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Recensioni, Teatro, Teatro

Alcazar. Teatro Manzoni, 17 febbraio 2016.

alcazar

Alcazar è un bellissimo testo di Gianni Clementi, una commedia amara, brillante e originale, che diverte tantissimo restando molto seria, interpretata da attori di grandissimo talento.

Ciò che colpisce subito è il testo: molto bello e ben curato, ha qualcosa da dire e lo fa con un linguaggio  diretto, coinvolgente, divertente ed emotivo e dialoghi brillanti e intelligenti.

Uno dei più grandi pregi di questo lavoro, inoltre, è la presenza contemporanea dei due generi drammaturgici, commedia e tragedia, in perfetto equilibrio tra di loro.

Siamo a Roma; è il 1943. Sullo sfondo della seconda guerra mondiale, mentre i tedeschi diffondono il terrore e deportano numerosissimi prigionieri, una piccola compagnia di varietà di terz’ordine cerca di resistere alla grande crisi allestendo un nuovo spettacolo con l’intenzione di portarlo in tournée.

La compagnia è composta da due ballerine, non più giovanissime e in continua competizione, Iris e Carmen; Costantino, l’improvvisato impresario, nonché produttore e capocomico che cerca di portare avanti a tutti i costi la compagnia nonostante le enormi difficoltà; Mariuccia, sua figlia, sarta e factotum della compagnia, ragazza forte e introversa, resa dura da una limitazione fisica importante; Saverio, un ballerino di cui Carmen è innamorata, ma che sembra avere altri gusti.

Alla compagnia si uniscono poi Ernesto, un uomo caduto in miseria come tanti in quegli anni, che tenta di sfamarsi con un piccolo ingaggio da comico pur non essendone all’altezza e Umberto, un operaio “incarca serci” improvvisatosi ballerino per l’occasione che dovrà fare coppia con la capricciosa Iris.

La strampalata compagnia si riunirà a provare in rifugio antiaereo: fra un bombardamento e l’altro, mentre da fuori arrivano notizie di uomini picchiati, imprigionati e uccisi, i protagonisti si ritroveranno a preparare uno spettacolo che non sembra decollare, tra ripicche, discussioni, gelosie, ma anche divertentissime gag.

Fuori è la guerra, i tedeschi diventano sempre più crudeli, i bombardamenti sempre più fitti, gli atti di violenza sempre più frequenti; la fame è stremante ormai. Eppure loro fanno di tutto per resistere; preparare questo spettacolo diventa per loro l’unico modo per non pensare all’orrore e al dolore della guerra.

Il teatro Alcazar diventa così fortezza (come nel suo significato in spagnolo): il luogo dove questo gruppo di disperati trova rifugio e dove esorcizza la morte tra lunghe prove, passi di ballo che non tornano e monologhi comici che non fanno ridere. In quel luogo, la morte non può entrare.

L’intera opera è caratterizzata da un’incredibile alternanza simmetrica di elementi comici e drammatici. Nel primo atto il tessuto narrativo si basa sul linguaggio della commedia, con ariosi momenti di divertimento intervallati da attimi di tenerezza e riflessione, invece, nel secondo atto, la situazione si ribalta, con una preponderanza di elementi drammatici interrotti ogni tanto da momenti di fuga divertenti. Qui, però ci troviamo di fronte ad un impianto drammatico in cui la battuta non è più risata, ma amara ironia, sarcastica risposta alla consapevolezza di una orribile realtà.

Lo spettacolo è di grande impatto emotivo: molto divertente, vira poi verso elementi cupi con grande intensità offrendo molti spunti di riflessione.

Gli attori sono tutti di incredibile bravura e dimostrano una grandissima presenza scenica e tempi teatrali perfetti.

Gianfranco D’Angelo è un fuoriclasse; padrone della scena, dà dimostrazione di una grandissima professionalità e rende onore ad una certa vecchia scuola di teatro che è una fortuna e un piacere ritrovare; un grandissimo mattatore, uno showman, ma anche un attore drammatico di grande impatto. Il suo personaggio, Costantino, è grande e possiede molte sfumature: è un uomo d’affari e anche un padre e si impegna con la stessa forza per salvare lavoro e famiglia, perché, in fondo, le due cose per lui coincidono. Gianfranco è preciso, efficace e incisivo, oltre che molto divertente.

Patrizia Pellegrino, è calata perfettamente nel suo ruolo che, dapprima frivolo e leggero, acquista col passare del tempo, drammaticità e spessore. Prende il personaggio di Iris e lo porta nel suo mondo riempiendolo di colore grazie anche alla sua napoletanità. L’evoluzione del suo personaggio verso il drammatico è molto intensa.

