
Ilaria Fioravanti, attrice di teatro, cinema e televisione e tante esperienze diverse non solo sul palco, ma anche dietro.
Attualmente sei in scena al Teatro Sistina con Il Marchese del Grillo a fianco ad Enrico Montesano.
Come sta andando?
Benissimo. Il teatro è sempre pieno e c’è un grande entusiasmo verso lo spettacolo. Stiamo ricevendo feedback e recensioni molto positive e sono davvero contenta e soddisfatta.
Prima di arrivare a parlare de Il Marchese del Grillo, conosciamo un po’ il tuo percorso. So che sognavi di fare la ballerina. Poi sono arrivati il canto e la recitazione. Raccontami.
Dopo la laurea in lingue ho capito che c’era qualcosa ancora da fare, da scandagliare. Allora ho sostenuto il provino per scuola di recitazione di Giampiero Ingrassia, la Fonderia delle Arti. Sono stata presa e da lì ho cominciato un percorso bellissimo che mi ha insegnato a sperimentare e a capire che potevo fare qualcosa in più oltre alla danza. Ho cominciato a studiare recitazione e canto e da lì si sono aperte tantissime possibilità. Ovviamente all’inizio ai provini ho ricevuto tanti no; poi sono cominciati ad andare bene. Sono stata in tournée due anni con lo spettacolo sulle Winx; poi sono arrivati Il Marchese del Grillo, Peter Pan e di nuovo Il Marchese del Grillo.
Ho cominciato a studiare danza a tre anni e non ho più smesso. Ho costretto mia madre a iscrivermi a danza e devo dire che i miei genitori mi hanno da subito sostenuta.
Nel tuo percorso di formazione hai avuto dei modelli chi ti hanno ispirata?
Per la danza Liliana Cosi e Carla Fracci sono figure a cui ho guardato con ammirazione e occhi da sognatrice quando ho cominciato con la danza classica. Poi i punti di riferimento sono diventati altri: mi sono proiettata su un modello americano e Mia Michaels è una figura che mi ha molto ispirata a livello ballettistico soprattutto nel passaggio dal classico al modern. Successivamente, entrata in Fonderia, mi si è aperto un altro mondo, con uno spettro di azione più ampio. Studiando ho capito che canto, recitazione e danza sono tutti linguaggi di una stessa cosa e i modelli sono diventati tanti: Meryl Streep e Susan Sarandon sono per me il massimo. Sempre grazie alla mia esperienza in Fonderia ho ampliato i miei orizzonti cominciando a vedere tanto teatro, prosa e musical. Ero abituata ai balletti e aprirmi a questo mondo mi ha permesso di conoscere tanti colleghi più adulti che ho sempre guardato con ammirazione in teatro.
So che hai studiato anche con grandi nomi stranieri.
Sì, oltre che alla Fonderia della Arti ho studiato con Susan Batson a New York e Bernard Hiller in Italia attraverso delle masterclass e studio ancora con Lucilla Miarelli, la mia acting coach e assistente di Susan Batson. Un’esperienza, quella americana, che mi ha cambiato la vita. In Italia avevo avuto una prima formazione. Confrontandoti coi mostri sacri diventi consapevole che c’è tanto da fare e studiare; è stata un’esperienza da cui ho tratto enorme entusiasmo, grandissima energia e tanta voglia di continuare a cercare.
Senza togliere niente a nessuna delle persone che hai incontrato nel tuo cammino, ci sono delle situazioni o delle persone che rappresentano per te degli anelli di svolta?
L’incontro con Giampiero Ingrassia alla Fonderia è stato il momento in cui ho cominciato a capire che volevo fare questo mestiere. E’ stata un’esperienza importantissima a livello umano: mi ha costretta a destrutturarmi per ricostruirmi e mi ha cominciato a far capire cosa avevo dentro mettendomi poi a confronto con tanti altri che volevano esprimere la propria artisticità. E’stato un punto di partenza umano e artistico per me, quindi il primo anello di svolta. Il secondo è stata l’esperienza a New York con Susan Batson che mi ha rilanciato nella voglia di mettermi in gioco, apprendere e imparare. Il terzo, sicuramente, Il Marchese del Grillo: l’ultimo anello di svolta nel tempo che mi ha portato a coronare il sogno di calcare il palco del Teatro Sistina e devo ringraziare moltissimo Massimo Romeo Piparo per questo.
Parliamo finalmente de Il Marchese del Grillo in cui interpreti Genuflessa. Chi è il tuo personaggio?
