
Arsenico e vecchi merletti
Teatro Quirino
20/01/2020
L’occasione di vedere insieme in scena Giulia Lazzarini, musa di Strehler, e Anna Maria Guarnieri, primadonna prediletta di Zeffirelli, Missiroli, Ronconi, è ghiotta è irrinunciabile.
A offrirla è il Teatro Quirino che ha appena calato il sipario sullo spettacolo Arsenico e vecchi merletti, che ha visto esaurite praticamente tutte le date di programmazione.
Brooklyn. Abby e Martha Brewster sono due sorelle anziane, ma molto vispe che vivono in una grande e bellissima casa vittoriana, vicina ad un cimitero, ereditata dal padre, arricchitosi come medico nonostante non ne avesse i titoli e appassionato di studi sui cadaveri.
Le due sorelle vivono con Teddy, un nipote gioviale e un po’suonato, ma innocuo, che si crede il Generale Lee, veste in divisa, chiama alla carica e suona la tromba per radunare le truppe.
Abby e Martha ricevono la visita dell’altro amato nipote, Mortimer, soprannominato il nottambulo per la sua professione di critico teatrale. Mortimer è lì per annunciare il proprio matrimonio con Elaine Harper, la figlia del Reverendo, ragazza sveglia e intraprendente.
Durante la sua visita alle dolci ziette, Mortimer scopre un piccolo, “innocuo” segreto: le sorelle Brewster accolgono viandanti e disperati senza famiglia e li aiutano a lasciare questo mondo con dolcezza, offrendo loro del rosolio corretto con una combinazione di veleni mortiferi e ne fanno seppellire i corpi a Teddy, che continuamente scava trincee nella cantina della casa.
Deciso a interrompere questo ciclo mortale, Mortimer escogita di far internare Teddy scaricando la responsabilità dei dodici corpi interrati in cantina su di lui.
I suoi piani verranno sconvolti dall’arrivo di Jonathan, un terzo fratello che era stato allontanato anni prima dalla casa per il suo sadismo e diventato un efferato pluriomicida con all’attivo dodici vittime, evaso e ricercato, e che torna nella casa delle zie insieme al dottor Einstein per utilizzare il vecchio laboratorio del nonno come camera operatoria per sottoporsi ad un altro intervento di ricostruzione facciale per sfuggire alla polizia.
Come lo si voglia definire, commedia nera, giallo dalle tinte rosa, commedia brillante, Arsenico e vecchi merletti è una commedia divertente che sfiora diversi generi.
C’è il mistero degli omicidi commessi dalle due attempate e vivaci sorelle e c’è l’horror portato dal personaggio di Jonathan, espresso non solo nelle sue fattezze stile Frankestein, ma anche dal suo sadismo.
Ci sono, però, anche elementi leggeri e divertenti: la vaghezza simpatica e svampita delle sorelle Brewster; la sorprendente dignità e la lucidità con la quale sostengono le ragioni della propria attività delittuosa; la follia innocua di Teddy che lo induce a comportamenti esilaranti.
Ci sono poi il perbenismo del Reverendo in contrapposizione all’emancipazione della figlia; la debolezza di carattere di Mortimer a confronto con la forza di Elaine.
Troviamo anche più di un richiamo ironico al teatro: il Reverendo Harper critica fortemente il “deplorevole rapporto” che Mortimer ha con il teatro ed egli stesso afferma che “il teatro è in via di estinzione” (per fortuna non è così).
Potremmo anche riscontrare una funzione sociale in quello che le due donne fanno e un richiamo a questioni più attuali, quali l’eutanasia.
Forse, però, ci si sta spingendo troppo in là: i personaggi, in fin dei conti, non sono così profondamente caratterizzati, sono piuttosto caratteri che non richiedono di essere approfonditi psicologicamente.
E’anche questa leggerezza a mantenere per tutto il tempo un tono fresco, mai cupo, ma sempre “brillo”, quasi irriverente, ai limiti del demenziale, livello che non raggiunge mai per la finezza dell’interpretazione.
Questa finezza, questa eleganza sono date dallo straordinario aplomb delle due protagoniste, Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, dalla loro energia, dalla loro naturalezza sulla scena anche nelle pause, nei respiri, dalla spontaneità nei gesti, dalla sapiente gestione dei tempi comici, dal loro magico rapporto sul palco, da quell’intimità che sanno ricreare di due sorelle che hanno trascorso una vita insieme.
Una lezione di teatro preziosa, un gioco teatrale condotto con stile.
Intorno a loro un cast ben assortito e affiatato: brava Maria Alberta Navello; trascinante Mimmo Mignemi; bravissimo Paolo Romano, che dà prova di presenza scenica e grande potenza comica espressa soprattutto dalla mimica e dall’espressività del corpo; molto interessante l’interpretazione di Luigi Tabita, sempre in bilico su un personaggio che non deve mai diventare un fantoccio.
E poi Tarcisio Branca, Bruno Crucitti, Francesco Guzzo, Daniele Biagini, Lorenzo Venturini.
Eppure, Arsenico e vecchi merletti, con la regia di Geppy Gleijeses, presentato nella traduzione storica e originale di Masolino D’Angelo, le scene di Franco Velchi riproposte con cambiamenti studiati con Michele Gigi, i costumi oggi come allora, con qualche modifica, di Chiara Donato, come le musiche di Matteo D’Amico, il nuovo disegno luci di Sergio Rossi, soffre per la durata eccessiva senza intervallo e di alcuni cali fisiologici dovuti ad una drammaturgia che gira eccessivamente sugli stessi elementi e battute ripetitive.
Gitiesse Artisti Riuniti
Presenta
Arsenico e vecchi merletti
Di Joseph Kesselring
Traduzione di Masolino D’Amico
Regia Geppy Gleijeses
Con Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini
e con Maria Alberta Navello, Mimmo Mignemi, Paolo Romano, Luigi Tabita, Tarcisio Branca, Bruno Crucitti, Francesco Guzzo, Daniele Biagini, Lorenzo Venturini
Scene Franco Velchi
Costumi Chiara Donato
Luci Luigi Ascione
Musiche Matteo D’Amico
Si ringrazia l’Ufficio Stampa del Teatro Quirino
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