
Teatro 7, 7 maggio 2015
La matematica dell’amore [radice di 2] è un testo di Adriano Bennicelli vincitore della II Edizione Premio Scrittura Teatrale Diego Fabbri e del Premio nazionale di drammaturgia Oltreparola 2008 che torna per il settimo anno in scena dopo i successi delle scorse stagioni.
La regia è di Enrico Maria Lamanna e i protagonisti sono Michele La Ginestra ed Edy Angelillo.
La matematica dell’amore è una commedia amara dove viene raccontata la storia d’amore di una coppia che nel tempo si è inseguita, presa, lasciata, ripresa, ma soprattutto si è sempre amata.
Michele La Ginestra è Tommaso, detto Tom, marito innamorato di Geraldine, Edy Angelillo, detta Gerry. Tom è arrivato alla pensione e ripensa con nostalgia alla sua particolare storia d’amore con Gerry, donna innamorata e malata che è ancora al suo fianco.
Un po’ come nel famoso cartoon, Tom e Gerry si incontrano, si annusano, si piacciono, si attraggono, si respingono, si cercano e si allontanano sempre rimanendo profondamente innamorati l’uno dell’altra.
La storia comincia da quando i due si incontrano da bambini nel giardino sotto casa e si dipana nell’arco della loro vita fino ad arrivare ai sessan’tanni circa.
Tom è un bambino/adolescente/uomo semplice, impacciato, timido che resta colpito dal comportamento insolito di Gerry, bambina/adolescente/donna sopra le righe, entusiasta delle vita, sognatrice in continua ricerca di se stessa e di una propria dimensione, che fa cose strane e discorsi “stravaganti”.
In realtà Tom e Gerry si apparterranno sin dal primo momento, ma dovranno passare diverse fasi prima di capire di essere l’uno dell’altra e di accettare i rispettivi difetti e limiti.
La matematica dell’amore è un racconto dolce, nostalgico sulla vita di coppia alla ricerca di una formula matematica che possa risolvere l’enigma dell’amore.
E’ anche una commedia divertente: si ride delle cose e sulle cose, si sorride e si riflette.
Nonostante non sia un pezzo scritto da lui, Michele La Ginestra porta se stesso in questo lavoro, caratterizzando Tom con le sue facce espressive e buffe e la sua interpretazione del ragazzo/uomo goffo e un po’ impacciato, dolce, romantico, ma anche realista.
Edy Angelillo ci offre una Gerry insicura, ma spavalda, estrosa, chiusa in se stessa nonostante sia una chiacchierona.
A parte una certa lentezza narrativa (sarebbe stato sufficiente chiudere il cerchio una decina di minuti prima), La matematica dell’amore è una bella commedia dolce-amara che offre spunti di analisi sul rapporto di coppia interessanti.
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