ARGOT 40,quarant’anni di ricerca teatrale
Dal 17 ottobre 2024 un programma denso di eventi, prime assolute,
progetti speciali, spettacoli, proiezioni e una mostra al WeGil
per celebrare i 40 anni di attività dello storico spazio “factory” romano
A Roma si celebrano i 40 anni di ARGOT. Dal 17 ottobre eventi, prime assolute, progetti speciali, spettacoli, proiezioni e una mostra per festeggiare lo storico spazio romano
40 anni ARGOT
L’Argot compie 40 anni. Con resilienza, tenacia e perseveranza, senza mai smarrire la rotta, ha attraversato generazioni e generazioni di autori, attori e registi e corsi e ricorsi storici riuscendo a mantenere la sua natura e a resistere nel tempo adattandosi camaleonticamente ai cambiamenti storici e culturali di questa città.
Un luogo, l’Argot Studio, che ha avuto da sempre la vocazione ad essere uno spazio aperto alla possibilità di pensare il teatro e di farlo sul campo, un attento osservatorio continuo sulla drammaturgia italiana e sulle nuove leve di attori e registi che periodicamente contribuiscono a cambiare e rinnovare il modo di fare teatro. Una vera e propria factory dove sperimentare un fecondo confronto artistico e un’interazione continua fra la scrittura drammaturgica e i gruppi di attori e registi che mettono in scena le opere. Una casa per gli artisti, ma anche per il pubblico da sempre fortunati spettatori di quello che è stato definito da tutti il luogo del “cinema vivo”, dove il sudore, gli sguardi, i silenzi degli interpreti diventano protagonisti assoluti della narrazione grazie alla possibilità di godere della prossimità con gli attori e di regalarsi una visione in “primo piano” dello spettacolo.
Ci regaliamo allora per questo anniversario una stagione fatta di grandi ritorni con artisti che in questi 40 anni hanno vissuto lo spazio con assiduità o semplicemente attraversandolo, con chi ha mosso solo i suoi primi passi o chi ha continuato a giocare e sperimentare a casa argot. Ma anche con artisti affermati o giovani leve di autori/registi/attori che si affacceranno per la prima volta all’argot per rendere omaggio a questo luogo simbolo della sperimentazione e della ricerca.
E lo faremo come sempre, ovvero rendendo omaggio al teatro e alla drammaturgia contemporanea, alla poesia e alla musica, e da quest’anno anche al cinema nato in questi 40 anni da queste sperimentazioni, intrecciando generazioni diverse che abiteranno quello spazio magico che è l’Argot Studio.
La Direzione Artistica – Francesco Frangipane e Tiziano Panici
ARGOT 40. Dal 17 ottobre 2024, con l’inaugurazione della mostra al WeGil, prende il via ARGOT 40, un calendario densissimo di eventi per celebrare non solo la storia di uno dei più longevi centri di ricerca italiani dedicati alla nuova drammaturgia e alla produzione di talenti emergenti nel panorama nazionale, ma anche la storia di un’era, quella a cavallo degli anni ’80 e ’90, dove il fenomeno delle cantine teatrali romane e delle avanguardie lasciava il posto ad una nuova generazioni di autori, interpreti e registi che avrebbero segnato la scena culturale italiana negli anni a venire, non solo in teatro ma anche nel cinema e nella televisione. Oggi Argot continua ad essere un luogo di produzione, ricerca e sperimentazione all’avanguardia riconosciuta a livello nazionale e un punto di riferimento nella storia culturale e teatrale nella città di Roma, in grado ancora di parlare la lingua del suo tempo contemporaneo, guardando al futuro e all’innovazione dei linguaggi della scena teatrale e dello spettacolo dal vivo.
LA MOSTRA. Primo evento per questo speciale compleanno è la mostra presso il WeGil, l’hub culturale della Regione Lazio nel cuore del quartiere Trastevere di Roma. Con la curatela di Tiziano Panici, in esposizione, dal 18 al 22 ottobre, oltre a foto di scena e locandine originali, 10 opere inedite di Leonardo Crudi, uno tra i più rappresentativi artisti contemporanei la cui arte rielabora l’estetica del manifesto d’avanguardia: 10 rielaborazioni delle immagini grafiche delle principali produzioni che hanno reso celebre l’Argot sul finire degli anni ‘90 e che lo hanno trasportato fino al nuovo millennio.
