Teatro L’aura

26 aprile 2017. Prima

Aspettando Mr. Fox è uno spettacolo scritto e diretto da Alberto Fumagalli, portato in scena dalla Compagnia Teatrale Les Moustaches, da lui fondata nel 2012 e composta, oltre che dallo stesso Fumagalli, da Dario Castellari, Eleonora Bani, Loris Farina, Pietro Morbelli e Tommaso Ferrero.

Siamo negli Stati Uniti nei primi anni duemila. Dopo un colpo, tre criminali si rifugiano nel loro ritrovo abituale, un ristorante giapponese, in attesa che il quarto componente della banda, li raggiunga con un prezioso carico di droga.

Tutto si svolge all’interno di un unico ambiente, il ristorante, appunto, in cui Phil Fish, Charlie e Boris attendono Mr. Fox, mentre Hisao, il cameriere amico di Charlie, prepara del sushi.

I tre si ritrovano così insieme nell’attesa di Mr. Fox e del suo carico di droga che potrebbe essere il loro colpo più grosso, un’attesa lunga e pesante che viene riempita dai discorsi dei gangster in un crescendo di attriti e tensione.

Mano a mano che l’attesa si farà più lunga e difficilmente sostenibile, alimentata dalla paura che qualcosa possa essere andato storto, conosciamo meglio le vite e i pensieri di questi personaggi e i loro rapporti conflittuali: Fish nutre una profonda avversione e diffidenza  nei confronti dei giapponesi e del loro cibo; Boris è un ebreo che proclama in continuazione la propria fede, ma anche un tossico dipendente che abusa fortemente di droghe; Charlie è quello apparentemente più riflessivo, che cerca di mantenere l’ordine nel gruppo, ma in realtà corroso dall’ansia dell’attesa di Mr. Fox che sembra non arrivare mai, nonostante il compito assegnatogli sembrasse semplice.

Col passare del tempo la tensione aumenta in maniera esponenziale mettendo in luce dissapori e facendo esplodere vecchi rancori, facendo uscire il vissuto storico e psicologico dei personaggi.

Phil, il più gradasso e spaccone, è in realtà, forse, il più debole: non ha mai superato il trauma dell’abbandono da parte del padre e non riesce ad affrontare il tracollo della madre, vivendo in bilico tra la voglia di non essere come il padre e la paura di non esserne poi così diverso. Boris si rifugia nel suo timore e rispetto verso Dio e nell’abuso delle droghe perché non ha la capacità di vivere la propria vita in maniera naturale. Charlie nasconde dietro al suo profondo rispetto per la cultura nipponica, il dramma di aver perso la moglie, giapponese, uccisa non si sa da chi ed è deciso a fare di tutto pur di scoprirne l’assassino.

Nello scorrere del tempo e nel progredire degli eventi, Phil, Charlie e Boris attraversano una serie di stati emotivi contrastanti: sono simpatici e innamorati, ma anche tristi e soli; eccitati, affettuosi, preoccupati, arrabbiati, furiosi, violenti. Soprattutto, sono spaventati: temono, inconsapevolmente forse, che Mr. Fox non arrivi o quello che potrebbe capitare quando arriverà. Perché il ritardo di Mr. Fox può significare che qualcosa è andato storto.

Aspettando Mr. Fox è uno spettacolo che ruota tutto intorno all’attesa e all’amplificazione di sentimenti e sensazioni che prepotentemente la riempiono. La scena si dipana attraverso i pensieri, le parole e le relazioni dei protagonisti costretti ad aspettare.

L’ispirazione del contesto prende l’avvio dalla continua espansione economica di paesi come il Giappone e la Cina, considerati i “nuovi conquistatori”, e dalla conseguente presa di potere nei più svariati campi, anche quello della criminalità organizzata e dalla naturale diffidenza nei loro confronti.

I protagonisti della storia sono quattro occidentali, quattro spacciatori e assassini americani che entrano in contatto con la Yakuza.

Aspettando Mr. Fox è uno spettacolo tra il thriller e il noir chiaramente ispirato alla filmografia di Tarantino, con un’impostazione decisamente cinematografica. Viene fatto un uso realistico della violenza e dello splatter. Anche il linguaggio è decisamente forte, risultando a volte funzionale, altre volte, sebbene adeguato al contesto, eccessivo per lo spettatore.

I personaggi sono tutti ben definiti: hanno un carattere, una storia personale e sono approfonditi dal punto di vista psicologico.

La prova attoriale è buona e di grande effetto. I ragazzi sono tutti molto presi e centrati nel ruolo, gestendo con padronanza i veloci e feroci scambi di battute così come le scene più concitate e mantenendo un’ottima concentrazione per tutto il tempo.

La regia accompagna lucidamente nello sviluppo della storia, riuscendo a far cogliere momenti e situazioni e a far vivere le varie rivoluzioni emotive, restituendo con effetto il gioco psicologico che avviene tra le parti.

La drammaturgia e la messa in scena sono ben costruite, rispettando i tecnicismi. Lo scorrere del tempo e il senso dell’attesa vengono rappresentati anche grazie all’uso pulito del fast motion.

Realistici e di impatto il trucco e gli effetti splatter.

Non mancano, inoltre, momenti  divertenti nei limiti del grottesco.

Quello che forse ancora manca è un elemento di maggiore personalizzazione, quel fare proprio un qualcosa a cui si fa riferimento restituendolo nuovo o originale. Nell’omaggio a certa filmografia e nel rispetto di certi canoni di rappresentazione precisi, non si ravvisa ancora una via totalmente personale e rielaborata completamente.

 

 

Aspettando Mr. Fox

Scritto e diretto da Alberto Fumagalli

con Alberto Fumagalli, Dario Castellari, Eleonora Bani, Loris Farina, Pietro Morbelli, Tommaso Ferrero

Costume / Make-up Ideas: Giulio Morini

Make-up artists: Juli’s make up – Michela Villa Make up

Haircut: Giancarlo Sacchi

PH: Emanuele Passarelli Photography

Regia e montaggio video: Francesco Mjf Prete – Loris Farina – Tommaso Ferrero

 

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