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Recensioni, Teatro, Teatro

Domeniche d’InCanto al Teatro Eliseo

neri

Domeniche d’InCanto

Carmen Suites n.1 e n.2

Georges Bizet – Ernest Guiraud

Teatro Eliseo

19 gennaio 2020

Con i Dialoghi sinfonici di Domeniche d’InCanto il Teatro Eliseo porta la musica ai giovani e non solo.

Grazie all’innovativo format di concerto realizzato da EICO – Europa InCanto Orchestra, diretta dal M° Germano Neri, la musica viene non solo eseguita, ma presentata, spiegata, sviscerata.

L’intento è quello di avvicinare i giovani alla musica attraverso un dialogo che approfondisce le condizioni storiche e culturali in cui le melodie sono state composte e le intenzioni del compositore nello scrivere una certa melodia con specifici ritmi e suoni, mettendone in rilievo anche l’effetto emotivo che la stessa ha sul pubblico.

I Dialoghi sinfonici sono una grande occasione per scoprire quali siano i legami tra compositore e direttore d’orchestra, tra questi e l’orchestra e gli effetti che l’esecuzione globale ha sul pubblico.

Un progetto innovativo perché il Direttore interagisce con il pubblico facendolo dialogare con l’orchestra sinfonica, contestualizzando l’opera nelle sue ragioni storiche e sociali e nelle varie fasi della composizione musicale, associando ad ogni strumento o gruppo di strumenti un ruolo determinato e determinante.

Il primo incontro con il M° Germano Neri e la Europa InCanto Orchestra ha avuto come oggetto le due Carmen Suites di Georges Bizet e Ernest Guiraud ed è stato davvero illuminante e formativo e si è tenuto in un clima attento, ma disteso, a tratti divertente.

Il Direttore Germano Neri ha illustrato le varie figure protagoniste del processo musicale: il compositore, che esprime il senso del tempo storico che vive; l’orchestra, che nell’esecuzione interpreta il compositore; il pubblico che è destinatario dell’opera e a sua volta interpreta ciò che l’orchestra esegue.

C’è poi il direttore di orchestra che è un elemento della esecuzione. Egli è un musicista che non suona e può valorizzare oppure distruggere l’esecuzione. Il suo strumento fondamentale è la bacchetta: con essa dà il tempo, la velocità dell’esecuzione, mentre con la mano libera esprime il sentimento (forte, piano).

In questo primo e prezioso incontro, altamente rappresentativa del processo musicale è stata la scomposizione di una melodia nelle sue parti.

Il M° Germano Neri, sempre accompagnato dai bravissimi e pazienti giovani componenti l’Orchestra, si è soffermato nella spiegazione delle scene e su come esse venissero rappresentate in musica, scomponendo non solo la scena, ma anche la composizione musicale, suddividendo tra l’accompagnamento e il tema o melodia, illustrando come due suoni distinti possano diventarne uno solo e diverso (violino e clarinetto, oppure corno e fagotto).

Il pubblico ha potuto realmente immaginare Carmen, sfrontata e sensuale, vedere sollevarsi la polvere di una plaza de toros, immaginare i contrabbandieri attraversare furtivi le montagne…

L’incontro con il M°Germano Neri e la EICO – Europa InCanto Orchestra è un’esperienza in grado di coinvolgere il pubblico in maniera diretta e partecipativa all’evento concertistico, che si è rivelata adatta non solo ai giovani, ma anche ad una platea di neofiti, curiosi e appassionati che possono sempre trovare spunti nuovi.

L’EICO è anche un esempio di impegno e passione per i giovani essendo composta da elementi sotto i trentacinque anni provenienti da tutta Italia e dall’estero.

In questo modo i giovani parlano ai giovani dando prova della propria professionalità e trasmettendo passione e impegno.

