FAMILIE FLOZ – FESTE
Sala Umberto
2 gennaio 2025 Prima
Feste di Familie Floz: il trionfo del significato nella comunicazione non verbale.
Familie Floz tornano a incantare la platea del Teatro Sala Umberto di Roma con lo spettacolo Feste.
Se nello spettacolo precedente, Teatro Delusio, centro della scena era un retropalco, nello svelarsi delle dinamiche che accadono dietro le quinte di uno spettacolo, in Feste, lo sguardo acuto, graffiante e comico dei Familie Floz si concentra su una festa di matrimonio, vista non dal salone principale, ma dal cortile sul retro di una grande villa sul mare.
Questa volta la potenza rappresentativa dei Familie Floz si esprime nella sua più grande pienezza nel concitato tramestio della preparazione della villa per il matrimonio prima, e nello svolgimento della festa di nozze dopo (sempre vissuta però da dietro, dal cortile).

Troviamo un custode indolente che esercita il proprio “potere” brandendo il telecomando del cancello della villa; una donna delle pulizie che se la comanda; un cuoco dispettoso; un wedding planner impegnatissimo e leggiadro; una segretaria molto presa dal proprio ruolo; una sposa malinconica e uno sposo ubriaco; un padre della sposa, pacchianamente ricco, che arriva in elicottero e gioca col suo cane; un postino; un corriere con le treccine che ascolta musica rock.
Ognuno rispetta e tenta di far rispettare un rigido ordine gerarchico.
A scardinare questo equilibrio caotico e disordinato, però, arriva una donna senza fissa dimora, incinta, impaurita e dimessa.
Feste è un via vai di personaggi che entrano in relazione tra loro: una ventina circa.
Eppure gli attori in scena sono solo tre: Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk, anche autori insieme a Michael Vogel, a sua volta regista affiancato da Bjoern Leese.E’ incredibile e sorprendente come riescano a popolare il palco di tutti questi personaggi che si muovono e alternano, veloci nei movimenti e nei cambi di travestimento, creando spesso situazioni comiche semplici, ma efficaci, basate sul linguaggio del corpo.
Ancora più incredibile e sorprendente come tutto sia agito e prenda senso nel silenzio, nella completa assenza di parole.
Familie Floz esprime una potenza rappresentativa che non ha bisogno di parole e che si basa primariamente sui gesti e sui movimenti e sull’effetto delle meravigliose maschere di Hajo Schüler che, seppur statiche, sembrano assecondare i movimenti del corpo e far trasparire l’espressività che vi è sotto, in un rapporto di fusione col corpo dell’attore.
L’uso non convenzionale del linguaggio del corpo da parte degli attori insieme all’utilizzo delle maschere e dei travestimenti rivela i sentimenti nascosti nell’animo umano con una potenza espressiva sorprendente.
Non una parola, eppure lo spettatore può cogliere ogni dettaglio che viene offerto alla sua vista da un gesto manifesto, ma anche da un semplice cenno del capo o delle mani.
Il lavoro di Familie Floz è il trionfo del significato nella comunicazione non verbale.
Tutto questo è possibile grazie al lungo lavoro introspettivo e collettivo di questo gruppo, lavoro che attraversa diverse discipline teatrali: il teatro di figura, il teatro di maschera, la danza, la clownerie, l’acrobazia, la magia e l’improvvisazione.
Magistrale la mimica degli attori che anche attraverso i piccoli movimenti riescono a restituire un mondo di fatti e a evocare sentimenti ed emozioni.
Il tutto è poi inserito in una composizione musicale di Maraike Brüning e Benjamin Reber, che accompagna, avvolge, a volte sostiene, con delicatezza.
Sono la musica e i rumori di scena (sacchi che si spostano, lampadine che tremano, porte e finestre che si aprono e chiudono, acqua che scorre, galline che strepitano, cancelli che si muovono, un elicottero, e tanti, tanti altri) gli unici effetti sonori dello spettacolo (i suoni sono di Dirk Schröder).
La regia di Micheal Vogel guida come una danza a volte leggera, altre volte rapida, i movimenti dei personaggi che si alternano con ritmi precisi sul palco, cambiandosi rapidamente i bei costumi di Mascha Schubert e abitando la scenografia, semplice, ma molto carina e decisamente funzionale di Felix Nolze e Rotes Pferd.
Su tutto gioca con brio il disegno luci di Reinhard Hubert.

Feste di Familie Floz ha incantato il pubblico riuscendo a instaurare un rapporto con esso, infondendo amore e delicatezza attraverso il potere fascinante dell’immaginazione.
Feste è più di una fiaba per adulti; Familie Floz, nel rappresentare un mondo regolato da relazioni e ruoli, affronta temi sociali e politici, con umorismo, ma anche con un sottile senso tragico.
E’ uno spettacolo che con umanità e poesia parla al cuore dello spettatore e racconta di un mondo diviso tra chi comanda e chi esegue, chi è potente e chi vive ai margini.
Il personaggio della donna povera e incinta lentamente scardina questa struttura sociale entrando in relazione sia con i potenti (i signori della villa) che con il personale.
Ognuno è arroccato nella propria posizione, ma, lentamente, i cuori si sciolgono e la percezione del mondo cambia piano piano.
Un sentimento di umiltà e di pietà avvolge tutti quanti e si fa strada nel cuore dei personaggi.
Così, mentre all’interno della villa si consumano i festeggiamenti per il matrimonio, dietro, nel cortile, si celebra la vita che porta con sé sempre il suo contrario.
FAMILIE FLOZ
FESTE
Un’opera di Andres Angulo, Björn Leese, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk, Michael Vogel
Con Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk | Co-Regia Bjoern Leese
Regia di MICHEAL VOGEL
Maschere Hajo Schüler | Set Felix Nolze, Rotes Pferd |Costumi Mascha Schubert | Sound Design Dirk Schröder | Musica Maraike Brüning, Benjamin Reber
Piano Maraike Brüning | Cello Benjamin Reber, Majella Münz, Marie-Louise Wundling |Canzone “Hold on“Marlena Käthe | Luci Reinhard Hubert | Direttore di produzione Gianni Bettucci | Assistenti di produzione Dorén Grafendorf, Carolin Hartwich
UNA PRODUZIONE DI FAMILIE FLÖZ
IN COPRODUZIONE CON THEATERHAUS STUTTGART, THEATER DUISBURG, THEATER LESSING WOLFENBÜTTEL. CON IL SUPPORTO DEL HAUPTKULTURFONDS
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