KILOWATT FESTIVAL 2023

KILOWATT FESTIVAL 2023 – PARADISO ADESSO

Kilowatt Festival, il festival multidisciplinare di teatro, danza e circo,  sta proseguendo in questi giorni la sua ventunesima edizione.

Divenuto da tempo un luogo stabile di confronto e di sperimentazione a livello internazionale, Kilowatt Festival è promosso dall’associazione CapoTrave/Kilowatt diretta da Lucia Franchi Luca Ricci, realizzato in collaborazione con il Comune di Sansepolcro (Ar) e il Comune di Cortona (Ar), con il sostegno dell’Unione Europea, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, il contributo della Fondazione Ente Cassa Di Risparmio di Firenze e dell’Otto per Mille alla Chiesa Valdese e di numerosi sponsor locali.

Una prima parte del suo programma, fitto di appuntamenti di spettacoli di teatro di vario genere, danza contemporanea, eventi e dibattiti, si è svolta a Sansepolcro, sede storica della manifestazione, mentre è ora in corso la sua seconda parte a Cortona, che per il secondo anno rinnova il suo sostegno dopo l’edizione 2022, dal 19 al 23 luglio.

64 spettacoli di teatro, danza, circo, musica con 15 tra anteprime, prime assolute e prime nazionali, 21 eventi extra-teatrali, tra cui dj-set, incontri e convegni, oltre 200 artisti e 59 compagnie che riempiono gli spazi teatrali e culturali delle due splendide cittadine, ma anche i loro parchi e giardini.

Fra gli ospiti presenti nel corso del festival ci sono Antonio Latella, Virgilio Sieni, Mario Perrotta, Claudia Castellucci, Roger Bernat, I Sacchi di Sabbia, Matilde Vigna, Licia Lanera, Gioia Salvatori, Nicola Galli, Adriano Bolognino, Teatrino Giullare e gruppo nanou.

L’anno scorso fu Cortona, alla sua prima ospitalità per il festival; quest’anno, invece, siamo stati a Sansepolcro, nella sede storica del festival.

KILOWATT FESTIVAL 2023
Foto di Luca Del Pia

KILOWATT FESTIVAL 2023 – PARADISO ADESSO

Nucleo centrale della programmazione è stato l’omaggio ad Antonio Latella, padrino del festival, attraverso la mostra fotografica Amletichevolissimevolmente, a cura di Federico Bellini, che racconta tre Amleto messi in scena dal drammaturgo e regista in tre decenni.

Poi, l’incontro con il regista presso la Biblioteca Comunale, in cui si racconta e racconta al pubblico del proprio rapporto con le attrici che con lui hanno lavorato.

Infine, Latella è stato presente con la regia dello spettacolo Hotel Goldoni portato in scena dai diplomati dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.

Altro punto centrale della programmazione è le selezione dei Visionari, 45 cittadini della Valtiberina non addetti ai lavori che hanno scelto 9 spettacoli da inserire in cartellone. 

Kilowatt ha presentato a Sansepolcro un cartellone teatrale e coreografico ricco di anteprime e prime nazionali, con artisti affermati ed emergenti della scena italiana e internazionale e, ne siamo consapevoli, sarà lo stesso per Cortona.

Tutt’intorno si è mosso un mondo animato da ogni figura professionale possibile, non solo attori, registi, coreografi, danzatori, ma anche tecnici di vario genere, professionali e rapidi, giornalisti, critici, operatori teatrali e spettatori, tanti spettatori che hanno riempito le strade e le sale di Sansepolcro.

Tra gli spettacoli di teatro a cui abbiamo avuto la possibilità di assistere, Afànisi, di Alessandro Paschitto / Ctrl+Alt+Canc, ci ha colpito per l’immediatezza con cuirovescia il rapporto tra attore e spettatore, rendendo quest’ultimo elemento protagonista della performance.

