Moisai 2022. Voci contemporanee in Domus Aurea
23 settembre | 9 ottobre 2022
nove visite guidate che culminano nell’esperienza dell’arte performativa
nel segno del contemporaneo nella Sala Ottagona
μαντέυεο, Μοῖσα, προφατέυσω δ´ἐγώ
Dai il tuo oracolo o Musa, e io sarò il tuo portavoce
(Pindaro, fr. 150 S.-M.)
Moisai 2022. Voci contemporanee in Domus Aurea
Moisai 2022. Voci contemporanee in Domus Aurea è un’occasione suggestiva, unica finora e mai sperimentata prima, per immergersi nei luoghi della residenza imperiale che meglio riflettono uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo dai simulacri del ciclo statuario delle Muse, realizzato per l’imperatore e conservato, in frammenti, all’interno della Domus, una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa, coniugata in tutte le sue diverse sfumature e nel segno del contemporaneo.
L’evento, promosso e organizzato dal Parco archeologico del Colosseo con la direzione artistica a cura di PAV, è articolato in nove incontri – in scena dal 23 settembre al 9 ottobre 2022 – ognuno dedicato ad una delle nove Muse del mito, le cui voci sembrano risuonare tra le sale della Domus in una lingua moderna e antica allo stesso tempo. Ogni sera, un nuovo artista libererà il canto di una Musa diversa, facendosi suo portavoce contemporaneo in un gesto antichissimo, sciolto e compiuto negli ambienti della Sala Ottagona, essa stessa straordinaria macchina scenica creata dagli architetti Severo e Celere per rispondere al progetto visionario di Nerone.
Moisai 2022. Voci contemporanee in Domus Aurea si aprirà il 23 settembre per tre weekend, dal venerdì alla domenica. Per la prima volta in assoluto, le visite guidate saranno seguite da una serata evento per un totale di nove appuntamenti. Le visite saranno accompagnate da un percorso sonoro suggestivo e immersivo, appositamente ideato per l’evento e modellato sul sito, per accompagnare progressivamente i visitatori verso l’atmosfera emotiva degli spettacoli. Dagli angoli silenziosi della Domus riecheggeranno suoni e voci di lingue antiche e moderne, dove i nomi delle nove muse emergono come frammenti ancestrali di un discorso poetico senza tempo.
Il primo spettacolo del 23 settembre sarà Dialoghi sul cambiamento di Valerio Aprea (con Valerio Aprea e Alessio Viola), mentre il 24 settembre sarà la volta di Venere e Adone di e con Roberto Latini; NO RAMA di Annamaria Ajmone (con Annamaria Ajmone, Marta Capaccioli, Lucrezia Palandri) sarà lo spettacolo protagonista della serata del 25 settembre.
Si prosegue il 30 settembre con Come una canna sul letto di un fiume – Frammenti dell’epopea di Gilgamesh, di Giovanni Calcagno con Giovanni Calcagno e Vincenzo Pirrotta (tappa di avvicinamento per lo spettacolo Gilgamesh, prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale). Il 1° ottobre Graziano Piazza e Viola Graziosi saranno i protagonisti di Odisseo nostro contemporaneo di Q Academy, con le musiche dal vivo di Stefano Saletti, la voce di Barbara Eramo e la regia di Piero Maccarinelli. Alcune coreografie di Jacopo Jenna, con collaborazione e danza di Ramona Caia e collaborazione e video di Roberto Fassone, accompagneranno invece l’appuntamento del 2 ottobre. L’ultimo week end vedrà in scena il 7 ottobre Divenire del tempo trascorso di Lorenzo Letizia e Marlene Kuntz. Open Octagon Score. Azione in forma di rito di Adriana Borriello (con Adriana Borriello, Erika Bravini, Roberto Cherubini, Michael Incarbone, Ilenia Romano, Cinzia Sità) sarà in scena l’8 ottobre. La rassegna si concluderà il 9 ottobre con Il quotidiano innamoramento, rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri, con la guida di Cesare Ronconi.