 

 

Domeniche d’InCanto

Dialoghi sinfonici domenicali con EICO – Europa InCanto Orchestra

Carmen Suites n.1 e n.2

Georges Bizet – Ernest Guiraud

Direttore Germano Neri

 

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Comunicati stampa, Eventi

TEATRO ELISEO dal 19 gennaio le Domeniche d’InCanto

neri

Teatro Eliseo

Via Nazionale, 183 – 00184 Roma

dal 17 gennaio al 1° marzo 2020 ore 11.00

Domeniche d’InCanto

Tornano i Dialoghi sinfonici domenicali con Europa InCanto Orchestra

con il venerdì anteprima riservata alle scuole

Direttore, Germano Neri

EICO – Europa InCanto Orchestra

 

Domenica 19 gennaio – ore 11.00

anteprima per le scuole venerdì 17 gennaio ore 11.00

Carmen Suites n.1 e n.2

Georges Bizet – Ernest Guiraud

 

Domenica 16 febbraio – ore 11.00

anteprima per le scuole venerdì 14 febbraio ore 11.00

La voce dei popoli

  1. Liszt, Rapsodia ungherese n. 2 (versione per orchestra)
  2. Brahms, Danze ungheresi n. 1, n. 5 e n. 6 (versioni per orchestra)

 

Domenica 1° marzo – ore 11.00

anteprima per le scuole venerdì 28 febbraio ore 11.00

Sinfonia n. 5

Ludwig van Beethoven

 

Cosa si cela dietro all’emozione che si prova quando si ascolta una melodia o un determinato impasto sonoro? Cosa lega il gesto del direttore d’orchestra alla scrittura dei compositori? Come fa l’orchestra a respirare assieme con un solo sguardo?

A questi e a molti altri interrogativi si proverà a rispondere durante gli appuntamenti mattutini al Teatro Eliseo con i Dialoghi sinfonici di Domeniche d’InCanto, l’innovativo format di concerto realizzato da EICO – Europa InCanto Orchestra, diretta dal M° Germano Neri.

Innovativo perché il Direttore interagisce con il pubblico facendolo dialogare con l’orchestra sinfonica, spiegando ad esempio le ragioni storiche e culturali per cui le melodie scritte in certe tonalità siano in grado di influenzare le emozioni, a differenza delle successioni ritmiche che invece attivano l’irresistibile impulso di tenere il tempo.

La musica – sottolinea il direttore d’orchestra Germano Neri – è un linguaggio universale che, per essere compreso, deve essere vissuto attivamente e codificato attraverso un’esperienza che si realizza entrando a far parte dell’evento stesso. Solo in questo modo viene finalmente abbattuta la “quarta parete” che separa gli esecutori dagli osservatori/uditori. La proposta di Europa InCanto Orchestra fa sì che la musica non si limiti ad essere trasmessa, ma che sia in grado di accogliere il pubblico nell’esperienza viva del concerto.

Si comincia il 19 gennaio con le due Carmen Suites, che celebrano i più famosi passaggi tratti dall’opera Carmen di Georges Bizet, e che sono lo spunto ideale dal quale partire per rispondere ai nostri interrogativi.

La forza delle melodie e dei ritmi delle Carmen Suites raccontano l’energia di una nuvola di polvere in una plaza de toros che svela l’amore vivo, sfacciato e libero di una donna che non teme di condurre la sua vita senza compromessi, a costo della vita stessa. La bellezza dell’opera Carmen è tale che relegarne l’esperienza al solo ascolto in teatro era riduttivo. Per questo motivo Ernest Guiraud, caro amico di Bizet, ne orchestrò dodici brani per destinarli all’ascolto in concerto riunendoli nelle due famose Suites.

I programmi scelti per la realizzazione dei tre concerti esplorano tre macroaree fondamentali delle forme musicali offrendo un percorso di crescita e di affinamento dell’ascolto. Dopo le Carmen Suites, Domeniche d’InCanto con EICO al Teatro Eliseo prosegue il 16 febbraio con La voce dei popoli, concerto composto dalla Rapsodia ungherese n.2 di Franz Liszt e le Danze ungheresi 1, 5 e 6 di Johannes Brahms. La voce dei popoli è la comune ispirazione etnomusicale che ha portato Liszt e Brahms a dedicare la propria creatività alla scrittura di partiture dal sapore folcloristico. La musica del popolo nobilitata dall’arte e dall’ingegno di due virtuosi dell’orchestrazione.