Michele Gammino è un grande caratterista; con enorme abilità e tecnica interpreta Ernesto, un attore comico che non fa ridere e lo fa con grande trasporto e coinvolgimento. Il suo modo di caratterizzare il personaggio è molto alla Gassman, con effetti molto divertenti.

Bellissima interpretazione per Simona D’Angelo, perfettamente a suo agio nei panni di Carmen: i battibecchi del suo personaggio con Iris sono davvero divertenti e assai precisi per tempo e ritmo. Il suo personaggio corre parallelo a quello di Patrizia, mantenendo comunque una forte individualità, per poi avvicinarsi maggiormente ad esso nel culmine del dramma.

Bravissimi anche gli altri due protagonisti maschili, Massimiliano Pazzaglia e Giuliano Calandra, rispettivamente Saverio e Umberto; loro rappresentano alcuni dei momenti di fuga più divertenti e leggeri, offrendo una squarcio di tenerezza.

Per concludere, Ramona Gargano: semplicemente splendida nei panni della dura Mariuccia, ragazza offesa nel corpo e nell’anima. L’interpretazione di Ramona è marcata ed energica, eppure calibrata; mai eccessiva, rimane molto realistica. Mariuccia è un personaggio difficile perché rappresenta una ragazza difficile, dura: una ragazza che ha sofferto e che lotta, di nascosto, per il proprio paese con coraggio. Un personaggio bello, forte e ricco di sfumature interpretato da Ramona con passione e trasporto, ma senza eccesso, con gesto fermo e piglio severo: lo sguardo accusatore, quel suo continuare a cucire nonostante tutto intorno e dentro sia caos e rabbia, quel passo infermo, ma deciso, dietro il quale non ci si nasconde e che invita ogni giorno al coraggio. Un’interpretazione drammatica toccante.

Non si deve dimenticare, però, che lo spettacolo è anche davvero molto divertente, soprattutto nella prima parte; di questo credo si debba dare anche merito all’ottima regia di Luca Pizzurro, il quale è riuscito a far scorrere la rappresentazione da un genere all’altro con continuità, senza cesure.

Alcazar è uno spettacolo bellissimo che regala tante risate genuine e grandissime emozioni; mi sono rimaste nel cuore due scene, quella delle prove sotto i bombardamenti e la scena finale: toccanti ed emozionanti, rappresentano due momenti di poesia.

Anche dal punto di vista tecnico è uno spettacolo che funziona benissimo: luci, scenografia e costumi sono tutti perfettamente in tema e funzionali.

Alcazar è uno spettacolo che meriterebbe di girare l’Italia e di essere visto da milioni di persone: invece pare che, dopo Roma, farà solo quattro giorni a Napoli: questo è un vero peccato.

alcazar alcazar ramona gargano

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Recensioni, Teatro, Teatro

Se Ti Sposo Mi Rovino. Marco Cavallaro

5/1/16. Prima nazionale

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La Bilancia Produzioni presenta

in collaborazione con Esagera

Dal 5 al 24 gennaio 2016 

Se ti sposo mi rovino

con Marco Cavallaro (Ugo)

 Alberto Barbi (Franco) 

Ramona Gargano (Melissa)

 Annachiara Mantovani (Camilla)

 Olimpia Alvino (Luisa)

 Valentina Tramontana (Amalia)

scritto e diretto da Marco Cavallaro

se ti sposo

Il Teatro de’Servi conferma l’ottima scelta degli spettacoli proposti in cartellone con una commedia brillante ad altissima comicità.

Ha debuttato ieri, infatti, in prima nazionale al Teatro de’Servi, Se Ti Sposo Mi Rovino una bellissima commedia scritta e diretta da Marco Cavallaro ed è stato un grandissimo successo.

Se Ti Sposo Mi Rovino è un’esilarante commedia che merita davvero di essere vista e goduta.

Franco, Alberto Barbi, è un miliardario scapolo e seduttore che frequenta una moltitudine di donne alle quali, preso dall’enfasi del momento, chiede di sposarlo. Così, improvvisamente, mentre lui è fuori per “affari”, piombano in casa sua Melissa, Camilla, Luisa e Amalia, quattro sue “fidanzate”. Toccherà al fidato maggiordomo Ugo, Marco Cavallaro, fare di tutto e di più per impedire che le quattro donne si incontrino nella grande casa del suo padrone. Il problema è che tutte e quattro, ignare di non essere le uniche fidanzate di Franco, decidono di stabilirsi in casa sua aspettandone il ritorno.