“Il Parco archeologico del Colosseo si apre alla sperimentazione di innovative sinergie per offrire al suo pubblico nuove forme di interazione con il passato: questo è l’obiettivo del ciclo di visite guidate tematiche nella reggia di Nerone che, ispirate alle nove Muse, culmineranno in una performance artistica differente per ogni appuntamento della rassegna, dalla danza alla musica, al teatro e alla poesia – commenta Alfonsina Russo, Direttore Generale del Parco archeologico del Colosseo. È così che puntiamo a rendere viva la memoria del passato, a dare voce alle stanze della Domus, recentemente già valorizzate da un nuovo sistema di illuminazione site specific; è così che uniamo il passato al presente contemporaneo, offrendo al nostro pubblico nuove esperienza di conoscenza e di mediazione culturale”.
Direttore del Parco archeologico del Colosseo
Alfonsina Russo
Progetto a cura del Parco archeologico del Colosseo
Francesca Guarneri, Stefano Borghini, Daniele Fortuna, Ines Arletti
Promozione e comunicazione – PArCo
Federica Rinaldi, Astrid D’Eredità
Servizio Valorizzazione – PArCo
Martina Almonte, Ines Arletti, Daniele Fortuna, Paola Cuzzocrea
Supporto organizzativo
Electa S.p.A.
CoopCulture
Ales S.p.A
Grafica
Stefano Borghini
Scomunica Visual Stories
In collaborazione con:
Direzione artistica
PAV
Ufficio produzione: Roberta Scaglione,
Claudia Di Giacomo, Giusy Guadagno
Supporto organizzativo: Elena Campanile,
Valentina De Simone, Laura Marano,
Beatrice D’Agnese, Mila Di Giulio
Ufficio Stampa dedicato all’evento
Maya Amenduni
Federica Guidozzi
Progettazione allestimento
Unusual Event di Walter Pizzi
Progettazione illuminotecnica
Daniele Davino
Realizzazione allestimento
RED Studio
Progettazione audio
Angelo Elle
Progettazione video
Alessandro Bellomo
Nerone, l’Arte, l’Architettura
“… Le più famose opere d’arte ora da me riferite furono dedicate in Roma dall’imperatore Vespasiano nel Tempio della Pace e negli altri suoi edifici; ma erano state già prima trasportate a Roma in seguito ai brutali saccheggi di Nerone e disposte nei saloni della Domus Aurea” (Plinio, Storia Naturale, XXXIV, 84).
Le fonti antiche raccontano dell’amore di Nerone per le arti figurative, del suo ruolo di committente e mecenate, della forte dedizione al collezionismo di capolavori dell’arte greca. Raccontano di una passione dovuta anche alla sua formazione, che ha affiancato le arti liberali alle attività manuali dei pittori e degli scultori, restituendo il modello di un principe-artista che cerca di affermare uno stile di vita e un modo di governare basato sulle arti e sull’otium.
Nerone è un imperatore colto e anticonformista; un cultore delle lettere, appassionato di poesia, musica e teatro (recita anche in prima persona). Una figura poliedrica e visionaria che ben si riflette nel suo progetto più suggestivo, la Domus Aurea, costruita dopo l’incendio del 64 d.C. e organizzata come una gigantesca villa suburbana nel cuore della città con una serie di edifici, padiglioni, portici immersi in un paesaggio di giardini, boschi e pascoli.
Della Domus Aurea rimane oggi solo il Padiglione del Colle Oppio a testimoniare, attraverso le 150 stanze conservate, la grandezza e magnificenza di un progetto che è frutto dell’ingegno degli architetti Severus e Celer, descritti dalle fonti come magistri et machinatores, quindi ingegneri, creatori di macchinazioni (potremmo dire di effetti speciali), ma anche maestri, capaci di manipolare l’architettura e condurla fino ad esiti allora sconosciuti, creando con l’artificio “quanto la natura aveva negato” (Tacito, Annali, XV, 42).
Attraverso l’uso di espedienti architettonici innovativi, lo spazio viene infatti dominato e modellato dalla luce e al suo interno le opere d’arte acquistano un nuovo respiro, diventando protagoniste di quel gioco scenico ed estetico che l’imperatore crea per meravigliare i suoi ospiti.
Le Muse dell’Imperatore
Le statue delle Muse sono state ritrovate, in frammenti, durante gli scavi del 1958 nel settore del Ninfeo di Polifemo e sono state di recente nuovamente esposte, dopo l’ultimo restauro, all’interno della Domus Aurea, restituendo al complesso monumentale la funzione di padiglione “dinamico” che aveva in passato, per passeggiare al suo interno godendo della spazialità dell’edificio e delle opere d’arte in esso esposte.
