Teatro de’ Servi
23 dicembre 2017
Al Teatro de’ Servi si gioca e si ride tantissimo con il noir hitchcockiano I 39 scalini, spettacolo firmato da Patrick Barlow, tratto dal romanzo di John Buchand, che a Londra è rimasto in scena per dieci anni riscuotendo enorme successo.
La versione in scena al De’ Servi è curata da Leonardo Buttaroni (Premio Cerami 2016 per la categoria “Miglior Spettacolo”) e accosta al tradizionale humour inglese, esilaranti nuove trovate più vicine al gusto italiano senza snaturare l’originale.
I 39 scalini nella versione di Barlow e, quindi, anche in questa, è una black comedy divertentissima che unisce noir e spy story ad una demenzialità intelligente e scoppiettante e ad una comicità a tratti grottesca.
Quattro attori, Alessandro Di Somma, Yaser Mohamed, Diego Migeni e Marco Zordan interpretano una lunga serie di personaggi a dir poco stravaganti, esasperandone comicamente atteggiamenti e caratterizzazioni sia fisiche che vocali, portando lo spettatore in un mondo fantastico e genialmente caotico.
Il protagonista Richard Hannay è un uomo d’affari la cui vita sarà sconvolta da un incontro occasionale dagli incredibili risvolti. Per sventare un complotto internazionale verrà coinvolto in un intricato viaggio attraverso la Gran Bretagna alla ricerca dell’organizzazione I 39 scalini durante il quale si imbatterà in spie, poliziotti e personaggi di ogni tipo a dir poco sopra le righe.
Lo spettacolo è una corsa vertiginosa, dal ritmo sempre serrato, tra fughe, travestimenti, incontri incredibili, mantenendo però sempre la tensione di un giallo, sebbene un po’ anomalo.
Gli attori in scena dimostrano grandissimo affiatamento e tanta resistenza, continuamente in movimento, se non di corsa, non solo per interpretare i numerosi personaggi coinvolti, ma anche nel dare vita, in maniera geniale, ai diversi oggetti di scena, che ogni volta vengono usati in maniera diversa.
I 39 scalini è una black comedy, ma anche un gioco: si esprime esattamente come i giochi dei bambini in cui la fantasia trasforma un oggetto in qualcosa di altro e assolutamente lontano dalla sua funzione primaria.
Vediamo così velocemente semplici oggetti di scena prendere vita e diventare ogni volta altro: bauli, relle appendiabiti, scale, poltrone, singolari copricapo, manipolati dalla fantasia e dalla bravura di questi attori, diventano ogni volta un ponte, un aeroplano, un’automobile, e l’interno, meravigliosamente rappresentato, di un treno, vagoni, compartimenti e porte comprese; una singola porta di legno consente di accedere ad un’infinità di ambienti diversi che riusciamo a vedere solo con la fantasia e l’ausilio dei suoni.
I 39 scalini si basa su di una comicità intelligente e sottile e si regge sul ritmo che gli attori riescono a mantenere in scena tutto il tempo, interpretando da grandi i giochi dei bambini che dal nulla sanno creare storie e con pochi oggetti immagini che fanno volare la fantasia.
A questo vanno aggiunte le diverse cadenze che adottano per caratterizzare ogni personaggio lungo il viaggio che per la Gran Bretagna porterà a scoprire chi è l’organizzazione chiamata I 39 scalini.
Uno spettacolo diverso, davvero divertente, ricco di citazioni e rimandi alla cinematografia e a certa comicità un po’ perduta.
GLICINE PRODUZIONI
presenta
uno spettacolo di Cattive Compagnie
I 39 SCALINI
dal film di Alfred Hitchcock
di John Buchan adattamento di Patrick Barlow
regia di Leonardo Buttaroni
aiuto regia Gioele Rotini
con Alessandro Di Somma, Diego Migeni, Yaser Mohamed, Marco Zordan.
scene Paolo Carbone
disegno luci Pietro Frascaro
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