52ma edizione

7 luglio – 19 agosto 2018

Comunicato stampa

 

Un cartellone da record, con tredici spettacoli teatrali, dieci dei quali proposti in “prima nazionale”, e un Premio Veretium che, alla 48^ edizione, viene per la prima volta eccezionalmente assegnato “alla memoria” a Luigi De Filippo, ultimo erede della celebre dinastia di attori: il programma del 52° Festival di Borgio Verezzi (Savona) è stato presentato questa mattina a Roma, presso la filiale della Banca Passadore di Genova, che da anni ormai ospita la tradizionale conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Consigliere Delegato al Teatro Maddalena Pizzonia, il Direttore Artistico Stefano Delfino e un folto gruppo di protagonisti della rassegna estiva (7 luglio – 19 agosto).

Tra questi, sono intervenuti gli attori Teresa Federico, Valentina Ruggeri, Francesca Nerozzi (Trio Ladyvette), Pino Quartullo, Rosario Coppolino, Paola Quattrini, Giuseppe Pambieri, Gaia De Laurentiis, Maximilian Nisi, Milena Vukotic, Miriam Mesturino, Max Pisu, Gianni Ferreri, Nicola Pistoia, Danilo Brugia, Debora Caprioglio, Giovanna Ralli, Fabrizio Vona; i registi Massimiliano Vado, Guglielmo Ferro, Patrick Rossi Gastaldi, Arturo Cirillo, Stefano Artissunch, Marcello Cotugno, Francesco Branchetti, Diego Ruiz, Giancarlo Fares; e i produttori Marioletta Bideri, Geppi Liguoro, Alessandro Longobardi, Livia Amabilino, Danila Celani. Presente anche la signora Laura Tibaldi, vedova di Luigi De Filippo, e Carolina, figlia del Maestro.

Spiega il direttore artistico Stefano Delfino: “È un Festival ricco di temi, di titoli e di nomi importanti, secondo consuetudine con una prevalenza delle commedie sui drammi e, in qualche caso, anche con forti contaminazioni musicali. Il cartellone, ancora una volta all’insegna del rinnovamento nella tradizione, con testi contemporanei, spesso inediti o stranieri, ma senza trascurare i classici, conferma la caratteristica del Festival, quella di essere una vetrina di novità per la stagione invernale. Oltre alla sede storica di piazza Sant’Agostino, sarà coinvolta anche la suggestiva “location” delle Grotte di Borgio Verezzi, preziosa risorsa naturale e turistica del territorio comunale, nella quale si svolgeranno due eventi speciali”.

Diverse, e in qualche caso di grande attualità, le tematiche affrontate, alcune delle quali serie e impegnative, ma trattate con leggerezza: la deontologia giornalistica contro l’arroganza della politica in Squalificati, la spregiudicatezza dello show business in Non si uccidono così anche i cavalli?, le problematiche della terza età in Autunno di fuoco e Quartet, la ricerca dell’Assoluto in Moby Dick, la crisi di identità ne Il fu Mattia Pascal, l’amore ossessivo nel La scuola delle mogli, la condizione dei nuovi single in Casalinghi disperati, la faticosa ma divertente conquista del successo in Le dive dello swing e Debora’s love, il corteggiamento uomo-donna e viceversa in Alle 5 da me, il progressivo superamento dell’incomunicabilità tra maschio e femmina in Il diario di Adamo ed Eva.

Un cenno ai premi. Per dare particolare risalto al Premio Veretium, attribuito ogni anno all’amore o all’attrice che, nella precedente stagione teatrale, “si sia particolarmente distinto per impegno di testo e capacità di interpretazione”, il Comune di Borgio Verezzi e la direzione artistica del Festival, di concerto con il presidente della Giuria dei critici, Giulio Baffi, hanno deciso di assegnarlo, in via del tutto eccezionale, a Luigi De Filippo, per ricordare questo grande personaggio, che più volte è stato protagonista a Borgio Verezzi. Inoltre, dopo qualche anno di assenza, ritornerà anche il Premio destinato al miglior attore o attrice non protagonista degli spettacoli del 52° Festival, a giudizio degli spettatori della rassegna.

Di seguito il programma completo e le info per l’acquisto dei biglietti.

 

sabato 7 luglio – Anteprima al Festival

Le dive dello Swing

di Teresa Federico, Valentina Ruggeri, Federica Nerozzi, Giorgio Prosperi, Massimiliano Vado, Lillo Petrolo

direzione musicale Roberto Gori

regia  Massimiliano Vado

 

giovedì 12, venerdì 13, sabato14  luglio – Prima nazionale

Il fu Mattia Pascal

di Luigi Pirandello

con Pino Quartullo e con Giovanni Maria Briganti, Rosario Coppolino, Adriano Giraldi, Diana Höbel e Marzia Postogna

regia Guglielmo Ferro

 

domenica 15  luglio – Evento speciale

La leggenda di Moby Dick

testo di Igor Chierici

con Igor Chierici, Luca Cicolella e i  musicisti: Federica Magliano, Giacomo Biagi, Mirco Taddei, Stefano Parisi, Chiara Parisi, Giulio Venturini, Laura Bertolino, Giustino Caiazzo

regia Igor Chierici e Luca Cicolella

 

mercoledì 18 , giovedì 19, venerdì 20  luglio – Prima nazionale

Quartet

di Ronald Harwood

con (in ordine alfabetico) Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni, Paola Quattrini, Giovanna Ralli

regia Patrick Rossi Gastaldi

 

domenica 22 luglio – Prima nazionale

La scuola delle mogli

di  Molière

con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio, Marta Pizzigallo, Giacomo Vigentini

regia Arturo Cirillo

 

martedì 24 luglio – Prima nazionale

Il diario di Adamo ed Eva

di Mark Twain

con Barbara De Rossi e Francesco Branchetti

Regia Francesco Branchetti

venerdì 27, sabato 28, domenica 29 luglio  – Prima nazionale

Squalificati

di Pere Riera

con Stefania Rocca e con Andrea De Goyzueta, Fabrizio Vona

Regia Luciano Melchionna

 

mercoledì 1, giovedì 2 agosto – Prima nazionale

Un autunno di fuoco

di Eric Coble

con Milena Vukotic e Maximilian Nisi

Regia Marcello Cotugno

 

 

sabato 4 agosto – Evento speciale nelle Grotte di Borgio Verezzi

Debora’s Love

di Debora Caprioglio e Francesco Branchetti

con Debora Caprioglio

regia Francesco Branchetti

 

domenica 5, lunedì 6, martedì 7  agosto – Prima nazionale

Alle 5 da me

di Pierre Chesnot

con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero

Regia  Stefano Artissunch

venerdì 10, sabato 11  agosto – Prima nazionale

Casalinghi disperati

di Cinzia Berni e Guido Polito

con  Nicola Pistoia, Gianni Ferreri, Max Pisu, Danilo Brugia

Regia  Diego Ruiz

 

Domenica 12, lunedì 13, martedì 14 e giovedì 16 agosto – Prima Nazionale

Evento speciale nelle Grotte di Borgio Verezzi

Purgatorio

Spettacolo itinerante sui brani della ‘Comedìa’ di Dante Alighieri

con gli attori della Compagnia Teatrale ‘Uno Sguardo dal Palcoscenico’ e la partecipazione straordinaria di Miriam Mesturino, Manuel Signorelli, Davide Diamanti

regia di Silvio Eiraldi

 

Sabato 18, domenica 19  agosto – Prima nazionale

Non si uccidono così anche i cavalli?

tratto dall’omonimo romanzo di Horace McCoy

Traduzione Giorgio Mariuzzo – Adattamento Giancarlo Fares

con Giuseppe Zeno e con Sara Valerio, un cast di 14 attori e una band di musica dal vivo regia di Giancarlo Fares


UFFICIO FESTIVAL TEATRALE – BIGLIETTERIA

Viale C. Colombo, 47 – Borgio Verezzi (SV) – 019.610167 –  biglietteria@comuneborgioverezzi.it

 

VENDITA E PREVENDITA BIGLIETTI

Primo giorno di apertura:  venerdì 22 giugno con orario  8.30 – 13.00  e  14.30 – 18.30

Apertura dal  23 giugno al 6 luglio: da lunedì a sabato  con orario 10.30 – 13.00  e 16.30 – 18.30

Dal 7  luglio aperto anche domenica con lo stesso orario (chiuso il 15 agosto)

I biglietti sono acquistabili anche nei giorni e nei luoghi in cui si svolgono gli spettacoli a partire dalle ore 20.30 e fino alle ore 21.45.

 

PREZZI BIGLIETTI E ABBONAMENTI 

Primo settore (file fino alla P compresa): Intero € 29 – Ridotto € 26 (over 65/under 25)

Secondo settore (file dalla Q alla Y): Intero € 25 – Ridotto € 23 (over 65/under 25)

Ridottissimo € 15 (ragazzi fino a 11 anni) – Muretti € 24 senza distinzione di settore

Abbonamento a otto spettacoli:  costo € 184 (l’abbonamento è valido per le seguenti serate:

7 – 12 – 15 – 18 – 22 – 27 luglio –  1 e 5 agosto)

Eventi Speciali nelle Grotte di Borgio:

Debora’s Love: intero € 18, ridotto € 15 (over 65/under 25)

Purgatorio: ingresso unico € 15

 MODALITA’ DI PAGAMENTO

  • in biglietteria e al botteghino: Contanti, Pagobancomat, Assegno Circolare
  • a distanza: on line, con carta di credito sul sito festivalverezzi.it oppure bonifico su c/c bancario

 

SERVIZIO DI BUS NAVETTA

In ogni sera di spettacolo in Piazza S. Agostino è attivo un  servizio navetta al costo di 1 euro a tratta.