Del gruppo originario, che probabilmente riuniva tutte le nove figlie di Zeus e di Mnemosine (la Memoria), ci rimangono la scultura di Tersicore, Musa della Lirica corale e della Danza, e di Talia, Musa della Commedia. È sopravvissuta anche Erato, Musa della Poesia amorosa, ma per il suo stato estremamente frammentario non è stata esposta al pubblico.
Tersicore è rappresentata seduta su una roccia e nella sinistra sostiene una lira, simbolo della propria arte. La testa è scarsamente conservata. È perduto il viso, mentre rimane la parte posteriore che permette di leggere la pettinatura con i capelli divisi in due bande, raccolti sulla nuca.
Talia doveva essere anch’essa seduta, indossa una sottile tunica, su cui è sistemato il chitone fissato sulle spalle e il mantello, che ricade sul braccio in una cascata di pieghe. Manca la testa e sono perduti anche il braccio destro e la maschera teatrale ridente che stringeva nella mano.
I corpi stanti e frammentari, privi dei volti, sembrano oggi interpretare un’inquietudine moderna ammantata di una bellezza antica. La resa raffinata dei panneggi e delle vesti, la cura dei dettagli e l’equilibrio compositivo inciso nel marmo pentelico, richiamano modelli della scuola di Prassitele, evidentemente ben noti alla bottega di scultori assunta per soddisfare il raffinato gusto estetico di un imperatore come Nerone. I corpi lacunosi delle Muse, i loro
sguardi assenti e negati dai segni del tempo, paiono offrire uno sguardo rinnovato alla universalità e acronia dell’arte tutta, sfidandoci a cercare nuove voci contemporanee nella bellezza nascosta tra le pieghe degli antichi panneggi.
… Sii tu la decima Musa, dieci volte più degna
di quelle antiche nove che i poeti invocano;
e chi supplica il tuo aiuto, possa egli dar vita
a rime immortali che resistano al futuro.
Se la mia povera Musa piace a questa epoca difficile,
mia sia la fatica, ma tua la gloria.
W. Shakespeare, Sonetto XXXVIII, vv. 9-14
Programma Moisai 2022. Voci contemporanee in Domus Aurea
23 settembre
DIALOGHI SUL CAMBIAMENTO
di Valerio Aprea
con Valerio Aprea e Alessio Viola
Talia, Colei che è festiva
Musa della Commedia
… e Talia che l’error flagella e ride…
V. Monti, Musogonia, 200
Un viaggio attraverso l’ambiente umano, l’ambiente social e tutti quegli ambienti che caratterizzano la nostra vita di tutti i giorni, per riflettere sull’eterno spauracchio del cambiamento climatico ma più in generale su ogni forma di cambiamento e tutto ciò che invece lo ostacola.
Valerio Aprea
Attore poliedrico dallo stile personalissimo che porta sia sul palco che in alcune delle più importanti produzioni cinematografiche e televisive italiane degli ultimi anni come Boris e Smetto quando voglio. Dal 2020 è nel cast di Propaganda Live su La7 con i suoi seguitissimi monologhi scritti da Mattia Torre prima e da Marco Dambrosio Makkox.
Alessio Viola
Giornalista volto di punta di Skytg24, conduce speciali e approfondimenti di politica, cultura e costume, curando la rassegna stampa del canale. È appassionato di politica, tv, comunicazione, satira.
24 settembre
VENERE E ADONE
Siamo della stessa mancanza di cui son fatti i sogni
di e con Roberto Latini
musica e suono Gianluca Misiti
luce e direzione tecnica Max Mugnai
produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi in collaborazione con Epica Festival, Armunia –Festival Inequilibrio, Fortinbras Enterprise con il sostegno di Regione Toscana e MiC
Erato, Colei che provoca desiderio
Musa della Poesia amorosa
Orsù, stammi vicino, Erato, e cantami come
Giasone portò il vello a Iolco da quelle terre lontane
grazie all’amore di Medea. Tu pure hai avuto in sorte
il dominio di Cipride e incanti nell’ansia le giovani vergini,
tu pure hai un nome che dentro di sé contiene l’amore.