1987/1988 – “Italia Germania 4-3” di Umberto Marino; regia di Sergio Rubini; con Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Mattia Sbragia, Ennio Coltorti
1993/1994 – “Uomini senza donne” di Angelo Longoni; con Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi
1994/1995 – “Shakespea Re di Napoli” di Ruggero Cappuccio con Ciro Damiano e Claudio Di Palma
1995/1996 – “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare; regia di Maurizio Panici; con Valerio Mastandrea, Micol Pambieri, Marco Giallini, Rolando Ravello, Alessandra Costanzo, Massimiliano Franciosa; Scene e Costumi Tiziano Fario
2001/2002 – “Maria Zanella” di Sergio Pierattini; regia di Maurizio Panici; con Maria Paiato; premio UBU 2005
2002/2003 “Giulio Cesare o della congiura” di W. Shakespeare; regia di Maurizio Panici; con Edoardo Sylos Labini, Leandro Amato, Francesco Frangipane, Massimiliano Benvenuto, Francesco Maria Cutrupi, Giuseppe Argirò.
2009/2010 – “Kvech” di Steven Berkoff; regia di Tiziano Panici
2011/2012 – “Prima di andar via” di Filippo Gili; regia di Francesco Frangipane; con Vanessa Scalera, Giorgio Colangeli, Filippo Gili, Michela Martini, Silvia Siravo.
2020/2021 “Segnale D’allarme – La mia battaglia VR” di Elio Germano e Chiara Lagani; regia Omar Rashid; con Elio Germano
Il Manifesto n.10 è stato realizzato per ARGOT_40ovvero la nuova stagione di Argot che verrà lanciata nell’autunno del 2024.
(La partecipazione all’evento inaugurale del 17, con inizio alle 19.30, è riservata a un numero limitato di persone. Per informazioni scrivere a info@teatroargotstudio.com).
40 anni ARGOT
TRA CINEMA E TEATRO. La lunga e ricca stagione celebrativa i 40 anni di ARGOT si aprirà il 21 ottobre con CINEMARGOT la rassegna che, fino al 25 ottobre, proporrà in 5 giorni 5 film tratti da spettacoli nati o prodotti nello spazio romano e che, a ogni proiezione, vedrà la presenza, dei registi e dei protagonisti delle pellicole.
L’intreccio tra teatro e cinema è stato un fil rouge dell’Argot in tutti i 40 anni della sua storia. Negli anni 90 del secolo scorso i protagonisti assoluti sono stati i due autori e registi Umberto Marino e Angelo Longoni, i cui successi teatrali nella sala trasteverina si sono trasformati in vere e proprie imprese cinematografiche (basti pensare a Italia Germania 4-3, Volevamo essere gli U2 e Cuore Cattivo di Marino e Naja e Uomini senza Donne di Longoni). Per poi, passando per Angelo Orlando e Ruggero Cappuccio, arrivare al nuovo millennio dove protagonisti di questo connubio magico teatro/cinema sono stati Francesco Frangipane e Filippo Gili con Prima di andar via, Dall’alto di una fredda torre, Il gabbiano e Angeli.
Apre la rassegna, il 21 ottobre Barbara di Angelo Orlando alla presenza del regista e di Valerio Mastandrea, Daniele Silvestri, Massimiliano Bruno; segue, il 22, Dall’alto di una fredda torre di Francesco Frangipane che dialogherà con Filippo Gili e il cast del film; il 23 la proiezione di Naja di Angelo Longoni con ospiti il regista, Enrico Lo Verso, Francesco Siciliano, Adelmo Togliani; il 24 Shakespea Re di Napoli di Ruggero Cappuccio e Nadia Baldi. La cinque giorni si conclude, il 25 ottobre, con Cuore cattivodi Umberto Marino che vedrà la partecipazione del regista e di Kim Rossi Stuart, Massimo Wertmuller, Massimo Ghini e altri componenti del cast
Le proiezioni proseguiranno nel corso di tutta la stagione, fino ad aprile, con un appuntamento al mese. In programma Italia Germania 4 a 3 e Volevamo essere gli U2 di Umberto Marino, Uomini senza donne di Angelo Longoni, Prima di andar via di Michele Placido (dallo spettacolo di Francesco Frangipane), Il gabbiano di Filippo Gili, Angeli di Filippo Gili e Andrés Alce Maldonado
40 anni ARGOT
IL TEATRO. Attesissima la stagione teatrale che vedrà protagoniste le eccellenze della scena nazionale con otto spettacoli, di cui 3 in prima assoluta, e un doppio evento.
