la regina di ghiaccio

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Si è tenuta mercoledì 22 febbraio 2017, al Teatro Brancaccino, la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo La Regina di Ghiaccio – Il Musical.

Una conferenza stampa bellissima, divertente e ricca di contenuti e di sorprese riguardanti questo nuovo musical che promette di essere davvero sensazionale e di bissare il gradimento, altissimo, che ha ricevuto Rapunzel.

La prima ad arrivare è Lorella, sempre luminosa e bellissima: indossa un paio di pantaloni rossi, un  graziosissimo maglioncino variopinto con dei piccoli voulant ai polsi e un paio scarpe rosse col tacco. Sul viso, un trucco semplice e leggero.

Dopo di lei prende posto quasi tutto il team creativo de La Regina di Ghiaccio, che poi è lo stesso del già citato Rapunzel: Maurizio Colombi, autore dei testi insieme a Giuliano Nannini e regista; Davide Magnabosco e Alex Procacci, compositori delle musiche insieme a Paolo BarillariAlessandro Chiti, scenografo; Rita Pivano, coreografa; Francesca Grossi, costumista.

Insieme a loro, sul palco a presentare lo spettacolo, Alessandro Longobardi, stimato e intelligente direttore artistico del Teatro Brancaccio e Pietro Pignatelli, protagonista insieme a Lorella dello spettacolo nei panni di Calaf.

A seguire arriverà più o meno tutto il resto del cast artistico: ognuno verrà presentato a dovere e per ognuno saranno spese belle parole sia per l’artista che per il personaggio.

La conferenza si apre con un video di tre minuti che raccoglie alcuni momenti delle prove dello spettacolo.

Successivamente prende la parola il direttore artistico del Teatro Brancaccio, Brancaccino e Sala UmbertoAlessandro Longobardi.

Entusiasta, si mostra giustamente orgoglioso di questo spettacolo che è la sintesi di un progetto molto più grande che è quello di aver costruito un teatro di produzione, come è il Brancaccio, a cui si aggiunge lo Spazio Impero che, oltre ad essere sede una scuola di teatro importante, la Stap Brancaccio, viene utilizzata come sede delle prove e per tante altre attività.

Si è trattato di un’operazione di rigenerazione urbana di un luogo abbandonato da anni grazie a Officine del Teatro Italiano, un consorzio di cui fanno parte il Teatro Brancaccio, la Sala Umberto, lo Spazio Impero, alcune società di produzione, servizi teatrali, distribuzione e comunicazione e che dà lavoro a circa 240 persone tra artisti, tecnici e amministrativi.

Una impegno bellissimo e importante su Roma, se si considera il difficile momento di una città in ginocchio, per la quale avere un polo produttivo come questo è una cosa importantissima, soprattutto perché è creato completamente al di fuori di qualsiasi finanziamento di Stato, Regione e Provincia: “vendiamo biglietti e spettacoli, creiamo valore e un indotto”.

Alessandro Longobardi introduce poi lo spettacolo La Regina di Ghiaccio: una fiaba persiana, presa da Gozzi e poi diventata ispirazione per la Turandot di Puccini, sulla quale Maurizio Colombi e il gruppo degli autori hanno costruito un qualcosa di nuovo, inserendo personaggi nuovi e riscrivendo un proprio finale (Puccini non terminò la Turandot e vari finali furono elaborati successivamente da diversi autori).

Una fiaba per famiglie, una storia appassionante con un cast eccellente.

Alessandro Longobardi lascia la parola poi a Maurizio Colombi, autore e regista. Molto entusiasta e felice di questo spettacolo e del gruppo di lavoro, si definisce pazzo in mezzo ai pazzi per il coraggio che hanno di fare musical e per le idee e le tecnologie utilizzate. Uno spettacolo che vanterà scenografie di Alessandro Chiti hollywoodiane; le bellissime musiche di Procacci/Magnabosco/Barillari, con grandi riferimenti alle arie puccianiane, ma rielaborate in chiave pop; il grandissimo impegno instancabile di Lorella che tira tutto il gruppo; Pignatelli, scelto tra mille candidati; Francesca Grossi con il gravoso impegno di disegnare i costumi per un musical che si rifà all’Opera; Rita Pivano che ha avuto il compito di creare le coreografie.

E’ un fiume in piena Maurizio Colombi e, preso da un irrefrenabile entusiasmo, nel presentare le tre fate, Tormenta, Gelida e Nebbia, si lascia scappare troppi particolari sugli effetti speciali che lasceranno il pubblico stupefatto, tra nebbia, vento e pioggia.

La trama è stata modificata inserendo aggiunte di personaggi e storie per dare una maggiore connotazione fiabesca. Il finale è completamente originale.

Colombi racconta poi la storia della Turandot.

Successivamente passa poi la parola a Lorella anche lei entusiasta e molto coinvolta da questo spettacolo.

