Teatro Lo Spazio
5 aprile 2025
Sembra Amleto: oltre Amleto, c’è il dramma dell’uomo
Sembra Amleto è lo spettacolo scritto e interpretato da Francesco Zaccaro e con la regia di Ivano Picciallo che scompone l’Amleto nei suoi elementi costituitivi per ricomporlo sapientemente con ironia e spirito beffardo.
Non si tratta tanto di una riscrittura dell’Amleto, perché i fatti restano quelli che sono stati scritti, quanto, piuttosto, di una scomposizione e ricomposizione del dramma sotto un diverso punto di vista.

Zaccaro opera una ricomposizione delle vicende del dramma davvero interessante, dando vita e voce a tutti i personaggi attraverso una riscrittura in versi che mantiene il vecchio spirito, ma dona nuova luce a ciò che sta scritto.
Frizzante, energico, inesauribile, Zaccaro recita, salta, suda entrando e uscendo continuamente dai personaggi che caratterizza ognuno con precisione e attenzione, diversificandoli nei toni della voce e nelle cadenze dialettali.
Dando vita e voce a tutti i personaggi, non fa altro che accompagnarli verso la loro fine, così come sta scritto, componendo per ognuno di loro la propria tomba a terra.
Sembra Amleto non è solo uno studio sull’Amleto, ma anche una riflessione sulla morte che, partendo dalla tragedia shakespeariana e attraversandone tutti i personaggi, sfocia in uno sfogo amaro e sofferto dell’uomo nei confronti della madre defunta.
Morto anche il personaggio di Amleto, resta l’uomo che ha ancora qualcosa da dire rivolto alla tomba della madre.
E’ l’attore che rivolge le proprie accuse alla madre, una madre oppressiva, ingombrante; “femmina inguaiata” e “fiata sgrammaticata” (l’uso del linguaggio dialettale quotidiano rende l’urgenza e la drammaticità del momento).
Parte allora lo sfogo: l’attore, abbandonato il personaggio, mosso da ciò che il testo gli ha suggerito ed evocato, mette in scena il proprio risentimento, buttando fuori ciò che il dramma ha smosso dentro di lui, in un processo che è anch’esso rappresentazione.
Francesco Zaccaro esce ed entra dall’Amleto con padronanza e consapevolezza attraverso un meccanismo che è un continuo dentro e fuori, sempre in bilico tra realtà e rappresentazione, vita e morte, attore e personaggio.
Lo fa con una compiutezza compositiva e recitativa stupefacenti, non risparmiandosi un solo attimo in scena, continuamente in movimento alla incessante ricerca di quel fantasma che non si lascia avvicinare.
E’ evidente un grande lavoro non solo sull’opera: Zaccaro dimostra infatti di avere una conoscenza dell’Amleto tale da poterlo scomporre e ricomporre, fedele al testo scritto, ma offrendolo sotto un punto di vista diverso.
Risalta altresì, un grande lavoro sul corpo dell’attore e uno studio attento del gesto e del movimento in genere.
La regia di Ivano Picciallo asseconda e sostiene i ritmi e i tempi del protagonista, dando spazio alla fisicità e alla gestualità dello stesso.
Stimolante l’impianto scenografico di Alessandra Solimene: una sedia vuota, un cumulo di terra, una piccola croce e dei lumini. Piano piano, poi, la scena prenderà forma plasmata dalle mani di Zaccaro sotto gli occhi del pubblico. Elemento scenografico, ma anche un passaggio del processo catartico sia del personaggio che dell’attore rimanendo ancora in bilico tra realtà e rappresentazione.
Bellissimo.
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Sembra Amleto è il primo spettacolo che va in scena al Teatro Lo Spazio dopo le dimissioni del direttore artistico Manuel Paruccini per “divergenze di vedute” con la proprietà.
Uno spettacolo che era stato voluto da Paruccini e che è dimostrazione di quanto una direzione attenta, appassionata e consapevole possa fare bene al teatro italiano.
Il Teatro Lo Spazio, sotto la direzione di Manuel Paruccini, in questi ultimi cinque anni ha dato modo a innumerevoli compagnie, attori, attrici, autori e registi di potersi misurare con un pubblico e di poter entrare in contatto con altri esperti del settore, creando così una rete di relazioni e un tessuto umano e artistico che ha fatto tanto bene al teatro off della Capitale.
Finisce un’epoca. Speriamo che la nuova Direzione abbia a cuore il destino del teatro off.
SEMBRA AMLETO
scritto e interpretato da Francesco Zaccaro
regia di Ivano Picciallo
scene Alessandra Solimene luci Joseph Geoffriau
organizzazione Sonia Polimeno
produzione IAC Centro Arti Integrate – MALMAND TEATRO
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