Off/Off Theatre
23 gennaio 2108. Prima
Pino Strabioli porta in scena una “biografia irregolare” di Sandro Penna, uno dei massimi poeti del novecento che entrò in contatto con i più grandi artisti del suo tempo dai quali fu tenuto in altissima considerazione tanto da essere definito il miglior poeta del ‘900. Addirittura la neoavanguardia Gruppo ’63 lo salvò dalla feroce critica che muoveva a molti artisti contemporanei.
Concerto per Sandro Penna è un lavoro firmato da Elio Pecora e dallo stesso Pino Strabioli che conobbe l’opera del poeta grazie a Dario Bellezza (al quale lo spettacolo è dedicato): durante uno dei loro incontri, durante i quali Pino, giovane curioso e sfacciato, rimaneva ad ascoltare i racconti di Dario, questi un giorno gli regalò una raccolta di poesie di Penna.
Concerto per Sandro Penna è ispirato a Autobiografia al magnetofono, pubblicazione a cura di Elio Pecora il quale riuscì, dopo la morte del poeta, a salvare circa novecento documenti, testimonianza del lavoro e della poetica dell’autore.
Grazie a tutto questo e ad altre ispirazioni, Pino Strabioli ripercorre con leggerezza, dolcezza e garbo, ma anche con sottile ironia e un po’ di sfrontatezza, la vita e l’opera di questo grande protagonista del novecento.
Lo stesso Strabioli, nei panni di un Sandro Penna narratore, la definisce una biografia irregolare, perché non si basa tanto sui ricordi biografici, quanto sul rievocare un mondo di emozioni. Tra l’altro, Penna, ad un certo punto della sua vita stordito da tranquillanti e antidepressivi, confonde i ricordi sensibili, cercando di trattenere quelli emotivi, le sensazioni, i sentimenti, l’amore.
La poesia di Sandro Penna è, infatti, monotematica: il tema unico è l’amore. Penna fu uomo che amò molto: soggetto a molti innamoramenti, era portato a prediligere i giovani nei quali cercava innocenza e assenza di malizia: “Sempre fanciulli nelle mie poesie! Ma io non so parlare d’altre cose. Le altre cose son tutte noiose”; “amavo i ragazzi e loro mi amavano” “i giovani li amo e loro lo sentono”. Un amore puro, tant’è che quand’egli sentiva l’innocenza venir meno, rifuggiva la persona, pur continuando ad amarla. Una passione che condivideva, così come quella per la poesia, con Pier Paolo Pasolini.
Pederasta? Forse, se inteso nell’accezione greca originaria.
La poesia, per Penna, era espressione del desiderio e del principio di piacere, in antitesi rispetto alla morale. Eppure è una poesia che riesce a presentare l’amore omoerotico come naturale e accessibile sul piano sociale. Penna fu un uomo libero quando essere liberi era difficilissimo e, sebbene l’oggetto della sua poetica sia trasgressivo, non lo è il suo linguaggio.
L’amore viene rappresentato dal poeta nella sua immediatezza e fisicità, lontano da lirismi di maniera. Eppure, a fronte di un’apparente semplicità, i testi di Penna sono approfonditamente lavorati dal punto di vista formale: “felice chi è diverso/essendo egli diverso/ma guai a chi è diverso/essendo egli comune”.
Pino Strabioli porta in scena un bel lavoro che è un racconto musicato, un concerto raccontato e lo fa con delicatezza e garbo, ma anche grande efficacia espressiva.
Insieme a lui, sul palco, Alberto Melone e Stefano La Cava. La musica che intesse di sé lo spettacolo vede in apertura la leggerezza della voce e dell’arpa di Dario Guidi e, per tutto lo svolgimento, le musiche originali eseguite alla fisarmonica da Marcello Fiorini.
Sullo sfondo di una scena nuda, su cui campeggiano solo leggii e cubi come sedute, scorrono le immagini video tratte da La città vuota di Giulietta Mastroianni e, nel finale, le foto del progetto fotografico di Dino Ignani che ritraggono poeti italiani dagli anni ‘80.
Il lavoro portato in scena all’Off/Off Theatre di Roma dimostra, oltre che la passione degli autori per la poesia e, per esteso, la cultura italiana e il desiderio di mettere in luci un personaggio imponente per la nostra tradizione culturale, un grande sforzo filologico e storiografico, grazie anche all’impegno imprescindibile di Elio Pecora che ha raccolto e catalogato l’immensa mole di documenti trovati in casa di Sandro Penna.
Un omaggio non solo ad un grande autore, ma a tutta la poesia e cultura italiana.
Foto di copertina e nel testo di Cosimo Sinforini
Alt Academy Produzioni
Concerto per Sandro Penna
di Elio Pecora e Pino Strabioli
con Pino Strabioli e Alberto Melone, Stefano La Cava
Marcello Fiorini alla fisarmonica
Dario Guidi all’arpa
immagini video da “La città vuota” di Giulietta Mastroianni
le foto di “Intimi ritratti” di Dino Ignani