Non mi hai più detto ti amo
Teatro Duse – Bologna
22 ottobre 2017
Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia dopo vent’anni ancora a teatro insieme più affiatati che mai!
Non mi hai più detto ti amo è la nuova commedia scritta da Gabriele Pignotta e prodotta da Milleluci Entertainment che vede protagonisti Lorella Cuccarini, Giampiero Ingrassia, Raffaella Camarda, Francesco Maria Conti e Fabrizio Corucci.
Un testo semplice, ma brillante e molto divertente che prende a pretesto scene di vita quotidiana, intrecciando vicende familiari e colorandole di accenti che offrono uno spunto di riflessione.
Giulio (Giampiero Ingrassia) e Serena (Lorella Cuccarini) sono una coppia sposata da vent’anni. Lui è un medico ed è sempre molto impegnato nel suo lavoro, quasi da non fare altro nella propria vita; lei è un architetto, ma da quando hanno avuto i due figli, fa la mamma e la casalinga con dedizione assoluta, sempre molto attenta ai bisogni della famiglia.
Tutto sembra filare liscio fino a quando un evento molto importante porterà Serena a riconsiderare seriamente la propria vita di donna, di moglie e di madre, e a rivedere le proprie scelte. Serena deciderà di ricominciare a lavorare, mettendo alla prova se stessa, ma, anche, ponendo in discussione il suo rapporto con Giulio, senza però far mai mancare la propria presenza, attenzione e cura verso i loro figli, Tiziana (Raffaella Camarda) e Matteo (Francesco Maria Conti), che si troveranno anch’essi, inevitabilmente, a dover subire prima e affrontare poi, un cambiamento.
Non mi hai più detto ti amo è una commedia divertente, fresca e dal gran ritmo che racconta il presente; una storia convincente proprio perché rappresenta momenti di vita reale nei quali chiunque può identificarsi. Si racconta la vita in maniera semplice e diretta, con le sue gioie e le sue preoccupazioni, con tantissimo divertimento e una punta di riflessione, senza essere mai banale né pesante.
Le scene sono quelle che possono accadere in ogni famiglia: un genitore che si occupa di tutta la gestione del nucleo familiare; un altro che lavora tutto il giorno; due figli adolescenti con le proprie insicurezze e i propri bisogni; le conversazioni a tavola, da cui sono banditi i cellulari; le battute, le risate, ma anche le preoccupazioni.
Spesso, però, c’è il rischio che i ruoli nella famiglia si cristallizzino, che si dia per scontata la presenza e che ci si dimentichi di dire “ti amo” perché si pensa che sia sottinteso.
Invece, è sempre importante conservare un valore per se stessi e sapere di contare qualcosa per gli altri. Quando la routine ci ha addormentati e un qualsiasi evento ci ridesta, capita che ci si debba fermare a pensare, magari allontanarsi, per tornare all’origine e poter ripartire con una nuova carica e nuova energia.
A quel punto i ruoli cambiano e le parti s invertono. Serena deciderà di prendere in mano la propria vita e di affrontare insicurezze e paure, mentre Giulio dovrà abbandonare la sua “vita da mediano”, nella quale aveva demandato ogni decisione alla moglie, per assumersi le proprie responsabilità di uomo, marito e padre.
Questa nuova situazione destabilizzerà anche i figli: Tiziana è più matura e comprensiva, ma ciò non significa che non sia amareggiata, mentre Matteo è più ostile perché rivendica il proprio bisogno di sentirsi ancora figlio.
In mezzo alle vicende familiari si insinua poi un irresistibile elemento disturbante che è il Sig. Morosini (Fabrizio Corucci), un paziente molto ingombrante di Giulio.
Il testo di Gabriele Pignotta è leggero, scorrevole e scivola via tra dialoghi ironici ed episodi a tratti esilaranti.
Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia sembra che abbiano sempre recitato insieme. Anche se giocata su corde diverse, la loro sintonia è la stessa di vent’anni fa ai tempi del primo Grease, ma arricchita da una professionalità che è cresciuta in maniera esponenziale nel tempo, ma che non ne ha scalfito l’entusiasmo.
Lorella dà prova di essere a proprio agio anche con la prosa e la commedia, arricchendo così il proprio bagaglio professionale con un’altra esperienza che segna l’ennesima vittoria, prima di tutto con se stessa. Giampiero è sempre lo straordinario attore che siamo abituati a vedere a teatro, che sia musical o commedia, con quel suo modo sempre spontaneo, naturale e divertente di porsi.
Credibilità, spontaneità e naturalezza sono i caratteri distintivi di tutti quanti. D’altronde, una commedia che si propone di rappresentare la realtà nella sua quotidianità, non può accettare forzature.
Così, anche i due giovani attori professionisti scelti per il ruolo dei figli, Raffaella Camarda e Francesco Maria Conti, dimostrano preparazione, presenza scenica e tanta simpatia.
Nelle dinamiche d tutti i personaggi, tra l’altro, si rivela un grande affiatamento.
L’inserimento del personaggio del sig. Morosini è quell’elemento di stacco che riporta ai temi della commedia leggera, interpretato dalla simpatia travolgente di Fabrizio Corucci.
La scenografia di Alessandro Chiti è davvero bella e ricca: riproduce un ambiente domestico caldo e accogliente. Una grande cucina in noce a vista con tavolo e sgabelli, un salotto centrale composto da divano e poltrona colorati, una libreria e sullo sfondo un’ampia vetrata che lascia intravedere delle piante e uno stendino. Dal soffitto pendono dei bellissimi lampadari moderni.
Le scene, poi, stupiscono, rivelando altri due ambienti grazie all’uso di pedane girevoli: la cucina ruota lasciando spazio allo studio di Giulio, mentre un’altra pedana nasconde il salone per dare spazio alla piccola stanza/studio in cui Serena si è ritirata.
Infine molto belle e azzeccate le musiche originali di Giovanni Caccamo, cantautore siciliano scoperto da Franco Battiato e lanciato dal Festival di Sanremo, che hanno il pregio di rimanere impresse. Nonostante si tratti di prosa, la musica è l’elemento che molti si sarebbero aspettati da una commedia con Giampiero e Lorella. In alcune scene, in effetti, ci si aspetterebbe di sentirli cantare da un momento all’altro e la struttura della commedia, semplice e lineare, si presterebbe benissimo a un simile intervento. Poi, però, non sarebbe più prosa.
Non mi hai più detto ti amo
testo e regia Gabriele Pignotta
con Lorella Cuccarini, Giampiero Ingrassia, Raffaella Camarda, Francesco Maria Conti, Fabrizio Corucci
produzione Milleluci Entertainment
musiche Giovanni Caccamo
scene Alessandro Chiti
costumi Silvia Frattolillo
light designer Umile Venieri
Foto di copertina di Massimiliano Fusco