Apollonio Rodio, Argonautiche, III, 1-5
L’amore terrestre e quello divino nel disarmo di un destino ineluttabile è il tema trattato da Shakespeare, Tiziano, Rubens, Canova, Carracci, Ovidio attraversando il mito nell’arte, come trattenendo il respiro. Un respiro-fotogramma, solo, fermato, definito, come a impedire che il racconto si possa compiere nel finale che già sappiamo. È forse la speranza che si possa vincere il destino, dando all’Arte il compito di sfidare il tempo e trattenerlo. Sospenderci nella tenerezza. Venere e Adone è la storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza, difesa. Anche Amore non può nulla. Anche Amore è incapace; è sfinito, è logoro, è vecchio. Sconfitto. Eppure, cadendo, fa un volo infinito.
Roberto Latini
Attore, autore e regista, si è formato a Roma presso Il Mulino di Fiora, Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Tra gli altri, ha ricevuto il premio Sipario nell’edizione 2011, il premio Ubu 2014 come migliore Attore e il Premio della Critica 2015.
Direttore del Teatro San Martino di Bologna dal 2007 alla primavera del 2012, è il fondatore della compagnia Fortebraccio Teatro. Ha ricevuto il Premio Ubu 2017 come Migliore Attore e Performer per lo spettacolo Cantico Dei Cantici.
25 settembre 2022
NO RAMA
di Annamaria Ajmone
con Annamaria Ajmone, Marta Capaccioli, Lucrezia Palandri
musiche originali e sistemi di diffusioneFrancesco Cavaliere
luci e direzione tecnicaGiulia Pastore
Urania, Colei che è celeste
Musa dell’Astronomia e della Geometria
…Or convien che Elicona per me versi,e Uranìe m’aiuti col suo coroforti cose a pensar mettere in versi…Dante Alighieri, Purgatorio XXIX, 40-42
NO RAMA è un luogo aperto, terreno, multi tempo, non lontano e non impossibile, con continue incursioni dell’altrove-futuro, presente e sotterraneo, tra scienza e finzione. Il suo eco-sistema è in grado di adattarsi al riscaldamento globale, alla desertificazione della terra e alla progressiva acidificazione delle acque. Questo luogo è abitato da forme animali, minerali e biotecnologiche. Nello spazio creato dalla coreografa Annamaria Ajmone gli elementi organici e inorganici si incontrano e convivono, i corpi assumono nuove forme e forze mentre si raccontano una trama di segreti. Il tempo si dilata generando così un sistema diffuso, viscoso e autosufficiente in cui ciascun elemento è connesso reciprocamente agli altri, occupando uno spazio in costante trasformazione.
Annamaria Ajmone
Danzatrice, coreografa. Laureata in Lettere Moderne presso l’Università statale di Milano, si diploma presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Al centro della sua ricerca c’è il corpo inteso come materia plasmabile, trasformando spazi in luoghi. Coordina insieme a Sara Leghissa Nobody’s Indiscipline, piattaforma per la condivisione di pratiche artistiche. È artista associata della Triennale Milano Teatro 2021-24.
30 settembre 2022
COME UNA CANNA SUL LETTO DI UN FIUME
FRAMMENTI DELL’EPOPEA DI GILGAMESH
di Giovanni Calcagno
con Giovanni Calcagno e Vincenzo Pirrotta
Studio per la produzione di ERT / Teatro Nazionale
Clio, Colei che rende celebri
Musa del Canto epico e della Storia
… Come un esperto timoniere,
signora degli inni, Clio, guida
ora la nostra mente,
se mai anche un tempo (lo facesti) …
Bacchilide, Epinici, 12.1
La narrazione di due frammenti dell’epopea di Gilgamesh, nel 150° anniversario della sua traduzione, accompagna il pubblico in Mesopotamia alla scoperta della storia di Uruk, prima città di cui si abbia notizia e del suo eroico re. Il testo è il frutto di una libera rielaborazione basata sulle fonti originarie e rinnova l’opera di divulgazione che narratori di tradizione popolare hanno compiuto per millenni dal medio Oriente, al Caucaso, al Mediterraneo. Gilgamesh è il primo uomo a porsi il perché dell’esistenza terrena e della morte, e di fatto, cos’è che fa di un uomo un Uomo. Queste domande fanno dell’Epopea una fonte di conoscenza immensa per l’umanità.
Giovanni Calcagno
Narratore, autore e attore cinematografico e teatrale. Si occupa da anni di traduzione e interpretazione di testi della tradizione letteraria popolare mediterranea e mediorientale. Fra questi, la Chanson de Roland, l’epopea di Gilgamesh, il Piccolo Principe.