Ad aprire il cartellone, il 21 novembre, il ritorno a Roma di Una relazione per un’accademia di Franz Kafka interpretato e diretto da Tommaso Ragno, una produzione Argot Produzioni in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito. (fino al 24).
Il 19 dicembre (fino al 22) sarà la volta di Jago di e con Roberto Latini, una produzione Compagnia Lombardo Tiezzi. Dal 16 al 19 gennaio 2025, in scena, con la regia di Valerio Binasco, lo storico spettacolo Il cortile di Spiro Scimone, con Francesco Sframeli, Spiro Scimone e Gianluca Cesale, una produzione Compagnia Scimone Sframeli.
Il 30 e il 31 gennaio doppio evento speciale, Il teatro di Antonio Latella: due serate insieme al regista per parlare del suo teatro attraverso i documentari di Lucio Fiorentino realizzati durante le prove dello spettacolo Chi ha paura di Virginia Woolf e del progetto BAT_Bottega Amletica Testoriana, che verrà proiettato per la prima volta a Roma.
Dal 20 al 23 febbraio, una prima assoluta con Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta in Toccando il vuoto, di David Greig con la regia di Silvio Peroni, una produzione Argot Produzioni // Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito.
Il 6 marzo un altro debutto firmato Argot Produzioni, Macbeth, uno spettacolo scritto e diretto da Filippo Gili con Anna Ferzetti e Massimiliano Benvenuto, in scena fino al 9.
E dal 20 al 23 marzo, ancora una produzione Argot Produzioni, Stabat mater di Antonio Tarantino con Fabrizia Sacchi e la regia Luca Guadagnino (con Stella Savino).
Il 3 aprile la prima assoluta di Appunti per il futuro di e con Elena Arvigo, tratto da La guerra non ha un volto di donna di Svetlana Aleksievich, Il Libro del potere e La prima radice di Simon Weil una produzione Compagnia Elena Arvigo // Santarita&Jack Teatro con Teatro Out Off che sarà in scena fino al 6 aprile.
La stagione teatrale chiuderà con un altro atteso debutto, FILIPPO TIMI LIVE. Quattro piccoli sorsi… di medal 10 al 13 aprile.
40 anni ARGOT
ARGOTHAPPENING. A partire da novembre in programma anche un evento a sorpresa al mese con i volti più amati del teatro e del cinema, per parlare di letteratura, libri, poesia e musica.
FORMAZIONE e PROGETTI SPECIALI. In questi 40 anni, Argot si è affermato, oltre come osservatorio sui giovani e sul contemporaneo, anche come spazio formativo. Rinnovata quindi la collaborazione con Dominio Pubblico (il progetto dedicato agli under 25 che quest’anno compie 11 anni) e Green Days, la rassegna teatrale under 35; la sesta edizione di OVER, progetto di rete nazionale e premio per lo sviluppo e la messa in scena di progetti emergenti che vogliono affermarsi professionalmente nel mondo dello spettacolo e la Scuola di perfezionamento Argot diretta da Filippo Gili, Massimiliano Benvenuto e Arcangelo Iannace.
LA STORIA: DA IL CIELO AD ARGOT. IL CIELO è il nome del locale che negli anni ‘70 aveva ospitato alcuni dei gruppi teatrali che hanno rivoluzionato il modo di far partecipare il pubblico a teatro, portando gli spettatori in spazi solitamente piccoli e non convenzionali, che oggi definiremmo spazi off o “fringe” ma che all’epoca si chiamavano semplicemente “cantine”. Qui un giovanissimo Maurizio Panici muoveva i suoi primi passi in ambito teatrale, da autodidatta, formandosi nella compagnia La Giostra, insieme a personaggi come Luigi Maria Musati, Romano Rocchi, il compositore e pianista Antonello Neri.
Nell’anno 1984 Panici, deciso a cambiare radicalmente il linguaggio e la proposta artistica presente nella capitale rileva lo spazio storico, battezzandolo con un nuovo nome capace di rispecchiare questo forte cambio d’identità: Argôt.
