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Danza, Eventi, Musical, Teatro, Teatro

IL TEATRO SISTINA A RISCHIO CHIUSURA! IL MISTERO DELL’ESTATE 2020!

sistina

Massimo Romeo Piparo riconsegna le chiavi del Teatro Sistina

Da due giorni si fa un gran parlare sui social di una possibile chiusura del Teatro Sistina.

Tutto nasce da un post pubblicato venerdì 31 luglio da un dipendente del Teatro Sistina che lì ha svolto la propria attività per quarant’anni e che voglio lasciare anonimo. Il post è stato rimosso poco dopo, ma ormai in molti lo avevano visto, condiviso con commenti e ne avevano fatto screen shot.

Di seguito il suo contenuto:

Game over. Fine di una storia, di un riferimento della città. Stamattina nel silenzio totale c’è stato un incontro tra le parti: il Teatro Sistina ha chiuso i battenti. Il direttore artistico affittuario del ramo aziendale del vecchio Sistina srl, società quest’ultima fallita, ha consegnato le chiavi; da domani i dipendenti passano tutti al vecchio Sistina per fallimento. Il direttore artistico Massimo Romeo Piparo, non potendo continuare causa fallimento vecchio Sistina e avendo una società sana, ha garantito a tutti i dipendenti spettanze rimanenti e TFR passato e futuro (cassa integrazione), spettanze che il vecchio Sistina non avrebbe garantito; il covid 19 ha dato il suo contributo. Da domani tutti a spasso.

Luca Barbareschi, direttore artistico del Teatro Eliseo, che nei giorni scorsi ne ha annunciato la possibile chiusura, ha colto al volo l’occasione per scrivere subito dopo un post caustico contro Piparo e il Teatro Sistina e non solo:

 Tutti hanno goduto dell’Eliseo in crisi e ora falliscono. A differenza di Piparo e altri che hanno goduto delle nostre difficoltà, sono triste nel vedere come una gestione scellerata con prodotti scadenti ha portato a questo stato dell’arte. Bisogna fare capire al Mibact che ci vogliono nuove professionalità. Non gente che copia vecchi successi stranieri in malo modo, ma ensemble di grande qualità con gli investimenti appropriati per ripartire con la narrazione giusta della nostra straordinaria tradizione. In teatro non c’è spazio per i furbi o per la politica delle raccomandazioni. Ci vogliono grandi artisti. Il Sistina che chiude è un lutto per Roma.

Dario Franceschini ridai dinamica al Teatro Italiano non solo con investimenti, ma con professionalità. Guarda il destro lasciato al piccolo di Milano: dopo anni di gestione ottusa e politica non ha nemmeno una compagnia degna di questo nome.

Indubbiamente, per chi frequenta assiduamente, anzi quotidianamente l’ambiente teatrale anche dietro le quinte e a luci spente, il caso del Sistina suscita molte perplessità e sul contenuto di questo post poi rimosso si moltiplicano idee, ipotesi e illazioni.
Al momento resta un mistero, potremmo dire il mistero dell’estate 2020, anche perché non ci sono ancora state dichiarazioni ufficiali né da parte di  Massimo Romeo Piparo, né dall’ufficio stampa del Sistina.

Viene da chiedersi: davvero è tutto da imputare a scelte sbagliate del governo, oppure alla pandemia?
Sui social c’è chi paventa altri fantasmi, senza però scendere nei dettagli, ma sollevando dubbi su ciò che realmente stia accadendo e sulle reali motivazioni.

Chi ne paga maggiormente le conseguenze sono i lavoratori dello spettacolo, creativi, attori, tecnici e maestranze che pare non riescano proprio a costituirsi in un’unica categoria di settore per far valere la propria voce davanti al Governo, anche se qualche passo avanti pare si stia facendo.

Al momento, quello che sembra certo è che il gestore ha restituito le chiavi alla proprietà, ponendo fine alla propria gestione. Magari Piparo  semplicemente intende proseguire con le sue produzioni rinunciando alla direzione artistica senza sobbarcarsi l’onere della gestione del teatro. Oppure siamo di fronte ad una strategia politico-economica?

Certo quel post dettato dall’impeto del momento e poi subito rimosso e il fatto che non ci siano ancora comunicazioni ufficiali in merito fanno sospettare che sotto ci sia altro. 