Vincenzo Pirrotta
Si è diplomato alla scuola di teatro dell’I.N.D.A. (Istituto Nazionale del Dramma Antico). Ha lavorato con i più grandi registi e attori del teatro italiano. Dal 1996 conduce una ricerca sulle tradizioni popolari innestando arcaiche pratiche al teatro di sperimentazione.
1° ottobre 2022
ODISSEO NOSTRO CONTEMPORANEO
di Q Academy
con Graziano Piazza e Viola Graziosi
musiche dal vivo di Stefano Saletti, voce Barbara Eramo
regia Piero Maccarinelli
Melpomene, Colei che canta
Musa della Tragedia
… Sostieni la fierezza ottenuta con i meriti, o Melpomene e di buon grado cingimi la chioma con l’alloro delfico…
Orazio, Libro III, Ode 30, 14-16
Odisseo è uno degli eroi che più affascina i lettori di ogni tempo e società. Sin dal primo verso dell’Odissea omerica viene definito come “πολύτροπος”, epiteto ambiguo che si può tradurre con “multiforme” o “multitasking”, come diremmo oggi, quindi “molto versatile”, forse trasformista. Personaggio ingegnoso e astuto, maestro di inganni e raggiri, Odisseo è anche l’uomo che non pone vincoli alla sua esistenza, affascinato dall’ignoto. Nello spettacolo Odisseo è colto al termine del suo viaggio, ha raggiunto finalmente Itaca: lo accolgono il fedele cane Argo, la fedele Penelope, le violenze che ha subito la sua casa. La voce degli attori è sostenuta e commentata da musiche mediterranee e melodie greche, anch’esse protagoniste dello spettacolo.
Q ACADEMY
Impresa sociale che propone progetti di produzione, formazione e valorizzazione in ambito socio-culturale e dello spettacolo, nell’audiovisivo educational e nella diffusione delle nuove tecnologie.
Viola Graziosi
Attrice poliedrica, lavora tra Francia e Italia, alternando teatro, cinema e televisione.
Graziano Piazza
Attore e regista, ha lavorato con grandi registi italiani e stranieri, alternando spettacoli classici a testi contemporanei.
Piero Maccarinelli
Regista, spazia dalla drammaturgia contemporanea a quella classica. Attualmente è direttore artistico del Teatro Parioli di Roma.
Stefano Saletti & Barbara Eramo
Esplorano da anni le musiche e le lingue del mediterraneo, evidenziandole connessioni tra le tante tradizioni dei Paesi mediterranei.
2 ottobre 2022
ALCUNE COREOGRAFIEideazione, regia e videocoreografia Jacopo Jenna
collaborazione e danza Ramona Caia
collaborazione e video Roberto Fassone
musica originale Francesco Casciaro
disegno luci Mattia Bagnoli
costume Eva di Franco
organizzazione Luisa Zuffo
produzione KLm – Kinkaleri
coproduzione Centrale Fies
con il supporto di Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio Progetto PrendersiCura
Polimnia, Colei che ha molti inni
Musa della Danza rituale e del Mimo
… Polimnia, la madre della danza muoveva le braccia, e disegnava nell’aria l’immagine di una voce silenziosa, parlando con le mani e muovendo gli occhi in una forma di silenzio piena di significati…
Nonno di Panopoli, Dionisiache, 5, 88
Alcune Coreografie mette in dialogo la danzatrice Ramona Caia con un prezioso e ponderoso lavoro di raccolta video, montaggio e successiva rielaborazione di una serie di tipologie di danze.
La coreografia si costruisce attraverso la mimesi di una moltitudine di frammenti video montati in una sequenza serrata, frugando tra la storia della danza e della performance, attraversando il cinema e internet, in cerca di una materia cinetica sensibile.
Nella seconda parte un video originale dell’artista Roberto Fassone offre una sequenza di coreografie visive, un paesaggio simbolico dove l’umano è assente ma che ancora cerca un rapporto con il corpo in scena e riflette su quella materia intangibile di cui la danza è fatta.