Camilla, Annachiara Mantovani, è una manager rampante e agguerrita; Amalia, Valentina Tramontana è una fissata con lo sport, tenace e determinata; Melissa, Ramona Gargano, è un’oca giuliva, bionda dentro e fuori; Luisa, Olimpia Alvino, è una golosona, dolce e coccolona. Nonostante le mille peripezie e imprese rocambolesche che il maggiordomo Ugo sarà costretto ad affrontare, non sarà possibile impedire l’inevitabile incontro tra le quattro donne…

Se Ti Sposo Mi Rovino non è solo una commedia, ma una commedia d’autore: il testo è piacevolissimo e scorrevole e le battute sono inanellate con grande abilità linguistica in un percorso logico rapido ed efficace, che mantiene il ritmo sempre incalzante senza mai un attimo di calo né tregua alle risate.

Sono evidenti, dietro al testo, un grande lavoro linguistico, una grandissima capacità dialettica ed un’esperta abilità a modulare parole e passaggi. Ogni battuta non è mai a sé stante, ma, allo stesso tempo, chiusura di un tempo comico e apertura e aggancio ad altre battute.

Allo stesso tempo, nonostante la difficoltà insita nella velocità stessa del testo e delle scene, la commedia viene recitata e interpretata con spontaneità, naturalezza e immediatezza, quasi che le battute vengano alla mente nel momento stesso in cui sono pronunciate.

Gli interpreti sono tutti bravissimi e precisi, dimostrando grande affiatamento e coesione e dando prova di possedere ottimi tempi teatrali e comici nei repentini scambi di battute e nei continui cambi di scena e di abito.

La scenografia di Amodio, molto bella e altamente funzionale, è parte integrante dello spettacolo: è un continuo entrare e uscire da porte che si aprono e si chiudono con una precisione chirurgica.

Bellissimi i costumi di Marco Maria della Vecchia.

Se Ti Sposo Mi Rovino è uno spettacolo intelligente che contiene tante cose: il primo atto vi conquisterà e trascinerà in una risata continua e il secondo atto virerà verso l’inaspettato, mantenendo sempre grandi battute e tempi comici, ma riservando anche delle sorprese.

Complimenti a Marco Cavallaro per aver scritto un altro grande testo e complimenti all’intero gruppo di attori e attrici, ognuno/a perfetto/a, presente e aderente al proprio personaggio; personaggi caratterizzati con cura e attenzione al particolare, ognuno con un temperamento ben delineato, tipologie umane diverse, ognuna a suo modo divertentissima, rappresentati sul palco con grande disinvoltura e capacità.

marco cavallaro

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Eventi, Teatro

TEATRO DE’ SERVI: presentazione stagione 2015 – 2016

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ASSAGGI DI STAGIONE

Tutte le COMMEDIE in una SERA – Condotto da MARCO SIMEOLI

 

Il 10 e 11 giugno al Teatro de’ Servi di Roma, è stata presentata la stagione teatrale 2015/16.

Il Teatro de’ Servi di Roma si impone come la nuova casa degli autori contemporanei e della commedia italiana, in un percorso che già da diverse stagioni ha definito un’identità artistica e un forte investimento culturale del Teatro de’ Servi con la rappresentazione di centinaia di commedie brillanti italiane, e che ha portato a una crescita vertiginosa di spettatori e abbonati.

Con Assaggi di Stagione sono stati presentati dodici trailer di altrettanti spettacoli, tra cui il testo vincitore della terza edizione del concorso “Una commedia in cerca di Autori®”.

Uno sguardo d’insieme sul mondo del teatro comico e della leggerezza autoriale in dodici pillole di pochi minuti ciascuno, presentate sul palco dall’attore e regista Marco Simeoli.

Allora vediamo questa interessante e ricca programmazione.

La stagione si aprirà il 22 settembre 2015 con Nunsense “Le amiche di Maria”, il musical delle suore, di Dan Goggin, con un adattamento italiano e contemporaneo curato dal regista Fabrizio Angelini, in collaborazione con Gianfranco Vergoni, e con la direzione musicale di Gabriele De Guglielmo.

Impegnate a giocare a Bingo presso le Focolarine, la Madre Superiora ed un piccolo gruppo di consorelle sopravvivono alla fatale zuppa al finocchio che la povera Suor Giulia ha servito per cena alle altre 52 sorelle del Certosino Zelo: tornate in convento le suore trovano tutte le altre con la faccia nella minestra! Non avendo la possibilità economica di seppellirle tutte, sono costrette a conservare le ultime quattro sfortunate… nel congelatore! Ma le “amiche di Maria” non si danno per vinte e mettono in scena uno spettacolo per raccogliere fondi e poter donar loro una giusta sepoltura.