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NOTE AL PROGRAMMA

 

sabato 7 luglio – Anteprima festival

Le dive dello Swing

di Teresa Federico, Valentina Ruggeri, Federica Nerozzi, Giorgio Prosperi, Massimiliano Vado, Lillo Petrolo

direzione musicale Roberto Gori

regia  Massimiliano Vado

Nella Torino degli anni ’30, tre giovani sorelle imparano il napoletano per entrare nelle grazie della musica melodica italiana e raggiungere finalmente la celebrità.  Le tre ragazze si troveranno ad affrontare incontri difficili e situazioni surreali. In un’atmosfera a tratti esaltante e a tratti malinconica lo spettacolo attraverserà continui colpi di scena fino a scardinare completamente tutti i presupposti iniziali, passando dalla drammaticità, all’ironia, alla comicità.

 

giovedì 12, venerdì 13, sabato14  luglio – Prima nazionale

Il fu Mattia Pascal

di Luigi Pirandello

con Pino Quartullo e con Giovanni Maria Briganti, Rosario Coppolino, Adriano Giraldi, Diana Höbel e Marzia Postogna

regia Guglielmo Ferro

 Mattia Pascal vive a Miragno, immaginario paese ligure: sentendosi prigioniero di una vita noiosa, di un lavoro non appagante e di una moglie imposta, decide di fuggire a Montecarlo, dove vince alla roulette una cospicua somma. Per caso legge su un giornale della sua presunta morte: è l’occasione per cambiare vita, per sfuggire alle miserie e alle insoddisfazioni che lo affliggono creando una nuova e immaginaria identità…

 

domenica 15  luglio – Evento speciale

La leggenda di Moby Dick

testo di Igor Chierici

con Igor Chierici, Luca Cicolella e i  musicisti: Federica Magliano, Giacomo Biagi, Mirco Taddei, Stefano Parisi, Chiara Parisi, Giulio Venturini, Laura Bertolino, Giustino Caiazzo

regia Igor Chierici e Luca Cicolella

L’ossessiva caccia alla feroce balena bianca, condotta dal capitano Achab, condurrà tutto l’equipaggio del Pequod per i mari di tutto il mondo ai ritmi dei tamburi giapponesi Taiko e con le dolci sonorità di arpa e violoncello… affidando a Ismaele, Igor Chierici, protagonista in scena e a Queequeg, Luca Cicolella, la narrazione dell’incredibile viaggio.

 

mercoledì 18 , giovedì 19, venerdì 20  luglio – Prima nazionale

Quartet

di Ronald Harwood

con (in ordine alfabetico) Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni, Paola Quattrini, Giovanna Ralli

regia Patrick Rossi Gastaldi

Quattro grandi interpreti d’opera, famosi, energici, irascibili e insieme divertenti, vivono ospiti in una casa di riposo. Viene loro offerto di rappresentare per un galà il loro cavallo di battaglia, il noto quartetto del Rigoletto di Verdi “Bella figlia dell’amor”: tra rivelazioni, confessioni, invenzioni ed il classico coup de théâtre, i quattro troveranno il modo non solo di tornare alle scene, ma di far ascoltare le loro voci, riscoprendosi giovani e gloriosi come un tempo.

 

domenica 22 luglio – Prima nazionale

La scuola delle mogli

di  Molière

con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio, Marta Pizzigallo, Giacomo Vigentini

regia Arturo Cirillo

“La scuola delle mogli” è una commedia sapiente e di sorprendente maturità: vi si respira un’amarezza ed una modernità come solo negli ultimi testi Molière riuscirà a trovare. Vi è la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare. Il tutto avviene in un piccolo mondo con pochi personaggi. Una commedia alla Plauto che nasconde uno dei testi più moderni, contraddittori ed inquieti sul desiderio e sull’amore.

 

martedì 24 luglio – Prima nazionale

Il diario di Adamo ed Eva

di Mark Twain

con Barbara De Rossi e Francesco Branchetti

Regia Francesco Branchetti

 Mark Twain, attingendo al mito della Creazione narra come siano andate le cose tra l’uomo e la donna, in chiave ironica e umoristica ma anche fiabesca e romantica, e come sia nata l’attrazione tra i due sessi. Adamo, un uomo rude e facilmente irascibile si ritrova un bel giorno a dover fare i conti con questa nuova strana bizzarra creatura, Eva, che lo segue imperterrita e incuriosita….

 

venerdì 27, sabato 28, domenica 29 luglio  – Prima nazionale

Squalificati

di Pere Riera

con Stefania Rocca e con Andrea De Goyzueta, Fabrizio Vona

Regia Luciano Melchionna

 

La giornalista più prestigiosa del paese affronta l’intervista più difficile della sua carriera: un faccia a faccia con il Presidente del governo, presumibilmente coinvolto in un crimine aberrante. L’astuto segretario stampa del Presidente farà tutto il possibile per convincere l’intervistatrice a dubitare di se stessa, prima di tutto. Il pubblico riuscirà a conoscere la verità? Un gioco raffinato, una partita a scacchi tra re, cavaliere e torre avversaria, con accuse di molestie, ambiguità, rovesciamento di dinamiche e ruoli, ricatti e amletiche scelte tra carriera e famiglia.

 

mercoledì 1, giovedì 2 agosto – Prima nazionale

Un autunno di fuoco

di Eric Coble

con Milena Vukotic e Maximilian Nisi

Regia Marcello Cotugno

 

Una donna anziana barricata in casa e un intruso che si infila dalla finestra: così inizia questa commedia dolce e graffiante sui delicati e spesso esplosivi rapporti tra madri e figli. Ma Alessandra non è una vecchietta indifesa, bensì un’artista quasi ottantenne che si chiude in casa minacciando di dar fuoco a tutto piuttosto che finire in una casa di riposo. Sarà Chris, il più giovane dei tre figli, a dover convincere Alessandra a lasciare l’alloggio, mentre le prime bombe emotive iniziano a detonare.

 

sabato 4 agosto – Evento speciale nelle Grotte di Borgio Verezzi

Debora’s Love

di Debora Caprioglio e Francesco Branchetti

con Debora Caprioglio

regia Francesco Branchetti

 

Debora Caprioglio ripercorre  la sua vita di attrice in un viaggio brioso e divertente, tra racconti, motti, proverbi veneziani e non, si svela con una sincerità a tratti stupefacente. Dall’infanzia ai suoi esordi fino al successo, tra grandi incontri ed episodi divertentissimi si snoda questo monologo pieno di ironia in cui l’attrice regala al pubblico un pò di sé, ma soprattutto tanto divertimento e risate.

 

domenica 5, lunedì 6, martedì 7  agosto – Prima nazionale

Alle 5 da me

di Pierre Chesnot

con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero

Regia  Stefano Artissunch

Commedia esilarante che racconta i disastrosi incontri sentimentali di un uomo in cerca di stabilità affettiva e di una donna ossessionata dal desiderio di maternità. Protagonisti cinque donne che corteggiano un uomo e cinque uomini che corteggiano una donna. Come spesso capita nella vita, quando si vuol incontrare qualcuno alla svelta, si diventa poco selettivi: così, i due protagonisti finiscono per trovarsi ad accogliere in casa personaggi davvero singolari e a tratti paradossali, attraversando un vero e proprio percorso ad ostacoli che li porterà a cimentarsi con grande maestria nelle più svariate interpretazioni e dimostrando ognuno le proprie straordinarie capacità attoriali.

 

venerdì 10, sabato 11  agosto – Prima nazionale

Casalinghi disperati

di Cinzia Berni e Guido Polito

con  Nicola Pistoia, Gianni Ferreri, Max Pisu, Danilo Brugia

Regia  Diego Ruiz

 Chi l’ha detto che gli uomini senza le mogli non riescono a cavarsela? Quattro uomini, separati e piuttosto al verde, si dividono un appartamento districandosi tra faccende domestiche, spese al supermercato e una difficile convivenza. I quattro casalinghi disperati potrebbero anche riuscire a trovare un equilibrio, se non fosse per il rapporto con le rispettive ex mogli che comunque continua a condizionare le loro vite: perché “si arriva a odiare una persona solo se l’hai tanto amata, se non la odi è perché non te ne è mai importato niente!”. Una commedia frizzante e coinvolgente, un ritratto divertente e scanzonato di una realtà sociale più volte agli onori della cronaca.

 

Domenica 12, lunedì 13, martedì 14 e giovedì 16 agosto – Prima Nazionale

Evento speciale nelle Grotte di Borgio Verezzi

Purgatorio

Spettacolo itinerante sui brani della ‘Comedìa’ di Dante Alighieri

con gli attori della Compagnia Teatrale ‘Uno Sguardo dal Palcoscenico’ e la partecipazione straordinaria di Miriam Mesturino, Manuel Signorelli, Davide Diamanti

regia di Silvio Eiraldi

 

Dopo il successo ottenuto la scorsa estate dall’Inferno, il progetto Divina Commedia, rappresentata in forma itinerante per gruppi di spettatori nelle Grotte di Borgio Verezzi, prosegue con il Purgatorio: tra stalattiti e stalagmiti, nella fiabesca e colorata cornice del sottosuolo, gli spettatori incontreranno i personaggi citati da Dante nella cantica. 

