gigi, si voi dormite

Una passeggiata nella tradizione romana. Teatro Cyrano, 5 maggio 2018

gigi, si voi dormite

Gigi, si voi dormite è uno splendido omaggio a Roma, ad una Roma nascosta, ma viva nel ricordo dei nostri genitori e dei nostri nonni e ad una Roma perduta, che oggi ha ceduto il passo alle multisala e ai centri commerciali.

Eppure è una Roma ancora viva, una città che pulsa attraverso un linguaggio che, pur nel suo mutare, esprime ancora quella veracità romana, e attraverso le tradizioni di cui, fortunatamente, resta ancora eco.

La canzone romana è una di queste tradizioni che resistono al tempo che passa e ai gusti che cambiano e sa esprimere ancora con la stessa forza, con la stessa vivezza una genuinità rara. Soprattutto, sa raccontare storie. Sì, perché la canzone romana o romanesca, che dir si voglia, è voce del popolo che racconta la propria storia, declamando amori o denunciando soprusi e ingiustizie e possiede una spiccata capacità di rappresentare immagini.

Gigi, si voi dormite, spettacolo scritto da Lavinia Fiorani e Federica Polenta, diretto dalla stessa Fiorani, che è anche protagonista insieme ad Andrea Verticchio, racchiude la bellezza delle canzoni romanesche ed esprime questo loro carattere narrativo.

Lo spettacolo non è una semplice occasione per “cantare ‘na canzone”, ma ha un bel testo, che racconta una storia, inanellando una dietro l’altra alcune delle canzoni più rappresentative della tradizione romana. Testo e canzoni si fondono, sono l’uno il prolungamento delle altre: la storia si fa canzone e questa racconta una storia.

Siamo nel secondo dopoguerra: Gigi, un giovane curioso e appassionato della propria città, sta conducendo una ricerca su Roma; Ninetta, è un’affascinante e irriverente donna che dice di essere nata nel 1859. I due vagheranno per Roma alla ricerca dei luoghi in cui Ninetta ha vissuto, o forse vive ancora. Attraverso una passeggiata per la città, i due visiteranno posti che agli occhi di Ninetta appaiono diversi. Durante questo viaggio nella città eterna Ninetta racconterà la propria Roma e la propria storia attraverso canzoni divertenti e appassionate, ricordando figure appartenenti alla tradizione romana.

Gigi, si voi dormite è uno spettacolo bello ed emozionante con protagonista la bravissima Lavinia Fiorani, artista dalla carica esplosiva, sempre energica e sorridente. Con lei sul palco Andrea Verticchio nei panni del giovane, timido e inesperto in affari di cuore Gigi. Ad accompagnare i due ragazzi, la presenza sul palco de l’Orchestra de La RomAntica, composta da Gabriele Raimo alla fisarmonica, Leonardo D’Angelo alla batteria, Stefano Acqua alla chitarra.

Lo spettacolo, pur nella semplicità della sua rappresentazione, con una scenografia essenziale dove domina la proiezione di foto di una Roma che fu, riesce a trasmettere un senso di allegria e, allo stesso tempo, dolce nostalgia per i tempi che sono andati, riuscendo a raccontare una storia che emoziona.

Soprattutto, è evidente non solo la passione profusa dalle due autrici, ma anche la preparazione con la quale le stesse si sono avvicinate a questo progetto: Lavinia Fiorani, infatti, già da tempo porta in giro la musica romana con La RomAntica, mentre Federica Polenta è laureata in Storia dell’Arte e ha dimostrato un vivo interesse per la storia di Roma anche prendendo parte al progetto di valorizzazione del cimitero monumentale del Verano di Roma, con un ciclo di visite guidate alla scoperta della storia della città nel XIX secolo.

Non solo, quindi, passione e cuore, ma anche cognizione e consapevolezza.

Lo spettacolo, poi, racchiude molti riferimenti al grande Luigi Magni, regista, sceneggiatore e scrittore italiano che ha legato il proprio nome a film ambientati nella Roma Papalina e risorgimentale senza mai rinunciare al linguaggio romano

gigi, si voi dormite gigi, si voi dormite

Gigi, si voi dormite

scritto da Lavinia Fiorani e Federica Polenta

regia di Lavinia Fiorani

ron Lavinia Fiorani e Andrea Verticchio

con l’Orchestra dal vivo de la RomAntica:Gabriele Raimo alla fisarmonica, Leonardo D’Angelo alla batteria, Stefano Acqua alla chitarra

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