Recensione di Carlo Tomeo
Cancun è la città messicana che hanno scelto per festeggiare il loro prossimo venticinquesimo anno di amicizia le coppie formate da Francesca (Pamela Villoresi) e Giovanni (Giancarlo Ratti) e da Paolo (Blas Roca Rey) e Laura (Nicoletta Della Corte).
La scena unica è formata da un living di un bungalow con ai lati le camere da letto delle due coppie. All’inizio della commedia entrano in scena Francesca e Giovanni leggermente brilli, lei desiderosa di carezze e allegra per la bella serata trascorsa, lui più serioso e quasi infastidito senza apparente motivo. Dopo breve tempo arriva l’altra coppia con una bottiglia di champagne che viene stappata subito e i quattro, nel parlare del più e del meno, iniziano a ricordare gli anni trascorsi, le vacanze che hanno fatto insieme tutti gli anni, le varie vicende vissute. Tutto fila liscio in un clima di serenità fino a quando Francesca rivela, quasi senza volerlo, una cattiva azione da lei compiuta venticinque anni prima che è stata decisiva perché le coppie si formassero in quel modo.
Ormai sono passati tanti anni e la cosa sembra aver perso di importanza per cui Paolo e Laura si ritirano nella loro camera, Giovanni esce a “fare un giro” e Francesca si assopisce sul divano.
La mattina dopo nello svegliarsi dal suo sonno Francesca vede uscire dalla sua camera da letto Paolo che si dichiara suo marito e poco dopo dall’altra camera spuntano Laura con Giovanni che si comportano come marito e moglie. Francesca si sente presa in giro e non riesce a credere alla cosa, prendendo il tutto per uno scherzo. Ma è veramente uno scherzo? Come sono realmente formate le coppie? E qui inizia il mistero della commedia che assume quasi i toni di un giallo.
Un vorticoso fluire di discorsi rende le azioni che si susseguono comiche ma anche surreali. Francesca sembra essere uscita di senno ma forse non è così, forse quello cui abbiamo assistito all’inizio è solo stato un suo desiderio irrealizzato. O forse è irreale l’azione cui assistiamo adesso.
Sarà un bacio sulle labbra scambiato tra Francesca e Giovanni a mettere le cose in chiaro nell’animo di Francesca che non riconosce in quel bacio lo stesso sapore di venticinque anni di baci simili. Ma allora quale vita hanno vissuto i personaggi che vediamo in scena? Dove è la verità? L’azione commessa da Francesca venticinque anni prima è stata proprio come lei l’ha descritta o è accaduto qualcos’altro per cui le intenzioni della donna di ottenere un determinato risultato per la vita futura si sono rivoltate contro?
È il tema principale della commedia: si sceglie di compiere un azione che ti porta in una strada che potrebbe rivelarsi sbagliata in futuro. E si vorrebbe tornare indietro, ma questo non è possibile.
Un’altra notte di sonno di Francesca sul divano del living, un altro risveglio ed ecco affacciarsi una nuova realtà, completamente diversa dalle prime due. Altro non è possibile raccontare per non spoiler are la trama finale.
I quattro attori hanno dimostrato una bravura speciale, ciascuno nel proprio ruolo.
Pamela Villoresi si è calata magistralmente in un personaggio difficile, in bilico tra l’essere ora brillante ora dolente, e mettendo bene a frutto le sue notevoli doti artistiche.
Nicoletta Della Corte, che incarnava invece un personaggio all’apparenza più sobrio, quando ha dovuto recitare il suo momento di rabbia, ha dimostrato ottime doti di immedesimazione, proprie dell’attrice di razza.
Allo stesso modo hanno dimostrato gran talento Blas Roca Rey e Giancarlo Ratti che, pur dovendo sostenere il peso dei due personaggi meno simpatici, sono usciti alla grande a conquistarsi anche essi la simpatia del pubblico.
In una commedia che possiamo dire “a tesi”, comunque non si può disconoscere l’eccellente lavoro di coordinamento e di creatività scenica realizzati dal regista Marco Mattolini, servito peraltro da un testo che sa essere contemporaneamente brillante e inquietante e che perciò non annoia neanche per un attimo.
La commedia scritta dal commediografo catalano Jordi Galceran nel 2007, oltre a riportare negli anni grande successo in Spagna e in Usa, è arrivata in Italia nell’agosto dello scorso anno al Festival di Borgio Verezzi e ora sta facendo la sua tournée nei teatri italiani.
Il pubblico della prima ha applaudito molto ed è uscito dal teatro soddisfatto, qualcuno con il salutare “fardello” del pensiero in ambascia per cercare di dare la sua versione dei fatti alla vicenda cui ha assistito. A chi non c’era il mio consiglio sincero e spassionato è quello di correre a vedere la commedia, che purtroppo resterà a Milano solo altri cinque giorni.
Foto di Carlo Tomeo
Cancun
di Jordi Galceran
traduzione Ilaria Panichi e Pino Tierno
regia Marco Mattolini
aiuto regista Virginia Franchi
con Pamela Villoresi, Blas Roca Rey, Giancarlo Ratti e Nicoletta Della Corte
scene Francesco Fassone
costumi Andrea Stanisci
musica Luca Pirozzi
disegno luci Bruno Guastini
Produzione La Contrada – Teatro Stabile di Trieste
In scena al Teatro San Babila di Milano fino al 9 aprile.
Si ringrazia la Sig.ra Roberta Cucchi dell’ufficio stampa
Grazie mille per questa bellissima recensione. Complimenti sig. Tomeo
Grazie, sig. Tomeo, per questa altra – come tutte – bellissima recensione.