Sabato 18, domenica 19  agosto – Prima nazionale

Non si uccidono così anche i cavalli?

tratto dall’omonimo romanzo di Horace McCoy

Traduzione Giorgio Mariuzzo – Adattamento Giancarlo Fares

con Giuseppe Zeno e con Sara Valerio, un cast di 14 attori e una band di musica dal vivo regia di Giancarlo Fares

 

Tante coppie di ogni genere, emblema di un’umanità variegata, disperata, grottesca ed ironica, si iscrivono ad un’infinita maratona di ballo. In cambio di vitto e alloggio devono ballare senza fermarsi mai, notte e giorno, per giorni e giorni. Il presentatore della maratona, mattatore indiscusso, muove i fili di uno show crudele ed emozionante. Le coppie raccolgono tutte le energie nella speranza di cambiare il proprio destino. Con ironia e leggerezza si racconta lo strano mondo dello show in cui tutto è necessario ad innalzare l’audience in uno spettacolo che, con il numeroso cast e le dirompenti coreografie non mancherà di divertire, emozionare e coinvolgere il pubblico.

 

 

sabato 7 luglio 2018 – Piazza S. Agostino ore 21.30

ANTEPRIMA AL FESTIVAL

Le Dyvette e Bis Tremila srl

presentano

LE DIVE DELLO SWING

di Teresa Federico, Valentina Ruggeri, Federica Nerozzi, Giorgio Prosperi, Massimiliano Vado, Lillo Petrolo

con

LE DYVETTE:

Teresa Federico, Valentina Ruggeri, Federica Nerozzi

regia  Massimiliano Vado

musiche e direzione musicale Roberto Gori

supervisione artistica Lillo Petrolo

“La presenza di una linea registica nello sviluppo di uno spettacolo musicale non è mai un dato scontato, anzi spesso si sottovaluta il bisogno attenzionale di cui necessita una creatura scenica così complessa. Le necessità prime sono di tipo strutturale, sia perché le tre interpreti meritano un palco adatto alle loro potenzialità, che perché tradizionalmente ci si è non poco adagiati sugli stilemi esteri, che per il pubblico italiano risultano vagamente ostili e algidi. In questo spettacolo, perciò, si fondono, consapevolmente, numerose energie potenziali e più possibilità espressive, convivono teatralmente musica e comicità, racconto storico e attualità di mestiere, più possibilità canore e profonda introspezione: nasce come un racconto scenico, sviluppato da Giorgio Serafini Prosperi, sul famoso Trio Lescano, la cui storia non è altrettanto famosa e le cui difficoltà iniziali fanno da specchio a quelle delle attrici in scena, e subisce un primo ribaltamento quando si scopre che il testo/pretesto non è che il sintomatico tentativo, sotto forma di audizione, di sdoganare se stesse e la propria idea di realizzazione. Si prosegue con racconti che riguardano possibili fidanzati, mai totalmente giusti o adatti, e primi tentativi di affiatamento, durante le feste di paese, i litigi, le piccole imprese, per poi scivolare nel più classico dei finali lieti. non è una storia ma il paradigma delle storie. La tentazione del poutpourri è del tutto vanificata dall’accavallarsi immediato di dialoghi e canzoni, imitando più la tradizione gaberiana che quella americana, e l’alternarsi di stili canori anche antitetici annienta persino il paragone facilissimo con le Lescano, proposto e poi distrutto, innalzato e infine dileggiato, rispondendo all’antica legge per la quale in teatro non si copia ma, alla fine, tutto è sempre diverso da tutto pur essendone l’imitazione. Per disegnare la parabola che porta tre attrici a diventare le Dive dello Swing ci si affida all’elasticità icastica di Teresa Federico, Valentina Ruggeri e Francesca Nerozzi, puntando senza limiti, sulla loro duttilità, e facendole accompagnare dalla sempre presente tessitura musicale di Roberto Gori al pianoforte. il mio lavoro è stato quello di renderli sublimi, svelti, perfetti, come lo swing.”

                                                                                                                              Massimiliano Vado

 

“Scrivere musica per Ladyvette vuol dire sfidare 3 talenti straordinari, capaci di interpretare la comicità in ogni sul sfaccettatura senza mortificare la tecnica del canto armonizzato a tre voce.”

                                                                                                                              Roberto Gori

 

“Il senso di questo spettacolo è risate e musica, Ladyvette sono tre attrici con il talento e i tempi comici adatti ad un format di questo genere, come in Italia se ne vedono pochi”

Lillo Petrolo

 

 

giovedì 12, venerdì 13, sabato 14  luglio 2018

Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Arca Azzurra Teatro

La Contrada Teatro Stabile di Trieste

ABC Produzioni

presentano

IL FU MATTIA PASCAL

di Luigi Pirandello

con

Pino Quartullo

e con

Giovanni Maria Briganti, Rosario Coppolino,

Adriano Giraldi, Diana Höbel e Marzia Postogna 

 

regia di GUGLIELMO FERRO

PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO

Mattia Pascal vive a Miragno, immaginario paese della Liguria. Il padre, intraprendente  mercante, ha lasciato alla famiglia una discreta eredità, che presto va in fumo per i disonesti maneggi dell’amministratore, Batta Malagna. Per vendicarsi, Mattia ne compromette la nipote Romilda, che però poi è costretto a sposare, ritrovandosi anche a convivere con la suocera, che lo disprezza. La vita familiare è un inferno, umiliante il modesto impiego nella Biblioteca Boccamazza. Mattia decide allora di fuggire per tentare una vita diversa.

A Montecarlo, dove vince alla roulette un’enorme somma di denaro, legge per caso su un giornale della sua presunta morte. Ha finalmente la possibilità di cambiare vita. Col nome di Adriano Meis comincia a viaggiare, poi si stabilisce a Roma come pensionante in casa del signor Paleari. S’innamora della figlia di lui Adriana e vorrebbe proteggerla dalle mire del losco cognato Terenzio. Ma si accorge che la nuova identità fittizia non gli consente di sposarsi, né di denunciare Terenzio, perché Adriano Meis per l’anagrafe non esiste. Architetta allora un finto suicidio per poter riprendere la vera identità. Tornato a Miragno dopo due anni nessuno lo riconosce e la moglie è ormai risposata e con una bambina.

Non gli resta che chiudersi in biblioteca a scrivere la sua storia e portare ogni tanto dei fiori sulla tomba del Fu Mattia Pascal.

 

Domenica 15 luglio 2018 – Piazza S. Agostino ore 21.30

EVENTO SPECIALE

Igor Chierici e Fondazione Garaventa

presentano

LA LEGGENDA DI MOBY DICK

di Igor Chierici

con

Igor Chierici, Luca Cicolella

e i  musicisti:

Federica Magliano, Giacomo Biagi, Mirco Taddei,

Stefano Parisi, Chiara Parisi, Giulio Venturini,

Laura Bertolino, Giustino Caiazzo

Regia di IGOR CHIERICI, LUCA CICOLELLA

scenografia Cristina Repetto,

costumi Teatro Stabile di Genova

musiche Igor Chierici

luci Clivio Cangemi

PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO

Il capitano Achab è il protagonista indiscusso del romanzo di Melville. Ma è Ismaele, Igor Chierici, a raccontare tutta la storia e svelare al pubblico come sono andate realmente le cose sul Pequod. La scena, occupata da grandi lembi di stracci bianchi, rievoca il pezzetto di terra dove Ismaele, superstite, naufragherà. Oggetti come un bastone, un arnese dalla lama arrugginita, qualche cassa di legno, saranno gli unici pezzi riemersi dopo l’affondamento del Pequod da parte di Moby Dick e racconteranno, riprendendo vita fra le mani di Queequeg, Luca Cicolella e Ismaele, tutti i personaggi e le vicende di questa incredibile storia.

In scena, sei suonatori di Taiko, grandi tamburi da battaglia giapponesi, a far riecheggiare le lunghe e dure battaglie ai capodogli e a dar voce al sordo suono della gamba di osso di balena del capitano Achab.

Un’arpa e un violoncello racconteranno insieme a Ismaele i momenti salienti del racconto che ha visto l’intera ciurma, a esclusione del narratore, soccombere sotto la forza sovrannaturale della regina dei mari: Moby Dick.

Uno spettacolo dai ritmi serrati e dal coinvolgimento da parte del pubblico, oltre che narrativo, anche musicale. Moby Dick, come vuole il racconto “melvilliano”, non è un semplice capodoglio ma rappresenta qualcosa di molto più elevato, complesso, inarrivabile: la sfida che l’uomo costantemente cerca di superare, tal volta rimanendone sconfitto. Come Icaro, Ulisse e molti altri eroi, anche Achab cerca di sfidare la “natura”: “insfidabile”. Ai fini drammaturgici teatrali, questo scontro, come tutti i conflitti, genera l’elemento essenziale per l’azione in scena.

La grande balena bianca è un miraggio costante del carismatico Achab, così presente da convincere tutto il suo equipaggio a sposare l’unica vera causa per la quale valga la pena combattere per mare: annientare quello che il Capitano definisce un vero e proprio mostro.