Delle bellissime voci per una commedia originale e divertente!

Con Laura Del Ciotto, Carolina Ciampoli, Monja Marrone, Alberta Cipriani, Edilge Di Stefano, Giorgia Bellomo, Valentina Di Deo.

In scena fino all’11 ottobre.

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Dal 13 ottobre al 1 novembre, Questa volta te lo dico che ti amo, scritto e diretto da Luca Franco.

Una storia d’amore e d’amicizia che vede protagonista la giovane attrice Roberta Scardola, interprete di film per la tv e fiction di successo. Tra gag, colpi di scena e revival di goliardie scolastiche, la vicenda romantica di Dario e Monica avrà il suo lieto fine?

Con Roberta Scardola, Corrado Gattinara, Daniele Locci, Daniele Trombetti, Marco Russo, Monica Falconi e con Eleonora Pagliara e Federico Semproni.

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Dal 3 al 22 novembre, Il toyboy di mia madre di Marco Mazza, un’attualissima commedia che affronta in chiave ironica le difficoltà della vita di giovani artisti e no. La regia è di Eleonora Pariante, attrice nota al pubblico televisivo per la sua partecipazione a CentoVetrine.

Due giovani conviventi, non due fidanzati, solo due che dividono lo stesso appartamento senza uccidersi, e questo sembrerebbe già un miracolo. Si aggiunge un altro miracolo: la madre di lei, Giusina, divorziata da secoli, che all’improvviso decide di sposarsi… Ma lo sposo chi è? Finale a sopresa!

Con Andrea Carpiceci, Manuel Ferrarini, Laura Monaco, Eleonora Pariante.

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Dal 24 novembre al 13 dicembre, Immigrati brava gente, scritto e diretto da Bernardino De Bernardis.

Una “commedia sulle paure sociali”, alimentata da una napoletanità energica e fantasiosa, che mostra, attraverso piccole e continue deflagrazioni comiche, la poesia del quotidiano. Cosa succederebbe ad una famiglia napoletana, animata da continue beghe interne, se piombasse in casa un immigrato?

Con Bernardino De Bernardis, Angela Ruggiero, Fabio Minicillo, Simonetta Milone, Francesca Di Meglio, Matteo Fasanella, Elena Verde, Antonio Coppola, Giuseppe De Bernardis.

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Dal 15 dicembre al 3 gennaio 2016 , Una splendida vacanza, scritto e diretto da Ester Cantoni. La commedia, scritta dalla direttrice artistica della Compagnia dei borghi nel 1998, racconta dell’incontro tra cinque insoliti personaggi in una miscela di comicità esplosiva.

Riccardo, manager fallito, escogita l’ennesimo stratagemma per convincere la sorella Adriana, affermato architetto, a prestargli i soldi necessari per iniziare l’attività d’allevatore di cani e per trasferire l’allevamento dal giardino di sua sorella ad un posto più adeguato.

Con Marco Cavallaro, Giuseppe Renzo, Patrizia Grossi, Ester Cantoni, Daniele Coscarella.

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Dal 5 al 24 gennaio 2016, Se ti sposo mi rovino, scritto e diretto da Marco Cavallaro.

Cosa succede a un miliardario scapolo con “il vizio delle donne” se chiede a tutte di sposarlo? E se tutte piombano a casa sua con l’intento di organizzare le nozze, ma nessuna sa dell’esistenza dell’altra? Semplice, la sua vita è rovinata.

Con Marco Cavallaro, Alberto Barbi, Barbara Amodio, Ramona Gargano, Annachiara Mantovani, Olimpia Alvino.

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Dal 26 gennaio al 14 febbraio 2016, III Edizione del Concorso “Una commedia in cerca di autori®” con la regia di Roberto Marafante. Lo spettacolo sarà tratto dal copione vincitore del Concorso della Bilancia Produzioni, ideato con l’intento di stimolare il tessuto drammaturgico nazionale, proseguendo sul percorso di rivalutazione della commedia italiana.

Dal 16 febbraio al 6 marzo 2016, Abbiamo ucciso Sofocle, di L.N. Ironwhite, regia di Antonio Serrano. ‘Teatro nel teatro’ in questa commedia dagli ingredienti perfetti che, nel distruggere battuta dopo battuta un antico testo sofocleo, mostra al pubblico tutto ciò che a teatro non andrebbe mostrato.

Con Antonio Bonanotte, Luca Ferrini, Sebastiano Nardone, Gianna Paola Scaffidi, Antonio Serrano, Sveva Tedeschi, Marco Tempèra.

