Il Giardino delle Esperidi Festival

Il Giardino delle Esperidi Festival ha appena concluso la sua la XIX edizione, che ha avuto luogo dal 23 giugno al 2 luglio 2023 nel suggestivo e stimolante scenario di Campsirago Residenza, antico rudere rinato a nuova bellezza grazie all’impegno e alla passione del direttore artistico Michele Losi.

Il Giardino delle Esperidi Festival è uno dei più importanti festival nazionali di performing art nel paesaggio: teatro, musica, danza, poesia, spettacoli site-specific, performance itineranti, dibattiti e concerti hanno animato la vita culturale dei comuni dell’Alta Brianza in provincia di Lecco.

Il Festival da sempre mette al centro delle proprie attività lo stretto rapporto tra uomo e natura con l’intento di riportare l’uomo alla propria dimensione naturale, di organismo all’interno di un sistema e non padrone/manipolatore dell’ambiente in cui vive.

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Campsirago Residenza
Campsirago Residenza – Ph. Alvise Crovato – Foto di Alvise Crovato

L’esperienza nella Residenza e il Festival consentono alle compagnie, agli operatori teatrali e agli spettatori di vivere un tempo dilatato in cui ritrovare se stessi e riscoprire il contatto con la natura, lasciando fuori ogni altro pensiero e preoccupazione.

Nei tre giorni di permanenza è stato possibile essere testimoni della magia di questi luoghi, essere pervasi dall’energia che emanano e assistere a diversi spettacoli che mettono al centro del loro interesse l’individuo come organismo compenetrato nella natura.

Humana Foresta, della Compagnia Teatrale Petra (co-produzione Campsirago Residenze; ideazione e regia Antonella Iallorenzi e Raffaella Giancipoli; con Antonella Iallorenzi; elementi di scena e costume Iole Cilento; cura tecnica Angelo Piccinni) è un percorso che attraversa sentieri nel bosco, portando  alla scoperta degli spazi naturali e dei luoghi della memoria nei quali la natura ci parla, alla riscoperta dell’intima connessione tra l’essere umano e la natura, testimone di tutte le trasformazioni.

Il Giardino delle Esperidi
Campsirago Residenza e Il Giardino delle Esperidi Festival – Foto di Alvise Crovato

Mettendoci in ascolto degli alberi, possiamo sentire le loro storie che vengono trasportate nel bosco attraverso le loro radici, mentre l’edera cerca di trattenerci in quel luogo.

Per vivere questa esperienza di ascolto è necessario avere occhi e naso sensibili, mani e orecchie libere e bocca che accoglie.

Alla fine di questo percorso l’individuo avvertirà necessaria l’esigenza di rinnovare il suo antico patto con la natura.

La più grande meraviglia e perturbazione viene offerta dalla performance Tutto passa tutto resta di Gabriella Salvaterra (SST Sense Specific Theatre; consulenza drammaturgica Miguel Jofrè Sarmiento; direzione tecnica Davide Sorlini; organizzazione Claudio Ponzana; con Arianna Bartolucci, Simona Mazzanti, Claudio Ponzana, Gabriella Salvaterra, Davide Sorlini, Laura Torelli, Monica Varroni, Annalisa Zoffoli; produzione Artisti Drama).

Il Giardino delle Esperidi
Campsirago Residenza e Il Giardino delle Esperidi Festival – Foto di Alvise Crovato

Tutto passa tutto resta è un percorso sensoriale nel bosco, una narrazione non solo verbale, ma, soprattutto, corporea ed emotiva intorno al concetto del tempo.

L’idea di questa performance deriva dal lavoro personale di Gabriella Salvaterra che dal 2013 lavora in Cile per la creazione di esperienze immersive di teatro sensoriale nella natura e per la realizzazione di installazioni abitate, spazi immaginari e spettacoli teatrali immersivi, con il fine di integrare la natura e lo spettatore. In questo percorso, lo spettatore  diventa un viaggiatore che intraprende un percorso di trasformazione.