Ogni singolo membro dell’imbarcazione è determinato, anche Ismaele, ma le notti sono lunghe e le traversate per gli oceani di tutto il mondo alla ricerca del grande capodoglio, sono altrettanto stancanti. Sul ponte di coperta, inchiodato all’albero maestro, splende costantemente il doblone d’oro che Achab ha promesso al marinaio che per primo avvisterà Moby Dick. I giorni passano e il comandante diventa sempre più ombroso, sempre più chiuso in se stesso. Ismaele e l’intera ciurma non attendono altro che il grande momento che ben presto arriverà a segnare però la morte di tutto l’equipaggio fedele ad Achab. Solo Ismaele, concludendo il suo racconto svelerà: “Io solo mi sono salvato: per potervelo raccontare.”

 

Mercoledì 18, giovedì 19, venerdì 20  luglio 2018

Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Marioletta Bideri & Rosario Coppolino per Bis Tremila

Compagnia Molière

presentano

QUARTET

di Ronald Harwood

con (in ordine alfabetico)

Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni,

Paola Quattrini, Giovanna Ralli

regia di PATRICK ROSSI GASTALDI

scene Fabiana Di Marco

costumi Teresa Acone

NOTE DI REGIA

Tre anziani, ex famosi cantanti d’opera, che spesso hanno lavorato insieme, sono seduti nel giardino d’inverno di una casa di riposo. Rudy intento a leggere note su Wagner, Cecy ad ascoltare musica con il suo portatile e Titta ad argomentare sulla procacità e sul passato al quanto “sbarazzino” della sua collega. Stanno per essere raggiunti da un nuovo arrivo: Giulia. Una grande star del passato lirico con la quale Rudy, una volta, è stato infelicemente sposato. C’è qualche possibilità per la quale potranno mai cantare di nuovo insieme? Tre dei quattro, sono pronti a ricreare il quartetto nel terzo atto del Rigoletto, ma uno non lo è! La commedia di Harwood racconta la storia di alcuni ospiti di una casa per ex artisti di opera, di cui protagonisti sono i cantanti di un mitico quartetto che si ricompone, in modo insolito, in onore di Giuseppe Verdi. In questa intelligente cronistoria di un crepuscolo “attivo” raffiorano passioni venate di nostalgia ironica. In questa occasione un cast di eccezione in scena: il loro talento e mestiere e la capacità di sostenere un dialogo ricco di scoppiettanti e spesso irresistibili scambi crudeli di battute porteranno ad affezionarci velocemente ai personaggi di questa deliziosa “comedy” che mette quasi voglia di invecchiare. Quartet ha il pregio di saper parlare del passare del tempo, della terza età, degli acciacchi del corpo e della mente, che caratterizzano l’ultima fase della vita con delicata ironia. Un commosso e divertente omaggio alla passione di chi ha dedicato la vita alla musica, alla bellezza e al teatro che rivela quante gioiose sorprese può riservare il “limbo” della nostra vita.

                                                                                         Patrick Rossi Gastaldi

 

domenica 22 luglio 2018

Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

MARCHE TEATRO – Teatro dell’Elfo – Teatro Stabile di Napoli

presentano

LA SCUOLA DELLE MOGLI

di  MOLIÈRE

con

Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio,

 Marta Pizzigallo, Giacomo Vigentini

regia di ARTURO CIRILLO

scene Dario Gessati

costumi Gianluca Falaschi
luci Camilla Piccioni

musiche Francesco De Melis

assistente alla regia Mario Scandale

assistente scenografa Eleonora Ticca

direttore di produzione Marta Morico

comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo

NOTE DI REGIA

La scuola delle mogli è una commedia sapiente e di sorprendente maturità: vi si respira un’amarezza ed una modernità come solo negli ultimi testi Molière riuscirà a trovare. Vi è la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare. Il tutto avviene in un piccolo mondo con pochi personaggi.

M’immagino una scena che è una piazza, come in una città ideale, con la sua prospettiva, la sua geometria, ma dove dentro all’abitazione principale, vi è una lunga scala di ferro che porta ad una camera che è come una cella, una stanza delle torture, e un giardino che assomiglia anche ad una gabbia. L’azione avviene nello spazio tra questa casa ed un’altra, appartenenti entrambe al protagonista, il quale si fregia di un doppio nome e di una doppia identità, come doppia è la sua natura. Egli è uno spietato cinico ma anche un innamorato ossessivo, un indefesso fustigatore delle debolezze altrui come anche una fragilissima vittima del proprio gioco. Al centro una giovane donna cavia di un esperimento che solo una mente maschilista e misantropica poteva escogitare: è stata presa da bambina, orfana, e poi lasciata nell’ignoranza di tutto per poter essere la moglie ideale, vittima per non dire schiava, del futuro marito che la dominerà su tutti i piani, economici, culturali, psicologici. La natura, l’istinto, l’intelligenza del cuore renderanno però vano il piano penitenziale e aguzzino che si è tramato intorno a lei.

Una commedia alla Plauto che nasconde uno dei testi più moderni, contraddittori ed inquieti sul desiderio e sull’amore. Dove si dice che la natura da maggiore felicità che non le regole sociali, che gli uomini si sono dati. Dove il cuore senza saperlo insegna molto di più di qualsiasi scuola. Dove Molière riesce a guardarsi senza pietismo, senza assolversi, ma anzi rappresentandosi come il più colpevole di tutti, il più spregevole (ma forse anche il più innamorato), riuscendo ancora una volta a farci ridere di noi stessi, delle nostre debolezze ed incompiutezze, della miseria di essere uomini.            

             Arturo Cirillo

 

Martedì 24 luglio 2018

Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Associazione Culturale  Foxtrot Golf

Presenta

IL DIARIO DI ADAMO ED EVA

Recital a due voci da Mark Twain

traduzione ed elaborazione Maura Pettorruso

con

Barbara De Rossi, Francesco Branchetti

e con i Mimi

 Roberto Bianchi e Raffaella Zappalà

Regia di FRANCESCO BRANCHETTI

musiche  PINO CANGIALOSI

NOTE DI REGIA

Mark Twain, attingendo al mito della Creazione,  narra come siano andate le cose tra l’uomo e la donna in una chiave ironica , umoristica ma anche fiabesca  e romantica e racconta come possa essere nata l’attrazione tra i due sessi. Il testo a due voci inizia con l’apparizione di Eva, che Adamo vede come una creatura bizzarra e fantasiosa; Adamo si ritrova un bel giorno a dover fare i conti con questa nuova  strana creatura «Questo nuovo essere dai capelli lunghi… Non mi piace, non sono abituato ad avere compagnia». Nel racconto le due voci si avvicendano in modo  commovente e allegro. Eva una creatura  molto bizzarra e fantasiosa ma anche romantica, vanitosa e chiacchierona ,sempre interessata a dare nomi agli animali, alle piante e al creato. Adamo invece   è un uomo rude e facilmente irascibile, un solitario, innervosito dalla continua presenza di Eva, che lo segue imperterrita e  incuriosita, parlando ininterrottamente. Adamo però è molto affascinato da Eva. Il loro incontro sembra  destinato al disastro. Poi Eva mangia la mela e inizia  la caduta entrano  così nel mondo della morte, dei figli, del lavoro, della conoscenza; arrivano i figli Caino e poi Abele, esseri che Adamo per molto tempo non riconosce come umani, ma crede siano una nuova specie di animali. Le due voci  si susseguono fino a che i due nonostante le diversità, si rendono conto che si amano. E’ l’ incontro tra l’uomo e la donna, in questo giardino dell’Eden con tutti gli aspetti e le caratteristiche dell’uomo e la donna moderni. La regia intende restituire al testo attraverso le voci degli attori e la fisicità dei mimi , la straordinaria capacità d’indagare l’animo umano e le tortuose relazioni che abbiamo talvolta  con noi stessi e poi con gli altri; ansie, paure, malesseri, malinconie, gioie, curiosità, attrazioni, dolori, solitudini e sentimenti si alternano e si confondono  in una danza meravigliosa di voci, corpi ,suoni  e colori, che lascia spazio alla malinconia ma anche all’ironia e alla tenerezza. Le musiche, le luci  e gli interventi dei mimi creeranno magiche atmosfere e   daranno un apporto fondamentale a questo viaggio nel mondo dei rapporti tra uomini e donne.

Francesco Branchetti

 

Venerdì 27, sabato 28, domenica 29 luglio 2018

Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Ente Teatro Cronoca Vesuvioteatro

Presenta

SQUALIFICATI

di Pere Riera

traduzione di Inés Rodríguez e Joan Negrié

con

Stefania Rocca

e con

Andrea De Goyzueta, Fabrizio Vona

Regia di LUCIANO MELCHIONNA

scene  Roberto Crea

costumi Milla

musiche a cura di  Riccardo Regoli

NOTE DI REGIA

“Tener duro e non perdere la calma.”

“E neanche la Dignità.” (se possibile)

“Questa è la chiave.”

Un gioco raffinato, una partita a scacchi esclusivamente tra re, cavaliere e torre avversaria tra declinazioni di potere, strategie prive di scrupoli e il giudizio calato dall’alto, con chirurgico e amabile cinismo, da parte di chi afferma sia impossibile sporcarsi le mani. Il tutto condito da accuse di molestie, ambiguità, rovesciamento delle dinamiche e dei ruoli, ricatti e amletiche scelte tra carriera e famiglia.

La politica e i mass media a confronto: chi si salverà?

Chi riuscirà a dimostrare o a far credere di essere immacolato?

