Bella tutta! I miei grassi giorni felici. Teatro Ariberto di Milano, 22 gennaio 2017
Recensione di Carlo Tomeo
“Bella dentro”è un luogo comune. “Bella dentro e fuori” è Elena Guerrini, attrice e autrice di cinema e teatro, dirige, presso scuole e teatri, laboratori di scrittura creativa e teatrale, nel 2012 ha scritto il suo primo romanzo “Bella tutta, i miei grassi giorni felici” ispirato al suo monologo “Bella tutta” del 2010. Da dieci anni dirige il festival “A veglia a teatro col baratto” da lei ideato, che ha luogo nel mese di settembre a Orbetello e Manciano e che prevede “l’ingresso a baratto con la sedia portata da casa”.
Dal 19 al 22 gennaio ha portato in scena al Teatro Ariberto il suo monologo del 2010 che riporta ora il titolo del romanzo.
La scena che appare agli spettatori che entrano in sala per assistere allo spettacolo è quello di una donna che indossa un ampio vestito di velo dal colore rosa shocking mentre legge una rivista di moda femminile ed è avvolta da una sarabanda di oggetti che inneggiano alla femminilità. Il suo nome è Winnie Pliz, come la Winnie di “Giorni Felici” di Beckett. Il richiamo alla Winnie, avvolta dalla sabbia e che, nel procedere della pièce, la ricopriva sempre di più fino a giungerle al collo, non è casuale: se Winnie, il cui corpo ogni giorno veniva sempre più immobilizzato dalla sabbia che continuava ad aumentare e che, si presume, l’avrebbe presto sepolta, riusciva a mantenere un’apparente condizione di felicità (e il titolo dato alla sua opera dal commediografo inglese è indicativo), così la Winnie Pliz interpretata dalla Guerrini parte da una condizione comunemente considerata non del tutto felice: appartenere cioè alla categoria delle donne “in carne” di cui si dice con tono consolatorio che sono “belle dentro”, dando per scontato che esteticamente non rappresentino il massimo della bellezza fisica così come viene questa considerata dalla società odierna.
Passati da tempo gli anni d’oro delle maggiorate, da diversi anni si è imposto il modello fisico di Barbie, tanto che per raggiungerlo le donne si vedono costrette a diete continue e massacranti.
Ma se la Winnie beckettiana è rassegnata a soccombere, la Winnie Pliz intende rivendicare la sua bellezza fisica che esiste sia dentro che fuori e racconta delle varie diete cui si era sottoposta in passato per raggiungere il modello del C.U.B.O. che sta a significare Canone Unico di Bellezza Omologata, per poi abbandonarle tutte e accettarsi pienamente per com’è.
Assicura il pubblico di avere una splendida cistifellea e un ottimo e lungo intestino, per non parlare della bellezza della milza e degli altri organi interni. Per quanto riguarda invece la bellezza esteriore il pubblico la può apprezzare guardandola semplicemente e, per meglio mettere in evidenza tale beltà, la donna non esita a togliersi i panni rosa shocking ingombranti e restare in una leggera sottana grigia che mostra le sue cosce carnose e sexy e la sua pancia che può dirsi bella alla stessa maniera di come veniva considerata quando era incinta.
Nello spettacolo rappresentato la prima volta nel 2010 la Guerrini aveva usato il termine “curvy”, sostituente la parola “grassa”. A distanza di sei anni quel termine, racconta ancora l’attrice, è diventato talmente di moda che viene usato per indicare una taglia “morbida” e ora esiste persino un concorso di Miss Italia Curvy”.
Autostima e piena accettazione di se stessa e delle sue qualità che, intelligentemente, riconosce esistenti anche esteticamente: sono queste le motivazioni che muovono Elena Guerrini a portare in scena un monologo che sa essere prima di tutto vivace ma anche in alcuni punti tagliente, quando è rivolto contro l’omologazione di certi modelli fuori natura che possono produrre malesseri e bullismo soprattutto nelle anime più giovani e meno forti psicologicamente.
“Il fascino non passa dalla taglia”, così la Guerrini incita il pubblico e, alla fine dello spettacolo, scende in platea a distribuire caramelle.
Ogni sera dopo lo spettacolo c’è stata un’ospite che è salita sul palco per parlare e riflettere sull’argomento con la Guerrini e con il pubblico, che ha partecipato con entusiasmo.
L’attrice porterà in tournée lo spettacolo in diverse zone d’Italia. Appena avremo il calendario lo diffonderemo sulle pagine di Facebook.
BELLA TUTTA! I MIEI GRASSI GIORNI FELICI
di e con ELENA GUERRINI
drammaturgia di ELENA GUERRINI
Produzione CREATURE CREATIVE
Cura della Produzione e distribuzione: DAVIDE DI PIERRO