
Teatro Brancaccio
29 novembre 2023 – Prima
Chicago Il Musical: luci (tante) e ombre (una, ma enorme), sul nuovo spettacolo con la regia di Chiara Noschese
Chicago Il Musical è la nuova produzione del 2023 di Stage Entertainment e Matteo Forte & Dan Hinde in scena al Teatro Brancaccio di Roma.
Scritto da tre autori d’eccellenza John Kander (musica), Fred Ebb (testi e libretto) e Bob Fosse (libretto, regia e coreografia), Chicago è uno dei più celebri e longevi musical di Broadway: uno spettacolo drammatico e affascinante caratterizzato da musica jazz, canzoni memorabili e coreografie sorprendenti.
Siamo negli anni ’20 del novecento, in pieno proibizionismo. Roxie Hart (Giulia Sol) è una cantante di nightclub sposata con Amos (Cristian Ruiz), un uomo mite e anonimo, che uccide il suo amante quando scopre che sta per lasciarla.
Incarcerata, Roxie conosce altre donne che, come lei, hanno ucciso i propri compagni.
Tra tutte, la sua ammirazione è per Velma Kelly (Stefania Rocca), famosa cantante jazz da lei idolatrata, a cui, piano piano, Roxie andrà a sostituirsi nel rapporto speciale con Mama Morton (Chiara Noschese), guarda carceraria corrotta con potenti contatti all’esterno e in quello con Billy Flynn (Brian Boccuni), lo stesso avvocato di Velma, personaggi grazie ai quali cercherà di conquistare libertà e fama in ogni modo possibile.

Chicago Il Musical, con la regia di Chiara Noschese, è un musical con una struttura imponente ed elementi di grandissima qualità.
Da subito lo spettatore è catturato da un’ampia scenografia in cui domina il rosso.
Il grande spazio aperto del palco è circondato da una struttura a semicerchio da cui partono due scale laterali che salgono fino a raggiungere un loggione centrale, un palchetto d’onore contornato da una grande cornice rossa luminosa e in cui si concentrano alcune scene dello spettacolo e in cui domina, ovviamente, il velluto rosso.
Lo spettacolo si apre con il brano All That Jazz, il più famoso di questo musical e conosciuto in tutto il mondo.
Qui, lo spettatore, purtroppo, fa immediata esperienza del grande difetto di questo spettacolo: la scelta di Stefania Rocca per il ruolo di Velma Kelly.
Affidare questo brano memorabile ad un’attrice che non si dimostra in grado di sorreggerne la complessità, l’intensità vocale e rispettarne tempo e musicalità, è una scelta incomprensibile e sbagliata sotto ogni punto di vista.
Stefania Rocca appare da subito rigida e non consona al ruolo, non essendo né una cantante, né una ballerina.
Fortunatamente, poi, lo spettacolo è egregiamente portato avanti e supportato da un cast fantastico di grandissimi professionisti del musical italiano, ognuno con una professionalità diversa alle spalle, ma che bene si amalgamano tra loro, trovando una sinergia che riporta sempre e velocemente agli standard di grandezza che ci si aspettano da questo titolo.
Nonostante, quindi, questa grave carenza, Chicago è un musical che avvince e appassiona grazie alla levatura artistica degli altri interpreti, ensemble compreso e alle qualità tecniche che lo contraddistinguono.
Ritroviamo una Giulia Sol evidentemente ancora in cammino nel proprio percorso artistico, ma decisamente cresciuta, con una sicurezza e una presenza scenica che si fanno notare, una maggiore naturalezza e scioltezza nei movimenti e una vocalità che sta esplorando le proprie potenzialità.
Al suo fianco, l’impareggiabile Cristian Ruiz restituisce un personaggio a tratti poetico, a cui sa donare sensibilità, tenerezza, umanità e mitezza commoventi, muovendosi tra atmosfere che ricordano un po’ i film muti di un tempo, lavorando per sottrazione, puntando molto, e con successo, sul linguaggio del corpo e l’espressività, qualità e caratteristiche che trovano il loro compimento perfetto nel brano Mr. Cellophane.
Brian Boccuni, nei panni dell’avvocato Billy Flynn, fa mostra, senza mai eccedere, di tutte le sue doti canore, recitative ed espressive, incarnando un personaggio seducente e affabulatore, incantatore, malizioso, ambizioso e spregiudicato, con una sicurezza e una padronanza che ne dimostrano il grande percorso artistico svolto sin qui. Un ruolo grande e importante che gli concede, finalmente, di poter metter in campo tutte le proprie qualità artistiche.