Genuflessa è la cugina di Onofrio, il Marchese del Grillo, di cui è segretamente innamorata. All’inizio dello spettacolo è un ragazza molto timida, poi comincia a svelarsi piano piano fino ad esplodere nel brano che canta in cui racconta con passione questo suo sogno romantico e il desiderio nei confronti di Onofrio. Mentre si spoglia per andare a dormire è come se si spogliasse delle sovrastrutture sociali che la costringono ad essere rispettosa, timida, contenuta e riservata. Nella solitudine della propria camera, spogliandosi, dà sfogo ai suoi sentimenti. Esplode in sogni, aspirazioni e dolori. E’una canzone sofferta; il brano, infatti, rompe col clima da commedia. E’un brano intimo, introspettivo.
Tra le tue molteplici esperienze leggo che sei stata anche assistente alla regia, direttore produzione, oltre che attrice di teatro, cinema tv. Cosa vuole fare da grande Ilaria Fioravanti?
Tutto! (ride) Mi piacerebbe poter spaziare sia nel cinema sia nel teatro. Oltre che recitare, cantare e danzare, mi appassiona molto stare anche dall’altra parte. Anche grazie agli studi che ho fatto, mi affascina la parte creativa non solo del personaggio, ma di uno spettacolo, il processo creativo dal punto di vista della produzione. Sogno di arrivare a fare tutto e bene collaborando con chi ne sa più di me. Infatti adesso con altri professionisti del settore ho dato vita ad una società che si occupa di creazione, sviluppo, produzione e distribuzione di contenuti sia per il teatro che per il cinema, la Leverant Studio. Ho un team meraviglioso vicino e tra un paio di mesi ci saranno grosse novità. L’anno nuovo porterà belle sorprese. Lavoriamo tra Roma e Milano e abbiamo già come clienti medie e grandi produzioni; ci siamo presentati a Cannes l’anno scoro e al Festival del Cinema quest’anno, ottenendo ottimi riscontri.
Cosa vi spinge a investire in Italia viste le condizioni in cui versano il Teatro e il Musical nel nostro Paese?
La mia società si occupa sia di contenuti cinematografici che teatrali; certo è più orientata sulla parte cinematografica che teatrale proprio per le evidenti difficoltà che il settore vive in Italia. Abbiamo una sezione teatro e l’idea è di cominciare a cercare di creare e produrre contenuti per il teatro e per il musical. Mi spinge la voglia di fare questo mestiere nel paese dove sono nata, dove vivo e comunicare nella mia lingua sentimenti, emozioni e l’amore per il mestiere. Abbiamo ovviamente tante collaborazioni all’estero; la situazione all’estero è differente e noi strizziamo l’occhio alle collaborazioni straniere, ma la voglia è di fare il nostro mestiere qui. Proveremo a radicarci nella realtà italiana.
Ringrazio Ilaria per la bellissima intervista durante la quale è riuscita a trasmettere tutto il suo entusiasmo per questo mestiere che affronta sempre col sorriso e le auguro un enorme in bocca al lupo per il suo grande progetto manageriale.
Ilaria Fioravanti – Presentazione.
Ilaria nasce ad Ascoli Piceno. Nel 2011 si diploma presso la Fonderia delle Arti di Roma, diretta da Giampiero Ingrassia, al Corso Professionale di Teatro e Musical e, nello stesso anno, si laurea presso l’Università degli Studi di Perugia in Lingue e Culture straniere. Studia recitazione con Susan Batson, a Roma e New York, e con Bernard Hiller, oltre a masterclass internazionali con Michael Margotta. In TV, nel 2014 prende parte alla produzione Sky Cinema “Manuale D’Attore”, con la regia di Giovanni Veronesi. Al cinema, è direttore di produzione e figurazione speciale per il cortometraggio di M. Mondelli “I Giorni di Gloria”. Nella stagione 2012/2013 è la protagonista femminile di “Ostinato e contrario”, scritto e diretto da S. Maffia e di “Accessoriate”, regia e adattamento di A. Calabrese. È inoltre assistente alla regia per “Macbeth Downtown” di G. Guardigli e Girotondo” di A. Schnitzler, regia di F. Branchetti, con Gaia De Lauretiis. Nella stagione 2014/2015 è Tecna in “Winx Club Musical Show” regia G. Donati. Nella stagione 2015/2016 interpreta il ruolo di Genuflessa ne “Il Marchese del Grillo”, regia M. R. Piparo, attualmente in ripresa per la stagione 2016/2017. Nel 2016 è Mrs Darling e ensemble nel Musical “Peter Pan” regia di Maurizio Colombi. Da ottobre 2016 insegnerà Musical per ragazzi presso la “Fonderia delle Arti” di Roma diretta da Giampiero Ingrassia.
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