Lorella ci racconta che la Regina di Ghiaccio è un musical molto corale con un cast di altissima qualità in cui ogni personaggio è parte integrante della storia.

Uno spettacolo bellissimo, dice Lorella veramente presa, e più maturo rispetto a Rapunzel: una fiaba in cui i bambini, questa volta sia maschi che femmine, si divertiranno moltissimo, tra magia, effetti speciali e personaggi, e che coinvolgerà molto anche gli adulti per quei riferimenti musicali all’opera che sono un omaggio alla bellezza del nostro Paese.

Lorella ribadisce di essere orgogliosa di far parte di questo lavoro che è tutto italiano: dopo tanti spettacoli portati dall’estero in Italia, perché non si vuole rischiare, questo è il secondo lavoro, dopo Rapunzel, completamente italiano, una storia nuova e originale scritta, interpretata e prodotta da italiani che è essa stessa un omaggio all’Italia, uno spettacolo molto impegnativo realizzato in tempi rapidissimi che non sono certo i tempi di Broadway.

Lorella è una carica di positività ed entusiasmo.

Ci parla poi del suo personaggio, la Turandot che trova molto affascinante e definisce bipolare a causa di quell’incantesimo che le gelerà il cuore: un ruolo molto stimolante e complesso proprio per questa sua caratteristica.

la regina di ghiaccio

Passa poi la parola a Calaf, Pietro Pignatelli, con cui la stessa Cuccarini ha già lavorato prima in Grease dove lui interpretava Roger, poi ne il Pianeta Proibito, dove era il padre di Miranda/Cuccarini e oggi si trova ad interpretare il pretendente di Turandot/Cuccarini.

Pietro si dice felicissimo di tornare a lavorare con Maurizio con cui ha appena finito di interpretare Capitan Uncino in Peter Pan e ci racconta subito che in questo spettacolo il nome originale del suo personaggio, Calaf, viene fatto risalire all’acronimo di Calore, Amore e Fuoco.

Del suo Calaf dice che è un personaggio molto interessante rubato a Shakespeare e scaraventato in un mondo orientale, molto diverso da tutti gli altri personaggi, un ragazzaccio, un monello che dovrà faticare parecchio per conquistare la principessa.

Si parla poi delle musiche dello spettacolo. Maurizio Colombi spiega che comporre le musiche per un musical originale è difficilissimo perché siamo abituati a prendere gli spettacoli dall’estero e riproporli.

La squadra è la stessa di Rapunzel: Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari, un trio composto da elementi con caratteristiche molto diverse l’uno dall’altro.

Davide è più un classico, Alex è molto soul, blues, Paolo ha il dono della melodia delle canzoni italiane.

Alex elogia il talento vocale di tutto il cast, protagonisti ed ensemble e anch’egli sottolinea l’orgoglio di poter lavorare ad un progetto completamente nuovo e inedito, dove non si deve solo eseguire, ma creare qualcosa dal nulla.

Rita Pivano, la coreografa, racconta di come le coreografie debbano seguire il racconto; Alessandro Chiti ammette quanto sia stato difficile scegliere che tipo di scene fare perché Turandot è una storia che è stata rappresentata milioni di volte in modi e contesti diversi. La scelta finale è stata quella di uno stile elegante, creando una scatola magica dove accadono tante cose e che vive molto con le proiezioni.

Viene poi presentato Davide Nebbia, lodato aiuto regista.

Francesca Grossi ci parla della difficoltà di creare dei costumi visto il confronto con l’Opera e di aver deciso di creare qualcosa di diverso che non fosse lirica, ma nemmeno cartoon.

Maurizio Colombi tiene a precisare, ancora una volta, che non si tratta di Opera. E’ una fiaba, un family show che non ha alcuna pretesa né musicale, né strutturale di avvicinarsi all’Opera.

A chi gli chiede se ci possa essere qualche riferimento a Frozen, deciso, e a ragione, afferma che non ha nulla che fare con il film animato di Walt Disney.

In un clima di grande entusiasmo generale e grande positività la conferenza stampa si chiude con l’invito al Teatro Brancaccio dal 2 marzo 2017.

 

la regina di ghiaccio

La Regina di Ghiaccio – Turandot Il Musical

musica Davide Magnabosco, Alex Porcacci, Paolo Barillari

testi Maurizio Colombi, Giulio Nannini

regia Maurizio Colombi

scene Alessandro Chiti

costumi Francesca Grossi

coreografie Rita Pivano

aiuto regia Davide Nebbia

con Lorella Cuccarini, Pietro Pignatelli, Simonetta Cartia, Sergio Mancinelli, Valentina Ferrari, Federica Byda, Silvia Scartozzoni, Giancarlo Teodori, Jonhatan Guerrero, Adonà Mamo, Paolo Barillari, Flavio Tallini, Laura Contardi

 

ensemble Luca Contini, Martina Gabbrielli, Filippo Grande, Camilla Maffezzoli, Antonella Martina, Eleonora Peluso, Ivan Trimarchi.

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