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Comunicati stampa, Teatro

IL FESTIVAL inDIVENIRE ALLO SPAZIO DIAMANTE DAL 25 SETTEMBRE AL 14 OTTOBRE 2018 PER LA SECONDA EDIZIONE

IL FESTIVAL inDIVENIRE ALLO SPAZIO DIAMANTE

DAL 25 SETTEMBRE AL 14 OTTOBRE 2018 PER LA SECONDA EDIZIONE

un progetto di ALESSANDRO LONGOBARDI

direzione artistica di GIAMPIERO CICCIO’

 Luciana Savignano

La seconda edizione del Festival inDivenire si presenta molto più ricca della precedente a conferma del buon lavoro svolto dal gruppo teatrale di  “Officine del teatro italiano” diretto da Alessandro Longobardi che si avvale della preziosa direzione artistica di Giampiero Cicciò. I numeri parlano chiaro: più di 200 artisti coinvolti, oltre 150 progetti ricevuti, 23 spettacoli di teatro selezionati, 7 di danza e poi arte contemporanea, presentazioni di libri, premi della giuria, premi del pubblico, spettacoli ospiti, eventi con la partecipazioni di grandi attori e danzatori. L’organizzazione è curata da Eleonora Di Fortunato in collaborazione con Francesco De Vecchis.

Allo Spazio Diamante di Roma dal 25 settembre al 14 ottobre 2018, il Festival inDivenire è una vera e propria festa delle arti che guarda al futuro, ai nuovi linguaggi, alla qualità della proposta. Nato da un’idea di Alessandro Longobardi e Livia Clementi, il Festival inDivenire rappresenta un momento di aggregazione di progetti artistici emergenti, provenienti da ogni parte d’Italia oltre che dalla stessa area romana. Viene premiato il miglior “work in progress”, che potrà essere così messo in scena in modo definitivo. Saranno assegnati i premi alle categorie: Miglior Regia, Miglior Attore, Miglior Testo, Miglior Attrice, Miglior Danzatore/Performer, Migliore Danzatrice/Performer, Menzioni Speciali della Giuria e Premio Speciale del Pubblico (assegnato dal gruppo di spettatori della sezione “Altro Gradimento”) che offrirà agli spettacoli più votati nelle due categorie la possibilità di effettuare una o più recite nella stagione 2018/19 nello Spazio Diamante.

Il 10 ottobre avrà luogo la serata conclusiva della sezione danza. Ospite d’onore Luciana Savignano. Alle 19 lo scrittore e coreografo Emanuele Burrafato, in una conversazione con la grande étoile, presenterà al pubblico e alle compagnie in gara il suo libro “Luciana Savignano. L’eleganza interiore”, Gremese Editore. A seguire il Festival inDivenire e Emanuele Burrafato hanno deciso di omaggiare Luciana Savignano con una coreografia degli allievi della Scuola del balletto di Roma, diretta da

 

Paola Jorio, (la coreografia è dello stesso Burrafato).  E in chiusura la premiazione dei vincitori della sezione danza del Premio inDivenire 2018.

A settembre saranno annunciati tutti gli altri eventi collaterali al premio e gli ospiti della serata conclusiva della Sezione Prosa che si terrà il 14 ottobre.

“Tra i progetti “in divenire” che cercano uno spazio per completarsi, – afferma Giampiero Cicciò che cura la direzione artistica del Festival – ci sono anche quelli degli artisti meno giovani. Pertanto tengo a rimarcare che le compagnie di teatro e di danza che da quest’anno vorranno presentare una proposta al Premio inDivenire, possono anche avvalersi di registi, coreografi, danzatori, attori e autori con più di 35 anni. Di bellezza da realizzare ne abbiamo vista molta durante la prima edizione del Premio.  Vogliamo dare corpo al talento sostenendo economicamente e mediaticamente i migliori progetti”.

