Matteo Ferrari, attore e cantante, in tour in America e in Canada con Maramao: Songs between the Wars
Dopo i successi in Italia, l’attore e cantante trentino Matteo Ferrari (Les Misérables, Rent, A Little Night Music e l’album della Warner/Chappell Music Snoopy, il musical!) volerà a New York per debuttare, come solista, sul prestigioso palcoscenico della Green Room 42 di Broadway dove porterà il suo ultimo progetto artistico intitolato Maramao: Songs between the Wars. L’appuntamento è per martedì 24 ottobre 2023 alle ore 9:30 pm, al numero 570 della Tenth Avenue di New York. Per chi non potrà essere presente fisicamente, il concerto sarà trasmesso in live streaming sulla piattaforma della Green Room 42. I biglietti possono essere acquistati all’indirizzo .
Maramao: Songs between the Wars è un evento speciale concepito appositamente per il pubblico di Broadway e realizzato grazie al sostegno dell’Associazione “Trentini nel mondo”, ente di raccordo tra i trentini all’estero.
Lo spettacolo vuole rendere omaggio agli artisti che hanno fatto la storia della canzone italiana e, nonostante il clima di conflitti, dittature e censure del momento, hanno sempre voluto cercare “il sole in fronte”.
Un tuffo nel passato tra le più belle melodie composte fra il 1915 e il 1945 che hanno preso fortemente in prestito dai suoni del jazz americano che stava diffondendosi in quel momento. “Ma l’amore no”, “Tu, musica divina”, “Il pinguino innamorato” e tanti altri capolavori nati da penne veramente ispirate e immortali come Giovanni D’Anzi, Cesare Andrea Bixio, Carlo Innocenzi e Mario Consiglio, che Matteo interpreterà dal vivo coinvolgendo gli spettatori in un dialogo diretto, che lascia spazio alle emozioni.
Da tre anni Matteo gira l’Italia con Maramao, canzoni tra le guerre, inserito in importanti stagioni concertistiche tra le quali quella della Fondazione Teatro Fraschini di Pavia. Recentemente il suo progetto musicale ha fatto parte delle Giornate europee del patrimonio (European Heritage Days) del Comune di Barletta, la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea e coordinata per l’Italia dal Ministero della cultura che mira a promuovere la diversità culturale, il dialogo e la conservazione del patrimonio.
Il favore con cui il concerto è stato accolto da pubblico e critica ha spinto l’artista trentino a registrarne un album dal titolo Maramao. La raccolta musicale, disponibile in digitale, in streaming e in CD, è stata pubblicata e distribuita in tutto il mondo dalla storica etichetta italiana Bluebelldisc Music, eccetto Stati Uniti e Canada dove l’album è stato distribuito da PS Classics, rinomata etichetta di Broadway nel cui catalogo Matteo figura come unico artista italiano.
L’album è stato definito d’interesse da parte dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ufficio del Ministero della cultura) che lo ha inserito nella propria programmazione con un evento dedicato svoltosi a Roma, in collaborazione con il Centro studi americani della Capitale e la Provincia autonoma di Trento.
Ecco il calendario completo del tour:
22 ottobre alla St. Cecilia’s Church di Syracuse;
24 ottobre alla Green Room 42 di New York (evento speciale pensato per Broadway);
27 ottobre al Trentino Club di Toronto;
28 ottobre al Trentino Club di Montreal;
29 ottobre all’École de Musique “Vincent-d’Indy” di Montreal (evento speciale organizzato in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Montreal).
Un’occasione unica per vedere quello che i critici hanno definito “Splendido” (Nick Wakeham, Musical Theatre Review) e ascoltare “Una delle nuove grandi voci italiane” (BroadwayWorld) dalla “Padronanza tecnica non indifferente” (Ente Rovigo Festival) e dalla “Raffinata mimica” (Luigia Favalli, Il Ticino).
Concepito e diretto da Matteo Ferrari
Direttore musicale: Simone Cappello
Arrangiamenti: Riccardo Barba
Costume: Veronica Pattuelli
Trucco e acconciatura: Riccardo De Agostini
BIOGRAFIA
Matteo Ferrari è un attore e cantante trentino specializzato nel repertorio del musical anglosassone.
Si è formato presso la Bernstein School of Musical Theatre di Bologna, la Guildford School of Acting − University of Surrey, il Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento e il Conservatorio di musica “E.F. Dall’Abaco” di Verona.
All’attività didattica affianca, da 12 anni, un’intensa attività artistica che lo ha portato a lavorare su diversi palcoscenici italiani tra cui il Teatro Sistina e il Teatro Olimpico di Roma, il Teatro Manzoni di Milano, il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Goldoni di Venezia.
Le sue esprienze teatrali includono: Les Misérables (Vescovo di Digne), Rent (Tom Collins), A Little Night Music (Count Carl-Magnus Malcolm), Bye Bye Birdie (Mr. Harry MacAfee), Urinetown (Caldwell B. Cladwell), Nuts, 4 matti in affitto (Mattia e Lorenzo), Buon Natale, Babbo Natale e Bentornato, Babbo Natale (Federico e Mago Bisesto), Le sorellastre (Vanna) e Il bacio della della Donna Ragno.