Panici sentiva la necessità di trovare un nome che fosse facilmente riconoscibile, ma che rappresentasse il pensiero che in quel momento muoveva un giovane artista nell’aprire uno spazio nella capitale. Il nome Argot affonda le sue radici nel binomio Art. Got., l’arte della luce per i popoli nordici che nella progettazione delle loro cattedrali gotiche puntavano verso il cielo. Una tensione che nasceva dalla volontà di elevare l’atto artistico oltre i confini quotidiani per elevarsi verso un ideale più alto. L’equipaggio che si imbarcò allora in quell’impresa, oltre al visionario Maurizio Panici, contava Marco Delogu e Sergio Colabona, oggi rispettivamente due delle maggiori autorità culturali nel campo della fotografia e dell’audiovisivo in ambito nazionale e internazionale, con i quali fu aperto anche l’Argot Teatro, un secondo spazio al numero 21 di Via Natale del Grande, dove da un’ex-lavanderia fu creata una seconda sala teatrale che ospitò le prime produzioni made-in-argot. A bordo c’erano anche l’artista e scenografo Tiziano Fario e Serena Grandicelli, compagna di vita di Maurizio e per anni responsabile della comunicazione e curatrice artistica dello spazio.
Così ebbe inizio una delle più importanti imprese teatrali della storia recente della capitale (e non solo) destinata a resistere e a trasformarsi per oltre quattro decenni.
40 anni ARGOT
PROGRAMMA ARGOT_40
ARGOTEATRO
21-24 novembre 2024
UNA RELAZIONE PER UN’ACCADEMIA
di Franz Kafka
interpretato e diretto da Tommaso Ragno
una produzione Argot Produzioni
in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito
Si chiama Pietro il Rosso la scimmia a cui Franz Kafka dà voce nel 1917 con un racconto breve pubblicato su una rivista. Pietro viene catturato mentre è con il suo branco, lo feriscono due pallottole, una in modo non grave al volto, ma che gli darà il soprannome di “il rosso”, l’altra all’anca, che lo rende zoppo. Dopo la prigionia, in una cassa mentre raggiunge l’Europa su una nave, Pietro capisce: può imitare molto bene gli uomini, può in questo modo garantirsi la libertà, o meglio, una forma di libertà, che lo porterà nei teatri ad esibirsi. Dopo quasi cinque anni, gli antropologi che lo invitano all’accademia per ascoltare la sua storia, trovano davanti a loro una scimmia-uomo calma, riflessiva, ironica, che racconta il suo percorso con una vena di malinconia, rabbia ed accusa che percorre tutto il racconto.
19-22 dicembre 2024
JAGO
di e con Roberto Latini
una produzione Compagnia Lombardo Tiezzi
JAGO è una riscrittura dell’Otello di Shakespeare. O meglio, un modo diverso di suonare parti del testo. Pensato come un concerto, con la “scaletta” che diventava tutta la drammaturgia, lo spettacolo concludeva il percorso RADIOVISIONI, insistendo su alcune tappe della nostra ricerca sull’amplificazione. Un lavoro sulla parola e la sua capacità di tacersi, nel confine tra il senso e il suono, con Shakespeare come pretesto. Un approfondimento dell’architettura della tragedia del Moro di Venezia, per evidenziarne snodi fondamentali e occasioni sceniche.
16-19 gennaio 2025
IL CORTILE
di Spiro Scimone
con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale
regia Valerio Binasco
una produzione Compagnia Scimone Sframeli
Il cortile è un testo di grande verità e allo stesso tempo completamente surreale. I protagonisti vivono fra vecchie motociclette e spazzatura in una discarica degna di qualche desolante suburbio della più povera delle metropoli. Sono tormentati dalla decadenza fisica e affetti da una sorta di malinconia per i tempi migliori. Viene evocata una quotidianità grottesca ma, a ben vedere, non dissimile dalla realtà, dal degrado e dall’angoscia che ci circondano. Peppe, Tano e Uno non hanno più la cognizione del tempo, ma ancora tanta voglia di vivere. Sono solo tre uomini-bambini con i loro piccoli gesti, con il bisogno d’ascoltarsi, con il gusto del gioco. Disperati all’apparenza, nel loro cortile nessuno può togliergli il piacere di giocare.
30-31 gennaio 2025 evento speciale
IL TEATRO DI ANTONIO LATELLA
Due serate con Antonio Latella in dialogo con il giornalista Sergio Lo Gatto per parlare del suo teatro attraverso i documentari di Lucio Fiorentino: Occhi verdi come i miei,realizzato durante le prove dello spettacolo Chi ha paura di Virginia Woolf; e BAT, prodotto audiovisivo sul progetto formativo BAT, Bottega Amletica Testoriana a cura di Antonio Latella.
