storia d’amore, attraverso situazioni comiche, drammatiche e a volte surreali, ricordando un amore grande e rinnovandolo in eterno alla propria donna, anche se lei non c’è più nella sua vita, perché “ci vogliono solo 8.2 secondi per innamorarsi di una persona, ma potrebbe non bastare una vita intera per dimenticarsene. Si dice che l’amore è eterno finché dura. Ma finché dura che cosa? L’amore o la vita?”

Oggi sposo è una dichiarazione d’amore ironica: “Penso che bisognerebbe dare peso alle parole: una volta le ho detto “ti amo”. Lei mi ha risposto “anche io”. Ecco, bisogna dare peso alle parole. Ciao 3 kg. Buongiorno 7 kg. Stronzo 80 kg. Ti amo 900 Kg. Anch’io 10 kg. Quindi non si dovrebbe rispondere “anch’io” ad un “ti amo”. Si starebbe in debito di 890 kg ed avoglia a recuperare kg a furia di “ti voglio bene”, “ti stimo”, “ti ammiro”, “ti lovvo” ”; ma anche  appassionatamente romantica: “Questa cittá é troppo grande per tutti e due, rischiamo di perderci…resta a casa con me”.

Matteo Cirillo rivela, sia come autore che come attore, la capacità di saper tradurre in parole i propri pensieri che, affastellati, seguono percorsi a ostacoli, andando, tornando, cambiando direzione, riuscendo a renderli sempre disponibili e intellegibili allo spettatore grazie alle proprie doti artistiche, alla propria versatilità e alla forte carica espressiva.

La regia di Duilio Paciello lo accompagna in questo viaggio nel ricordo dell’amore in un percorso articolato, ma circolare, dove si parte da un punto per tornare allo stesso punto, ma mutando prospettiva.

Oggi sposo

di e con Matteo Cirillo

regia Duilio Paciello

Si ringrazia l’ufficio stampa di Rocchina Ceglia

La foto di copertina è presa dalla pagina Facebook di Matteo Cirillo

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