Jena Ridens – Una rapina in diretta. Teatro Martinitt di Milano, dal 28 settembre al 15 ottobre 2017
Recensione di Carlo Tomeo
Il Teatro Martinitt ha aperto la stagione con uno spettacolo della Compagnia La Bilancia, dal titolo sibillino che spiega molte cose, ma che invece il sottotitolo cerca di chiarire.
La commedia si svolge nel caveau di una banca dove si trovano ad agire quattro personaggi: una coppia di ladri, il direttore della banca che è lì per cercare di scoprire se è vero, come aveva pensato, che una guardia giurata si rifugi nel luogo per consumare il proprio spuntino e avere quindi la scusa per licenziarlo e la guardia giurata stessa. Il problema si pone dal momento in cui, dopo dieci minuti il portellone del caveau si chiude automaticamente, e un sistema sofisticato riduce l’emissione dell’aria del 70%, costringendo le persone che rimangono intrappolate a malori che, se non viene ripristinata la giusta quantità di aerazione, rischiano di morire.
L’unico telefono esistente del caveau non permette di comunicare con l’esterno ma il gruppo riesce a trovare la chiave numerica necessaria per fare in modo che il telefono lo sia e, quando il direttore si appresta a chiamare un ambulanza, gli risponde la Globo TV, comunicando che loro quattro intrappolati nel caveau in quel momento sono ripresi da videocamere opportunamente nascoste in precedenza e stanno partecipando a un reality show.
Essi stessi possono rendersi conto della veridicità della notizia, osservando il programma su un computer lì presente.
La commedia che, era iniziata con una verve comica classica, fatta di battute in realtà innocue e provocate dalla situazione insolita in cui i quattro personaggi si erano trovati. (in questo senso molto divertente, specialmente si è dimostrato Ottavio Bordone nella parte della guardia giurata, il quale è ricorso a una irresistibile mimica e a un linguaggio quasi incomprensibile, fungendo ottimamente da spalla al direttore, impersonato da Stefano Chiodaroli, che ha assolto con gran bravura e verosimiglianza la parte dell’uomo integerrimo ma che poi si scoprirà avere un animo di tutt’altro genere).
Più modeste sono state le interpretazioni di Ussi Azati e Alfredo Colina, nel ruolo dei due ladri, che hanno esagerato, specialmente il secondo, le loro parti in alcuni punti della commedia, in questo caso forse poco aiutati anche dalla regia di Paola Galassi, che non si è distinta in modo particolare.
Il direttore, ricordando le sue esperienze giovanili in cui recitava Shakespeare, in attesa di essere liberati, propone di recitare l’Amleto”, distribuendo le parti agli altri tre personaggi. Ma la TV Globo telefona dicendo che quello che stavano facendo abbassava l’audience e per rialzarlo bastava che non facessero niente. E questo succede anche perché l’aria comincia a scarseggiare e le persone a sentirsi male. Ed è ciò che il pubblico vuole vedere: l’estrema conseguenza in un reality che sono diventati sempre più perversi.
A mano a mano che si procede nella commedia quelle che nel primo atto erano da parte del pubblico risate di consenso, nel secondo atto sono diventate più amare, perché si cominciava a capire il vero senso della commedia: i teledipendenti dei reality TV vogliono vedere spettacoli sempre più vicini alla realtà, tanti “Grandi fratelli” dove in verità i personaggi non appaiono per come sono realmente, ma sono una montatura del loro vero essere. E il problema di oggi è inserito nella citazione dell’Amleto lo mette in luce: “essere o non essere” è ora diventato “essere o apparire” se non addirittura come scrivevo prima, “essere o non essere” col suffisso di “più” .
E la “jena ridens” del titolo non vive più nei boschi ma si è umanizzata e abita nelle nostre città.
Pubblico folto alla prima rappresentazione e che ha gratificato la compagnia con ripetuti applausi.
Jena Ridens – Una rapina in diretta
testo di Alessandro Betti e Paola Galassi
con Ussi Alzati, Alfredo Colina, Ottavio Bordone e Stefano Chiodaroli
produzione La Bilancia
regia Paola Galassi
scenografia Andrea Dell’Orto
disegno luci: Andrea Pacifici
Si ringrazia la Sig.ra Federica Zanini dell’Ufficio Stampa.
in scena al Teatro Martinitt di Milano fino al 15 ottobre.
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