Dulcis in fundo irrompe prepotentemente Ludwig van Beethoven con un’idea semplice ma geniale: un frammento ritmico oramai scritto nel DNA della cultura occidentale ci presenta la Sinfonia n. 5. Immobile ma allo stesso tempo perpetua, al suo incipit segue un’ossessiva ricerca di sviluppo, ma l’idea resta ferma perché completa nella sua perfezione.

EICO – Europa InCanto Orchestra

L’Orchestra Europa InCanto è un progetto artistico a cura dell’Associazione Europa InCanto, nata con l’obiettivo di sviluppare percorsi finalizzati all’avvicinamento dei giovani al Teatro e alla musica. Un’esperienza musicale innovativa ed unica nel suo genere, in grado di coinvolgere il pubblico in maniera diretta e partecipativa all’evento concertistico, grazie all’intervento del Direttore d’Orchestra che interagisce con la platea guidandola alla scoperta degli aspetti, non solo musicali, che hanno influenzato l’idea creativa di alcuni tra i più importanti compositori della storia.

L’EICO nasce a seguito di audizioni che hanno coinvolto oltre 280 giovani under 35 provenienti da tutta Italia e dall’estero ed ha una durata di tre anni durante i quali sarà possibile specializzarsi nei diversi repertori, da quello lirico a quello sinfonico e cameristico. In questo modo i giovani si presentano ai giovani, comunicando in maniera diretta e spontanea il messaggio che l’arte non è solo fruizione, ma espressione della realtà in divenire.

L’EICO ha già all’attivo 180 recite dell’Aida, di Giuseppe Verdi, realizzate in alcuni tra i più importanti teatri italiani: il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Argentina di Roma, il Teatro Rendano di Cosenza, il Teatro Sociale di Rovigo, il Teatro Pergolesi di Jesi, il Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso e il Teatro Eliseo di Roma, il Teatro della Pergola di Firenze, il Teatro Romano di Ostia Antica e il Teatro Vespasiano di Rieti.

 

 

TEATRO ELISEO

Dal 17 gennaio al 1° marzo ore 11.00

Anteprime per le scuole venerdì 17 gennaio, 14 e 28 febbraio ore 11.00

prezzo studenti € 6, gratuito per il docente accompagnatore

 

Prenotazioni: prenotazioni@europaincanto.com – 3341024116

Prezzi concerti domenica: adulti € 12 – bambini fino ai 10 anni € 7

Abbonamento ai tre concerti: adulti € 30 – bambini fino ai 10 anni € 17 

 

Foto di Federica Di Benedetto

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Recensioni, Teatro, Teatro

Il cielo sopra il letto. Recensione

il cielo sopra il letto

Il cielo sopra il letto

Teatro Eliseo

19 dicembre 2019

Il cielo sopra il letto è uno dei più bei testi di David Hare, scrittore, sceneggiatore e regista di culto britannico.

Luca Barbareschi, che ne ha curato traduzione e adattamento e ne firma la regia, lo porta in scena al Teatro Eliseo scegliendo di ambientare la storia in Italia ai giorni nostri.

Il cielo sopra il letto racconta l’estenuante conflitto amoroso e civile tra un uomo e la sua ex amante.

Saverio (Luca Barbareschi) è un imprenditore molto ricco e vedovo; Elisabetta (Lucrezia Lante della Rovere) la sua ex amante, che ha scelto di vivere e insegnare in periferia. Elisabetta viveva in casa con Saverio e Alice, sua moglie a amica stretta di Elisabetta, ma era anche l’amante di lui. Quando Alice scopre la relazione tra il marito e l’amica, questa decide di lasciare la casa e sparire senza salutare o fornire spiegazioni. A distanza di tempo e dopo un anno dalla morte di Alice, Saverio ed Elisabetta si rincontrano per una sola notte, una notte intensa e tormentata, in cui amore, ideali e realtà si scontrano in un duello serrato, rincorrendo i ricordi senza perdere aderenza col presente.

Il cielo sopra il letto esplora con profondità la problematica relazione tra i due, innamorati, ma rappresentanti di due modi di stare al mondo completamente diversi e in conflitto. Saverio è un modello di capitalismo: proprietario di una catena di ristoranti quotata in borsa, gira con l’autista e vive in una enorme casa nel verde fatta costruire per la moglie per consentirle di vivere la malattia in tranquillità, potendo ammirare il cielo sopra il letto tramite una grande vetrata di cristallo. Elisabetta è una donna socialmente impegnata. Insegnante per vocazione, ha deciso di mettere il suo talento al servizio degli altri, impegnandosi per il recupero di ragazzi difficili, vivendo in una misera e fredda casa di periferia.

