Il delitto è servito, scopriamo l’assassino!
Forbici & Follia di Paul Portner nasce in origine come dramma interattivo per poi trasformarsi, nel tempo, proprio in virtù della interazione col pubblico, in una commedia grazie a Bruce Jordan e Marylin Abrams che lo arricchirono di volta in volta con battute e riferimenti all’attualità.
La versione italiana di Marco Rampoldi nasce dal progetto artistico di Gianluca Ramazzotti e vede la regia dello stesso Rampoldi.
Come nei vecchi giochi da tavola o nei moderni giochi di ruolo, lo spettatore diventa protagonista in quanto testimone oculare di un omicidio e sarà chiamato a svelare il nome dell’assassino.
Andiamo per gradi.
La scena si svolge in un salone da coiffeur in un tempo che è sempre quello presente, il momento stesso in cui la scena viene rappresentata e in un luogo che è e sarà sempre la città in cui al momento viene rappresentato lo spettacolo.
Ancor prima che questo cominci, mentre il pubblico prende posto in sala, in quella dimensione in cui comunemente attori e spettatori sono divisi nei rispettivi ruoli, i simpaticissimi protagonisti cominciano a rompere questo muro immaginario comparendo sul palco e interpretando divertentissime scenette.
Non appena la sala è gremita e il pubblico pronto, comincia lo spettacolo.
Roberto (Ciufoli) è il proprietario eccentrico del salone che prova a sedurre tutti i clienti maschi; Michela (Andreozzi) la sua aiutante un po’ sfacciata che viene dalla periferia; Barbara (Terrinoni) la facoltosa cliente, altera, algida, mai tenera; Nino (Formicola) un ambiguo antiquario/rigattiere. Mentre i quattro si muovono all’interno del salone, tra battute equivoche e pettegolezzi, al piano di sopra viene uccisa una vecchia pianista.
Tutti e quattro hanno un movente che giustificherebbe l’omicidio; tutti e quattro hanno qualcosa da nascondere.
E’ a questo punto che comincia l’indagine del severo e sagace commissario Nini (Salerno) e dell’agente speciale e confusionario Raffaele (Pisu), precedentemente fintisi clienti del salone, ma, in realtà, agenti in borghese che dovranno, ora, interrogare tutti quelli presenti nel salone e ricostruirne i movimenti, con l’aiuto del pubblico!
Gli spettatori, infatti, sono chiamati a testimoniare su quanto visto, correggere le deposizioni dei sospettati e porre loro domande decidendo, alla fine, chi sia l’assassino.
E’ qui che la quarta parete crolla e la scena si apre coinvolgendo l’intero teatro.
Forbici & Follia è un esilarante spettacolo; davvero intrigante per la sua formula che coinvolge lentamente l’intero pubblico portandolo a interagire con gli attori protagonisti. Questo meccanismo porta necessariamente gli attori a improvvisare di fronte alle sempre più incalzanti domande del pubblico e alla diffidenza verso il presunto colpevole che ognuno nutre in sé. Una volta che la scena è stata svolta, si recita a soggetto: tutti i protagonisti devono confrontarsi con le domande e le allusioni del pubblico rispondendo prontamente e coerentemente con l’azione appena svoltasi.
Roberto Ciufoli e Michela Andreozzi regalano momenti di altissima comicità e una straordinaria capacità di improvvisazione, rapida e incisiva che non lascia il tempo di pensare a “cosa potranno dire ora?”, creando anche momenti di divertente e genuino imbarazzo sul palco.
Il ritmo, sempre incalzante, tenuto brillantemente dai protagonisti, coinvolge progressivamente il pubblico come una partita di pallavolo, dove quello che conta è il gioco di squadra e non l’azione del singolo e la palla va passata tra i vari giocatori che, a turno, fanno la loro schiacciata e segnano il punto e il punto è della squadra!
Interessante pensare a come l’attenzione all’individuo torni nel momento di trovare un colpevole. Sì perché Forbici & Follia nasce dalla penna dello psicologo svizzero Paul Portner come testo per sondare i processi di interpretazione della realtà e, pur nella trasformazione in divertentissima commedia, mantiene questo suo interesse nei confronti della reazione dell’individuo, nel modo in cui la realtà viene recepita ed elaborata per poi trarre dei giudizi.
E’ da sottolineare che, proprio per il suo carattere interattivo e la grande componente di improvvisazione che vi è alla base, la commedia sarà uno spettacolo diverso ogni sera, dove, a seconda delle domande e osservazioni del pubblico, l’assassino potrà essere di volta in volta un personaggio diverso.
Una commedia da vedere e da vivere dove il divertimento è assicurato!