L’Iliade o sia

L’Iliade o sia il riscatto di Priamo

Sotto l’Angelo del Castello – Castel Sant’Angelo

27 agosto 2024

L’Iliade o sia il riscatto di Priamo: cunto e teatro dei pupi a scena aperta nel lavoro dei Cuticchio

L’Iliade o sia il riscatto di Priamo è il racconto dell’Iliade attraverso il celebre teatro dei pupi di Mimmo Cuticchio, che ne cura adattamento scenico e regia.

Insieme a lui, Giacomo Cuticchio, Tania Giordano, Giuseppe Graffeo e un’orchestra di sette elementi.

Lo spettacolo si inserisce all’interno della IV edizione della rassegna “sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo”, ed è andato in scena nella suggestiva cornice del Cortile Alessandro VI.

Grazie al Direttore generale Musei Massimo Osanna e ad Anna Selvi che cura la rassegna, “sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo” mette in comunicazione arte, spettacolo e siti storici facendo interagire attori, danzatori e musicisti con gli spazi del museo in un dialogo con il pubblico.

L’Iliade o sia

L’Iliade o sia il riscatto di Priamo è una messa in scena con i pupi pensata da Mimmo Cuticchio per il tradizionale Teatro dell’Opera dei Pupi. 

Il racconto epico si fonde con il contemporaneo attraverso l’arte dei pupi creati sulle figure dei greci e dei troiani, nel rispetto di quei canoni tradizionali che la Famiglia d’arte si tramanda di generazione in generazione. 

L’innovazione, se così possiamo dire, o, comunque, l’elemento distintivo nella messa in scena di Cuticchio è l’accostamento del cunto siciliano al teatro dei pupi a scena aperta.

La messa in scena con i pupi è pensata non per il piccolo boccascena ma per il grande palcoscenico. 

Manovrare i pupi a vista al di là del piccolo boccascena del teatrino è un espediente che consente di aprirsi sulla grande scena, dando risalto e potenza al racconto.

Mostrarsi al pubblico, svelando ciò che di solito viene celato dal piccolo boccascena, osservare i pupari in azione in scena, studiarne i movimenti, i gesti; vedere come si muovono tra le scenografie, scorgerne la concentrazione, non toglie nulla alla suggestione del racconto, anzi aggiunge la curiosità verso la scoperta di meccanismi spesso celati al pubblico.

L’arte del puparo è una tecnica “segreta” che sta nella sua capacità di dare voce ai personaggi generalmente celati.

L’Iliade o sia

Mimmo Cuticchio, invece, forte della propria decennale esperienza di cuntista e narratore, sostiene che la presenza fisica dell’attore, i suoi movimenti, la mimica, esaltino il ritmo del racconto e abbiano un maggiore potere suggestivo sul pubblico.

Tutto ciò, non toglie nulla all’artigianalità del mestiere di puparo.

In L’Iliade o sia il riscatto di Priamo, l’azione si svolge su tre piani scenici: gli uomini/pupi, i sacerdoti/pupari e gli dei/attori. 

I manianti (così si chiamano nell’Opera dei Pupi Siciliani coloro che utilizzano le loro mani per trasmettere i movimenti ai pupi attraverso i ferri e il filo di manovra) si muovono sul palco piano, attenti e concentrati, dando vita con le loro mani e le loro voci ai pupi che manovrano entrando e uscendo dalla scena sempre a vista.

Dietro di loro, bellissimi fondali dipinti vengono svelati ad ogni cambio scena. 

Sempre a vista sono anche i bellissimi pupi, realizzati e dipinti con estrema artigianalità, preziosi nei loro costumi e curati nei dettagli.

Ad accompagnare la messa in scena e a farne da tessuto narrativo è la armoniosa suite musicale composta appositamente da Giacomo Cuticchio ed eseguita da un’orchestra di sette elementi che suonano vari strumenti, tra i quali: arpa, violino, violoncello, flauto traverso, triangolo, tastiera, sassofono baritono e percussioni.

L’Iliade o sia il riscatto di Priamo affascina e coinvolge lo spettatore in un racconto/rappresentazione che, nel narrare l’amore, le battaglie e le imprese di eroi e antieroi, trasmette suggestione e ardore.

La narrazione appassionata di Mimmo Cuticchio, si fa a tratti esitante e stanca, riproducendo, così, il ritmo di una lunga ed estenuante guerra che logora i nervi e sfianca i corpi, restituendo una quantità di emozioni che dal maniante passano al pupo e arrivano allo spettatore.

L’ILIADE O SIA IL RISCATTO DI PRIAMO
dall’Iliade di Omero
Figli d’arte Cuticchio
adattamento scenico e regia
Mimmo Cuticchio
con Mimmo Cuticchio, Giacomo Cuticchio,
Tania Giordano, Giuseppe Graffeo
musiche Giacomo Cuticchio
flauto traverso Alessandro Lo Giudice
violoncello Paolo Pellegrino
sassofono baritono Nicola Mogavero
percussioni Giulia Lo Giudice
arpa Roberta Casella
scene e costumi Tania Giordano
luci Marcello D’Agostino
produzione Figli d’Arte Cuticchio

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