 

Le compagnie di prosa in concorso:

  • Compagnia Alessandro Blasioli
  • Compagnia Camilli-Filanti
  • Compagnia Cristian Pagliucchi
  • Daf – Teatro dell’Esatta Fantasia
  • Drakkar-Arti sceniche e Mag-Movimento Artistico Giovanile
  • Dietro la maschera
  • Ensemble Dans la Boite
  • Fid Production – Meridiani Paralleli
  • Gruppo 18
  • I Cani Sciolti Compagnia teatrale artigianale
  • I nani inani
  • Imprenditori di Sogni
  • Le Ore Piccole – gruppo informale sostenuto da Florian Metateatro Centro di produzione teatrale
  • Les Moustaches
  • Madiel
  • Mag-Movimento Artistico Giovanile
  • M A R i N T E R N i
  • Mulino ad Arte
  • Orchestra Teatro
  • Raizes
  • Sophia della Notte
  • Viola Produzioni

Le compagnie di danza in concorso:

  • Associazione Culturale Körper
  • Compagnia Stellario Di Blasi-Pindoc
  • Equilibrio Dinamico Dance Company
  • Koine Humana Società
  • MuZo Dance Theatre Company
  • Progetto S
  • Stresupilami

 

www.spaziodiamante.it

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EVVIVA LA FISICA – Le menti che hanno creato il nostro mondo” un progetto di Gabriella Greison _ 20- 24 maggio_ Spazio Diamante

locandina EVVIVA LA FISICA

 

SPAZIO DIAMANTE 

EVVIVA LA FISICA

Le menti che hanno creato il nostro mondo

locandina EVVIVA LA FISICA

Un progetto di Gabriella Greison

dal 20 al 24 maggio 2018

allo Spazio Diamante di Roma

Produzione Teatro Sala Umberto

 

L’iniziativa è parte del programma di Eureka! Roma 2018 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con Siae

 

 

Dal 20 al 24 maggio lo Spazio Diamante ospita il “EVVIVA LA FISICA – Le menti che hanno creato il nostro mondo”, un vero e proprio Festival dedicato alla Fisica, ideato e curato da Gabriella Greison, fisica, scrittrice, giornalista, autrice e interprete di diversi monologhi teatrali sulla fisica e il lato umano dei fisici del XX Secolo.

Cinque giorni di spettacoli, dibattiti, incontri e racconti incentrati sulla fisica, organizzati dal Teatro Sala Umberto con il contributo di Roma Capitale / Assessorato alla Crescita Culturale. Un’ iniziativa dedicata alla promozione e alla divulgazione scientifica,  con l’obiettivo  di far avvicinare il pubblico e i più giovani a materie e discipline spesso viste come complesse e lontane dalla quotidianità.

Il teatro e l’arte sposano così la scienza e diventano lo strumento per un approccio innovativo orientato a presentare tematiche di frontiera in maniera ludica, coinvolgente e alla portata di tutti. Un percorso alla scoperta delle menti che hanno creato il mondo  che ci circonda, partendo dalle domande che talvolta ci poniamo per comprenderne i meccanismi, le cui risposte  vanno cercate nelle parole, nella vita e nei fatti di ogni fisico del XX Secolo, che a queste domande ha trovato una spiegazione.

Oltre ad alcuni spettacoli, infatti, “Evviva la fisica” prevede degli incontri per le scuole con l’intento di supportare il pubblico dei più giovani  nello stimolo dell’attenzione e dell’interesse nei confronti delle materie scientifiche, favorendo  l’apprendimento attivo e contribuendo ad orientare  gli studenti verso carriere di tipo tecnico-scientifico, ma anche di  trasferire competenze di comunicazione della scienza e di metterne in luce l’interdisciplinarietà.

Un evento innovativo per spiegare la fisica nella sua forma più immediata, tramite l’arte dello storytelling,  l’uso di musica, foto, video a corredo,  portandola  tra la gente e gli studenti con approfondimenti  che hanno l’unica   finalità di mostrare quanto questa scienza sia affascinante e suggestiva. Interventi culturali con diversi approcci e metodi originali accosteranno i ricercatori al grande pubblico abbattendo ogni forma di barriera culturale  tra la gente comune e il mondo della scienza.

