Teatro Carcano – Milano
16 novembre 2024
Con Il Caso Jekyll, Sergio Rubini porta in scena il classico racconto gotico di Robert Louis Stevenson conferendogli una connotazione spiccatamente psicanalitica.
Cupo e misterioso come l’originale, “Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde” da cui è tratto, Il Caso Jekyll mantiene intatta la storia, eliminando l’aspetto fantastico e sostituendolo con l’approccio psicanalitico delle teorie che si svilupparono quasi mezzo secolo dopo la pubblicazione del racconto di Stevenson.
Il tema del doppio resta, quindi, ed è centrale, ma spariscono le pozioni e le trasformazioni a favore di un’approfondita indagine sull’inconscio.
L’ Henry Jekyll di Rubini è uno stimato studioso, vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si sviluppa la psicanalisi, che concentra la propria speculazione sulle cause della malattia mentale.
Approfondendo il discorso sul doppio e del conflitto tra l’Io e la sua Ombra, Jekyll si fa cavia per diventare poi vittima di se stesso e del proprio inconscio.
Sarà egli stesso, dopo una serie di azioni orribili, a dover fermare il Sig. Hyde, a costo di ucciderlo.
Sergio Rubini, a inizio spettacolo e sipario ancora chiuso, si presenta sul palco nei panni del Narratore e fornisce al pubblico delle prime informazioni circa la storia che sarà rappresentata, creando subito un’atmosfera misteriosa.
Parla di un manoscritto, dato alle fiamme dalla moglie di Jekyll e ritenuto perduto, che invece pare sopravvisse e giunse fino a noi e le cui pagine sono il riflesso della sua tragica vita, pagine piene di malvagità, crudeltà e perversione.

L’intero spettacolo si svolge lungo una narrazione cupa e drammatica la cui rappresentazione è efficacemente riprodotta anche grazie a tutta una serie di elementi tecnici molto funzionali, a partire dalle scenografie di Gregorio Botta, assistito da Lucia Imperato, costituite da strutture alte, scure e specchiate dietro i cui pannelli si possono intravedere riflessi e ombre creati con capacità dal disegno luci di Salvatore Palladino.
Il tutto, poi, immerso nel progetto sonoro di Alessio Foglia che risulta immediato, diretto e coinvolgente.
Luci e suoni sembrano prendere corpo e avvolgono i personaggi nascondendoli o rilevandoli a seconda delle esigenze.
Molto curiosa la scelta di tenere a vista, sul palco, dietro un pannello movibile della scenografia, una regia audio che controlla alcuni effetti sonori e alcune voci registrate, creando una vera presenza tra le altre.
Visto che siamo in tema di aspetti tecnici, non possiamo non menzionare i bei costumi di Chiara Aversano, sempre così attenta allo studio del contesto storico e delle mode, ma anche sempre così capace di attualizzare laddove richiesto.
Dal punto di vista interpretativo poco si può dire, perché gli attori sono tutti molto bravi e centrati.
Daniele Russo, straordinario, entra ed esce dai suoi due personaggi con maestria, districandosi ogni volta tra l’uno e l’altro con sempre maggiore pathos fino all’evento drammatico finale carico di tensione.
Dispiace dover notare che il punto debole dello spettacolo è proprio la regia di Sergio Rubini.
Nel voler mettere così tanto l’accento sull’aspetto psicologico, un po’ lo mercifica, lo sciupa quasi, perdendo inoltre di vista altri elementi e meccanismi a discapito, soprattuto, delle dinamiche tra gli altri personaggi.
Per assurdo, sono proprio i suoi due personaggi a funzionare meno: Il Narratore e Hastie Lanyon.
Per quel che riguarda Il Narratore, non se ne ravvede la necessità (il racconto procederebbe sciolto anche nella sola rappresentazione), dimostrandosi anche un elemento distraente.
Mentre per quanto riguarda Hastie Lanyon, il personaggio acquista spessore solo nella scena finale nel confronto con Jekyll.
In conclusione, Il Caso Jekyll è uno spettacolo molto ben interpretato e molto ben realizzato che indugia troppo su una regia articolata che, invece di semplificare, complica ulteriormente il racconto, appesantendolo.
IL CASO JEKYLL
Tratto da Robert Louis Stevenson
adattamento Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini
regia Sergio Rubini
con Sergio Rubini e Daniele Russo
Personaggi e Interpreti
Sergio Rubini – Il Narratore / Hastie Lanyon
Daniele Russo – Henry Jekyll / Edward Hyde
Geno Diana – John Gabriel Utterson
Roberto Salemi – Richard Enfield / Poole / Ballerino
Angelo Zampieri – Danvers Carew / Ispettore Newcomen / Guest / Domestico
Alessia Santalucia – Lenore / Cameriera / Pensionante di Soho / Domestica / Fiammiferaia / Madre di Lizzie
Alessio Foglia – musiche dal vivo
scene Gregorio Botta
scenografa assistente Lucia Imperato
costumi Chiara Aversano
disegno luci Salvatore Palladino
progetto sonoro Alessio Foglia
foto di scena Flavia Tartaglia
produzione: Fondazione Teatro Di Napoli – Teatro Bellini, MARCHE TEATRO, Teatro Stabile di Bolzano
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)