Teatro Brancaccino

26 maggio 2016

E’ andato in scena ieri, al Teatro Brancaccino, Il Dracula, frutto della sensibilità artistica di Antonio Nobili che ne è autore e regista.

Il testo, suggestivo e molto ben scritto, si ispira, componendole e rielaborandole, alle fonti precedenti che presentano, in maniera varia e stile diverso, la figura del Conte Vlad, ovvero Dracula.

Lo spettacolo percorre un sentiero che, partendo dalla mente del Conte Vlad, racconta le imprese, vere o presunte, di Dracula e attraversa, in maniera netta e distinta, tre epoche, per interrogarsi, infine, sui concetti universali di bene e male, cultura e religione, dimostrando l’eterna fratellanza tra ombra e luce.

La messa in scena di ieri era la prova di fine corso degli allievi del primo anno dell’Accademia TeatroSenzaTempo, di cui Mary Ferrara è direttore artistico.

Una prova molto interessante per questi giovani che aspirano a svolgere il mestiere di attore, tra cui è possibile già scorgere buone potenzialità.

Forte di un testo complesso, ma chiaramente espresso, e di una regia pulita che concentra l’attenzione sulla storia e sui personaggi senza inutili fronzoli, lo spettacolo ha beneficiato della presenza e della professionalità di Carlotta Sfolgori, qui aiuto regista e interprete di Lilith, Demone della Grotta e guida maligna, e Daniel de Rossi, che interpreta il Conte Vlad, con piglio a tratti visionario.

Il Dracula è un’interessante prova di fine anno da cui poter già capire il percorso formativo di questi giovani e la crescita personale differente per ognuno di loro.

Per la sua natura di saggio/spettacolo di fine anno, non è qui il caso di mettersi a fare una critica sui nei che possono aver caratterizzato alcune interpretazioni, cosa che ho già espresso personalmente a chi di dovere. Credo, piuttosto, che sia più giusto rendere merito a chi più ha spiccato, per doti, capacità ed espressività.

Lasciando fuori dal discorso Carlotta e Daniel, forti di una esperienza più matura, fra tutti è emerso Davide Fasano nei panni di Byron, scrittore e genio creativo: Davide concentra recitazione, espressività e movimento in un tutto unico, creando un personaggio di buon livello a tutto tondo. Il passo incerto (Byron è claudicante), la postura un po’ curva, non vacillano mai nemmeno nelle scene più concitate o rabbiose, denotando una grande concentrazione.

Molto brava Silvia Magazzù, Lucy, che ho avuto modo di apprezzare in un ruolo completamente diverso ne Il Diavolo Bianco: ha confermato presenza scenica, aderenza ai personaggi, ottima dizione, concentrazione e versatilità.

Buona prova anche per Anita Ivanova, Elizabeth, che dimostra buone potenzialità e buone basi su cui poter lavorare, nonostante una dizione a tratti stridente.

Altre interpretazioni interessanti sono state quelle di Mariella Rotondaro e Daniela di Salvo, a riprova che, anche con ruoli “minori” si può lasciare un segno.

Lascio agli insegnanti, poi, tutte le correzioni e indicazioni del caso, per loro come per il resto degli studenti che si sono impegnati in questo anno accademico e hanno sostenuto questo interessante spettacolo.

Una nota di merito va fatta per i bei costumi.

 

“IL DRACULA”

Testo e Regia: Antonio Nobili

con

Anita Ivanova, Federico Fiordigigli, Daniela Di Salvo, Marco Maradei, Chicco Sciacco, Francesco D’Ippolito, Andrea Palmieri, Andrea Vito De Luca, Mariella Rotondaro, Davide Fasano, Silvia Magazzù, Valerio Villa, Jessica Di Bernardi

Con la partecipazione di Carlotta Sfolgori nel ruolo del Demone della Grotta (Lilith)

E con l’amichevole partecipazione di Daniel De Rossi nel ruolo di VLAD III TEPES

 Crediti Aiuto regia: Carlotta Sfolgori – Assistente alla Regia: Davide Colnaghi –  Acrting Coach: Alfredo Troiano/Mary Ferrara – Coreografie: Dario Vasco Bandiera – Ufficio Stampa: MFP – Scenografia e Costumi: TsT Produzioni Spettacoli Teatrali – Luci: Riccardo Merlini

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