Il Festival “Evviva la Fisica” prenderà il via domenica 20 maggio 2018, alle ore 20, con una serata inaugurale che vedrà l’ideatrice Gabriella Greison presentare gli spettacoli e gli eventi in programma in un personalissimo monologo di mezz’ora che sfiorerà i temi più affascinanti di questa splendida disciplina troppo spesso accantonata e che spiega più di ogni altra cosa il mondo che ci circonda, conducendo per mano il pubblico nel meraviglioso viaggio nel XX secolo tra i fisici e Premi Nobel che hanno fatto la storia. Ci sarà spazio per buffet, aperitivo e tanti gadget.

Nella stessa serata, alle 21, si proseguirà con “ETTORE MAJORANA”, un racconto inedito  dedicato alla figura di Ettore Majorana, a 80 anni dalla sua scomparsa, a cura di Salvatore Majorana, suo pronipote e direttore del parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso. Un’occasione per far rivivere, tra aneddoti e storie, il  genio e l’ intelligenza del grande fisico italiano e per attuare un approfondimento  sul celebre  gruppo dei ragazzi di via Panisperna presentato da Gabriella Greison con la partecipazione di Emilio Santoro, fisico dell’Enea e Direttore Nucleare di Casareccia.

Il 21 maggio appuntamento alle ore 20  con “LAMPI D'(IN)GENIO” / Dialogo sopra i fisici misteri , con Marco Andorno e Sebastiano Amadio, regia di Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone,  in cui due  professori guideranno il pubblico in un viaggio nella fisica elementare e tra le prime, importanti, domande scientifiche spiegate con semplicità: si parte dalla Torre di Pisa, per assistere agli esperimenti di Galileo sulla caduta dei gravi, si parla di matematica, la “lingua della natura”, di esperimenti, misure e leggi della fisica.
 Si esplora il Sistema Solare, costruendo dal vivo un planetario, per poi approdare nel mondo meraviglioso dell’acustica, a studiare suoni e rumori. Tutto visto dalla prospettiva dei silenzi del vuoto e dei suoni della materia. Lo spettacolo vuole essere un percorso divertente nella fisica elementare, scientificamente rigoroso e insieme comico. Perché per studiare le scienze occorre curiosità e immaginazione.

Successivamente, alle 21,  i “GIALLI DELLA FISICA” con  Emilio Santoro, fisico, direttore del Reattore Nucleare dell’ENEA di Casaccia:  la storia  della fisica narrata da un fisico che è anche attore teatrale e scrittore, dal punto di vista dei gialli che hanno appassionato specialisti scientifici e non solo. A partire così dal pensiero di Aristotele e per finire alle ipotesi più rivoluzionarie dei giorni nostri sulla realtà che ci circonda, il testo abbraccia quasi tutto il percorso evolutivo dell’indagine fisica, attraverso lo sviluppo di un vero e proprio “giallo”, l’indagine sul mistero della realtà condotta nel tempo dai grandi scienziati nella loro veste di detective: Copernico, Galilei, Newton, Maxwell, Einstein, Planck… e così via, per finire a Stephen Hawking e agli altri che stanno alzando il velo, stanno aprendo il sipario, che stanno forse liberandosi dalle catene che li bloccano in una caverna a fissare solo ombre per voltarsi indietro e scoprire la verità. Uscendo fuori. Nella luce.

“LAMPI D'(IN)GENIO / Dialogo sopra i fisici misteri”, verrà replicato anche il 22 maggio alle ore 10:30 per una matinée dedicata alle scuole.