Nella notte in cui Saverio ed Elisabetta si incontrano, si riaccende la passione, ma riaffiorano anche le differenze ideologiche in uno scontro lacerante ed estenuante che li porterà a dividersi nuovamente, confermando una distanza incolmabile tra due solitudini e due modi di concepire il mondo totalmente inconciliabili.

A cercare di mediare tra i due amanti in conflitto, sarà il figlio di lui, Edoardo (Paolo Marconi), un ragazzo confuso e incerto sul proprio futuro, in cerca di un’attenzione e un calore familiare che prescinde dalla barriere ideologiche.

Il cielo sopra il letto è una bellissima storia che, raccontando di due esseri umani, svelando umanità tormentate, diventa anche uno scontro sociale e politico tra visioni del mondo. Hare fa agire due personaggi in una battaglia intima e privata che diventa però anche pubblica e politica in uno specchiamento reale e doloroso. A Saverio, imprenditore in carriera, incapace di parlare di sentimenti contrappone una donna laureata, sensibile e intelligente, impegnata nel sociale. Nel conflitto, Elisabetta sarà più propensa ad accogliere Edoardo, ragazzo spaesato, impaurito, privo di ogni riferimento emotivo e ideologico.

Ne Il cielo sopra il letto Hare non prende una posizione, non giudica,  ma lascia allo spettatore la possibilità di comprendere i personaggi e scegliere il punto di vista dell’uno o dell’altra.

Nonostante questo, il personaggio di Elisabetta appare più affascinante, non solo perché impegnata socialmente o più politicamente corretta, ma perché dimostra di aver compiuto un percorso psicologico e umano profondo. Il suo apparire fredda nelle proprie decisioni, chiusa, dura e sulle difensive, è il risultato di un percorso che l’ha portata ad analizzare la propria vita, a scegliere per se stessa, ad analizzare i propri bisogni e desideri, a perdonare i propri errori e accettarsi. Saverio non riesce a fare questo viaggio dentro se stesso, non ne ha gli strumenti e sembra averne paura.

Luca Barbareschi e Lucrezia Lante Della Rovere sono straordinari nel restituire il difficilissimo rapporto tra Saverio ed Elisabetta, a far rivivere il reciproco processo psicologico, la loro conflittualità.

Barbareschi è perfettamente a proprio agio nei panni dell’imprenditore scaltro. La scelta di ambientare la storia nella Roma di oggi sottintende e a volte dice più cose di quelle che il suo Saverio avrebbe espresso, constestualizzando moltissimo la vicenda e, con un po’ di malizia, esprimendo un punto di vista che sembra personale.

Lucrezia Lante della Rovere è splendida: restituisce un personaggio sfaccettato, appassionato e appassionante, dall’aspetto dimesso, semplice, eppure di una bellezza anche estetica luminosa.

Paolo Marconi è un Edoardo imbarazzato e impacciato fino all’esasperazione.

Un po’ esasperante è l’andamento generale della rappresentazione che riproduce l’estenuante scontro tra due personalità e due mondi da cui emergono il disagio dei giovani, la necessità di condivisione, ma l’incapacità per tutti di creare relazioni e la difficoltà di trovare una stabilità personale.

La bella scenografia di Tommaso Ferraresi e le luci di Pietro Sperduti ricreano efficacemente un ambiente che, freddo e povero per qualcuno, può essere chiamato casa da qualcun altro, non per quello che è, ma per quello che esso rappresenta.

Il cielo sopra il letto

Skylight

di David Hare

Traduzione e adattamento Luca Barbareschi

Regia Luca Barbareschi

Con Luca Barbareschi, Lucrezia Lante della Rovere,Paolo Marconi

Scene Tommaso Ferraresi

Costumi Federica De Bona

Luci Pietro Sperduti

Musiche Marco Zurzolo

Produzione Teatro Eliseo

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