20-23 febbraio 2025
TOCCANDO IL VUOTO
di David Greig
traduzione Monica Capuani
con Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta
regia Silvio Peroni
una produzione Argot Produzioni // Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito
Tratta da una storia vera, la pièce è ambientata nel 1985 durante la scalata nelle Ande Peruviane, dove gli alpinisti Joe Simpson e Simon Yate restano vittime di un incidente durante la fase di discesa che provoca la caduta di Joe in un dirupo. Simon, per non rischiare di precipitare assieme al suo compagno, è costretto a tagliare la corda da arrampicata. La storia si ambienta tra passato e presente, tra passione, sensi di colpa, amicizia e resilienza, in un tempo e spazio che si fondono costantemente, ponendo il pubblico in un interrogativo costante: “cosa avremmo fatto al posto di Simon?”.
6-9 marzo 2025
MACBETH
scritto e diretto da Filippo Gili
con Anna Ferzetti e Massimiliano Benvenuto
una produzione Argot Produzioni
Ho riscritto Macbeth concentrandomi solo sulle figure di lei e lui: per mettere una luce sul beffardo fato, e per capire come, conseguentemente, nasce, nella coscienza di una coppia fin lì etica, la genesi di un omicidio.
20-23 marzo 2025
STABAT MATER
di Antonio Tarantino
adattamento in napoletano di Stella Savino e Fabrizia Sacchi
con Fabrizia Sacchi
regia Luca Guadagnino (con Stella Savino)
una produzione Argot Produzioni
in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito
Stabat Mater è una preghiera di origine medievale che fa riferimento alla permanenza di Maria di Nazareth ai piedi della croce del Cristo, titolo ricorrente in letteratura e in arte, topos metaforico di una condizione di sofferenza estrema che designa il lato profondamente umano dell’episodio evangelico. La Madre che sta ai piedi del figlio morente è parte fondante dell’iconografia e della stessa religione cristiana, ma è anche – in termini laici – simbolo della maternità che vive l’innaturale situazione di vedere un figlio morire dinanzi ai propri occhi.
3-6 aprile 2025
APPUNTI PER IL FUTURO
da La guerra non ha un volto di donna di Svetlana Aleksievich, Il Libro del potere e La prima radice di Simon Weil e altri testi in via di definizione
di e con Elena Arvigo
una produzione Compagnia Elena Arvigo // Santarita&Jack Teatro con Teatro Out Off
Elena Arvigo interprete sensibile e intensa, attenta indagatrice dell’animo femminile recentemente insignita come miglior interprete di monologo presenta il nuovo spettacolo tratto da La guerra non ha un volto di donna di Svetlana Aleksievich (premio Nobel per la letteratura 2015) e da alcuni testi di Simone Weil. Al centro nuovamente la figura femminile come protagonista e testimone.
10-13 aprile 2025
FILIPPO TIMI LIVE
Quattro piccoli sorsi… di me
di e con Filippo Timi
Non sarò mai Elvis Presley! Ciò non toglie che cantare sia il desiderio di tutti, perché cantare è come volare. Il teatro mette le ali, per questo bisogna berlo a quattro piccoli sorsi…di me.