KILOWATT FESTIVAL 2023
Foto di Elisa Nocentini

Una performance che si svolge tutta all’insegna della logica dell’incoerenza, in cui gli attori pongono delle domande al pubblico: la risposta non arriva a voce, ma resta nella testa dello spettatore, che, sollecitato dagli stimoli degli attori, si figura, mano a mano, il proprio spettacolo.

In prima nazionale abbiamo assistito allo spettacolo Pluto, l’ultima commedia di Aristofane, centrata sul dio Denaro, portata in scena da I Sacchi di Sabbia, compagnia che si distingue nel panorama della scena teatrale italiana per la capacità di far incontrare tradizione popolare e ricerca culturale, esplorando linguaggi in bilico tra le arti. 

KILOWATT FESTIVAL 2023
Foto di Luca Del Pia

Attraverso una narrazione ironica, a tratti demenziale, ma che rivela  studio della materia, capacità di manipolarla, e grande ricerca nel linguaggio, I Sacchi di Sabbia, riportano sul palco, con freschezza e leggerezza, la satira del commediografo greco, che in quest’opera prende di mira la disuguaglianza nella distribuzione del denaro tra gli uomini e propone l’utopia dell’eliminazione della povertà e di una equa distribuzione dei beni.

Con Suck my iperuranio, ispirata a Opinioni di un clown di Heinrich Böll, Giovanni Onorato si impegna in una stand-up comedy all’americana portando sul palco le riflessioni di un uomo solo, lasciato dalla propria fidanzata, tra rimpianti e buone intenzioni.

Un esame di coscienza pubblico in cui, in qualche modo, è possibile riconoscere qualcosa di se stessi, giocato tra autocommiserazione e malinconia, che necessiterebbe di una piccola revisione di tempi e ritmo.

Caterina Marino affronta in Still alive, vincitore della segnalazione speciale al Premio Scenario 2021, il tema della salute mentale. 

Con una certa ironia la Marino affronta il tema della depressione, interpretando una ragazza succube di inedia, accidia, atarassia, apatia, astenia e assoluta mancanza di afflato alla vita.

Consapevole di dover prendere in mano la propria vita, ha paura del futuro, vivendo un presente sconvolto da guerre, cataclismi, inquinamento inarrestabile e chiedendosi e chiedendoci per cosa valga la pena vivere.

Riuscita la commistione tra il tema profondo e cupo e le modalità espressive e interpretative in contrasto e che suscitano il riso.

Andrebbe, però, curato meglio lo spazio scenico, definiti alcuni movimenti e calibrata meglio la voce che, in alcuni momenti, fa perdere qualche parola.

Decisamente bello e coinvolgente, nonostante i 165 minuti di durata, lo spettacolo Hotel Goldini – Il servitore di due padroni con i diplomati dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico diretti da Antonio Latella.

KILOWATT FESTIVAL 2023
Foto di Luca Del Pia

Nonostante le molte licenze al contemporaneo, alcune meno gradite di altre, ma qui si entra davvero nel puro gusto soggettivo, lo spettacolo è sorretto da questi giovani attori e attrici con grande carattere e personalità, dimostrando una preparazione che rende merito all’Accademia dalla quale arrivano.

Il lavoro che ha destato la nostra massima attenzione e trovato il più alto riscontro da parte nostra è stato acquasumARTE di Restare fuori un progetto speciale, ripetuto ogni giorno, che ha coinvolto un singolo spettatore alla volta rendendolo partecipe di un percorso artistico, poetico e sociale per le vie di Sansepolcro.

Munito di tablet e cuffie, lo spettatore ha potuto prendere parte ad una performance itinerante multimediale 

Per una lettura e conoscenza più diffusa, clicca qui

In questo già lungo articolo, possiamo dire che la commistione tra teatro, performance, documenti e impegno sociale, nell’esplorazione del mondo adolescenziale e della paure dei giovanissimi di “rimanere fuori”, sviluppa perfettamente intuizioni diverse creando uno spettacolo stratificato suscettibile di essere goduto e compreso nella sua totalità o anche solamente da punti di vista soggettivi in base alla sensibilità e agli strumenti dello spettatore, ma lasciando sempre un qualcosa di profondo su cui riflettere, rimanendo sempre collegato al territorio.