Dov’è il male, dov’è il bene in questa giungla ormai priva di riferimenti e valori, dove l’unico criterio valido, tra scivolate e colpi bassi è la selezione naturale e dove la sopravvivenza dei prescelti è delegata a qualche voto in più e allo share?

Come riuscire a portare a termine la partita e magari vincere onestamente, senza per forza finire nella categoria ‘onnivora’ degli “squalificati”?

Ai posteri l’ardua sentenza?

No.

Sta a noi, qui e ora, scegliere di ricominciare a rispettare le regole, così da non

sentirci per il resto della vita dei bluff. Collusi oltretutto. Vittime e carnefici di noi stessi, prima di tutto.

 

Luciano Melchionna

 

Mercoledì 1, giovedì 2  agosto 2018

Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

produzione La Contrada Teatro Stabile di Trieste

presenta

UN AUTUNNO DI FUOCO

di Eric Coble

con

Milena Vukotic,  Maximilian Nisi

Regia di MARCELLO COTUGNO

scene  Luigi Ferrigno

costumi Andrea Stanisci

 

NOTE DI REGIA

Quando ho letto per la prima volta Un autunno di fuoco la prima suggestione che mi si è presentata alla mente è stata la bellissima poesia di Dylan Thomas “Do not go gentle into that good night”, un’acuta e emozionante esplorazione in versi sul tema della morte e del morire, come possibile gesto estremo di ribellione.

Ma quello di Thomas è anche un estremo urlo di vita, un imperativo che il poeta ci rivolge per ricordarci di come, nell’impossibilità di prevedere le circostanze della nostra storia, dovremmo vivere il tempo che ci è dato. La consapevolezza della morte, infatti, dovrebbe amplificare la passione e l’energia sovversiva con cui decidiamo di vivere il nostro percorso.

Il testo di Coble prende spunto (inconsapevolmente?) da questa poesia, se è vero che Alexandra, la protagonista, si rifiuta caparbiamente di andarsene mite all’altro mondo: piuttosto che cedere alle richieste dei suoi figli, che vorrebbero “neutralizzare” la sua vecchiaia tra le mura di una casa di cura, preferisce barricarsi in casa e difendersi, con degli ordigni fatti in casa, dai possibili attacchi di un mondo esterno da cui si sente incompresa e tradita.

Sarà il terzo figlio Chris, che Alexandra non vede da vent’anni, ad accompagnarla, attraverso un percorso di riflessione condivisa che è anche un tagliente e ironico incontro-scontro generazionale, verso una nuova consapevolezza: può esserci bellezza anche nella disgregazione delle cose, in un’età in cui, anche se il corpo perde forza e memoria, si può̀ancora guardare avanti verso traguardi nuovi e diversi, anche se magari posti appena pochi metri fuori dalla porta.

Lo spettacolo asseconda i livelli emotivi del testo, che, proprio come nella vita, sfuma dal registro di commedia brillante e surreale, articolata sull’incessante e caustico botta e risposta madre/ figlio, verso quello di una scrittura introspettiva più complessa e profonda, scandita dall’alternarsi dei monologhi dei due protagonisti. Alla fine la vecchiaia si rivela come una condizione relativa, di perdita ma anche di conquista, che sta a noi investire di significato e di bellezza.

Milena Vukotic, attrice straordinaria con cui sono profondamente onorato di lavorare, è l’interprete allo stesso tempo delicata e profonda che può̀ restituire tutte le sfumature e la complessità̀ di Alexandra: spirito libero, sguardo cinico e dissacrante, madre amorevole e donna senza radici. Maximilian Nisi, attore poliedrico e sensibile, è l’ideale controparte in grado di restituire tutta la straordinaria e dolorosa umanità̀ di cui il personaggio di Chris è portatore.

Una scena che oscilla tra realismo e simbolismo, segnata dalla presenza incombente di un albero che ci riporta, allo stesso tempo, alle stagioni della vita e a ciò  che resta dopo di noi; musiche che echeggiano, a tratti remixandolo, al passato remoto; luci che, nella tradizione espressionista, rendono vivi i sentimenti e le emozioni dei due interpreti: Un autunno di fuoco è uno spettacolo che prova a parlare con leggerezza della morte e con profondità̀ del senso della vita.

 

Marcello Cotugno 

 

Sabato 4 agosto 2018

Grotte di Borgio Verezzi ore 21.30

EVENTO SPECIALE

Associazione Culturale  Foxtrot Golf

Presenta

DEBORA’S LOVE

Di Debora Caprioglio, Francesco Branchetti

con

Debora Caprioglio

Regia di FRANCESCO BRANCHETTI

musiche  Pino Cangialosi

scene e costumi   Clara Surro

aiuto regia   Isabella Giannone

 

NOTE DI REGIA

Debora’s love è un viaggio brioso e divertente nella vita di un’ attrice e delle sue passioni, pieno di ricordi e aneddoti esilaranti che Debora ha la capacità di raccontare, evocando un mondo ai più sconosciuto come quello del cinema della televisione e del teatro. Tra racconti, motti, proverbi veneziani e non, l’attrice si racconta, si svela con una sincerità a tratti stupefacente e il tutto sempre condito di senso dell’umorismo e di una verve non comune. Dall’infanzia ai suoi esordi fino al successo, tra grandi incontri e episodi divertentissimi si snoda questo monologo pieno di ironia in cui l’attrice regala al pubblico un po’ di sé, ma soprattutto tanto divertimento e risate.

Debora  ha la capacità di raccontarsi con passione, di tornare indietro nel tempo, di rivivere la propria infanzia, di raccontare la sua storia  professionale ma soprattutto la sua vita di donna. Le luci, le atmosfere e le musiche ci accompagneranno in questo viaggio poetico, divertente e sempre condito di grande ironia.

Francesco Branchetti

 

Domenica 5, lunedì 6, martedì 7 agosto 2018

Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Danila Celani per Synergie Arte Teatro

Walter Mramor per A. Artisti Associati

presentano

ALLE 5 DA ME

di Pierre Chesnot

con

Gaia De Laurentiis,  Ugo Dighero

Regia di STEFANO ARTISSUNCH

musiche Banda Osiris

scene  Matteo Soltanto

costumi Marco Nateri

disegno luci  Giorgio Morgese

NOTE DI REGIA

È stata Dorothee Chesnot a consigliarmi di leggere e mettere in scena il testo del padre Pierre “Alle cinque da me”, dopo aver visto ed apprezzato a Roma la mia messinscena di “L’Inquilina del Piano di Sopra”(altro esilarante testo di Chesnot), con Gaia De Laurentiis ed Ugo Dighero. Essendo stati molto amati in quella commedia lo stesso Chesnot, riprendendo in mano il testo di “Alle cinque da me”, ha pensato a Gaia ed Ugo come interpreti ed ha voluto “omaggiarli” scrivendo una scena appositamente per loro.

Questa volta, cercando un’atmosfera in cui immergere i personaggi, mi sono lasciato suggestionare dai film franco-spagnoli, in cui il comico lambisce il grottesco. Tuttavia non ho voluto allontanarmi dall’obiettivo di mantenere il più possibile la “verità scenica”: senza rinunciare al sano divertimento e se pur attraverso il gioco del travestimento, ho mantenuto i caratteri umani e credibili, così che possano creare empatia con lo spettatore.

La scenografia di Matteo Soltanto, una sorta di installazione, restituisce i colori ed i sapori degli ambienti in cui si muovono i personaggi, mentre le musiche della Banda Osiris, originali ed accattivanti, sono la vivace colonna sonora delle loro vite.

È una sfida stimolante portare in scena “Alle cinque da me”: testo ricchissimo di battute e situazioni, è un vero e proprio cimento da condividere con attori e collaboratori. Una variegata galleria di personaggi acutamente studiata per generare una comicità intelligente, mai grottesca né banale.

Stefano Artissunch

 

Venerdì 10, sabato 11 agosto 2018

Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Carpe Diem Produzioni Srls

presenta

CASALINGHI DISPERATI

di Cinzia Berni,  Guido Polito

con

Nicola Pistoia, Gianni Ferreri,

Max Pisu, Danilo Brugia

Regia di DIEGO RUIZ

aiuto regia Manuela Perfetti

scene Mauro Paradiso

musiche Stefano Magnanensi

luci Fabrizio Sensini

suono Paolo Franco

costumi Martina Cristofari

produttore esecutivo Giuseppe Magagnini

organizzatore Ersilia Rocchi

amministratore Romolo Passini

 

NOTE DI REGIA

Casalinghi Disperati è una commedia divertente, attuale, irriverente e molto verosimile. I quattro protagonisti sono uomini fragili che cercano di sopravvivere alla loro condizione di separati, tentando di districarsi tra problemi economici, sentimentali, di convivenza e provando a salvaguardare almeno il loro rapporto con i figli.

Nicola Pistoia Gianni Ferreri, Max Pisu e Danilo Brugia sono quattro attori molto diversi che daranno vita a quattro personaggi unici e originali, ognuno con le proprie caratteristiche, ognuno con la propria umanità.

Io, come regista, cercherò di sfruttare al meglio le loro doti brillanti e di  esaltare la freschezza e il bel ritmo del testo di Cinzia Berni e Guido Polito, pur lasciando spazio a quella nota sentimentale che la commedia naturalmente ha.

