Il Condominio di Giulia

Cometa Off

7 novembre 2023

Il Condominio di Giulia è uno spettacolo che restituisce l’emozione e la soddisfazione di andare a teatro

Il Condominio di Giulia, scritto da Francesca Staasch e diretto da Riccardo Scarafoni, è uno spettacolo urgente e necessario, emozionante e coraggioso.

Giulia è una brillante autrice televisiva che, a causa di un ictus, si ritrova paralizzata in un letto di ospedale.

La sua condizione è gravissima e non consente recupero. Giulia, infatti, è stata colpita dalla sindrome locked-in o sindrome del chiavistello, una condizione nella quale il paziente è cosciente e sveglio, ma non può muoversi o comunicare a causa della completa paralisi di tutti i muscoli volontari del corpo.

Come fare i conti con una paralisi totale e con uno stato di coscienza che ogni giorno, ogni attimo, ogni momento ti rende consapevole della tua completa immobilità e incapacità di comunicare con l’esterno?

La testa di Giulia, unico “organo” sano rimasto, è agitata da emozioni contrastanti e pensieri vorticosi, confusi e rumorosi, come un condominio affollato.

Coscienza, Razionalità, Senso di Colpa, Speranza, Sistema Nervoso e Cuore, sono i condòmini di Giulia, che vivono e agiscono nella sua testa.

Saranno loro, tra scontri e confronti, a sostenere Giulia nel proprio viaggio attraverso la malattia e ad accompagnarla verso la decisione finale.

Il Condominio di Giulia

Oltre a loro, poi, altri personaggi vengono evocati, pur non comparendo mai in scena: Inconscio, che comunica con gli altri solo attraverso un telefono; Subconscio che manda segnali apparentemente incomprensibili e che Coscienza tenta disperatamente di interpretare con l’aiuto di Cuore; Distrazione, che non si sa che fine abbia fatto e manca a tutti; Il Signor Rimpianto e la Signora Rimorso, genitori di Senso di Colpa.

Tutti insieme popolano la testa di Giulia, animano e scatenano i suoi pensieri e tutti insieme e cercheranno di aiutare Giulia, scuoterla, animarla, rassicurarla, standole vicino fino alla fine.

Il Condominio di Giulia è uno spettacolo eccellente ed emozionante che  riesce a ricostruire in chiave ironica, brillante, a tratti divertente, i percorsi mentali ed emotivi che conducono ad una presa di coscienza definitiva.

Uno di quegli spettacoli che restituiscono l’emozione, il piacere e la soddisfazione di andare a teatro.

Il testo di Francesca Staasch è originale e affronta con lucidità, agilità e asciuttezza una questione profondamente drammatica e attuale quale quella della eutanasia, che non  comporta “solo” la dolorosissima e personale scelta tra vivere o morire, già di per sé drammatica e angosciante, ma  anche una serie di considerazioni sulle condizioni, sui sentimenti, sulle emozioni, sul dolore non solo della persona direttamente interessata, ma anche di chi le sta intorno. 

È questo che riesce a fare il testo Francesca Staasch, presentare la drammaticità della malattia e l’angoscia data dalla consapevolezza di essere intrappolati nel proprio corpo attraverso letteralmente gli occhi del soggetto malato e la rappresentazione del suo mondo prima di tutto interiore, fatto di voci e sentimenti contrastanti, e poi del mondo esterno che si muove nel suo limitato campo visivo, riuscendo anche ad evocare con fermezza e chiarezza il dolore, la sofferenza, la disperazione e l’impotenza delle persone che gli sono intorno.

Nel passare dei giorni che diventano settimane, mesi, anni, l’angoscia sale lenta, progressiva e inesorabile, ma si accompagna ad una presa di consapevolezza drammatica, ma necessaria, sollevando riflessioni profonde scomode e personali.

Così, i personaggi che popolano il condominio di Giulia, non solo accompagnano lei nel suo percorso di consapevolezza e scelta, ma prendono per mano anche lo spettatore che si ritrova a fare i conti con se stesso, rivivendo situazioni analoghe o sviluppando considerazioni a cui mai aveva pensato prima.

Nonostante tutto questo, lo spettacolo non è cupo, anzi, regala anche momenti di divertimento, progredendo, però, inevitabilmente, con decisione, ma anche con delicatezza, verso la soluzione finale.

Il Condominio di Giulia

Fabiana Bruno (Speranza), Ughetta D’Onorascenzo (Cuore), Gabriele Linari (Razionalità), Veruska Rossi (Coscienza), Fabrizio Sabatucci (Senso di Colpa) e lo stesso Riccardo Scarafoni (Sistema Nervoso) sono i bravissimi protagonisti che danno vita ai personaggi che popolano la mente di Giulia.

Perfetti nelle loro caratterizzazioni, riescono a restituire un ventaglio di emozioni contrastanti tra loro, dando allo spettacolo dinamicità e colore, inseriti in un flusso di coscienza dinamico in un crescendo di emozioni sempre più drammatiche.

La regia di Riccardo Scarafoni è asciutta e procede agile e tagliente come gli eventi della vita, mantenendo, nonostante lo scenario immaginifico, una potente aderenza alla realtà.

Anche la scenografia e i costumi sono pensati con rigorosa attenzione al mondo interiore di Giulia.

Le scene di Emanuele Cignitti riproducono la dimensione interna di Giulia, rifugiatasi nella sua stanza dei giochi di quando era bambina. La occupano tre letti a castello su cui trovano posto i sei personaggi inizialmente sdraiati opposti due a due; un tavolinetto col telefono e una poltroncina davanti e un baule che racchiude i ricordi rimossi.

Il pavimento è ricoperto da un enorme tappeto di erba sintetica rosa fucsia .

Nei costumi, tutti rigorosamente bianchi, di Lisa Sorone, ritroviamo elementi caratterizzanti ogni personaggio: Coscienza, per il suo coraggio, richiama a Lady Oscar; Sistema Nervoso, che governa tutto il corpo, è in tenuta da arti marziali; Cuore è una Madonna anni ’80; Razionalità sembra un analista; Senso di Colpa è vestito da Papa; Speranza indossa un ampio vestito che la fa apparire un posposta e un po’ bambola.

Anche le musiche, infine, sono pensate per innestarsi sull’impianto narrativo.

Riccardo Scarafoni e Veruska Rossi non sono nuovi a spettacoli così impegnati e che affrontano tematiche etiche e sociali fondamentali (basta vedere i link alle recensioni dei vari spettacoli sparsi nel testo) e verso di loro non si può che provare un senso di gratitudine, non solo per il coraggio con cui suscitano riflessioni scomode, ma anche per il modo sempre delicato, garbato ed elegante e la sensibilità artistica e umana con cui lo fanno.

IL CONDOMINIO DI GIULIA

di Francesca Staasch

Regia di Riccardo Scarafoni

con : Fabiana Bruno, Ughetta D’Onorascenzo, Gabriele Linari, Veruska Rossi, Fabrizio Sabatucci e Riccardo Scarafoni

Costumi : Lisa Sorone – Sarta : Sara Iacobini – Scene : Emanuela Cignitti – Luci : Giacomo Cursi – Aiuto Scenografia : Francesca Meloni – Ufficio Stampa : Claudia Ragno – Foto e Locandina : Patrizio Cocco – Assistente di Produzione : Martina Polizzi – Assistente Regia : Daniele Felici– Regista Assistente : Leonarda Imbornone – Aiuto Regia : Veruska Rossi

Le Voci : INCONSCIO : Cinzia De Carolis – GIORGIO : Francesco Venditti – DOTTORESSA : Cinzia Villari

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