Un lavoro che non è solo multimedialità, ma anche interazione e partecipazione attiva.

KILOWATT FESTIVAL 2023 – PARADISO ADESSO

Per quanto riguarda la sezione danza, abbiamo cominciato con Virgilio Sieni, tre volte il premio UBU (2000, 2003, 2011), che ha presentato Satiri.

KILOWATT FESTIVAL 2023
Foto di Luca Del Pia

Due danzatori hanno dato vita a quadri dotati di una forte poetica, ripetendo movimenti in sincrono e simmetrici che prendono qualcosa dal quotidiano, ma su cui lavorano in sottrazione divenendo altro.

Affondano nello spazio tracciando nell’aria gesti di intesa ed empatia, accompagnandosi in una danza che, attraversando il dionisiaco e l’apollineo, si apre alla vita.

Di segno diverso altri due spettacoli di danza contemporanea, Il mio corpo è come un monte di Collettivo Effe / Giulia Odetto e Under the influence, scritto e diretto da Gianmaria Borzillo, con Elena Giannotti e Matteo Ramponiin.

Due performance diverse unite dalla riduzione al minimo del movimento: non passi, disegni in aria o evoluzioni. La dinamicità è ridotta quasi a zero; i corpi diventano mute espressioni di una trasformazione lenta che avviene in passaggi quasi statici.

KILOWATT FESTIVAL 2023
Foto di Elisa Nocentini

In Il mio corpo è come un monte, Giulia Odetto agisce sul proprio corpo con un controllo dei muscoli sorprendente in un processo di immedesimazione totale con la natura.

In Under the influence  i due protagonisti ricercano con grande sforzo di ristabilire una relazione fisica ed emotiva.

Possiamo dire che questo tipo di performance di “danza senza danza” non rientrano nelle nostre preferenze stilistiche.

Una commistione di danza e teatro sociale con contributi audio e video è Silent voices di Biloura Intercultural Arts Collective, collettivo di arti performative interculturale e transdisciplinare.

KILOWATT FESTIVAL 2023
Foto di Luca Del Pia

Silent voices è una performance che affronta il tema dello sfruttamento della prostituzione attraverso le testimonianze di ex prostitute, operatrici sociali e attiviste per i diritti umani. 

Un lavoro suggestivo suggestivo e di grande impatto.

Infine, per la danza, lo spettacolo in prima nazionale Bach à la carte! di Marco Augusto Chenevier / Cie Les 3 Plumes, una improvvisazione interattiva con il pubblico per la costruzione di una coreografia. 

Marco Augusto Chenevier, coreografo, danzatore, regista e attore, attualmente co-direttore del Festival T*Danse di Aosta, fa confluire nelle propria ricerca codici diversi.

KILOWATT FESTIVAL 2023
Foto di Luca Del Pia

Bach à la carte!  è uno spettacolo di danza, ma anche un concerto: una violoncellista, una musicista elettronica e tre danzatori si propongono come ingredienti e cuochi al tempo stesso per preparare piatti i cui componenti sono scelti dal pubblico, dando vita ad una improvvisazione in cui il pubblico partecipa alla costruzione della coreografia.

Molto interessante.

Kilowatt Festival si conferma uno degli appuntamenti più attesi dell’estate con la sua programmazione vasta e varia che spazia tra generi e codici guardando al futuro.

Una citazione è doverosa per ringraziare i direttori artistici Lucia Franchi e Luca Ricci, l’ufficio stampa Elena Lamberti e tutto il grandissimo gruppo di lavoro che ha partecipato alla realizzazione di questo grande festival, dalla logistica all’accoglienza, dai tecnici ai ragazzi e alle ragazze volontari.

Un’organizzazione precisa e puntuale volta sempre alla massima cura dello spettatore.

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