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Comunicati stampa, Teatro

Manuela Kustermann e ospiti a sorpresa leggono in Live streaming La Vita Istruzioni per l’uso

benedetti

Letture a puntante del romanzo

LA VITA ISTRUZIONI PER L’USO

di Georges Perec

leggono

Manuela Kustermann e Alkis Zanis

luci e regia video

Paride Donatelli

assistente luci e streaming

Giuseppe Incurvati

direttore di scena

Danilo Rosati

un progetto a cura di

Manuela Kustermann

Venerdì 22 gennaio h 21 leggono Manuela Kustermann e Alkis Zanis,

Sabato 23 gennaio h 19 leggono Manuela Kustermann e Francesca Benedetti

le letture continueranno fino ad esaurimento del romanzo

visione gratuita previa prenotazione:

promozioneteatrovascello@gmail.com

oppure direttamente:

Streaming su Piattaforma ZOOM Teatro Vascello.

Link di invito: https://zoom.us/j/8371827431

ID Riunione 837 182 7431

Il teatro Vascello e la sua compagnia La Fabbrica dell’Attore, in una sorta di resilienza a oltranza dettata dallo stato attuale in cui versa l’Italia e il mondo intero a causa della pandemia di Covid 19, decidono di realizzare una serie di letture a puntate del romanzo La vita istruzioni per l’uso di Georges Perec, un romanzo che verrà letto in diretta streaming dal Teatro Vascello fino ad esaurimento del romanzo, con appuntamento bisettimanale il venerdì alle ore 21 e il sabato alle ore 19. Gli attori che si alterneranno in questa sorprendente e speriamo avvincente maratona letteraria saranno la direttrice artistica e curatrice del progetto Manuela Kustermann e Alkis Zanis attore di lungo corso che collabora con noi dalla produzione I Menecmi ultimo spettacolo a firma di Memè Perlini realizzato al Vascello nel 2011.

L’idea di proporre al pubblico una maratona letteraria al momento ci è sembrata l’unica alternativa valida in attesa di ritornare a vedere gli spettacoli teatrali in presenza, una scelta dettata anche dalla necessità di garantire continuità lavorativa al nucleo fondante e gestionale del teatro Vascello, ma anche un modo di tenere acceso un legame con il proprio pubblico, crediamo anch’esso come noi disorientato da questo terribile momento. Produrre uno streaming letterario ci sembra un atto artistico che ha in sé un retropensiero atto a non distorcere il carattere di una produzione teatrale per la rappresentazione dal vivo e in presenza di pubblico. 

Note

La vita istruzione per l’uso di Georges Perec è un meccanismo ingegnoso e che ha divertito migliaia di lettori in tutto il mondo.

Il libro è ambientato in un vecchio palazzo parigino di dieci piani situato in una strada inventata al quale Perec dà forma e contenuto infondendogli vita in 500 pagine che contengono 700 storie che si svolgono in 100 anni.

Un iper romanzo adorato da Calvino, un ritratto maniacale di interni ed arredi, che si svolgono in 8 piani più il pianoterra e le cantine con molti appartamenti di varie grandezze con numerose stanze.

Un caseggiato rettangolare, un quadrato allungato di 10 caselle per lato, per un totale di 100 caselle come su una scacchiera.

La narrazione di Perec procede come la pedina del cavallo negli scacchi, di stanza in stanza (ogni stanza una casella) senza mai tornare nella stessa camera, (si può tornare nello stesso appartamento, solo se questo ha più stanze).

Ciascuna camera-casella rappresenta un capitolo, ma i capitoli sono 99 più un preambolo e un epilogo e non 100 come si potrebbe pensare, il perché si scoprirà solo alla fine del libro.

Il libro di Perec oltre ad essere concepito come una scacchiera è soprattutto immaginato come un puzzle; il libro infatti è composto da moltissimi frammenti, tanti capitoli e racconti che assumono senso solo se combinati tra loro.

Come dice Perec: un pezzo del puzzle se preso da solo non può restituire un’idea dell’insieme che andrà a costituire l’elemento non preesiste all’insieme, non è più immediato né più antico, non sono gli elementi a determinare l’insieme, ma l’insieme a determinare l’elemento.

È curioso notare che il termine francese per definire il singolo pezzo di un puzzle: piéce è lo stesso per indicare la stanza di un appartamento.

Ogni appartamento ha una sua storia, un suo insieme che si definisce attraverso una serie di collegamenti reciproci e non, nel tempo e nello spazio.

Ciascun elemento può far scaturire un’infinità di storie, una continua proliferazione di racconti, come in una scatola cinese, una storia ne contiene un’altra che a sua volta ne racchiude un’altra e così via. Un libro potenzialmente infinito, un genere letterario per cui Calvino coniò la definizione Iper romanzo.

Un libro che è anche un dizionario, un’enciclopedia, pieno di eventi, racconti, personaggi, luoghi, ricordi, un mondo letterario in cui possa rispecchiarsi il mondo reale.

Perec cerca di fermare il tempo descrivendo la vita minuziosamente e elencando le cose nel loro dettaglio più infinitesimale, ma in realtà il libro copre solo una giornata, il 23 giugno del 1975 poco prima delle 8 di sera.