È stato scelto dal compositore di Broadway Larry Grossman per la registrazione dell’album Snoopy, il musical!, edito da Warner/Chappell Music.
Come cantante, doppiatore e speaker ha prestato la voce a diversi spot pubblicitari e serie televisive tra cui Fumbleland! Mi è scappato un errore e Fumbles SOS temibili, in onda su Rai Yoyo e RaiPlay, Fumbles on TV e Fumbles at School, in onda su DeA Junior (De Agostini Editore).
Come solista è stato invitato a esibirsi al Blue Note di Milano accompagnato dalla celebre LaFil − Filarmonica di Milano, al XXII Zazzarazzaz Festival di Sanremo accompagnato dall’Orchestra stabile dello swing e per la Società Filarmonica di Trento.
CITAZIONI STAMPA/RECENSIONI
“La voce espressiva e l’abilità drammatica di Ferrari infondono a queste canzonette una gioia, un romanticismo e un’arguzia che trascendono il linguaggio e gli arrangiamenti lussureggianti elevano l’atmosfera a livelli inebrianti.
Indipendentemente dalla comprensione dell’italiano da parte dell’ascoltatore, Maramao è un intrattenimento accattivante e un’emozionante esplorazione di un’era passata da parte di una delle nuove grandi voci italiane.”
–BroadwayWorld
“Confesso di nutrire un grande amore per la musica italiana, ma questo [album] mi ha aperto gli occhi su quanto sia stata eclettica la musica nel corso degli anni. In molti dei brani potete percepire il teatro musicale, mentre altri hanno un tocco jazz, comico o possono essere semplicemente delle ballate strazianti. Indipendentemente dal genere, Ferrari dà vita a ogni singola canzone e in realtà mi ha fatto aspettare con ansia la traccia successiva e mi ha completamente deluso una volta che l’album è finito, anche se potevo sempre riascoltarlo (cosa che ho fatto).
Ci sono solo un paio di canzoni che, probabilmente, potreste riconoscere: ‘Lili Marlen’ e ‘Mamma’ ma, sebbene possiate riconoscerne i titoli, non aspettatevi una versione karaoke. Non c’è Marlene Dietrich che indugia nella prima mentre la seconda è una delle mie canzoni italiane preferite di sempre, mi commuove ogni volta che l’ascolto e anche questa volta non fa eccezione.
Potrebbe non piacervi la musica italiana, ma sono disposto a scommettere che questo album vi farà cambiare idea per sempre. Splendido.” Classificazione: cinque stelle ★ ★ ★ ★ ★
–Nick Wakeham, Musical Theatre Review
“Il lavoro di ricerca più lodevole che ha svolto Matteo Ferrari è stato anche quello di conoscere, di ogni canzone, ilmaggior numero di interpretazioni discografiche incise a quei tempi, oltre che l’analisi delle varie edizioni musicali di ogni canzone. Un lavoro filologico tutt’altro che scontato! Questa conoscenza ha permesso a Matteo di ponderare le sue scelte artistiche alla luce della conoscenza che aveva del modo in cui gli interpreti avevano già eseguito le canzoni che andava affrontando. […]
Non credo che il modo di cantare di Matteo abbia voluto ricalcare lo stile dei refrainisti del tempo (ovvero cantanti moderni con forti inclinazioni al jazz) come Ernesto Bonino o Natalino Otto. La sensibilità di Matteo trovo che sia molto più vicina ai grandi soprani leggeri del tempo, come Emilia Veldes o Miriam Ferretti. Ovviamente questa somiglianza non è vocale quanto piuttosto nell’approccio e nella sensibilità al jazz. A Matteo il ritmo sincopato piace, tanto da portarlo alla sua massima espressione canora, anche attraverso trovate brillanti che accostano la canzone al teatro e alla recitazione.”
–Roberto Berlini, Quarta Parete
“Ferrari reinterpreta le più belle melodie italiane […] per dare nuova vita alle melodie e alle atmosfere che costituiscono l’identità della musica italiana… Il progetto del giovane artista fa sì che il pubblico torni indietro nel tempo riscoprendo le origini, troppo spesso dimenticate, della nostra canzone in un periodo in cui esibirsi sembrava quasi impossibile.”
–Eleonora Forsinetti, Cabiria Magazine
“Nello stile di canto di Matteo Ferrari si sentono le esperienze teatrali: tutte le erre fortemente arrotate, certi sforzati drammatici in ‘Mamma’ e l’atteggiamento un po’ affettato, danno l’impressione che il cantante stia interpretando un personaggio, quello di un distinto signore dai modi gentili, che saluta sollevando la bombetta.”
–Gilberto Ongaro, Music Map
“Il cantante trentino stupisce con la sua versione di classici del repertorio italiano. […] Matteo ha reso il primo brano [A Zonzo] molto cinematografico: alternando il canto alla voce parlata lui interpreta un uomo che cerca il famoso paese di Zonzo, che la canzone descrive come idilliaco, trasformandola in un piccolo film sonoro. Il secondo brano [Il pinguino innamorato] diventa invece una meta-canzone, in cui Matteo si ribella alla sorte del pinguino prevista dal testo originale, e gli regala un lieto fine con la sua amata.”