Il Festival si concluderà con le tre serate che rappresentano il fiore all’occhiello di tutta la manifestazione. La messa in scena dello spettacolo teatrale scritto da Gabriella Greison, e che gli stessi fisici del XX Secolo portavano a teatro a Copenaghen. Il 22, 23, 24 maggio, alle ore 21, per la prima volta a Roma arriva “FAUST A COPENAGHEN” di e con Gabriella Greison e i ragazzi  della  STAP Brancaccio,  diretti da  Emilio Russo. Lo spettacolo tratto  dal romanzo ‘HOTEL COPENAGHEN’, edito da Salani e scritto da Gabriella Greison, racconta il Faust di Goethe rivisitato in chiave attuale e con la reinterpretazione fatta dai fisici del XX Secolo le cui teorie scientifiche hanno cambiato il mondo. La rappresentazione teatrale è  avvenuta a Copenaghen nella scuola di fisica di Niels Bohr nel 1932, con protagonisti Heisenberg, Dirac, Pauli, Lise Meitner e tanti altri: loro stessi usavano il teatro come forma di espressione e per ridiscutere le loro teorie e scoperte, in quell’occasione hanno messo in scena il Faust di Goethe come pretesto per poi parlare di fisica e affrontare i loro dilemmi scientifici e esistenziali. Compresa la presenza di Albert Einstein come faro indiscusso dei loro pensieri.

Racconta Gabriella Greison: “L’idea del Festival della Fisica mi è nata studiando la vita di Niels Bohr (su cui ho scritto il mio ultimo romanzo “Hotel Copenaghen”, edito da Salani), perché lui – premio Nobel nel ’22, e grande antagonista di Einstein nella creazione della fisica quantistica – usava il suo istituto di ricerca scientifica e la sua casa a Copenaghen, per ospitare le menti più geniali del XX Secolo e da loro voleva sempre essere circondato. Sua moglie Margrethe si occupava di tutto il resto, mentre lui creava, immaginava un nuovo mondo…mondo che poi è quello che viviamo oggi, tutti i giorni. Cercava e sapeva riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e lo faceva durare, e gli dava spazio… Come diceva Calvino. Inoltre, metteva in scena delle vere e proprie rappresentazioni teatrali, con i fisici sul palco, e li faceva esprimere così, con la recitazione… Una volta ha messo in scena addirittura il Faust…il Faust a Copenaghen. E così, ora, oggi, faccio io…”.

Il Faust a Copenaghen è stato messo in scena per la prima volta da allora, a Milano, nel 1988, al Teatro Piccolo, con Strehler grande orchestratore, il fisico Rubbia che faceva una introduzione ai temi che sarebbero stati affrontati, e venticinque attori in scena, tra cui Orso Maria Guerrini. Il testo che usarono fu quello originale, scritto dal fisico Gamow, e da quel copione, Gabriella Greison – dopo un lungo soggiorno a Copenaghen per fare ricerche – ha riscritto i contenuti in una forma di più facile comprensione e molto attuale. Dopo le tre sere di spettacolo, Gabriella Greison si fermerà a parlare con il pubblico e farà firmacopie e dediche su “Hotel Copenaghen”.

 

PROGRAMMA

 

EVVIVA LA FISICA

LE MENTI CHE HANNO CREATO IL NOSTRO MONDO

Un progetto di Gabriella Greison

 

20 maggio 2018

ore 20:00 INAUGURAZIONE FESTIVAL (ingresso gratuito)
intervento a cura di Gabriella Greison
ore 21:00 – incontro (ingresso gratuito)
ETTORE MAJORANA
con la partecipazione di Salvatore Majorana
(pronipote di Ettore Majorana e direttore del parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso)

presentano Gabriella Greison e Emilio Santoro

(fisico dell’ENEA, direttore del Reattore Nucleare di Casaccia)
Il racconto della vita del grande fisico italiano, il suo genio e la sua intelligenza.