Chiara Noschese dà prova di assoluta maestria interpretando il ruolo di Mama Morton con un’ironia pungente e irriverente, calcando la mano anche sul linguaggio, ma in maniera decisamente aderente al personaggio a cui regala il proprio carisma e la propria potente voce che Chiara sa gestire con padronanza assoluta.
Poi c’è lui, Luca Giacomelli Ferrarini, un fuoriclasse inarrivabile che, nei panni di Mary Sunshine, regala un’interpretazione eccezionale.
Questo ruolo gli consente di poter far mostra della componente operistica che ha fatto parte della sua formazione artistica, aspetto che Luca ha vissuto e sperimentato sin da bambino, essendo figlio di Alida Ferrarini, grande soprano italiano.
Un’interpretazione esaltante, in cui voce, gesto, espressione, movimento confluiscono tutti verso la composizione e la restituzione di un personaggio sulle righe, divertente ed eccentrico che conquista il pubblico.
Va poi sottolineata la potenza espressiva dell’ensemble in cui ogni elemento, riuscendo a staccarsi dal ruolo decorativo di riempimento della scena, riesce a costituirsi personaggio in mezzo agli altri, muovendosi e ballando sulle coreografie di Franco Miseria, dal quale, per la stima riposta in lui, ci si sarebbe aspettato un quid in più per rimanere pienamente soddisfatti.

La traduzione, l’adattamento e i versi italiani sono opera di Giorgio Calabrese.
Certo, non si può riscontrare la stessa scioltezza linguistica dell’originale, soprattuto per uno spettacolo come questo dove alcune canzoni sono già veramente difficili da cantare in inglese.
Per quanto si possa essere in grado di fare traduzioni aderenti al testo, al senso e alla musica, non è facile restituire la stessa scorrevolezza, fluidità e immediatezza della lingua inglese e, di conseguenza, la stessa efficacia dei brani, la cui direzione musicale è stata affidata al M°Andrea Calandrini.
Le già citate ed elogiate scene di Lele Moreschi completano l’allestimento insieme agli interessantissimi costumi di Ivan Stefanutti, perfettamente adeguati a situazioni e personaggi.
La regia di Chiara Noschese fa di Chicago un musical sfavillante, luminoso, carico di energia, ironico, ma anche drammatico e intenso, in cui anche i soli cambi scena, rapidi ed efficaci, danno l’idea del lavoro meticoloso che è stato fatto.
Resta, purtroppo, la grave pecca di aver scelto la Rocca tra le protagoniste, scelta che pesa sull’intero spettacolo nonostante tutto il resto contribuisca a sostenere e a far andare avanti l’intera giostra.
Dove sicuramente la Noschese ha successo è nel realizzare il proposito di creare uno spettacolo violento, ma colorato, in cui gli eventi drammatici si susseguono come in un circo immorale e sfacciato, rappresentando un mondo in cui si cerca la fama a tutti i costi anche se questo significa esporre la propria vita e la propria intimità al giudizio di tutti, mettendo in mostra corpi, tradimenti e colpe pur di far parlare di sé, e dove si è disposti senza rimorsi a flagellare sulla pubblica piazza i più innocenti. Un mondo in cui anche la giustizia viene dileggiata e ridotta a una farsa. Un mondo che rispecchia molto e amaramente quello nostro attuale.
STAGE ENTERTAINMENT TEATRO NAZIONALE CHEBANCA!
CHICAGO
Il Musical
coreografie Franco Miseria | direzione musicale Andrea Calandrini
scene Lele Moreschi | costumi Ivan Stefanutti
disegno fonico Armando Vertullo | disegno luci Francesco Vignati
traduzione, adattamento e versi italiani Giorgio Calabrese
VELMA KELLY Stefania Rocca
ROXIE HART Giulia Sol
BILLY FLYNN Brian Boccuni
AMOS HART Cristian Ruiz
MAMA MORTON Chiara Noschese
MARY SUNSHINE Luca Giacomelli Ferrarini
ENSEMBLE Federica Basso | Camilla Esposito | Anna Foria | Lorissa Mullishi | Vittoria Sardo | Carolina Sisto | Camilla Tappi | Pietro Mattarelli | Giovanni Abbracciavento | Mattia Fazioli | Alfonso Maria Mottola | Kevin Peci | Andrea Spata | Raffaele Rudilosso
SWING Veronica Barchielli | Ilario Castagnola
regia CHIARA NOSCHESE
produzione Stage Entertainment Matteo Forte & Dan Hinde
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