Jacopo Jenna
Coreografo, performer e film maker. La sua ricerca indaga la percezione dei linguaggi della danza e la coreografia come una pratica estesa, generando vari contesti performativi in cui ricollocare il corpo in relazione al movimento. Ha presentato i suoi progetti presso festival, teatri, musei e istituzioni a livello internazionale, collaborando con compagnie stabili e partecipando a progetti di ricerca coreografica con altri artisti.
7 ottobre 2022
DIVENIRE DEL TEMPO TRASCORSO
di Lorenzo Letizia e Marlene Kuntz
regia, immagini, montaggioLorenzo Letizia
musicaMarlene Kuntz
Euterpe, Colei che allieta con il canto
Musa della Poesia lirica e Musica
… Euterpe perché dona delizia a coloro che l’ascoltano cantare…
Diodoro Siculo, Biblioteca Storica IV, 7. 3
Un progetto performativo tra musica, teatro e cinema. Un’improvvisazione musicale dal vivo capace di esplorare la complessità della dissonanza abbandonandosi ad un fluire di ritmi, strutture, altezze e intensità.
Un film montato dal vivo, in tempo reale, davanti agli spettatori, in dialogo con l’accadere della musica.
Un documentario che porta il cinema nella dimensione performativa del teatro e dell’evento dal vivo.
Ad ogni replica la durata e le sequenze saranno differenti, in quanto saranno sempre il risultato di processo aleatorio e della relazione con l’improvvisazione musicale dei Marlene Kuntz.
Oggetto del film è prima di tutto il tempo stesso colto nel suo accadere.
Marlene Kuntz
Cristiano Godano (voce, chitarra), Luca Lagash Saporiti (basso), Riccardo Tesio(chitarra) e Davide Arneodo (tastiere). La band si forma nel 1992 a Cuneo. Da allora 30 anni di carriera, 11album in studio, 4 dal vivo, 8 raccolte, 10 colonne sonore, 1 disco d’oro, innumerevoli tour in Italia e all’estero.
Lorenzo Letizia
Regista e film maker, è ideatore e realizzatore delle video installazioni di molti spettacoli del teatro contemporaneo. Cerca un cinema che sia capace di abitare la dimensione di impermanenza dell’evento dal vivo.
8 ottobre 2022
OPEN OCTAGON SCORE
Azione in forma di rito
coreografia di Adriana Borriello
con Adriana Borriello, Erika Bravini, Roberto Cherubini, Michael Incarbone, Ilenia Romano, Cinzia Sità
musica Paolo Demitry e Marco Ariano
luce Gianni Staropoli
produzione Ab Dance Research
Tersicore, Colei che si diletta nella danza
Musa della Lirica corale e Danza
…Si dice che un tempo le cicale erano uomini, di quelli vissuti prima che nascessero le Muse […] Da loro in seguito ebbe origine la stirpe delle cicale, che ricevette dalle Muse questo dono […] di cominciare subito a cantare […] e di riferire chi tra gli uomini di quaggiù le onora, e quale di esse onora. A Tersicore riferiscono di quelli che l’hanno onorata nelle danze, rendendoli a lei più cari…
Platone, Fedro, 259 c-d
La partitura site-specific ideata per la Domus Aurea è una struttura di improvvisazione il cui sistema di regole convoglia e dinamizza elementi dello spazio del tempo del suono della luce, del tangibile e dell’intangibile, delle materie e delle architetture del luogo e di quelle dei corpi che si fanno figura e evocano, nel presente, ciò che da quel luogo promana e si diffonde e s’incorpora,il suo Genius Loci? Probabile improbabile…Unrito apotropaico e propiziatorio insieme.
Otto interpreti, sei performer e due musicisti, col-legati da una partitura che assume il numero 8 e le sue combinazioni come elemento costitutivo, ascoltano e agiscono la Sala Ottagona della Domus: le risonanze le consistenze le inconsistenze i volumi le geometrie i pieni i vuoti.
Adriana Borriello
Danzatrice, coreografa, pedagoga diplomata all’AND e al Mudra di Bejart, è attiva professionalmente in ambito internazionale dai primi anni ’80. Partecipa alla fondazione del gruppo Rosas di A.T. De Keersmaeker, nel 1986 fonda a Parigi la sua compagnia che trasferisce poi in Italia realizzando coproduzioni internazionali accolte nei maggiori contesti italiani e stranieri. Progetta e dirige programmi formativi, elabora una propria metodologia pedagogica descritta nel volume Chiedi al tuo corpo.