CINEMARGOT. Rassegna cinema di film tratti da spettacoli nati all’Argot
40 anni ARGOT
Rassegna inaugurale dal 21 al 25 ottobre ore 20:30
21 ottobre
Barbara di Angelo Orlando
(ospiti: Angelo Orlando, Valerio Mastandrea, Daniele Silvestri, Massimiliano Bruno e altri componenti del cast)
22 ottobre
Dall’alto di una fredda torredi Francesco Frangipane
(ospiti: Francesco Frangipane, Filippo Gili e altri componenti del cast)
23 ottobre
Naja di Angelo Longoni
(ospiti: Angelo Longoni, Enrico Lo Verso, Francesco Siciliano, Adelmo Togliani e altri componenti del cast)
24 ottobre
Shakespea Re di Napolidi Ruggero Cappuccio e Nadia Baldi
(ospiti: Ruggero Cappuccio, Nadia Baldi e altri componenti del cast)
25 ottobre
Cuore cattivodi Umberto Marino
(ospiti: Umberto Marino, Kim Rossi Stuart, Massimo Wertmuller, Massimo Ghini e altri componenti del cast)
A seguire un appuntamento al mese da novembre 2024 ad aprile 2025
ARGOTHAPPENING
Eventi di letteratura, libri, poesia e musica a sorpresa
GREEN DAYS
Rassegna teatrale under 35 a cura di Dominio Pubblico
OVER // EMERGENZE TEATRALI 2025
Progetto nazionale a cura di Argot Produzioni, in networking con Nest Napoli est Teatro, FTT – Fertili Terreni Teatro e PimOff
Via Natale Del Grande, 27 | 00153 Roma
instagram.com/teatroargotstudio
40 anni ARGOT
Orario spettacoli
dal giovedì al venerdì ore 20:30
sabato ore 19:30
domenica ore 17:30
Biglietti
15€ intero
tessera associativa 5€
(Rassegna Cinemargot: ingresso libero con tessera associativa)
40 anni ARGOT
Dal 18 al 22 ottobre 2024 dalle ore 10 alle ore 19 – ingresso libero
Argot_40 quarant’anni di ricerca teatrale
a cura di Tiziano Panici
opere originali di Leonardo Crudi
stampate presso Istantanea – professional printing
grafico Rosario Bova
allestimento a cura di Argot Studio
comunicazione Edoardo Borzi per Theatron 2.0
ufficio stampa Fabiana Manuelli
Argot Studio
direzione artistica Tiziano Panici e Francesco Frangipane
founder Maurizio Panici
presidente Serena Grandicelli
responsabile organizzativa Luisa Di Napoli
organizzazione Marcella Santomassimo
segreteria e rapporti con il pubblico Annamaria di Franco
staff organizzativo Francesca Elicio e Francesco Tibaldi
amministrazione Sabrina Competiello
direzione tecnica Peppe Amatulli
tecnici Giulia Pompili e Andrea Speranza
comunicazione Edoardo Borzi per Theatron 2.0
in collaborazione con Argot Produzioni
direzione artistica Francesco Frangipane e Maurizio Panici
in collaborazione con Infinito
direzione artistica Pierfrancesco Pisani
foto di repertorio Marco Delogu
locandine e materiali promozionali Argot Studio
ARGOT_40 quarant’anni di ricerca teatrale
In occasione dei quarant’anni dalla nascita di Argot Studio, una mostra con le opere di Leonardo Crudi a metà tra le arti visive e la fotografia, pensata per celebrare questo speciale compleanno, con i principali protagonisti della scena romana a cavallo tra l’inizio degli anni ‘80 e il nuovo millennio.
Il progetto speciale ARGOT_40 vuole essere l’occasione per celebrare non soltanto la storia di uno dei più longevi centri di ricerca italiani dedicati alla nuova drammaturgia e alla produzione di talenti emergenti nel panorama nazionale, ma anche la storia di un’era, quella a cavallo degli anni ’80 e ’90, dove il fenomeno delle cantine teatrali romane e delle avanguardie lasciava il posto ad una nuova generazioni di autori, interpreti e registi che avrebbero segnato la scena culturale italiana negli anni a venire, non solo in teatro ma anche nel cinema e nella televisione. Oggi Argot continua ad essere un ente di produzione, ricerca e sperimentazione all’avanguardia riconosciuta a livello nazionale e un punto di riferimento nella storia culturale e teatrale nella città di Roma, in grado ancora di parlare la lingua del suo tempo contemporaneo, guardando al futuro e all’innovazione dei linguaggi della scena teatrale e dello spettacolo dal vivo.
La mostra, pensata per celebrare questo speciale compleanno, è un progetto che sta a metà tra le arti visive e la fotografia, incaricata di ritrarre i principali protagonisti della scena romana a cavallo tra l’inizio degli anni ‘80 e i primi anni 2000: 10 locandine ridisegnate dalla penna di uno tra i più rappresentativi artisti contemporanei: Leonardo Crudi, del Collettivo ‘900. La sua arte rielabora l’estetica del manifesto d’avanguardia portandola nelle strade di Roma.
Per questa occasione elaborerà nel formato che più gli è congeniale, quello del manifesto, le immagini grafiche delle principali produzioni che hanno reso celebre l’Argot sul finire degli anni ‘90 e che lo hanno trasportato nel nuovo millennio.