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Dall’8 al 27 marzo 2016, L’accompagno di papà, scritto e diretto da Roberto Marafante. L’accompagno non è un’espressione garbata ma un assegno dello Stato che fa comodo a Lucia, a suo fratello Gino e al dottor Magnesio. Insomma tutti sperano di vivere sulle spalle del vecchio genitore ma un piccolo giallo dà il via alla commedia: papà non si trova più …

Con Alessandra Bellini, Gianluca Cortesi, Teo Bellia.

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Dal 29 marzo al 17 aprile 2016, Un bacio dai tuoi papà, di Gianpiero Pumo per la regia di Gianluca Ferrato.

Commedia che affronta il tema della famiglia, anche quella meno ‘omologata’ e della genitorialità omosessuale.

Sebastiano e Daniele sono una vera coppia. Dividono una vita, la casa e il letto. La loro serenità viene minata dalla “naturale” impossibilità di avere un figlio e dal “burocratico” divieto di adottarne uno. A differenza di Daniele, che non sembra turbato da questa condizione, Sebastiano invece non riesce ad arrendersi al pensiero di non poter avere un bambino, così arriva ad escogitare un folle piano.

A rendere la vicenda ancora più bizzarra sarà l’inaspettato arrivo della madre di Sebastiano, una donna bizzarra, imprevedibile e soprattutto ignara di tutto, persino della sua omosessualità!

Con Giorgia Trasselli, Gianpiero Pumo, Valeria Monetti e cast da definire

Un bacio dai tuoi papa

 

Dal 19 aprile all’8 maggio 2016, Compagni di banco, scritto e diretto da Federico Moccia.

Una commedia leggera – quasi una favola – per ridere ed emozionarsi, che tratta con ironia e sentimento l’importanza di essere testimoni attenti l’uno nella vita dell’altro.

Di Federico Moccia, Christian Marazziti, Gianni Corsi.

Con Michela Andreozzi, Francesco Apolloni, Christian Marazziti, Flora Canto, Lorenzo Zurzolo.

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Infine, dal 10 al 29 maggio, Il Majorana Show di Claudio Pallottini, regia di Marco Simeoli.

Un caso scottante che diventa un divertente e comico argomento da talk show televisivo.

Nel marzo del 1938 Ettore Majorana s’imbarca sul postale Napoli-Palermo, dopo aver espresso il proposito di suicidarsi. Da quel momento di lui non si saprà più niente. E’ il fisico più geniale della sua generazione: è uno dei ragazzi di via Panisperna. Appena prima, o forse immediatamente dopo, aver scoperto come innescare la bomba atomica, Ettore Majorana sparisce.

Si è trattato di una scomparsa o di un suicidio? Ancora oggi l’interrogativo rimane aperto e desta interrogativi pressanti sul ruolo della scienza e dei sui limiti.

Domande che lo spettacolo teatrale pone in risalto riuscendo nella difficile impresa di  far ridere gli spettatori facendoli riflettere.

Sul palco, trasformato in uno studio televisivo, il presentatore di un popolare talk show ricostruisce la vicenda e la personalità di Ettore Majorana, in un divertentissimo gioco teatrale che mescola commedia, cabaret, teatro di narrazione e documento il tutto rigorosamente sottoposto al filtro dell’ironia.

Con Andrea Bianchi, Sebastiano Colla, Andrea Giuliano, Stefano Messina, Claudio Pallottini, Cristina Pellegrino, Cristina Pensiero, Carlotta Proietti, Marco Simeoli.

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Si preannuncia una stagione ricca, varia e valida al Teatro de’ Servi che, tra l’altro, propone un ventaglio di abbonamenti molto interessanti.

 

 TeatrodeServi_logo

 

Teatro de’ Servi

Roma – Via del Mortaro 22 (ang. Via del Tritone)

Info: 06.6795130

www.teatroservi.it

https://www.facebook.com/TeatroServi?fref=ts

 

ABBONAMENTI: 12 SPETTACOLI A PARTIRE DA 80€ FINO A UN MASSIMO DI 140€

BIGLIETTI: PLATEA 22€ – GALLERIA 18€

ORARIO SPETTACOLI: DA MARTEDI A VENERDI ORE 21 – SABATO ORE 17.30 E 21 – DOMENICA ORE 17.30 – LUNEDI RIPOSO

UFFICIO PROMOZIONE: GIORGIA FERRARESE

Tel 06 69.92.30.68 – promozione@teatroservi.it

Ufficio stampa: Carla Fabi 338 4935947 & Barbara Ghinfanti 333 9812852  – info@fabighinfanti.it

 

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