Un fatto è certo: quando chiude un teatro é una sconfitta per la cultura, l’arte e il futuro di un popolo.

 

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Comunicati stampa, Eventi

Teatro Sistina: nota in merito all’annullamento delle date milanesi di Mary Poppins

mary poppins

IL SISTINA

NOTA DEL TEATRO SISTINA IN MERITO ALL’ANNULLAMENTO

DELLE DATE MILANESI DEL MUSICAL MARY POPPINS

 

In merito all’annullamento delle repliche milanesi del Musical “Mary Poppins” in programma al Teatro Nazionale di Milano, causato, come dichiarato dalla WEC – World Entertainment Company, società produttrice del suddetto spettacolo, dalle difficoltà finanziarie avute in seguito alla messa in scena sul palcoscenico del Sistina di Roma, la direzione del Teatro intende precisare che il Sistina è del tutto estraneo alle cause che avrebbero portato a questo annullamento. Lo storico teatro italiano, diretto da Massimo Romeo Piparo, è stato infatti erroneamente associato alle problematiche finanziarie legate al Musical. “Mary Poppins”, andato in scena a Roma dal 24 ottobre al 6 gennaio, ha avuto al Teatro Sistina un solido successo, con tutte le ultime 15 date sold out e un incasso di quasi 3 milioni di euro. Un eccellente risultato quindi, ottenuto anche grazie al sostegno e all’impegno della direzione, di tutto lo staff e delle maestranze del Sistina, che hanno affrontato con grande spirito collaborativo le difficoltà produttive avute fin dall’inizio dalla WEC. Tali problemi, che hanno fatto slittare di una settimana l’inizio delle rappresentazioni (causando non pochi disagi al Sistina e al pubblico romano), sono interni alla società e non dipendono minimamente dal Teatro Sistina, che al contrario ha collaborato alla buona riuscita dello spettacolo.

“Già a luglio la produzione di Mary Poppins versava in serie difficoltà, tant’è che il Teatro Sistina è intervenuto per sostenere la produzione e permettere di proseguire. Ancora a ottobre la produzione rinviava di una settimana il debutto per le proprie difficoltà, causando un danno al nostro teatro. Questa è una chiara evidenza di come i problemi venissero da lontano”, dichiara Massimo Romeo Piparo, Direttore Artistico del Teatro Sistina, sottolineando che “a Roma Mary Poppins ha fatto registrare 70.964 presenze per un incasso di 2.747.095,00€: un grandissimo successo e record di incassi, quindi, tutt’altro che un disastro. In un teatro come il Sistina, con un titolo internazionale di tale rilevanza si diventa ricchi, non si fallisce, come ci insegnano prodotti analoghi tipo Mamma Mia!, Jesus Christ Superstar, Billy Elliot, Rugantino, Il Marchese del Grillo, per citarne solo alcuni”.

 

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Comunicati stampa, Teatro

TEATRO SISTINA: “GHOST – Il Musical”

ghost

Tratto dall’omonimo film della Paramount Pictures scritto da Bruce Joel Rubin

Protagonisti? Il fantasma di un uomo assassinato, la donna che amava in vita e continua ad amare da spirito, una strampalata medium che può restituirgli la voce e un assassino in attesa di essere scoperto e portato all’Inferno. Un thriller romantico, dove la suspence creata dai continui colpi di scena si alterna alla dimensione interiore del ricordo, una storia che indaga il senso dell’amore quando vive oltre il tempo. Anzi, quando è l’altrove irraggiungibile a renderlo autentico.

Tratto da Ghost, il cult movie della Paramount Pictures che dagli anni ‘90 ha commosso generazioni di spettatori, arriva in contemporanea in Spagna e Italia Ghost Il Musical, adattato per il teatro dallo sceneggiatore originale Bruce Joel Rubin, con la regia di Federico Bellone.

Una produzione internazionale Show Bees in collaborazione con Colin Ingram e Hello Entertainment che sarà in tournée nelle principali piazze italiane. Dal Teatro EuropAudorium di Bologna, il 25 e 26 gennaio, al Teatro Sistina di Roma dal 28 gennaio al 9 febbraio, al Teatro degli Arcimboldi di Milano dall’11 febbraio al 1 marzo e in molte altre città fino a maggio.