Di seguito l’elenco dei titoli selezionati:
1987/1988 – “Italia Germania 4-3” di Umberto Marino; con Mattia Sbragia, Ennio Coltorti, Sergio Rubini, Margherita Buy
1993/1994 – “Uomini senza donne” di Angelo Longoni; con Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi
1994/1995 – “Shakespeare Re di Napoli” di Ruggero Cappuccio
1995/1996 – “Romeo e Giulietta” di W.Shakespeare; regia di Maurizio Panici; con Valerio Mastandrea, Micol Pambieri, Marco Giallini, Rolando Ravello, Alessandra Costanzo; Scene e Costumi Tiziano Fario
2001/2002 – “Maria Zanella” di Sergio Pierattini; regia di Maurizio Panici; con Maria Paiato; premio UBU 2005
2002/2003 “Giulio Cesare o della congiura” di W. Shakespeare; regia di Maurizio Panici; con Edoardo Sylos Labini, Leandro Amato, Francesco Frangipane, Massimiliano Benvenuto, Francesco Maria Cutrupi, Giuseppe Argirò.
2009/2010 – “Kvech” di Steven Berkoff; regia di Tiziano Panici
2011/2012 – “Prima di andar via” di Filippo Gili; regia di Francesco Frangipane; con Vanessa Scalera – Giorgio Colangeli – Filippo Gili
2020/2021 “Segnale D’allarme – La mia battaglia VR” di Elio Germano e Chiara Lagani; regia Omar Rashid; con Elio Germano
Il Manifesto n.10 è quello per ARGOT_40ovvero la nuova stagione di Argot che verrà lanciata nell’autunno del 2024.
Oggi, ottobre 2024. L’indirizzo è ancora quello. Il numero di telefono anche.
Portando l’orologio indietro di quarant’anni ci troviamo di fronte allo stesso portone, che affaccia su Piazza San Cosimato a Trastevere. A breve una delle storiche cantine che hanno reso celebre la città di Roma e le sue avanguardie artistiche cambierà per sempre.
IL CIELO è il nome del locale che negli anni ‘70 aveva ospitato alcuni dei gruppi teatrali che hanno rivoluzionato il modo di far partecipare il pubblico a teatro, portando gli spettatori in spazi solitamente piccoli e non convenzionali, che oggi definiremmo spazi off o “fringe” ma che all’epoca si chiamavano semplicemente “cantine”. Qui un giovanissimo Maurizio Panici muoveva i suoi primi passi in ambito teatrale, da autodidatta, formandosi nella compagnia La Giostra, insieme a personaggi come Luigi Maria Musati (in seguito direttore dell’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’amico), Romano Rocchi (mimo e performer della generazione di Victor Cavallo e Carmelo Bene), il compositore e pianista Antonello Neri (tra i fondatori del gruppo Nuova Consonanza, di cui facevano parte anche Ennio Morricone e Giancarlo Schiaffini).
Nell’anno 1984, deciso a cambiare radicalmente il linguaggio e la proposta artistica presente nella capitale rileva lo spazio storico, battezzandolo con un nuovo nome capace di rispecchiare questo forte cambio d’identità: ARGÒT.
È sempre stato facile per me tenere il conto degli anni: l’Argot nasce nell’ottobre del 1984, io nell’ottobre del 1985. Se qualcuno mi chiede se sono nato prima io o il teatro, la risposta è semplice.
Una domanda che spesso mi è stata fatta nel corso degli anni è: “Cosa significa per te essere nato dentro un teatro?”
La risposta non è così banale. Spesso dico che è una condanna a ricordare. Ricordo tutti i titoli, gli interpreti, gli autori e le produzioni che sono state realizzate nel corso di questi anni.
Questo è il terzo decennale che mi trovo a curare per Argot, almeno in parte. La prima volta avevo appena diciott’anni e l’Argot festeggiava a Villino Corsini, l’attuale Casa dei Teatri di Roma, la sua prima mostra. Per i trenta eravamo al Teatro di Villa Torlonia, ed ero già responsabile artistico dell’Argot Studio, insieme a Francesco Frangipane. Curai una parte considerevole della mostra al fianco di Tiziano Fario e Manuela Giusto e ovviamente a fianco di mio padre, Maurizio Panici.
