FILOMENA MARTORANO i fii so’ fii
Di E. De Filippo Adattamento e regia di Andrea Monti Musiche di Teresa De Sio
Filumena Marturano è, tra le commedie di Eduardo, la più rappresentata in tutto il mondo.
Ad interpretarla, insieme al grande Eduardo, sono state altrettante grandissime interpreti del teatro italiano: Titina, Regina Bianchi e Pupella Maggio. Celebre la versione cinematografica di Vittorio De Sica con Sofia Loren e Marcello Mastroianni.
Filomena Marturano è stata inoltre tradotta in molte lingue senza mai perdere la forza del testo originario di Eduardo.
La storia resta attuale e forte pur nel trascorrere degli anni; d’altronde la famiglia è sempre un tema sociale importante che oggi ha trovato molte declinazioni nuove e differenti.
Anzi, forse oggi, più di allora, Filomena Marturano diventa il simbolo dell’amore per la famiglia e dei sacrifici che una madre è disposta a fare per i propri figli, sopportando dolori e afflizioni, offese e ingiurie, soffrendo la fame e la miseria con dignità.
L’elemento fondamentale e caratterizzante di questo spettacolo è la trasposizione del testo dal napoletano al romanesco: una sfida pienamente vinta.
Andrea Monti riesce a mantenere intatti il fascino e la potenza delle parole di Eduardo pur utilizzando un dialetto diverso, ma che non è da meno per energia, colore, espressività e forza simbolica; anzi, devo proprio dire che mi è piaciuto moltissimo il risultato, molto naturale e spontaneo, che avvicina maggiormente il testo al pubblico romano.
Nonostante la svolta linguistica, il testo viene accompagnato da musiche dal sapore partenopeo; musiche e liriche intime e intense di Teresa De Sio che accompagnano momenti di ballo a metà tra pizzica e tarantella.
Scelta dettata forse dalla volontà di non far perdere del tutto il contatto col testo originale, con la cultura di provenienza; un’altra scelta vincente perché queste liriche restituiscono una carica emotiva forte che ben si unisce alle parole recitate.
Avrei fatto a meno di un paio di intermezzi divertenti e giocosi che avranno avuto probabilmente il compito di alleggerire la tensione narrativa, riportando un po’ di Napoli nell’impianto scenico, ma che non erano necessari perché la storia proseguiva fluida senza pesantezza.
La scenografia è fatta di elementi semplici, ma d’effetto: gli oggetti di scena (vasi di fiori, bicchieri, eccetera) sono sagome in legno, lineari, senza profondità, ma illuminate ad effetto da un bellissimo gioco di luci, quasi a volere alleggerire tutto ciò che può trovarsi intorno alla parola, per lasciarle tutto lo spazio e il valore che merita.
Bellissima la scena finale che restituisce la vitalità e la gioia della famiglia ritrovata.
Filomena Martorano è nel complesso un buono spettacolo; non tradisce l’originale pur mutandolo nell’espressione linguistica, ma non nel significato e nell’enfasi.
Bravissima la protagonista, Lisa Recchia; interpreta Filomena con carattere, forza d’animo, caparbietà, sfrontatezza e grande energia. Il suo sguardo è sempre tagliente, penetrante, non cede mai ad un sussulto o ad un’incertezza come anche la recitazione.
Bravo Max Brungolo nel ruolo di Domenico Sorano, anche se non riesce a costruire un personaggio altrettanto forte come quello di Filomena in grado di contrastarla per quasi tutto lo spettacolo.
Una buona prova per tutti; cito solamente Marianna Flammini, che interpreta Lucia, la cameriera, perché spicca un po’ più degli altri per prontezza, scioltezza e spigliatezza.
Di seguito l’intero cast.
Filomena Martorano: Lisa Recchia
Domenico Sorano, detto Mimmo: Max Brugnolo
Alfredo Amoroso: Francesco Nicolai
Rosalia Solimene: Patrizia Guardati
Diana, giovane fiamma di Sorano: Roberta Provenzani
Lucia, cameriera: Marianna Flammini
Umberto, studente: Matteo Nazzarri
Riccardo, commerciante: Simone Carchia
Michele, operaio: Daniele Flammini
L’Avvocato Nocella: Mauro Corso
Facchino: Francesco Tulli
Teresina: Nicoletta Tulli
Carmelina: Giorgia Valeri
Cast Tecnico
Compagnia Teatrale: Dupla Carga
Musiche: Teresa De Sio
Aiuto Regia: Matelda Sabatiello e Mattia Carchia
Coreografie: Nicoletta Tulli e Giorgia Valeri
Costumi: Angela di Donna e Valentina Di Geronimo
Scene: Giorgia Rauccio, Simona Gandola, Mariagrazia Iovine
Disegno Luci: Mauro Guglielmo