9 ottobre 2022
IL QUOTIDIANO INNAMORAMENTO
rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri
con la guida di Cesare Ronconi
produzione Teatro Valdoca
con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Cesena
Calliope, Colei che ha una bella voce
Musa della Poesia Epica ed Elegia
… Mi sto innamorando di Calliope
Non appartiene a nessuno, perché non darla a me?
Mi parla, mi parla con gli occhi
Sono stanco di inseguire menzogne
Madre delle Muse, ovunque tu sia…
Bob Dylan, Mother of Muses
In questo rito sonoro Mariangela Gualtieri dà voce ai versi di Quando non morivo, li intreccia ad altri del passato e compone tutto in una partitura ritmica ben orchestrata. Il tentativo resta quello di rendere ciò che Amelia Rosselli chiamava ‘incanto fonico’, quel bagno acustico che sprofonda ognuno in se stesso e allo stesso tempo tiene viva e affratellata la comunità dei presenti. Tutto muove dalla certezza che la poesia attui la massima efficacia nell’oralità, da bocca a orecchio, in un rito in cui anche l’ascolto del pubblico può essere ispirato, quanto la scrittura e quanto il proferire della voce.
Mariangela Gualtieri
Nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo. Fra i testi pubblicati: Antenata (Crocetti, 1992 e 2021), Fuoco Centrale (Einaudi 2003), Senza polvere senza peso (Einaudi 2006), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto 2006), Paesaggio con fratello rotto con DVD (Sossella, 2007), Bestia di gioia (Einaudi, 2010), Caino, (Einaudi, 2011), Sermone ai cuccioli della mia specie con CD audio (Valdoca, 2012), A Seneghe. Mariangela Gualtieri/Guido Guidi (Perda Sonadora Imprentas, 2012), Le giovani parole (Einaudi, 2015), Voci di tenebra azzurra (Stampa 2009, 2016), Beast of Joy. Selected poems (Chelsea Editions, New York, 2018), Quando non morivo (Einaudi, 2019). Album dei Giuramenti/Tavole dei Giuramenti (Quodlibet, 2019)con Cesare Ronconi e Lorella Barlaam, Quando non morivo (Einaudi, 2019), Paesaggio con fratello rotto (Einaudi, 2021), L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia (Einaudi, 2022).
Domus Aurea
Via della Domus Aurea, 00184 Roma RM
INTERO: € 10,00 + € 1,00 di prenotazione
RIDOTTO: € 6,00 + € 1,00 di prenotazione, ragazzi tra i 7 e i 12 anni di età, docenti delle scuole di ogni ordine e grado; dipendenti MIC; possessori Membership Card del Parco archeologico del Colosseo; gruppi (adulti e studenti) di 23 persone e clienti intermediati, studenti iscritti alle accademie di belle arti, corsi di laurea di architettura, conservazione dei beni culturali, etc. (rif. elenco MiC per gratuità ingressi musei statali) o a corrispondenti istituti dell’Unione europea mediante esibizione del certificato di iscrizione per l’anno accademico in corso.
GRATUITO: gratuito + € 1,00 di prenotazione, minori dì 6 anni; cittadini dell’Unione Europea portatori di handicap con documentazione sanitaria e accompagnatore (familiare o appartenente a servizi socio-assistenziali); membri I.C.O.M.; guide turistiche dell’Unione Europea munite di licenza professionale; giornalisti italiani e stranieri con tesserino, solo se precedentemente accreditati; militari e forze dell’ordine in servizio, due docenti accompagnatori a gruppo classe.
SCHEDA EVENTO
Moisai 2022. Voci contemporanee in Domus Aurea
Visite guidate tematiche (Le Muse, Nerone e l’Arte) e performance finale nel complesso della Sala Ottagona
Numero di aperture: 9, ogni incontro è dedicato ad una specifica Musa
Date:
23 settembre, 24 settembre, 25 settembre, 30 settembre, 1 ottobre, 2 ottobre, 7 ottobre, 8 ottobre, 9 ottobre
Orario di inizio: 17.30
Acquisto del biglietto esclusivamente online sul sito www.coopculture.it
All’interno della Domus Aurea la temperatura è di circa 10 gradi. Si consigliano abbigliamento adeguato e scarpe comode
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PArCo – Ufficio per le relazioni con la Stampa
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+ 39 06 699 84 443
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