Essere arrivato fino a qui mi sembra di per sé un traguardo straordinario. Credo sia importante celebrare un evento di questo genere per non dimenticare, nel rispetto di tutte quelle persone, artisti e spettatori, che nel corso di questo tempo hanno condiviso una casa in comune con noi. Hanno condiviso le gioie e le difficoltà. Nel corso di quarant’anni il mondo è cambiato, l’arte, la cultura, i teatri sono cambiati e senza dubbio è cambiata molto anche la nostra città, Roma.
Ho chiesto ad un giovane dal cuore appassionato e dalla memoria antica di prendersi cura di questa mostra: Leonardo Crudi è un’artista che nasce per le strade di questa città. Come molti della mia generazione cresce tra graffiti, tag e musica hip-hop e vive sulla sua pelle l’evoluzione della metropoli.
Eppure la sua arte parte da lontano prendendo spunto da maestri ormai dimenticati come Mambor o Viktor Cavallo o Remo Remotti: artisti, poeti, attori, outsider che hanno vissuti gli anni delle avanguardie e che sono confluiti poi nella storia di spazi come l’Argot, le famose “cantine”, che oggi sono ormai in via di estinzione.
Per descrivere tutto questo c’è una parola che risuona in me e ha ancora un grande valore: Avant-garde!
Sembra un grido di battaglia. Un urlo che l’arte stessa innalza da anni incurante dello scorrere del tempo e che ci chiede soltanto di resistere.
nota del curatore Tiziano Panici – direzione artistica Argot Studio
Lo spazio Argot Studio, nato nel 1984 nella città di Roma, giunge nel 2024 a compiere 40 anni di attività. Ha continuato in tutti questi anni a confermare la sua vocazione ad essere uno spazio aperto alla possibilità di pensare il teatro attraverso un’incessante ricerca e la sperimentazione di nuovi linguaggi, con una particolare attenzione alla nuova drammaturgia – italiana e internazionale – e sulle nuove leve di attori che contribuiscono a cambiare e rinnovare il modo di fare teatro. Una casa e una vera e propria factory dove sperimentare un fecondo confronto artistico e un’interazione fra scrittura drammaturgica, interpreti e registi.
La direzione artistica di Argot, fondato da Maurizio Panici e Serena Grandicelli nel 1984, per un naturale ricambio generazionale ma in una assoluta continuità artistica e progettuale, viene affidata a partire dal 2008 a Tiziano Panici, regista e project manager e a Francesco Frangipane, anche nuovo presidente di Argot Produzioni, ancora oggi riconosciuta dal Ministero della Cultura come una delle prime attività in ambito di produzione e sperimentazione teatrale a livello nazionale. Nel corso di quarant’anni di attività, Argot si è distinto per originalità e continuità nello sviluppo della proposta artistica. Alcuni spettacoli segnano rispettivamente il rinnovamento linguistico di un’intera generazione.
Leonardo Crudi nasce a Roma nel 1988. Autodidatta, all’età di 13 anni scopre il mondo dei graffiti. Questa sua prima formazione di “strada” gli insegna a costruire immagini bidimensionali ed ad associare i colori, portandolo anche a sviluppare interesse per una rappresentazione in bilico tra astrazione e figurazione. A partire dal 2012 si dedica alla produzione delle sue prime opere su carta, ispirate, per gli elementi geometrici, al lettering dei graffiti e, per la resa realistica delle figure, alle inquadrature del cinema neorealista italiano. Sceglie come mezzi espressivi la penna a sfera e gli smalti, coniugando il tratto grafico verticale con campiture geometriche di colore uniforme. Dal 2014 approfondisce la lezione di Renato Mambor (1936-2014); perfeziona così la bidimensionalità spaziale e introduce nelle composizioni sagome di lavoratori. Nel 2015 si dedica allo studio del cinema d’avanguardia sovietico, influenzato dal “montaggio delle meraviglie” di Ėjzenštejn. Successivamente si rivolge alle avanguardie pittoriche e fotografiche del Suprematismo, Costruttivismo e Futurismo russo, e rielabora le lezioni di Rodčenko, El Lissitzky e Malevič. Lo attrae la possibilità di unire astrazione e figurazione in un linguaggio capace di veicolare contenuti etici e politici. Nella sua visione, essere artisti significa impegnarsi attivamente per la trasformazione della società contemporanea.
“Argot_40 quarant’anni di ricerca teatrale”
Dal 18 al 22 ottobre 2024 dalle ore 10 alle ore 19 | ingresso libero
WeGil, Largo Ascianghi, 5 (Trastevere) – Roma 00153
Info: www.teatroargotstudio.com
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