Un capolavoro assoluto scritto in 9 anni da un geniale ebreo polacco nato il 7 Marzo 1936 e morto il 3 Marzo 1982.

Se vuoi sostenere l’attività del Teatro Vascello puoi fare una donazione di qualsiasi cifra alla Coop. La Fabbrica dell’Attore (ONLUS) mediante bonifico bancario IBAN  IT89V0306905078100000003842  indicando: donatore del Vascello Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta, facendo richiesta al teatro dopo aver effettuato il bonifico le verrà rilasciato un documento valido ai fini fiscali. Teatro Vascello Link Telegramm unisciti al nostro canale t.me/teatrovascello  

Vi aspettiamo a presto !

Teatro Vascello

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Comunicati stampa, Teatro

Manuela Kustermann e Alkis Zanis leggono La Vita Istruzioni per l’uso di George Perec

manuela

TEATRO VASCELLO

Letture a puntante del romanzo

LA VITA ISTRUZIONE PER L’USO

di George Perec

leggono

Manuela Kustermann e Alkis Zanis

luci e regia video

Paride Donatelli

assistente luci e streaming

Giuseppe Incurvati

direttore di scena

Danilo Rosati

un progetto a cura di

Manuela Kustermann

dal 15 gennaio 2021

il venerdì alle ore 21 e il sabato alle ore 19

visione gratuita previa prenotazione:

promozioneteatrovascello@gmail.com

oppure direttamente:

Streaming su Piattaforma ZOOM Teatro Vascello.

Link di invito: https://zoom.us/j/8371827431

ID Riunione 837 182 7431

kustermann alkis

Il teatro Vascello e la sua compagnia La Fabbrica dell’Attore, in una sorta di resilienza a oltranza dettata dallo stato attuale in cui versa l’Italia e il mondo intero a causa della pandemia di Covid 19, decidono di realizzare una serie di letture a puntate del romanzo La vita istruzioni per l’uso di George Perec, un romanzo che verrà letto in diretta streaming dal Teatro Vascello dal 15 gennaio 2021, con appuntamento bisettimanale il venerdì alle ore 21 e il sabato alle ore 19. Gli attori che si alterneranno in questa sorprendente e speriamo avvincente maratona letteraria saranno la direttrice artistica e curatrice del progetto Manuela Kustermann e Alkis Zanis attore di lungo corso che collabora con noi dalla produzione I Menecmi ultimo spettacolo a firma di Memè Perlini realizzato al Vascello nel 2011.

L’idea di proporre al pubblico una maratona letteraria al momento ci è sembrata l’unica alternativa valida in attesa di ritornare a vedere gli spettacoli teatrali in presenza, una scelta dettata anche dalla necessità di garantire continuità lavorativa al nucleo fondante e gestionale del teatro Vascello, ma anche un modo di tenere acceso un legame con il proprio pubblico, crediamo anch’esso come noi disorientato da questo terribile momento. Produrre uno streaming letterario ci sembra un atto artistico che ha in sé un retropensiero atto a non distorcere il carattere di una produzione teatrale per la rappresentazione dal vivo e in presenza di pubblico. 

Note

La vita istruzione per l’uso di George Perec è un meccanismo ingegnoso e che ha divertito migliaia di lettori in tutto il mondo.

Il libro è ambientato in un vecchio palazzo parigino di dieci piani situato in una strada inventata al quale Perec dà forma e contenuto infondendogli vita in 500 pagine che contengono 700 storie che si svolgono in 100 anni.

Un iper romanzo adorato da Calvino, un ritratto maniacale di interni ed arredi, che si svolgono in 8 piani più il pianoterra e le cantine con molti appartamenti di varie grandezze con numerose stanze.

Un caseggiato rettangolare, un quadrato allungato di 10 caselle per lato, per un totale di 100 caselle come su una scacchiera.

La narrazione di Perec procede come la pedina del cavallo negli scacchi, di stanza in stanza (ogni stanza una casella) senza mai tornare nella stessa camera, (si può tornare nello stesso appartamento, solo se questo ha più stanze).

Ciascuna camera-casella rappresenta un capitolo, ma i capitoli sono 99 più un preambolo e un epilogo e non 100 come si potrebbe pensare, il perché si scoprirà solo alla fine del libro.

Il libro di Perec oltre ad essere concepito come una scacchiera è soprattutto immaginato come un puzzle; il libro infatti è composto da moltissimi frammenti, tanti capitoli e racconti che assumono senso solo se combinati tra loro.

Come dice Perec: un pezzo del puzzle se preso da solo non può restituire un’idea dell’insieme che andrà a costituire l’elemento non preesiste all’insieme, non è più immediato né più antico, non sono gli elementi a determinare l’insieme, ma l’insieme a determinare l’elemento.

È curioso notare che il termine francese per definire il singolo pezzo di un puzzle: piéce è lo stesso per indicare la stanza di un appartamento.

Ogni appartamento ha una sua storia, un suo insieme che si definisce attraverso una serie di collegamenti reciproci e non, nel tempo e nello spazio.