Trasposizione fedele del film vincitore di un Golden Globe per la miglior attrice non protagonista (Whoopy Goldberg) e per la miglior sceneggiatura, Ghost Il Musical mantiene l’impianto narrativo del successo cinematografico, ma sposa appieno le regole del teatro.

La forza di Ghost Il Musical è soprattutto nella storia. Sono gli archetipi dell’amore che non può ritornare alla fisicità terrena a generare nel pubblico fascino e inquietudine. Dal mito di Orfeo che non può guardare la sua Euridice se non a costo di perderla per sempre fino alla letteratura romantica che ha ispirato gli atti bianchi di molti balletti, animati da spiriti di fanciulle innamorate.

Questa la trama: le vite di Sam (Mirko Ranù) banchiere di New York e Molly (Giulia Sol), giovane artista, vengono sconvolte dall’omicidio di lui. Sam si ritrova ben presto fantasma e per manifestarsi a Molly si serve della truffaldina medium Oda Mae (Gloria Enchill). I due cercano di convincere Molly dell’esistenza di una vita ultra terrena e insieme riescono a smascherare il mandante dell’omicidio di Sam: l’avido Carl (Thomas Santu).

Guest star internazionale, nel ruolo del fantasma dell’ospedale, Ronnie Jones. Compositore e cantante tra i più originali della scena mondiale è anche autore di grandi successi per artisti italiani, fra cui Zucchero Fornaciari.

La regia e la scenografia sono di Federico Bellone firma internazionale che ha contribuito al trionfo in Italia di grandi musical: Mary Poppins, Fame, West Side Story, The Bodyguard-Guardia del corpo, Dirty Dancing, Newsies, A qualcuno piace caldo.

La regia associata e la coreografia sono di Chiara Vecchi. Il disegno luci è di Valerio Tiberi, light designer che ha lavorato nelle più note produzioni internazionali di musical e di opera lirica.

Ma non è tutto. Gli effetti speciali, con il fantasma di Sam e degli altri personaggi che prendono forma entrando e uscendo dai corpi o passando attraverso le porte, nascono dalla brillante mano di Paolo Carta. Un mago dell’illusionismo capace di sorprendere lo spettatore più che con la tecnologia con trucchi da vecchio artigiano dell’inganno.

La grande spettacolarità degli effetti speciali è una delle caratteristiche principali sia del film sia del musical. “In un musical come Ghost – spiega Paolo Carta – è facile immaginare come alcuni effetti possano fare la differenza. Vedere il protagonista passare attraverso la porta come un fantasma, l’anima di un defunto entrare improvvisamente nel corpo della medium, oggetti che si muovono inspiegabilmente fa sì che il pubblico dimentichi di essere in presenza di una finzione scenica”.

La colonna sonora pop-rock, arrangiata da due big della musica internazionale, Dave Stewart, ex componente degli Eurythmics, e Glen Ballard, tra gli autori della musicista canadese Alanis Morissette, fa da sfondo a un racconto senza tempo. Un musical sensoriale e fantasy dove ogni accadimento nasconde un mistero apparentemente inspiegabile.

Oltre ai misteri del paranormale, c’è il mistero dell’amore. E si manifesta attraverso la femminilità riservata della protagonista, Molly, che coinvolge Sam in maniera sottile e ineffabile. La bella Demi Moore nel film, con il suo taglio di capelli corti, è una nuova e attuale icona di femminilità. Patrick Swayze, il grande protagonista maschile, ha dichiarato spesso che la vera scena sexy del film è quella, divenuta celebre, in cui la coppia modella il vaso di creta. Il tutto sulle note della canzone Unchained Melody dei Righteous Brothers

Info biglietti – TicketOne

http://www.ticketone.it/

Durata dello spettacolo: 2h e 15 minuti circa con intervallo

@ghostilmusicalitaly ghostilmusicalitaly

www.ghostilmusical.it

Ufficio Stampa – Alessandra Tagliabue  +39 328 5955996 – ale.tagliabue@fastwebnet.it

NOTA DI REGIA

Penso che quasi tutti nel mondo del teatro abbiano desiderato almeno una volta portare in scena il film “Ghost”.