Diego Ruiz 

 

Domenica 12, lunedì 13, martedì 14 e

 giovedì 16 agosto 2018

PRIMA NAZIONALE

EVENTO SPECIALE nelle Grotte di Borgio Verezzi

La Compagnia Uno Sguardo dal Palcoscenico

presenta

PURGATORIO

spettacolo itinerante su brani della “Comedìa” di Dante Alighieri

con

Giovanni Bortolotti, Alessio Dalmazzone,

Luca D’Angelo, Gaia De Marzo,

Silvio Eiraldi, Monica Rabino,

Omar Scarone, Monica Russo

e con la partecipazione straordinaria di

Miriam Mesturino, Manuel Signorelli, Davide Diamanti

Regia di SILVIO EIRALDI

service audio luci: Mixando – Savona

costumi e impianto scenico a cura delle classi 3^A e 4^A del Liceo Artistico Giordano Bruno di Albenga – indirizzo scenografia

STRUTTURA DELLO SPETTACOLO

Dopo una breve presentazione introduttiva e la recitazione di un’ampia parte del primo canto, l’apparizione di un angelo alla guida di una barca colma di spiriti destinati al Purgatorio introdurrà gli spettatori nei luoghi principali della rappresentazione, dove due gruppi di attori daranno vita, oltre che a Dante e Virgilio, a personaggi quali Manfredi, Pia de’ Tolomei, Sordello, Sapìa senese, Stazio, Matelda, fino all’apparizione di Beatrice e al suo colloquio finale con Dante, al termine del quale – e grazie all’immersione nelle acque dell’Eunoè – il poeta si sentirà “puro e disposto a salire a le stelle”.

 

NOTE DI REGIA

Nel mettere in scena la seconda Cantica della Divina Commedia, ho tenuto presenti le sostanziali differenze che si evidenziano rispetto a Inferno e che rendono il Purgatorio dantesco una creazione originalissima nell’ambito della poesia d’oltretomba.

Tra gli aspetti più significativi, il muoversi delle anime in gruppo, il loro affratellamento, la coesione, il fine comune. Quindi, pur sempre nell’ottica dello spettacolo itinerante, ho pensato non a postazioni singole ma ad individuare principalmente due luoghi in cui gli attori possano agire in gruppo; pertanto una delle principali caratteristiche di questo allestimento – rispetto a Inferno – è costituita dell’alternanza/dialogo di vari attori nella recitazione di ogni brano, che risulta quindi più ‘teatralizzato’ e con ritmo più incalzante pure se, come già per Inferno, ogni attore non interpreta spesso solo il singolo personaggio ma il testo dantesco nel suo insieme.

Per quanto riguarda la scelta dei brani – più brevi rispetto a Inferno ma distribuiti su più canti, con passaggi senza soluzione di continuità, come in un susseguirsi di flash – ho privilegiato innanzi tutto la fruibilità per lo spettatore, che sarà aiutato anche da una breve presentazione iniziale.

Silvio Eiraldi

 

Sabato 18, domenica 19  agosto 2018

Piazza S. Agostino ore 21.30

PRIMA NAZIONALE

Officine del Teatro Italiano

presenta

NON SI UCCIDONO COSÌ

ANCHE I CAVALLI?

tratto dall’omonimo romanzo di Horace McCoy

Traduzione Giorgio Mariuzzo – Adattamento Giancarlo Fares

con Giuseppe Zeno

e con

Sara Valerio

14 attori della compagnia e una Band di musica dal vivo

Regia di GIANCARLO FARES

Coreografie Manuel Micheli, Canzoni originali di Piji,

Scene Fabiana Di Marco, Costumi Francesca Grossi, Disegno Luci Anna Maria Baldini

Direttore Tecnico Anna Maria Baldini, Datore Luci Aurelio Rizzuti, Fonico di sala Riccardo Caratelli,

Fonico di palco Gabriele Boccacci, Macchinista Giuseppe Spagnuolo, Sarta di scena Francesca Grossi

Realizzazione scene LA TECNICA di Giacomo Celentano, Service luci ArtSound81 s.r.l.s., Service audio AMP Audio Rent s.r.l., Trasporti TRANSMOVIE s.r.l. Servizi per lo spettacolo

Ufficio stampa Silvia Signorelli, Foto Massimiliano Fusco,

Concept grafico Livia Clementi, Grafica Marco Spadoni

NOTE DI REGIA

Dopo i grandi successi di pubblico e critica ottenuti con Le Bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001 la naturale prosecuzione del progetto artistico non poteva che essere Non si uccidono così anche i cavalli?.

Una storia in cui il ballo e la musica si fanno drammaturgia e permettono che la narrazione proceda su un doppio binario: le parole e le azioni degli attori ballerini che si muovono sul palco. Il mattatore e organizzatore della folle maratona di ballo è l’uomo a cui è affidato il racconto degli eventi, la coprotagonista femminile, sposta il racconto incentrando il focus sul punto di vista opposto. Entrambi fanno parte del mondo dello spettacolo, entrambi ne sono vittime e alle volte vestono i panni dei carnefici.

Nella convinzione che tutto si possa raccontare con ironia e leggerezza lo spettacolo narra una vicenda drammatica conducendo il pubblico per mano, facendolo sorridere e divertire, innamorare e sognare. Nella nostra epoca, caratterizzata dai reality, niente è più contemporaneo del racconto di vite messe in mostra per accrescere il gradimento del pubblico.

In cambio di vitto e alloggio i partecipanti alla maratona devono ballare ininterrottamente per giorni e notti. La speranza non è soltanto quella di vincere la somma messa in palio per la coppia vincitrice, ma, soprattutto, quella di farsi notare dai registi e dai produttori che, come pubblico, assistono alla maratona.

A muoversi a passi di danza coppie di ogni genere, emblema di un’umanità variegata, disperata, grottesca e ironica.

Un cast numeroso capitanato da un grande attore, coreografie spettacolari, cambi di costume, parole ironiche e leggere contribuiscono a fare di Non si uccidono così anche i cavalli?  uno spettacolo coinvolgente, allegro ed emozionante che vuole sensibilizzare il pubblico sull’attualità del sacrificio in cambio del successo e coinvolgere ed emozionare sempre con il sorriso.

 

PREMI TEATRALI

 

48° PREMIO NAZIONALE VERETIUM PER LA PROSA

A margine del Festival Teatrale nacque nel 1971, per iniziativa di Carlo Maria Rietmann, allora critico teatrale del Secolo XIX, il Premio Veretium, premio nazionale per la prosa destinato ogni anno da una giuria di critici teatrali “all’attore o all’attrice di prosa che nell’ultima stagione teatrale si sia particolarmente distinto per impegno di testo e capacità d’ interpretazione”.

Il Comune di Borgio Verezzi e la Direzione Artistica del Festival, dopo aver consultato il presidente della Giuria dei critici, Giulio Baffi, hanno deciso di assegnarlo quest’anno, in via del tutto eccezionale, “alla memoria” di Luigi De Filippo, per ricordare questo grande personaggio, ultimo erede della celebre dinastia di attori e che più volte è stato protagonista a Borgio Verezzi. Il riconoscimento, giunto alla 48^ edizione, sarà consegnato durante il 52° Festival alla vedova, signora Laura Tibaldi.

 

9° PREMIO CAMERA DI COMMERCIO RIVIERE DI LIGURIA

Il premio, nato nel 2010 e voluto dalla Camera di Commercio di Savona, viene conferito “allo spettacolo che si sia distinto particolarmente, coniugando la qualità dell’allestimento e della recitazione al gradimento del pubblico, dimostrando la capacità di catalizzare l’interesse dei media per il nostro territorio in quel felice connubio tra cultura e turismo che da anni contraddistingue la manifestazione”.

Per la stagione 2017 del Festival Teatrale di Borgio Verezzi, il Premio Camera di Commercio, ora “Camera di Commercio Riviere di Liguria”, è  stato assegnato alla commedia Non mi hai più detto ti amo portata in scena la scorsa estate da Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, che aveva registrato quattro serate di sold out in Piazza Sant’Agostino e che nella successiva lunga tournée in moltissimi teatri italiani  ha continuato a collezionare un’impressionante serie di tutto esaurito.

Questa la motivazione: “Per aver fatto esplodere l’interesse mediatico sul Festival di Borgio Verezzi, anche attraverso un intelligente utilizzo dei social, con il ritorno sulla scena della coppia Cuccarini-Ingrassia, vent’anni dopo il successo di “Grease”, in un testo inedito, egregiamente scritto e diretto da Gabriele Pignotta, e che esplora con ironia l’universo dei rapporti familiari. E per aver valorizzato il borgo anche alla luce del sole, grazie alla disponibilità all’eccezionale replica pomeridiana dello spettacolo, impreziosito dalle splendide musiche composte da Giovanni Caccamo e dalla funzionale scenografia di Alessandro Chiti”.

Il premio sarà consegnato dal dott. Luciano Pasquale, presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, in una serata del 52° Festival di Borgio Verezzi.

 

PREMIO FONDAZIONE DE MARI AL MIGLIOR ATTORE/ATTRICE NON PROTAGONISTA

Torna, dopo qualche anno di assenza, il Premio al Miglior Attore/Attrice non protagonista scelto dal pubblico.  Il Premio, che  in passato ha visto premiati giovani attori e attrici diventati oggi protagonisti nei maggiori teatri italiani – pensiamo tra gli altri a Roberto Tesconi, Emy Bergamo, Federica Rosellini, Maria Paiato, Rolando Ravello, Toni Fornari, Massimiliano Giovannetti – verrà intitolato da quest’anno alla Fondazione Agostino De Mari, a  riconoscimento dei tanti anni di attenzione e sostegno attivo che la Fondazione ha voluto donare al Festival Teatrale di Borgio Verezzi.