Ciascun elemento può far scaturire un’infinità di storie, una continua proliferazione di racconti, come in una scatola cinese, una storia ne contiene un’altra che a sua volta ne racchiude un’altra e così via. Un libro potenzialmente infinito, un genere letterario per cui Calvino coniò la definizione Iper romanzo.

Un libro che è anche un dizionario, un’enciclopedia, pieno di eventi, racconti, personaggi, luoghi, ricordi, un mondo letterario in cui possa rispecchiarsi il mondo reale.

Perec cerca di fermare il tempo descrivendo la vita minuziosamente e elencando le cose nel loro dettaglio più infinitesimale, ma in realtà il libro copre solo una giornata, il 23 giugno del 1975 poco prima delle 8 di sera.

Un capolavoro assoluto scritto in 9 anni da un geniale ebreo polacco nato il 7 Marzo 1936 e morto il 3 Marzo 1982.

Se vuoi sostenere l’attività del Teatro Vascello puoi fare una donazione di qualsiasi cifra alla Coop. La Fabbrica dell’Attore (ONLUS) mediante bonifico bancario IBAN  IT89V0306905078100000003842  indicando: donatore del Vascello Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta, facendo richiesta al teatro dopo aver effettuato il bonifico le verrà rilasciato un documento valido ai fini fiscali. Teatro Vascello Link Telegramm unisciti al nostro canale t.me/teatrovascello  

Vi aspettiamo a presto !

Teatro Vascello

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Comunicati stampa, Eventi, Teatro

SU IL SIPARIO – Il nuovo progetto fotografico di Sabrina Dattrino dedicato al mondo del Teatro

suilsipario

Su Il Sipario

il nuovo progetto fotografico di Sabrina Dattrino dedicato al mondo del Teatro

Dal 21 dicembre 2020 on line su

www.sabrinadattrino.com/su-il-sipario

sabrina

Dal 21 dicembre la fotografa professionista Sabrina Dattrino renderà disponibile on line il proprio nuovo progetto fotografico dal titolo Su Il Sipario dedicato al mondo del Teatro.

Su Il Sipario è una celebrazione della bellezza, artistica e umana, ma anche un messaggio di denuncia ed un inno alla resilienza e resistenza.

Sul suo sito, Sabrina spiega le motivazioni del proprio progetto:

“Questo lavoro vuole riportare alle persone la bellezza dell’arte, ma anche un modo per contestare le scelte prese dal Governo nei confronti dello spettacolo dal vivo durante questa pandemia.

La chiusura di tutti i luoghi d’arte, infatti, ha lasciato migliaia di persone senza lavoro e ha causato una frattura nella società e nelle nostre anime.

Ci hanno bloccati, distanziati, azzittiti e costretti ad una vita materiale, surreale, dove arte e creatività sono state ritenute non essenziali alla sopravvivenza.

Gli artisti, e con essi gli spettatori, quest’anno sono stati legati, braccia dietro alla schiena, messi in ginocchio e giustiziati, senza possibilità alcuna di far udire la propria voce, di combattere per il proprio diritto alla vita e con essi teatri, cinema, circhi, sale concerti, festival, musei, tutti i luoghi d’arte.

Questo progetto arriva a chiusura di un anno che, nonostante tutto ci trova ancora qui, in piedi a combattere, e a celebrare la bellezza con la speranza nel cuore che il nuovo in arrivo riporti nelle nostre vite tutti gli elementi essenziali a renderle memorabili e degne d’essere vissute”.

Sabrina Dattrino

Sabrina Dattrino, 35 anni, negli ultimi otto anni ha girato il mondo come fotografa professionista documentando la bellezza del nostro pianeta e la meraviglia racchiusa nell’umanità e come volontaria e fotoreporter partecipando a numerosi progetti umanitari principalmente in zone di disastri naturali.

In questa doppia veste ha visitato e vissuto in molti paesi, tra cui Francia, Filppine, Nepal, Australia, Guatemala, Perù e Messico.

Il suo è un viaggio di esplorazione di culture e terre remote che è stato anche un viaggio interiore, sia da un punto di vista umano che artistico. 

Contatti

https://www.sabrinadattrino.com

IG – @phedre117

Su Il Sipario

Progetto fotografico di Sabrina Dottrino

Dal 21 dicembre 2020

Sul sito www.sabrinadattrino.com/su-il-sipario

Assistente e coordinazione Stefano Dattrino 

Hanno aderito al progetto protagonisti del mondo dello spettacolo: ballerini/e, attori, attrici, performer, musicisti, cantanti e tecnici.

Nello specifico si ringraziano: Cristina Pietrosanti, Antonella Salvatore, Raffaella Zappalà, Keba Seck, Sow Saouda, Federico Millimaci, Simone Martino, Sharon Alessandri, Fabiola Zossolo, Antonino Casile, Stefano Dattrino 

Si ringraziano i direttori artistici e gli amministratori delegati che hanno messo a disposizione i propri teatri e siti come set degli scatti fotografici: Teatro Vascello, Teatro de’ Servi, Teatro Abarico, Teatro Arciliuto, Teatro degli Audaci, Spin Time Labs e Cinecittà World.

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