La ragione è l’incredibile inventiva della storia e la sua natura spontaneamente un po’ teatrale…avere sul palcoscenico un primo attore che, per esigenze di copione, non possa essere visto dagli altri, ritengo comporti “un certo non so che” di pirandelliano. Inoltre, nonostante si tratti di un musical ad alto tasso di spettacolarità – grazie anche agli innumerevoli effetti speciali, che nel nostro allestimento si avvalgono della collaborazione di Paolo Carta – lo spettacolo in fondo racconta un momento di vita di quattro personaggi coadiuvati da altri attori e un ensemble. Il punto quindi, ancora una volta, è che il soggetto sia estremamente adatto al palcoscenico, e che una storia così intima e violenta sia certamente capace di trasmettere una grande emozione allo spettatore… La chiave di lettura infatti è suggerita, come spesso accade, dal problema che accomuna i personaggi principali: “non si può tornare indietro … le nostre scelte, azioni della vita, creano delle conseguenze spesso irreversibili.

E da qui scaturisce il tutto!

Una score decisa, pop-rock, a tratti ballabile, frutto di un ex Eurythmics e un premiato autore dell’album di punta per Alanis Morissette (ma senza dimenticare l’iconica “Unchained Melody”), questa volta con un arrangiamento ancora più terreno, per celebrare gli anni ’90 che, oltre a essere il background originale del film, rappresentano molto per gli spettatori di oggi. Le coreografie, sempre fedeli al racconto, con gesti, movimenti, azioni e passi, che descrivono in modo eclettico l’ambiente e la realtà della storia stessa. La scena è di design, vera, con un meccanismo d’invenzione, ma allo stesso tempo funzionale all’intimità della chiave drammaturgica. I costumi riecheggiano il film, ma con un punto di vista quotidiano perché la nostra mente filtra inevitabilmente un ricordo. Le luci dipingono la nostalgia di una New York di vent’anni fa ma che sembra così lontana, forse con un pizzico di acidità. Il suono infine si divide tra servire la prosa nel modo più reale possibile e un mondo “rock” che forse non c’è più se non nelle nostre memorie. 

L’obiettivo? Far sì che con questo romantico thriller lo spettatore possa stringere la mano della persona che è venuta con lui o lei a teatro, o correre da colui o colei a cui tiene nel profondo, per non perdere l’occasione di dire ancora una volta, o per la prima volta, “ti amo”, e per davvero… … perché i treni della vita spesso passano una sola volta, e altrettanto spesso non si può tornare indietro.

Federico Bellone

CREDITI

AUTORI

David Stewart, Glen Ballard and Bruce Joel Rubin

LIBRETTO e TESTI

Bruce Joel Rubin

MUSICA e TESTI

Dave Stewart and Glen Ballard

REGIA

Federico Bellone

REGIA ASSOCIATA E COREOGRAFIA

Chiara Vecchi

SCENOGRAFIA

Federico Bellone

EFFETTI SPECIALI

Paolo Carta

DISEGNO LUCI

Valerio Tiberi

CAST

SAM

Mirko Ranù

MOLLY

Giulia Sol

ODA MAE

Gloria Enchill

CARL

Thomas Santu

FANTASMA DELL’OSPEDALE

Ronnie Jones

FANTASMA DELLA METROPOLITANA

Luca Gaudiano

WILLY LOPEZ

Salvatore Maio

LOUISE (SORELLA DI ODA MAE)

Cristina Benedetti

CLARE (SORELLA DI ODA MAE)

Mitsio Silvia Paladino Florio

ENSEMBLE

Andrea Di Bella – Clara Maselli – Manuel Mercuri – Carolina Sisto – Alex Botta

SWING ON STAGE

Francesco Alimonti – Martina Peruzzi

TOURNÉE

25 e 26 gennaio Bologna Teatro EuropAuditorium

dal 28 gennaio al 9 febbraio Roma Il Sistina

dall’11 febbraio al 1 marzo Milano Teatro degli Arcimboldi

6 e 7 marzo Lugano LAC

8 marzo Bergamo Teatro Creberg

10 marzo Cassano Magnago Teatro Auditorium

13 marzo Varese Openjobmetis

14 marzo Padova Gran Teatro Geox

20 e 21 marzo Torino Teatro Colosseo

24 e 25 marzo Parma Teatro Regio

27 marzo Como Teatro Sociale

28 marzo Legnano Teatro Galleria

30 e 31 marzo Forlì Teatro Diego Fabbri

2 aprile Fermo Teatro dell’Aquila

4 e 5 aprile Bari Teatroteam

6 aprile Brindisi Teatro Verdi

18 aprile Catanzaro Politeama

2 maggio Montecatini Terme Teatro Verdi

dal 7 al 10 maggio Firenze Teatro Verdi

dal 14 al 16 maggio Genova Politeama Genovese

LA REGIA

Federico Bellone

“Vincitore del premio Garinei e Giovannini 2019 come miglior regista”.