Il lavoro di Gabriella e del gruppo mira a far vivere allo spettatore un’esperienza in cui egli è il protagonista mentre l’attore resta sullo sfondo quasi a scomparire, rendendosi mezzo e strumento che risveglia la memoria del corpo dello spettatore in una drammaturgia dei sensi.

Il percorso che lo spettatore/viaggiatore fa in stretta connessione con la natura risveglia antichi ricordi sommersi della nostra infanzia riportandoli vivi alla mente e al cuore e consente di tornare ad uno stato primigenio per poi abbandonarsi completamente al palpito pulsante della terra tornando ad essere un tutt’uno con essa.

Un labirinto in cui il perdersi e il ritrovarsi risvegliano una memoria nascosta e incosciente dentro di noi.

In questo processo di compenetrazione dell’io con la natura, l’individuo ritorna ad una stato naturale in cui il tempo si ferma, dilatandosi in una serie di istanti che potrebbero durare per sempre concatenandosi.

Tutto passa tutto resta è un’esperienza poetica e immersiva che entra in profondità nell’animo e grazie alla quale alzare lo sguardo e dare spazio all’ascolto per ricordare che siamo una parte di qualcosa di molto più grande di noi.

Perché l’uomo è solo una parte dell’intero e splendido organismo natura che esiste da prima di lui e continuerà ad esistere anche dopo il suo passaggio perché Tutto passa tutto resta e indietro non si torna.

Immersa nella natura e in stretto contatto con miti ancestrali legati al sole è Sun Followers, performer e autori Benedetta Brambilla, Noemi Bresciani, Ladislaja Pietrangerli, Giulietta De Bernardi, Sebastiano Sicurezza; sound designer e live music Luca Maria Baldini; regia Sjoerd Wagenaar; con la supervisione di Michele Losi.

Sun Followers è una performance site specific, una passeggiata teatrale che si può svolgere all’alba o al tramonto e in cui il sole è il centro dove terra, aria, fuoco, acqua e suono si uniscono. 

Il Giardino delle Esperidi
Campsirago Residenza e Il Giardino delle Esperidi Festival – Foto di Alvise Crovato

Field recordings, strumenti acustici, strumenti digitali e suoni concreti si intrecciano con i corpi e i movimenti dei performer innestandosi nel paesaggio.

Una performance tesa a riscoprire l’amore che ci circonda in natura, i colori, i suoni, gli odori, il paesaggio e la biodiversità.

Un invito a lasciarsi pervadere da tutto questo e a fluire insieme alla natura.

Di diverso segno è Wonderboom!,uno spettacolo di Stefano Cenci, con Stefano Cenci, Chiara Davolio e Filippo Beltrami; drammaturgia di Stefano Cenci e Chiara Davolio; regia di Stefano Cenci; una produzione Pensieri Acrobati; in collaborazione con Sotterraneo

WonderBoom! è un’asta in cui l’unico scopo è monetizzare. In un mondo in rovina, sconvolto dalla crisi climatica, dalla pandemia e da un crisi d’identità universale, l’uomo ha la possibilità di salvarsi e di scegliere cosa portare con sé, ma deve pagarlo.

Ciò che non verrà scelto e acquistato sarà distrutto. Per cosa siamo disposti a pagare pur di salvarla e portarla via con noi?

Spezzato è il cuore della bellezza è uno spettacolo che analizza l’amore in maniera umoristica, ma decisamente seria.

Con Serena Balivo e Erica Galante; disegno luci Stella Monesi; ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco; produzione Piccola Compagnia Dammacco, Infinito, Operaestate Festival Veneto; con il sostegno di L’arboreto-Teatro Dimora, La Corte Ospitale Centro di residenza Emilia-Romagna e di CapoTrave/Kilowatt; Premio Ubu 2020-2021 nella categoria Nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica, Spezzato è il cuore della bellezza analizza la crisi di una relazione ormai “antalgica”in cui i tre protagonisti, lui, lei e l’altra, si confrontano senza mezze misure in una sorta di psicoanalisi individuale che si fa collettiva.