Nuova e più moderna  la modalità di votazione: il sondaggio diretto attraverso le pagine social dedicate al Festival sostituirà la ‘vecchia’ scheda di voto.

 

INFERNO / PARADISO

TRAGEDIA / COMMEDIA

 di SERGIO OLIVOTTI

La mia collaborazione col Festival è giunta ormai al terzo anno. È un piacere ed un onore per me continuare nel solco tracciato da Luzzati anni fa. La proposta grafica dell’anno scorso, quando il tema del festival era “il potere”, era un’immagine generativa di un mostro-golem che divorava gli spettatori. Quest’anno volevo invece che la locandina parlasse del teatro come illusione, come finzione ed rappresentazione dell’ambiguità del reale. Volevo che il poster narrasse l’incongruenza tra realtà fisica e realtà percepita.

E dunque come non giocare con le illusioni ottiche, di cui il teatro si è tanto avvalso storicamente in passato? L’ambiguità figura-sfondo è un topos della comunicazione visiva: ne han fatto uso Escher, Ivan Orosz, Shigeo Fukuda. Nella mia locandina l’ambiguità figura-sfondo allude anche al gioco tutto teatrale della commedia e della tragedia, dell’inferno e del paradiso: se sia meglio guardare la locandina in un verso o nell’altro sarà a discrezione dello spettatore.

Sergio Olivotti

 

Sergio Olivotti

Sergio Olivotti è architetto, grafico, illustratore. Già docente a contratto del Politecnico di Milano dal 2006 al 2011, concentra la sua ricerca creativa al campo della didattica e dell’editoria per l’infanzia.

Il suo immaginifico è costituito da ambientazioni e personaggi onirici, assurdi ed ironici. Ha illustrato, tra gli altri, i seguenti libri per l’infanzia: Lo Zoablatore, Otto e Rino, Le Patamacchine, Il Cuscino cambiafaccia,  Appunti di Geofantastica, Macchia.

Tra i suoi premi: Jury’s Special Award al Ali Gargınsu International Poster Competition, 2017; selezionato all’EDUCA – Festival dell’Educazione di Rovereto, 2017; Marchio speciale “Microeditoria di qualità” per “Macchia”, editore Bacchilega, 2016;

Gold Award Graphis Annual, 2016; 1° Premio Concorso Fondazione Marazza, 2014; 3° Premio Concorso “Teranga International Illustration Contest” a Skrbina, 2014.  selezionato con tre poster alla Biennale del poster “Golden Bee” a Mosca; 3° Premio Concorso per un poster “Quixote maratòn”, Ciudad Real, Spagna 2014.

Ha partecipato a seguito di selezione alle biennali del poster in Messico, Bolivia, Finlandia, Russia, Polonia. Un suo disegno è stato donato a S.S. Papa Francesco nel dicembre 2015.

Il  29 settembre 2017 ha presentato a Roma l’immagine dedicata al 51.mo Festival, di cui è autore. Il suo intervento è stato inserito tra gli eventi dell’International Graphic Design Week “Aiap Design Per” sul tema delle Culture visibili, organizzato dall’Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva (Aiap) che si è tenuto  a Palazzo Poli, sede dell’Istituto Centrale per la Grafica.

www.olivotti.net

 

Il Festival ringrazia il Prof. Sergio Olivotti per la preziosa collaborazione offerta ed in particolare per il disegno appositamente realizzato per la 52ma edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi

PROGETTO GIOVANI

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Il Festival Teatrale di Borgio Verezzi prosegue con i progetti dedicati al  coinvolgimento dei giovani: non solo in quanto spettatori di domani, ma nella speranza di contribuire ad insegnare ad alcuni di loro le basi di un mestiere che potrebbe un giorno diventare la loro professione. Già nel 2017, in collaborazione con il fotografo ufficiale del Festival Luigi Cerati, è partito Fotografi a Sonagli, alternanza scuola lavoro con il Liceo Artistico Martini di Savona: una vera e propria troupe formata da cinque ragazzi del triennio, addestrati ‘sul campo’ durante le sere di prova e di spettacolo del Festival 2017. Lo scopo era fornire ai ragazzi elementi tecnici, culturali e narrativi per un confronto consapevole con il mondo della scena e della fotografia teatrale. Visto l’entusiasmo dei ragazzi e gli eccellenti risultati, il progetto proseguirà anche nell’edizione 2018 del Festival. Parte invece nel 2018 la collaborazione con il Liceo Artistico Giordano Bruno di Albenga, indirizzo Scenografia: sempre in alternanza scuola lavoro, i ragazzi delle classi terza e quarta indirizzo Scenografia stanno lavorando alla realizzazione ex novo di scene e costumi dello spettacolo Purgatorio nelle Grotte di Borgio Verezzi, coadiuvati non solo dagli insegnanti ma anche dallo stesso regista. Un modo per far capire ai ragazzi cosa voglia dire davvero realizzare una scenografia su commissione, incontrare le idee e i gusti di un regista, organizzare lo spazio e il tempo a disposizione in funzione non di un voto, ma del vero debutto di uno spettacolo. Per i ragazzi che ne faranno richiesta, inoltre, sempre in alternanza scuola lavoro, il Festival di Borgio Verezzi  apre la possibilità di assistere alle fasi di montaggio delle scene sul palco verezzino: anche in questo caso, i ragazzi avranno la possibilità di conoscere dal vivo il mondo dello spettacolo, di toccare con mano quali possono essere i problemi di adattamento di uno scenografia dalla carta alla realtà, di confrontarsi con scenografi professionisti e di fama nazionale.

 

Fotografi  a sonagli 2.0

E facciamo un passo indietro.

Circa un anno fa iniziava a delinearsi il progetto di alternanza scuola-lavoro chiamato “Fotografi a sonagli”, nato nel corso di un incontro tra il fotografo Luigi Cerati e la Segreteria del Festival Teatrale di Borgio Verezzi e successivamente sviluppato, coinvolgendo la Prof.ssa Silvia Sogno, docente di Storia dell’Arte del Liceo Chiabrera Martini di Savona.

In un tempo sorprendentemente breve si riusciva a mettere insieme un gruppo di ragazzi partecipanti, trasportandoli in una realtà, quella del teatro, per loro sconosciuta.

I primi passi sul selciato di Piazza S. Agostino, quasi fosse la superficie di un pianeta sconosciuto, sono stati indimenticabili.

Riconoscere le varie professionalità che insieme, tutte, contribuiscono al nascere di uno spettacolo, ha costituito la base, il fondamento del rispetto che deve necessariamente e reciprocamente stabilirsi.

La consapevolezza di entrare a farne parte è stato il passaggio successivo.
Tutto è avvenuto naturalmente, senza traumi di sorta, agevolato dall’ atmosfera magica che si respira a Verezzi, nella piazza del miracolo, dove nelle notti d’estate la Vita si rappresenta.

L’avventura dei giovani fotografi è iniziata così e il lavoro fotografico dei cinque “sonagli” ha potuto godere di tutto questo, rivelando di ciascuno la personalità, la sensibilità e l’ attitudine.

Siamo alle porte di una nuova stagione del Festival e ci presentiamo con una formazione raddoppiata rispetto alla precedente: ci proponiamo di crescere e di imparare.

Se il primo anno la nostra attenzione si è concentrata sulla cognizione dello spazio teatrale e di chi lo anima, quest’ anno vorremo essere un gruppo di unità pensanti e coordinate, con un occhio alla realtà lavorativa.

Due cose prima di chiudere.

I nomi dei Fotografi a sonagli: Gabriela Fraschini, Mariachiara Mussapp, Tommaso Lanza, Valentina Mazzucco, Leo Noceto,  Anita Gallo, Alice Schiappacasse, Erika Ferro, Andrea Di Sparti, Giulia Viglierchio.

Perchè ci chiamiamo Fotografi a sonagli?

Beh, serviva qualcosa che avesse qualche attinenza con il teatro e mentre si discuteva di questo improvvisamente “qualcosa” tintinnò dalla caviglia di Gabriela e il nome fu trovato.

Luigi Cerati, fotografo a sonagli

 

ScenograFieri

“Entusiasmante!!” questo è il commento corale degli studenti del Liceo Artistico G. Bruno di Albenga, che in occasione della cinquantaduesima edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi si sono trovati a progettare e a realizzare una scenografia ed alcuni costumi per un debutto nazionale di un vero spettacolo.

Dopo l’Inferno dello scorso anno, prosegue il percorso nelle Grotte di Borgio Verezzi con il Purgatorio di Dante con la compagnia “Uno sguardo dal palcoscenico” di Cairo Montenotte. In questa esperienza, i ragazzi di terza e quarta dell’indirizzo scenografia sono stati coadiuvati dagli insegnanti e dallo stesso regista, Silvio Eiraldi. Un modo per far capire ai giovani cosa voglia dire davvero realizzare una scenografia su commissione.

 

Commenta il prof. Marchese del Liceo G. Bruno coordinatore del progetto: “ È necessario un approfondimento dei contenuti didattici attraverso questi progetti di alternanza scuola lavoro, un’esperienza efficace per l’autonomia dei giovani, capaci di interpretare la formazione artistica in questo caso di tipo teatrale, come un ‘territorio aperto’ alle idee, alla ricerca, alla sperimentazione; in cui il laboratorio diviene il ‘luogo’ per eccellenza del sapere e del saper fare, ma anche del confronto tra saperi e, quindi, dell’interdisciplinarità”.