Laureato in Discipline dello Spettacolo presso l’Università Cattolica, studia recitazione, canto, danza e pianoforte tra Milano, Nizza e New York. A 16 anni prende in mano la gestione del Teatro Leone XIII di Milano e della sua scuola di recitazione. A 18 anni è per Compagnia della Rancia, prima società di produzione italiana nel settore “musical”, aiuto regista di Saverio Marconi e poi regista, firmando a 24 anni il primo revival di Grease, oltre che collaboratore alla produzione.

A 19 anni vince il premio internazionale Ernesto Calindri per il libretto e la musica de “La notte di San Valentino”, di cui è anche protagonista al teatro Filodrammatici di Milano. A 21 anni produce, dirige e adatta Annie con la sua società di produzione Live on stage.

A 28 anni è Direttore Artistico e poi regista per Stage Entertainment, la prima multinazionale nel settore al mondo, per i teatri Nazionale e Brancaccio. Le sue regie includono: Un americano a Parigi al Teatro Carlo Felice di Genova, Mary Poppins, prima produzione italiana assoluta di Disney e Cameron Mackintosh, Dirty Dancing (nel West End al Phoenix Theatre e internazionalmente), a Milano, Roma o in tour nazionali italiani The Bodyguard-Guardia del corpo e West Side Story e Fame (anche co-Produttore Esecutivo e Adattatore dell’ ultimo), Disney Newsies, Dirty Dancing – Nuova versione (anche all’Arena di Verona), Sugar-A qualcuno piace caldo con Justine Mattera (co-prodotto dal Teatro Stabile di Verona), Titanic con Danilo Brugia (anche autore, compositore e co-Produttore), Flashdance, Concerto dell’8 volte premio Oscar Alan Menken, Disney-High School Musical (co-regista e consulente per le illusioni), Grease, La piccola bottega degli orrori (anche produttore), per Mamma mia! è vice-produttore esecutivo; come regista associato: Show Boat, Sister Act (co-prodotto da Whoopi Goldberg), Disney-La bella e la bestia. Altre regie: Sunset Boulevard con Donatella Pandimiglio e American Bar (Festival di Todi), Il giro del mondo in 80 giorni e “Notte prima degli esami” (co-regia. Workshop), e Christmas Spectacular Show, Hollywood Dreams, Broadway Celebration e Halloween Cemetery (Parksmania Awards. Anche autore e consulente per le illusioni) per Gardaland.

Come aiuto-regista: A Chorus Line, Omaggio a Garinei e Giovannini con Chiara Noschese, Sweet Charity con Lorella Cuccarini e Cesare Bocci, The Producers di Mel Brooks con Enzo Iacchetti e Gianluca Guidi, Tutti insieme appassionatamente con Michelle Hunziker e Luca Ward (anche versi italiani), Cantando sotto la pioggia con Raffaele Paganini e Giulia Ottonello, Pinocchio by Pooh con Manuel Frattini (anche co-consulente per le illusioni), e Dance!.

Come interprete: Cenerentola (Principe), Caffè Esperanto (Protagonista), Hello, Dolly! con Loretta Goggi e Paolo Ferrari. Per la televisione dirige la parte teatrale di Musical Awards con Paolo Limiti, è ospite a Amicie giudice in Sister Act–Il casting per Sky. Dal 2007 al 2016 è direttore artistico per SDM-La scuola del Musical di Milano. Tiene seminari presso le università Bocconi e Statale, l’Accademia di Belle Arti di Brera e al conservatorio Verdi.

GLI EFFETTI SPECIALI

Paolo Carta

Paolo Carta è considerato uno degli artisti più eclettici e di talento. Ha studiato fin da piccolo musica, danza, recitazione, illusionismo ed arte sotto molteplici forme: grazie a tutto ciò è interprete, produttore e regista dei propri show dei quali cura personalmente ogni aspetto, dalle musiche alle scenografie, dalla messa in scena alla regia.