 

21 maggio 2018

ore 20:00 – spettacolo

LAMPI D’(IN)GENIO

Dialogo sopra i fisici misteri

con Marco Andorno e Sebastiano Amadio

regia Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone

PRODUZIONE FABER TEATER

Due professori guidano il pubblico in un viaggio nella fisica elementare con le prime, importanti, domande scientifiche spiegate in maniera semplice.

ore 21:00 – incontro (ingresso gratuito)
GIALLI DELLA FISICA

Le catene di Platone – indagini nel mondo delle idee

con Emilio Santoro

(fisico dell’ENEA, direttore del Reattore Nucleare di Casaccia)

presenta Gabriella Greison


Un racconto della storia della fisica, fatto da un fisico che è anche attore teatrale e scrittore, dal punto di vista dei gialli che hanno appassionato specialisti scientifici e non solo.

 

22 maggio 2018

ore 10:30 – spettacolo

LAMPI D’(IN)GENIO

Dialogo sopra i fisici misteri

con Marco Andorno e Sebastiano Amadio

regia Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone

PRODUZIONE FABER TEATER
Due professori guidano il pubblico in un viaggio nella fisica elementare con le prime, importanti, domande scientifiche spiegate in maniera semplice.

 

ore 21:00 – spettacolo

FAUST A COPENAGHEN

Lo spettacolo messo in scena dai fisici Premi Nobel del XX sec. In Danimarca, ispirato all’opera di Goethe

di e con Gabriella Greison

e con Clarissa Rollo, Roberto Castello, Francesco Iorio, Mattia Lauro
Vittorio Magazzù, Antonio Muro

regia Emilio Russo

PRODUZIONE TIEFFE TEATRO MILANO
La rappresentazione teatrale avvenuta a Copenaghen nella scuola di fisica di Niels Bohr con i fisici del XX Secolo (Heisenberg, Dirac, Pauli, Lise Meitner e tanti altri) che hanno messo in scena il Faust di Goethe come pretesto per poi parlare di fisica e affrontare i loro dilemmi scientifici e esistenziali. Tratto dal romanzo ‘HOTEL COPENAGHEN’, edito da Salani, scritto da Gabriella Greison.
23, 24 maggio 2018

 ore 21:00 – spettacolo

FAUST A COPENAGHEN

Lo spettacolo messo in scena dai fisici Premi Nobel del XX sec. In Danimarca, ispirato all’opera di Goethe

di e con Gabriella Greison

e con Clarissa Rollo, Roberto Castello, Francesco Iorio, Mattia Lauro
Vittorio Magazzù, Antonio Muro

regia Emilio Russo

PRODUZIONE TIEFFE TEATRO MILANO

 

La rappresentazione teatrale avvenuta a Copenaghen nella scuola di fisica di Niels Bohr con i fisici del XX Secolo (Heisenberg, Dirac, Pauli, Lise Meitner e tanti altri) che hanno messo in scena il Faust di Goethe come pretesto per poi parlare di fisica e affrontare i loro dilemmi scientifici e esistenziali. Tratto dal romanzo ‘HOTEL COPENAGHEN’, edito da Salani, scritto da Gabriella Greison.

 

Spazio Diamante

via Prenestina 230 B– Roma

Biglietti: interi serale 10 €/ matinée 8 €

Riduzioni per cral, gruppi, Under 26, Over 65, convenzioni

Info. Tel 06.6794753

Il botteghino aprirà 1 ora prima della spettacolo

www.spaziodiamante.it

 

Prevendita:

Botteghino di Teatro Sala Umberto, via della Mercede 50 – Roma

Botteghino di Teatro Brancaccio, via Merulana 244 – Roma

Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali

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Comunicati stampa, Teatro

“SULLO STRESS DEL PICCIONE” di Giovanni Anzaldo. Spazio Diamante, 11-13 maggio 2018

SULLO STRESS DEL PICCIONE_IMG.3

 

SPAZIO DIAMANTE

11 – 12 – 13 maggio

venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18

 

 

Sullo stress del piccione
Testo e regia di Giovanni Anzaldo

Con
 Giovanni Anzaldo, Luca Avagliano, Francesca Mària, Giulia Rupi

Musiche originali di Tommaso Andreini
Scenografie di Giovanni Rupi
Luci di Martin Emanuel Palma
Foto di scena Barbara Ledda

Produzione Sycamore T Company

 

Dall’11 al 13 maggio, allo Spazio Diamante, va in scena Sullo stress del piccione, interessante spettacolo scritto e diretto da Giovanni Anzaldo, giovane e già affermato interprete della scena teatrale e cinematografica italiana.