Il Festival di Borgio Verezzi inoltre, per i ragazzi che ne faranno richiesta, offrirà sempre in alternanza scuola lavoro, la possibilità di affiancare il macchinista durante il montaggio delle scene sul palco di piazza Sant’Agostino: anche in questo caso, i ragazzi avranno la possibilità di conoscere davvero il mondo dello spettacolo, di toccare con mano quali possono essere i problemi di adattamento di una scenografia dalla carta alla realtà, di confrontarsi con scenografi professionisti e di fama nazionale.

 

Studenti coinvolti:

3° A: Ginevra Apostolo, Elena Bareggi, Michela Gargiulo, Giorgia Gherardi, Laura Mariani, Filippo Morello, Sara Pericoli, Elena Ravera, Aurora Saccani, Camilla salvo, Aurora Tomatis, Rebecca Perlungher

4° A: Marta Baccuini, Giampietro Barone, Daria Calvi, Alessandro Carredda, Zaira Fiallo, Laura Gariglio, Letizia Moreno, Leandro icardo, Gabriele La Marca, Giulio Marsala, Amelia Mendau, Anna Podio, Greta Rolando

Docenti coinvolti: Pietro Marchese, Pietro Di Nardo, Leda Cupelli, Arianna Rossello, Chiara Tassinari, Jacopo Marchisio.

 

EVENTI COLLATERALI

IL FESTIVAL NEL MUSEO AL RITMO DEL TEMPO

Mostra sui 50 anni di Storia del Festival

 

Il  volano che lega il Festival Teatrale di Borgio Verezzi al Museo di Arte Contemporanea di Calice Ligure, è la propensione alla partecipazione diffusa della cultura, la celebrazione del territorio e l’intenzione di collegare i centri dell’entroterra, per dare un senso comune alle varie iniziative culturali che fanno l’attrazione dei piccoli borghi liguri.

Le prime scintille all’origine di questo incontro vengono da lontano e vedono sovrapporsi le date di riferimento.  Le iniziative praticamente nascono in contemporanea nel periodo  degli anni 1960/1970, ricco di fermenti creativi; il pittore Emilio Scanavino abita a Calice Ligure dal 1964 formando la comunità artistica che ha generato  il Museo della Casa del Console ed il Festival di Borgio Verezzi nasce nel 1967 con i primi spettacoli quasi sperimentali.

La storia del festival di Borgio Verezzi è l’arsenale concettuale di una mostra che vuole riassumere con una “esplosione” di oggetti e pulsioni quell’esperienza che tutti i protagonisti definiscono “magica”. Attraverso citazioni allegoriche, sostituzioni e similitudini, il Festival diventa opera d’arte a tutti gli effetti; il tentativo è quello di rappresentarla secondo le nuove regole in divenire. La Mostra  del Festival non vuole racchiudere una bolla temporale, ma vuole aprire allo sguardo dell’osservatore un paesaggio di stimoli visivi che facciano nascere la curiosità di conoscere la sua storia.

La rappresentazione del “futuro” è affidata ai lavori dei due Licei Artistici che collaborano con l’organizzazione del Festival: il Liceo Artistico  G. Bruno di Albenga con una sala dedicata agli studi scenografici completi di modelli di allestimento ed il Liceo A. Martini di Savona con una rassegna di immagini creata dagli studenti all’opera come fotografi di scena. Una saletta è dedicata al pittore Luzzati che soprattutto agli inizi del Festival  ha realizzato le scenografie. Convergenze ed atmosfere pronte allo sguardo. Un modo per apprezzare il presente, prendere coscienza del passato e guardare al futuro con la leggerezza che la nuova curiosità intellettuale richiede.

Nicolò Scarabicchi

 

CONCORSO FOTOGRAFICO #VEREZZINFESTIVAL

Concorso a premi destinato a tutti coloro che vorranno raccontare attraverso un proprio scatto il legame tra Verezzi e il ‘suo’ teatro, attimi e dettagli in attesa dello spettacolo, particolari ed emozioni di questo luogo scenico così unico e particolare.

 

“E’ DI SCENA VEREZZI”

Agevolazioni e sconti per gli spettatori del Festival

Gli operatori del turismo e i commercianti verezzini con l’iniziativa “E’ di scena Verezzi” offriranno agli spettatori del Festival Teatrale una speciale scontistica presso i bar, i ristoranti e i negozi convenzionati.

 

APERITIVO TEATRALE INAUGURALE

Sabato 7 luglio, dalle ore 20.15 , come tradizione avrà luogo il vernissage inaugurale, con aperitivo nella panoramica Piazza Gramsci, in attesa della Prima del Festival (gentilmente offerto dall’Associazione Verezzi.net).

 

UFFICIO FESTIVAL TEATRALE – BIGLIETTERIA

Viale C. Colombo, 47 – BORGIO VEREZZI (SV)

019.610167 –  biglietteria@comuneborgioverezzi.it

VENDITA E PREVENDITA BIGLIETTI

Primo giorno di apertura:

venerdì 22 giugno con orario  8.30 – 13.00  e  14.30 – 18.30

Apertura dal  23 giugno al 6 luglio:

da lunedì a sabato  con orario 10.30 – 13.00  e 16.30 – 18.30

Dal 7  luglio aperto anche domenica con lo stesso orario (chiuso il 15 agosto)

I biglietti sono acquistabili anche nei giorni e nei luoghi in cui si svolgono gli spettacoli a partire dalle ore 20.30 e fino alle ore 21.45.

 

PREZZI BIGLIETTI E ABBONAMENTI 

Primo settore (file fino alla P compresa): Intero € 29 – Ridotto € 26 (over 65/under 25)

Secondo settore (file dalla Q alla Y): Intero € 25 – Ridotto € 23 (over 65/under 25)

Ridottissimo € 15 (ragazzi fino a 11 anni) – Muretti € 24 senza distinzione di settore

Abbonamento a otto spettacoli:  costo € 184 (l’abbonamento è valido per le seguenti serate:

7 – 12 – 15 – 18 – 22 – 27 luglio –  1 e 5 agosto)

Eventi Speciali nelle Grotte di Borgio:

Debora’s Love: intero € 18, ridotto € 15 (over 65/under 25)

Purgatorio: ingresso unico € 15

 MODALITA’ DI PAGAMENTO

  • in biglietteria e al botteghino: Contanti, Pagobancomat, Assegno Circolare
  • a distanza:
  • 1) on line, con carta di credito: sul sito www.festivalverezzi.it alla sezione Biglietteria/Pagamento online;
  • 2) bonifico su c/c bancario BCC Pianfei Rocca De’ Baldi intestato a Comune di Borgio Verezzi IBAN IT46K0875349320000120130678
  • causale: SOLO il numero di prenotazione fornito dalla biglietteria e il cognome di chi ha effettuato la prenotazione.

CONDIZIONI DI VENDITA

Da Venerdì 22 giugno è possibile prenotare e/o acquistare  i biglietti di tutti gli spettacoli in cartellone, sia direttamente presso la Biglietteria sia a distanza  (telefono, e-mail).

Il pagamento dei biglietti prenotati deve avvenire entro 3 giorni lavorativi dal momento della prenotazione, pena la cancellazione della prenotazione effettuata.

Il diritto di prelazione per gli abbonati della scorsa stagione  decade SABATO 30 GIUGNO.

I nuovi abbonamenti sono prenotabili a partire dal 22 giugno telefonicamente o presso la biglietteria; i posti saranno assegnati e comunicati ai nuovi abbonati a partire da lunedì 2 luglio.

I biglietti acquistati valgono solo per la data indicata  sugli stessi: non è possibile il cambio data, nemmeno per una replica dello stesso spettacolo.

In caso di pioggia (o altra causa di forza maggiore), lo spettacolo non viene mai annullato prima dell’orario di inizio previsto. Qualora le condizioni meteo non consentano il regolare svolgimento dello spettacolo, la direzione si riserva il diritto di posticipare l’inizio della rappresentazione, fino alle ore 22.30 prima di annunciare l’eventuale annullamento.  In caso di sospensione a spettacolo iniziato, verrà meno ogni diritto al rimborso del biglietto.

I biglietti non sono rimborsabili, tranne in caso di annullamento dello spettacolo prima del suo inizio.

Condizioni di vendita complete su www.festivalverezzi.it/condizioni-di-vendita/

 

SERVIZIO DI BUS NAVETTA

In ogni sera di spettacolo in Piazza S. Agostino è attivo un  servizio navetta al costo di 1 euro a tratta:

– andata: piazzale antistante il Teatro Gassman  (quattro corse con orario 19.15 – 19.45 – 20.10     – 20.30)

– ritorno: parcheggio di Piazza Gramsci  (prima corsa 10 minuti dopo il termine dello spettacolo;

tre corse a seguire a circa 20 minuti una dall’altra).

Per il ritorno, gli utenti dovranno seguire lo stesso ordine di utilizzo del servizio dell’andata (chi sale con la prima corsa in andata, scende con la prima corsa di ritorno e così via).

Il biglietto per la navetta è acquistabile direttamente al  momento dell’utilizzo del servizio.

BIGLIETTERIA: tel.  019.610167 – biglietteria@comuneborgioverezzi.it

 

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