Offre di frequente consulenze per parchi a tema, grandi personaggi dello spettacolo (tra cui Arturo Brachetti), illusionisti, produzioni televisive, nonché musical internazionali (tra cui Mary Poppins della Disney e molti altri) e film per il cinema. È anche designer di illusioni originali e uniche in tutto il mondo.

È performer in varie arti visive tra cui prestigiatore illusionista, sand artist, Laserman e si è esibito in tutto il mondo in parchi a tema, navi da crociera e nei teatri più importanti.

Nel 2012 inventa la forma d’arte Sandow, ovvero la fusione tra disegni con la sabbia ed ombre cinesi fatte con il corpo di agili ballerini, ed è il primo al mondo a presentare questo spettacolo di sua originale concezione.

Grazie a tutto ciò è stato Direttore Artistico di Gardaland ed ha ricevuto numerosi premi internazionali per i suoi spettacoli, tra cui l’onorificenza di Cavaliere per meriti artistici nel campo dello spettacolo.

LE LUCI

Valerio Tiberi

Nasce a Spoleto, città del Festival dei Due Mondi dove inizia la sua carriera professionale e sboccia la passione per la materia luce in tutte le sue forme ed espressioni.

Suoi i disegni luci di numerosi musical prodotti in Italia, tra i quali NextToNorma, Dirty Dancing, Rugantino, Ghost, Frankenstein Jr, Priscilla, Gypsy, Cenerentola, Happy Days, Cats, The Producers, Grease. Cabaret, Il giorno della tartaruga, Stanno suonando la nostra canzone, Promesse Promesse, A Chorus Line, High School Musical, ed inoltre Pinocchio – Il Musical per il tour in Korea, Seoul Art center, e a NYC. Inoltre in evidenza The Mission al Sejong Theater di Seoul, e per Stage Entertainment Flashdance e ancora Fame e Charlie e la fabbrica di cioccolato.

Nel 2010 debutta al Teatro alla Scala di Milano, con il balletto Immemoria e nel 2014 arriva anche il debutto a Broadway con la produzione italiana di Rugantino.

Nella Danza lavora in Serata Sacra ed Il Lago dei Cigni al Maggio Musicale Fiorentino e in Histoire de Manon al Teatro alla Scala.

Nel teatro d’ Opera lavora in Les Troyens al Teatro alla Scala, Norma al Teatro Verdi di Sassari per il quale è citato nel libro Light Art in Italy 2011, nel Nabucco al Teatro Massimo di Palermo, e nel Le Malentendu per lo Sferisterio Opera Festival. E’ lighting designer nell’opera Il Viaggio a Reims per il Centro di Promozione Lirica Francese e Il Farnace al Maggio Musicale Fiorentino. Nel teatro di Prosa cura il disegno luci per le produzioni del Teatro Eliseo di Roma e del Teatro Stabile d’Abruzzo in spettacoli come Don Giovanni, Amleto, XII Notte, il Piacere dell onestà, Allegre Comari di Windsor, Constellazioni ed altri. E’ lighting designer per i fashion show di Ermenegildo Zegna e Krizia nelle presentazioni delle collezioni A/I 2015.

Sta progettando l’illuminazione della chiesa di San Gottardo adiacente al Palazzo Reale a Milano e collabora ai galà di danza Roberto Bolle & Friends.

E’ docente al corso per realizzatori luci all’Accademia del Teatro alla Scala.

I PROTAGONISTI

Mirko Ranù – Sam

Nato a Roma nel 1987 debutta in teatro nel 2006 a soli 19 anni con il musical Gian Burrasca, nello stesso anno interpreta Nick Piazza nel musical di Bruno Fornasari Fame – Saranno Famosi, ruolo che rivestirà per quattro stagioni consecutive.

Nel 2007 intanto entra a far parte del corpo di ballo di Profondo Rosso supervisionato dal regista Dario Argento mentre la stagione successiva è chiamato dal regista e attore Gianluca Guidi come corista/ballerino in Facciamo L’ Amore, insieme a Enzo Garinei, Lorenza Mario e Aldo Ralli.

Nella stagione 2009/2010 la Compagnia della Rancia lo sceglie come nuovo Danny Zuko per la tredicesima edizione del musical Grease diretto da Federico Bellone.