Un’istantanea ironica e spregiudicata della società odierna, di una generazione persa tra un bicchiere di vino e un pezzo di cuore, dei giovani di oggi smarriti nelle loro giornate, nelle loro solitudini, nei loro silenzi o dialoghi.

 

Alessio, Stefano, Laura e Simona sono quattro ragazzi che sognano di dare una svolta alla propria vita. Ognuno di loro spera di poter cambiare la propria esistenza fatta di dubbi, insicurezze e dei più disparati eccessi. Un venerdì sera li farà incontrare nel solito bar dove si scopriranno simili nelle loro paure, nei loro incubi ricorrenti. Qualcuno sogna l’amore, qualcun’altro il successo; così diversi eppure così simili, figli di una stessa generazione. Sembrano essere tutti così i loro coetanei, quei quasi trentenni che continuano a muovere la testa da una parte all’altra senza una meta, costretti a vivere i propri giorni con automatismo, non trovando mai la direzione giusta. “Sullo stress del piccione” è la storia di quattro giovani che accelerano il passo di fronte al pericolo anziché spiccare il volo verso il cielo.
Sottolinea Giavanni Anzaldo nelle note di regia– “Mi è capitato più volte di trovarmi di fronte a situazioni paradossali, serate in cui avrei voluto avere una telecamera e filmare quanto stavo vivendo. Non avendo la padronanza del mezzo mi sono limitato a registrare tutto nella mia testa e a riportare quanto avevo visto sul palco. E’ così che sono nati questi quattro personaggi: in un mix di incontri e percorsi di vita. Qualcuno ha il naso di un amico, la bocca di una conoscente, il respiro di un parente e i pensieri di uno sconosciuto, ognuno è a suo modo “reale”. Per questo posso dire che il personaggio di Alessio esiste veramente, così come quello di Laura, di Simona e di Stefano. Certo, alcuni elementi sono stati ingranditi per facilitarne la finzione scenica, ma le macchie sono le stesse, gli è stata solo messa una lente sopra. Mi interessava indagare su un concetto che ho molto a cuore: il caos. Non a caso le scene di questo spettacolo nascono dalla confusione, da un rumore di voci in sottofondo, da una richiesta di birra, una sigaretta accesa, il rumore di una sniffata,  un pianto, un riso isterico. Nessuno comunica davvero con l’altro, i dialoghi non servono a nulla se non a ingigantire la solitudine che circonda i protagonisti. L’unico momento in cui si parla davvero è quando si è soli con se stessi. La statua di un Cristo sorridente è al centro della scena e della vicenda. Tutti, più o meno direttamente, si rivolgono a lui, confusi, disorientati, spauriti. Un Cristo con cui ci si può rapportare da pari a pari, un Cristo più volte nominato, a cui verranno fatte delle richieste impossibili, un Cristo che non risponde perché non ha voce, perché è ridotto ad un’opera da esporre in salotto o perché semplicemente preferisce non esprimersi. Questo Cristo sorride e strizza l’occhio, ma a guardarlo bene fa un po’ di tristezza. Vorrei, in sintesi, raccontare un disagio, e vorrei farlo come se fosse una barzelletta perché, alla fine, “Sullo stress del Piccione” è come quell’amico ubriaco che, ridendo, ti confida di essere infelice.”

In scena, oltre allo stesso Anzaldo, Luca Avagliano, Francesca Mària, Giulia Rupi ad abitare gli elementi scenografici di Giovanni Rupi e le luci di Martin Emanuel Palma.

Da questo spettacolo è nato l’omonimo cortometraggio presentato durante la “Dodicesima Edizione della Festa del Cinema di Roma”, prodotto da Rb Produzioni e distribuito da Premiere Film, ora in circolazione per i maggiori festival nazionali ed internazionali.