–Gabriele Tomasi, Onda musicale
“Ciò che non ha bisogno di spiegazioni è la voce di Matteo Ferrari, la tecnica che l’artista padroneggia con sicurezza, la sua fortissima capacità interpretativa. Una cosa che un secolo fa era all’ordine del giorno ma che oggi sembra una chimera.”
–Marta Scaccabarozzi, Underground Playlist
“Ferrari non solo ha prestato le sue ampie capacità vocali nel canto ma ha mostrato una raffinata mimica nell’interpretare indimenticabili canzoni della prima metà del secolo scorso, rivelando anche di aver compiuto uno studio approfondito sulle musiche e sui testi. […] Lo spettacolo è riuscito a trascinare il pubblico tra le piccole e grandi realtà del tempo e pure tra i sogni degli uomini e donne che si rivelano in quelle che non sono davvero ‘solo canzonette’. […] Il pubblico, composto da attempati nostalgici e giovani interessati, ha pian piano reagito con entusiasmo al programma.”
–Luigia Favalli, Il Ticino
“Matteo Ferrari è tutt’altro che interprete pedissequo: lui riedita i vecchi brani, li riporta al contemporaneo senza retorica o banalità, ne tira fuori la verve divertente o il dramma o le assurdità latenti, li sviluppa o li ridimensiona, a piccole dosi, ma con infinito amore e rispetto. […] Da capace attore e cantante teatrale, modula e modifica la voce, facendo sfoggio di una padronanza tecnica non indifferente, cambia timbro e tonalità anche durante il canto, assecondando il testo; racconta l’origine dei brani, canta e spezza le melodie con commenti apparentemente casuali, accompagna la voce con la gestualità teatrale, intavola gag e tormentoni col pianista.”
–Ente Rovigo Festival
“C’è da soffermarsi sulle ottime qualità vocali e tecniche dell’interprete: una voce dal timbro piacevole, non scontato, che Matteo padroneggia con facilità. Pare davvero arrivare dalla prima metà del secolo scorso.”
–Blog della Musica
“Con grande freschezza e sensibilità, [Ferrari] ha reinterpretato le più belle melodie italiane che hanno illuminato di speranza il periodo buio fra gli anni 1915 e 1945.”
–Musical.it
“[Le canzoni sono] reinterpretate da Ferrari con una rispettosa aderenza alla loro dimensione incunabola, ma con un apprezzabile e personale appeal che rinnova il dibattito e la convivenza fra tradizione e innovazione, fra sentimentalismo-disincanto melodico e ritmi sincopati, con il giusto dosaggio di ricordo, nostalgia e divertita/spensierata esposizione e fruizione di un’apprezzabile operazione storica-artistica-culturale legata al cinema e alla musica italiani.”
–ColonneSonore.net
“Ascoltando attentamente Maramao, lasciandosi immergere nelle note cantate (in modo superlativo c’è da aggiungere) da Matteo Ferrari, si scorge il vero spirito di questa (ri)proposta artistica, che sta tutta nell’artista stesso. Lo stesso Matteo è il cuore, il perno di questo progetto che ha anche del concettuale, a dirla tutta. Sì, perché nella sua lineare semplicità, nella quale ogni tassello è perfettamente al suo posto, dalla scelta dei brani, allo styling di Matteo, fino allo spettacolo teatrale dal quale è tratto Maramao, del concetto c’è. E anche del rivoluzionario. Perché cosa c’è di più di rottura, nel 2022, di un disco come Maramao, nel quale rivivono, senza stridere nel presente, capolavori italiani di Giovanni D’Anzi, Nino Rastelli e altri? Musiche d’altri tempi, ma la cui forza è ricordarci quanta bellezza dimenticata è ancora lì, pronta per essere spolverata e riscoperta.”
–MusiCulturAonline
LA GREEN ROOM 42
La Green Room 42 di New York ha recentemente celebrato sei anni di attività come principale destinazione di Broadway per musica dal vivo, spettacoli ed eventi speciali.
Il cabaret consente al pubblico di vivere da vicino, e come nessun altro spazio al mondo, spettacoli con i più grandi nomi di Broadway e con i talenti emergenti, avvolti da un’atmosfera trendy e originale, con cibi e bevande di prima classe serviti al tavolo durante gli show.
Negli ultimi sei anni il locale ha ospitato alcuni dei più grandi nomi del mondo dello spettacolo come Lillias White, Josh Groban, Sara Bareilles, Tina Fey, Katharine McPhee, Bowen Yang, Bette Midler, Judy Kuhn e più di altri 5000.
LINK E SOCIAL
Spotify https://open.spotify.com/artist/2qV8YAXJPoyXEJvEoi6QRy
YouTube https://www.youtube.com/matteoferrariac
Matteo Ferrari – Ma l’amore no (Official Music Video):
Matteo Ferrari – Maramao (Album Trailer)
Servizio TGR Rai Trento
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