Nel 2010 è nel cast, in qualità di ballerino e cantante, di Sindrome Da Musical  scritto da Lena Biolcati con Manuel Frattini.

Nella stagione 2010-2011 è C.C. La Drue e ensamble in Flashdance prodotto da Stage Entertainment Italia, regia Federico Bellone.

Dal 2011 al 2013 è Adam/Felicia in Priscilla La Regina Del Deserto, nella prima edizione  italiana del musical, con la regia australiana di Simon Phillips.

Premio nazionale Sandro Massimini 2013.

Dal 2013 al 2016 è il Talent Man e Supereroe di Paolo Bonolis nel gioco preserale Avanti Un Altro! in onda su Canale 5; durante le prime due stagioni il programma vede anche la conduzione di Gerry Scotti.

Ritorna in scena nel 2016 con West Side Story, nel ruolo di Diesel.

Nel 2017 è l’agente FBI Ray Court accanto ad Ettore Bassi e Karima nel musical The Bodyguard, nello stesso musical è anche parte del corpo di ballo di Bill Goodson che ne firma le coreografie.

A sette anni di distanza dal debutto originale italiano di Priscilla La Regina Del Deserto torna, nella stagione 2018/2019 a vestire i panni di Adam/Felicia.

Dal 25 gennaio 2020 sarà Sam in Ghost, il Musical.

Giulia Sol – Molly

Giulia Sol nasce a Bergamo nel 1995, dopo il liceo s’iscrive alla SDM – Scuola del Musical di Milano, dove studia canto, danza e recitazione.

E’ nel cast di Funny Girl e nel 2016 si diploma al Teatro Nazionale con The Full Monty, nel ruolo di Estelle, regia di Federico Bellone.

Per il FamilyShow Festival 2016, diretto da Eugenio Dura, interpreta Jasmine in Aladin di Stefano D’Orazio e ricopre il ruolo di ensemble in Pippi Calzelunghe.

Nel 2017 entra a far parte del gruppo vocale Vocisole e partecipa come cantante al workshop di presentazione di Flashdance per Stage Entertainment.

Nel 2018 è Penny Lou Pingleton in Hairspray – Grasso è bello, con Giampiero Ingrassia, per la regia di Claudio Insegno, ed interpreta il ruolo di Elizabeth nel cast di Dirty Dancing, diretto da Federico Bellone.

Con la stessa regia, nel 2019 è backup del ruolo di Carmen Coco Diaz in Fame – Saranno Famosi prodotto da Wizard Productions.

Dal 25 gennaio 2020 sarà Molly in Ghost, il Musical.

Gloria Nyamekye Enchill – Oda Mae

(pronuncia “Niami – cie” Dono di Dio in lingua Twi_Ghana).

Gloria Nyamekye Enchill nasce a Piacenza nel 1992.

Si avvicina alla musica in tenera età, a 14 anni si propone come corista di una formazione Gospel sostenuta dal Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, diventando in poco tempo solista.  Negli anni successivi, approfondisce gli studi nel canto Gospel con la formazione corale Spirit Gospel Choir diretto dal maestro e direttore della Milestone School Music di Piacenza, Andrea Zermani.

Nel 2012 nasce la sua collaborazione come vocalist con la cantante Gospel Sherrita Duran, collaborazione che la porta ad esibirsi in Italia e all’estero con produttori di fama internazionale come Takaji e Ketra per il loro l’ultimo successo estivo Jambo.

Nel 2014 vince il Premio Gervasi ai “Concorsi Internazionali di Musica della Valtidone” e nei due anni successivi partecipa a diversi programmi radiofonici come Non c’è duo senza te su Radio Capital e Radio Kiss Kiss in occasione della loro messa in onda nel centro di distribuzione Amazon di Castel San Giovanni.

Nella stagione 2018/2019 debutta nel mondo del Musical nel ruolo di protagonista in Sister Act prodotto dalla compagnia I Viaggiattori di Piacenza e diretto da Dario Caldini.

Dal 25 gennaio 2020 sarà Oda Mae in Ghost, il Musical.

Thomas Santu – Carl

Originario di Civitavecchia, si avvicina al teatro all’età di 20 anni grazie a Pino Quartullo debuttando al Piccolo Eliseo con la commedia Le faremo tanto male per la regia dello stesso Quartullo.