 

Giovanni Anzaldo

Si diploma nel 2009 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, diretta da Mauro Avogadro. Nel 2010 vince il Premio Ubu come migliore attore under 30 e il Golden Graal come migliore attore drammatico per lo spettacolo Roman e il suo cucciolo, regia di Alessandro Gassmann, ruolo che riprenderà nel film Razzabastarda vincendo nel 2013 il Premio Gallio come migliore attore. Nel 2012 è nel cast di Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana. Nel 2013 recita nel film Il capitale umano di Paolo Virzì. per cui vincerà il Premio Kinèo giovani rivelazioni alla 71 edizione del festival del cinema di Venezia. Nel 2014 è impegnato nel set di Mi chiamo Maya, opera prima di Tommaso Agnese e in quello de L’attesa, opera prima di Piero Messina, in cui recita accanto all’attrice francese Juliette Binoche. In teatro è protagonista, accanto ad Ugo Maria Morosi, dello spettacolo Amerika di F. Kafka, regia di Maurizio Scaparro. Nel 2016 lavora nel film di Laura Morante, Assolo e nel film tv Era d’estate, regia di Fiorella Infascelli, accanto a Beppe Fiorello e Massimo Popolizio. Nel 2014 esordisce alla regia e alla sceneggiatura con Sullo stress del piccione, spettacolo teatrale che racconta la storia di quattro giovani sognatori. Nel 2016 Sullo stress del piccione diventa un cortometraggio, prodotto dalla Rb Produzioni di Raoul Bova e diretto insieme a Luca di Prospero. Nel 2017 è il protagonista di Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi interamente girato a Cuba. Prende parte al film Family Girl di Greg Ferro e a Ricordi, regia di Valerio Mieli, nel cast principale insieme a Luca Marinelli. Nel 2018, in teatro, è Atso da Melk ne Il nome della rosa, regia di Leo Muscato, produzione Teatro Stabile di Torino.

 

Luca Avagliano

Nasce il 31 dicembre 1982 che era solo un bambino e continua così. La prima volta in cui si avvicina al Teatro è per caso anche perché aveva, boh, magari meno di un anno e in braccio a sua mamma a passeggio nel centro di Prato, saranno sicuramente passati accanto anche al Metastasio. Poi vabbè… bla bla bla… fino a che studia per entrarci e uscirci dai Teatri.

Frequenta e si diploma dapprima presso la Scuola di Teatro Laboratorio Nove diretta da Barbara Nativi, poi presso l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Tra gli incontri artistici più importanti e fondamentali per la sua formazione: Paolo Rossi, Anna Marchesini e Danio Manfredini. Lavora in Teatro con M. Scaparro (Polvere di Bagdad), TKC Company (Piccolo gioco senza conseguenze, The Kitchen, Nemico di Classe), Barbara Nativi (I cognati), Renata Palminiello (San Diego), Simone Martini (La Zuppa, Ubu Re), F. Manetti (Il Borghese Gentiluomo). In Cinema con M. Soavi (La Befana vien di notte), L. Miniero (Sono Tornato) V. Attanasio (Il Tuttofare), F. Amato (Lasciati Andare), A. Zaccariello (Ci vediamo domani) e V. Mieli (Dieci inverni). In Televisione lavora nelle serie tv Fabrizio De Andrè – Principe Libero, Don Matteo, Ris Roma e Ombrelloni. Come regista, in Teatro, dirige Le Dinamiche dell’Odio di S. Martini, La Lezione di E. Ionesco e, curandone anche la traduzione, Generali a Merenda di B. Vian. Nel 2005 è tra i fondatori di KanterStrasse. Nel 2011 è coideatore del varietà GrOg e cofondatore dell’omonimo gruppo teatrale.