Attraverso un perfetto bilanciamento tra dramma e commedia viene analizzato l’amore tradito, quello disatteso, quello che ancora arde, fino  a raggiungere punti estremi in cui amore e odio coincidono e l’amante arriva a diventare gelosa dell’odio che il suo amato prova per la sua ex.

Serena Balivo dà corpo e voce alle due donne protagoniste della storia, mentre Erica Galante interpreta e agita la figura muta dell’uomo al centro del triangolo amoroso.

Uno spettacolo divertente, ma dai contenuti importanti e che stimola riflessioni interessanti.

Conclude la fila di spettacoli di questa tre giorni tra le colline dell’alta Brianza, Sig.ra Rossetta – Monologo silenzioso per marionettista e oggetti (di Donatella Pau e Anna Fascendini; in scena Donatella Pau; regia Anna Fascendini; musiche originali Tomasella Calvisi; costruzione scene e marionette Antonio Murru e Donatella Pau; disegno luci Loïc François Hamelin; sartoria Alessia Marrocu; Produzione Is Mascareddas).

Il Giardino delle Esperidi
Sig.ra Rossetta – Foto di Alvise Crovato

Sig.ra Rossetta è l’ultimo spettacolo della compagnia sarda Is Mascareddas.

Una donna sola aspetta che qualcuno venga a trovarla, ma nessuno arriva. Trascorre il tempo dell’attesa giocando con quello che indossa e con i pochi oggetti che la circondano e, muta, attraverso il gioco, racconta la sua storia, una storia di cui sembra avere solo vaghi ricordi e che sembra riscoprire solo nel momento stesso in cui la rappresenta, a volte reinventandola per sopperire alla dimenticanza della memoria.

A fine spettacolo, un profondo senso di solitudine e tenerezza insieme ci pervade.

Il Giardino delle Esperidi Festival non è solo spettacoli e performance, ma anche talk, come quello tenuto da Oliviero Ponte di Pino con ospiti Massimo Rebotti, giornalista nella redazione politica del “Corriere della Sera”, ex direttore di Radio Popolare; Michele Losi, direttore artistico di Campsirago Residenza e de Il Giardino delle Esperidi Festival; Silvia Dezulian, performer.

Nel talk dal titolo Egemonia culturale, ambiente e uso dei fondi PNRR a 10 anni dall’avvento della destra al potere si è discusso su quali pratiche di resistenza da adottare in un momento in cui viviamo una profonda crisi culturale ed enormi sconvolgimenti climatici e su come portare avanti un discorso che integri il teatro e la cultura in genere con la difesa e la preservazione dell’ambiente.

Cosa può fare l’artista attivare percorsi di fruizione fisica e culturale?

A chiudere l’ultima serata del Festival è stato il concerto di Camilla Barbarito con Meglio stasera che domani o mai: un viaggio musicale attraverso le celebri colonne sonore composte da Nino Rota, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Fiorenzo Carpi e altri grandi compositori di colonne sonore del cinema italiano.

Un momento di grande aggregazione e festa con una cantante ed una band eccezionali.

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Il Giardino delle Esperidi Festival, organizzato da Campsirago Residenza ha il patrocinio della Provincia di Lecco. Media partner dell’edizione 2023 sono La provincia di Lecco, Krapp’s Last Post e TrovaFestival. Ha la collaborazione della Proloco di Valgreghentino, de La Fura di Ello, dell’Associazione Commercianti Olginate, di Villa Besana a Sirtori, Associazione Pelagus (Antica Chiesa di Perego). Nel 2015 il Giardino delle Esperidi Festival ha ottenuto la EFFE label dall’European Festivals Association (EFA), riconoscimento conferito ai festival europei che rispecchiano i tre criteri guida dell’impegno artistico, del coinvolgimento delle comunità locali e della prospettiva europea e globale.

Si ringrazia Giulia Castelnovo, ufficio stampa, Michele Losi, direttore artistico, e tutto il grandissimo gruppo di lavoro che circuita intorno a Campsirago Residenza e a Il Giardino delle Esperidi Festival.

Le foto sono di Alvise Crovato 

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