Dopo un anno di conservatorio teatrale presso la scaletta diretta da Gian Battista Diotajuti , torna in scena come protagonista maschile della commedia L’uomo perfetto diretta da Diego Ruiz, con Emanuela Aureli e Milena Miconi. Dopo diversi lavori nella prosa nella stagione 2017/2018 debutta nel mondo del musical, nel ruolo di Lancillotto, con Spamalot diretto da Claudio Insegno con Elio e le storie tese.

Nel 2019 partecipa con un piccolo ruolo nel docufilm Io, Leonardo film diretto da Jesus Garces Lambert sulla vita di Leonardo da Vinci dove interpreta il ruolo di Salai adulto.

Dal 25 gennaio 2020 sarà Carl in Ghost, il Musical.

Ronnie Jones – Fantasma dell’ospedale

Ronnie Jones è uno dei cantanti più originali e versatili della scena europea. Scoperto dal talent scout e padre del British Blues Alexis Korner negli anni ’60, giunge al successo in Italia con la canzone Rock Your Baby e, successivamente come attore di teatro, nel cast del musical Hair, in cui canta e recita con Renato Zero, Teo Teocoli e Loredana Berté.

Lavora con cantanti di livello mondiale come Rod Stewart, Long John Baldry e un giovanissimo Mick Jagger. Gira il mondo e l’Europa con le band Blue Jays e Q Set.

Dopo l’esperienza di Hair, presta la sua voce nello spettacolo teatrale Orfeo 9 di Tito Schipa jr, che successivamente diventerà un film tv.

Negli anni 70 viene notato da Arbore e Boncompagni che lo inseriscono nel programma radiofonico Rai Musica In, condotto con Claudio Lippi, Barbara Marchand e Franco Bracardi (Solforio).

Successivamente lavora con Radio 105, 101, RTL e 105 Classics. Arriva anche il debutto televisivo con il programma di Canale 5 Pop Corn di cui incide anche la colonna sonora Video Games ed è Dj d’eccezione a Buona Domenica.

Vince il Disco d’oro in Canada con il singolo Soulsister.

Dopo svariati anni di successi che lo vedono attraversare il panorama discografico e radiofonico come showman, presentatore, Dj, alla fine degli anni ’80 torna a calcare i palcoscenici italiani ed internazionali con diversi concerti e negli stessi anni incide alcuni tra i jingle più belli che accompagnano diverse campagne pubblicitarie. Sempre negli anni 80 fonda i Blues After Dark  e gli Seven40. Negli anni 90 con Max “Il Conte” Pellegrini crea la band Soul Syndicate che ancora oggi li vede, impegnati ad intrattenere e divertire il pubblico con un repertorio Soul, Funky e R&B che ripercorre gli anni della Motown e dei Seventies di cui Ronnie è la figura maggiormente rappresentativa in Italia.

Con l’avvento dei Dj productors, le canzoni incise da Ronnie danno spunto a nuovi remix di successo suonate dai più noti Dj dance del momento. Nel 2001, si ricorda un’altra hit Wake up reggae prodotta da Flavio Ibba, che riporta Ronnie alle sue origini interpretando magnificamente un singolo reggae.

Nel 2008 con Emilio Foglio, suo chitarrista e coautore, realizza ed esce l’album Again prodotto dai fratelli Nicolosi, nel quale vede la collaborazione di artisti come: Billy Cobham, Bill Evans e Steve Lukather dei Toto. Ronnie continua a tenere concerti ovunque e tra le sue collaborazioni, risalta Gospel times, coro Gospel creato da Joyce Yuille.

Da vita al progetto Ray Charles Memories dedicato a colui che da sempre lo ha ispirato con il quale canta nei maggiori teatri europei.

Nell’estate 2010 è uscito il singolo Calypso Blues in collaborazione con il DJ produttore Paolo Fedreghini, cover remix di Nat King Cole, mentre nell’autunno dello stesso anno esce con l’album prodotto con Emilio Foglio e Soul Syndicate per Melunera, sua nuova casa discografica. Recentemente ha partecipato, in qualità di giudice, all’ultima edizione dello show musicale di Canale 5 All Together Now.

Dal 25 gennaio 2020 sarà il Fantasma dell’ospedale in Ghost, il Musical.

Foto Gianluca Colombo

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