 

Francesca Mària

Laureata in Dams nel 2009 presso l’Università degli Studi di Bologna, si diploma nel 2012 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Valter Malosti. Nello stesso anno recita ne Il Sogno di una notte di mezza estate, di W. Shakespeare, regia di Valter Malosti e in Anima Errante di R. Cavosi, regia di Carmelo Rifici, accanto a Maddalena Crippa. Nel 2014 prende parte a Coefore- Eumenidi, regia di Daniele Salvo, per il ciclo Rappresentazioni Classiche di Siracusa. In cinema prende parte ai film: La storia di Melissa, regia di Maxì Dejoè del 2010, The Repairman, regia di Paolo Mitton, del 2012 e La luna su Torino, del 2013, regia di Davide Ferrario. Dal 2016 prende parte ai seguenti spettacoli: Macbeth e Re Lear per la regia di Daniele Salvo, e Sonetti d’amore per la regia di Melania Giglio presso il Silvano Toti Globe di Roma. Gli ultimi spettacoli di cui è interprete sono le Baccanti di Euripide, per la regia di Daniele Salvo e la ripresa della Medea di Luca Ronconi.

 

Giulia Rupi

Si diploma nel 2009 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, diretta da Mauro Avogadro. Prende parte agli spettacoli dedicati a Shakespeare del Globe Theatre di Roma in Othello, nel 2009 regia di Daniele Salvo e ne I due gentiluomini di Verona nel 2010, con Giampiero Ingrassia e Gianluca Guidi, regia di Francesco Sala. Nel 2010 è diretta da Ugo Chiti in Mandragola di Machiavelli, nel ruolo di Lucrezia, per il quale vince la menzione come miglior attrice emergente del Premio Sorelle Gramatica, e in Abissina, paesaggio con figure, nel 2011 accanto a Isa Danieli. Nello stesso anno è Sofja, in Che disgrazia l’intelligenza, regia di Alessio Pizzech, al Festival di Castrovillari. Nel 2013 è coprotagonista del film Sta per piovere di Haider Rashid, vincitore del terzo premio al GulfFilmFestival di Dubai. Nel 2015 è Lisaura ne La Bottega del Caffè di Goldoni, regia di Maurizio Scaparro, produzione Teatro della Toscana ed è protagonista dell’Elettra di Hofmannsthal, regia di Giuliano Scarpinato. Nello stesso anno viene selezionata per un seminario di alta formazione con Peter Stein sui testi di Harold Pinter. Dal 2014 al 2017 prende parte inoltre ai seguenti spettacoli: Sullo stress del piccione di Giovanni Anzaldo, Assenzio, regia di Maria Inversi, Risiko, regia di Vanessa Gasbarri, Non una di meno, regia di Lia Chiappara e Uomini stregati dalla luna di Silvio Giordani. Nel 2018 è nel cast dello spettacolo Tutte a casa, di Badalucco De Angelis, accanto a Paola Gassman, regia di Vanessa Gasbarri. Partecipa inoltre ai film Family girl (G. Ferro, 2017), Senza distanza (A. Di Iorio, 2015), Cavalli (M. Rho, 2011), Reality News (S. Vitiello, 2010), ai corti Satyagraha (N. Sheridan, 2016), Sullo stress del piccione (G. Anzaldo, L. Di Prospero 2016) Due giorni d’estate, (L. Dal Canto, 2014), Flamingos (F. Coppola, 2012), Elena (S. Bitonti con Mita Medici e Franco Nero, 2009) e alla fiction tv La ragazza americana (V. Sindoni, 2011). È laureata in Progettazione e Gestione di Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Firenze, con una tesi in teatro contemporaneo.

 

Nel corso delle serate si terrà, inoltre, una degustazione di vini.

 

 

Spazio Diamante

via Prenestina 230 B– Roma

Biglietti: Intero 14€ + 2 € di prevendita

Ridotto 11,5 €

Info. Tel 06.6794753

Il botteghino aprirà 1 ora prima della spettacolo

www.spaziodiamante.it

 

Prevendita:

Botteghino di Teatro Sala Umberto, via della Mercede 50 – Roma

Botteghino di Teatro Brancaccio, via Merulana 244 – Roma

Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali

 

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